La panchina di Mariella Forever

Posts written by Cristiaan

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    Il figlio non risponde al telefono: il papà lo geolocalizza con Google e lo trova morto
    Leonardo Lorini, 23 anni, ha perso la vita in un incidente avvenuto in circonvallazione Oriani a Verona: in sella alla sua moto Honda, è finito contro un albero. Stava tornando dal Vinitaly, dove aveva lavoratolutto-17138019804835
    eonardo Lorini, veronese, aveva 23 anni e stava per laurearsi in relazioni internazionali all'università di Padova. Il giovane è morto in un drammatico incidente stradale avvenuto martedì 16 aprile, intorno alle 19.30, in circonvallazione Oriani a Verona: per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo della sua moto Honda e ha urtato contro il marciapiede presente a sinistra della carreggiata, andando infine a sbattere contro un albero, uno dei platani che costeggiano il viale.

    Sul posto si sono precipitati in pochi minuti gli uomini del 118, con ambulanza e automedica: hanno cercato di rianimare il motociclista, purtroppo invano. Leonardo Lorini è morto sul posto. Una sbandata fatale, senza altri mezzi coinvolti, che non gli ha lasciato scampo.

    Il ragazzo stava tornando a casa dal Vinitaly, dove aveva lavorato. Il papà, dopo aver provato senza successo a chiamarlo al telefono, lo ha geolocalizzato con Google, poi l'ha raggiunto in bicicletta dopo l'incidente e l'ha trovato senza vita sul ciglio della strada. "In famiglia utilizziamo la localizzazione di Google. È una comodità, una sicurezza - racconta il genitore a L'Arena di Verona -. Leonardo sapeva che non l'avremmo mai utilizzata per controllarlo. L'altra sera sarebbe dovuto tornare per cena, ma il "pallino" che geolocalizza Leonardo ad un certo punto si è bloccato e non si è più mosso. Lo abbiamo chiamato ma il telefono squillava a vuoto".
    A quel punto, il papà ha preso la bicicletta e si è precipitato in circonvallazione Oriani, trovando suo figlio senza vita, coperto sotto al lenzuolo bianco. Nell'incidente non sono rimasti coinvolti altri veicoli. La circonvallazione è stata chiusa al traffico per permettere i rilievi della polizia locale, utili alla ricostruzione della dinamica dell'incidente.
    https://www.today.it/
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    Violenze e torture nel carcere minorile, è scandalo: arrestati 13 agenti della polizia penitenziaria
    Le accuse sono pesantissime. Denunciato anche un tentativo di violenza sessuale. Agli atti anche le immagini delle telecamere interne. Cosa è successo
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    Violenze, torture e anche un tentativo di violenza sessuale. A subire tanto orrore sarebbero stati alcuni ragazzini detenuti nel carcere Beccaria di Milano e gli aguzzini sarebbero alcuni agenti della polizia penitenziaria. Questo quanto emerso da un'indagine della polizia col nucleo investigativo regionale per la Lombardia della polizia penitenziaria. È stata disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di tredici agenti, dodici dei quali tuttora in servizio al Beccaria. Disposta anche la sospensione dall'esercizio di pubblici uffici nei confronti di altri otto dipendenti dello stesso corpo di polizia, tutti in servizio nel carcere minorile all'epoca dei fatti.

    I reati contestati risalgono a un lungo periodo: dal 2022 a oggi. L'accusa parla di condotte "reiterate nel tempo nei confronti di diversi detenuti", di "maltrattamenti in danno di minori, anche mediante omissione, aggravati dalla minorata difesa e dall'abuso di potere; concorso nel reato di tortura; concorso nel reato di lesioni aggravate dai motivi abietti e futili, dalla minorata difesa e dall'abuso di potere; concorso nel reato di falso ideologico e infine una tentata violenza sessuale a opera di un agente nei confronti di un detenuto".

    L'indagine è partita da alcune segnalazioni anche tramite il Garante dei diritti di detenuti. Altre segnalazioni sono giunte da psicologi, in particolare da una professionista del Centro giustizia minorile, e da madri di minori detenuti. L'inchiesta, come si legge anche in una nota firmata dal procuratore di Milano Marcello Viola, "si è sviluppata inizialmente attraverso le dichiarazioni rese da numerosi minori in passato ristretti presso il Beccaria". Agli atti anche intercettazioni e le immagini di telecamere interne all'istituto.

    Ragazzini picchiati con bastoni nelle celle di isolamento
    Pestaggi e violenze, secondo quanto riportato da MilanoToday dopo la conferenza stampa degli inquirenti, sarebbero avvenute in un ufficio specifico e in "altre celle definite dai ragazzi 'celle di isolamento', naturalmente prive di telecamere". I giovani, più nel dettaglio, sarebbero stati ammanettati e picchiati con bastoni. Sarebbero avvenuti pestaggi di gruppo con colpi assestati sul corpo per non rendere immediatamente visibili i lividi.
    www.today.it/
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    10 - PAOLA TURANI
    FocusJunior.itNewsTop Ten Influencer Italia: chi sono i più seguiti?
    Top Ten Influencer Italia: chi sono i più seguiti?
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    Sono famosi, hanno milioni di follower e con un semplice post possono indirizzare l'opinione del popolo del Web: ecco gli Influencer..Più Influencer d'Italia!
    Sono i re dei social e ogni giorno comunicano - direttamente o indirettamente - con milioni di seguaci. Stiamo parlando degli influencer ovviamente, i sempre chiacchierati VIP del Web che attraverso foto, balletti o video si sono costruiti un impero mediatico (ed economico) basato sulla loro capacità d'influenzare le masse.

    Ovviamente gli influencer più conosciuti sono quelli d'oltreoceano, ma anche in Italia abbiamo dei veri "pesi massimi" i cui profili social non sfigurerebbero davanti ad autentici mostri sacri del Web come Cristiano Ronaldo o Ariana Grande.


    Ma chi sono allora i più "seguiti" del Belpaese che naviga sui social? Ecco la Top Ten estratta dai dati pubblicati dalla testata Primaonline, la quale ha tenuto conto del totale delle interazioni accumulate sui quattro social più importanti (Instagram, Facebook, Twitter e YouTube)

    TOP TEN INFLUENCER ITALIA

    10 - PAOLA TURANI


    Al decimo posto c'é Paola Turani, modella bergamasca che vanta 4,7 milioni d'interazioni. Seguitissma per le sue proposte fashion, è amiche di altre due ragazze che vanno parecchio forte sul Web: Giulia Valentina e Tes Masazza.
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    9 - ELISA MAINO

    Diventata famosissima con i balletti di Musical.ly, la giovanissima Elisa Maino, classe 2003, ha bruciato le tappe diventando la prima italiana a raggiungere il milione di follower sul social poi sostituito da Tik Tok. Già autrice di due libri, ora è influencer a tempo pieno, con circa 4,8 milioni d'interazioni.
    Sono i re dei social e ogni giorno comunicano - direttamente o indirettamente - con milioni di seguaci. Stiamo parlando degli influencer ovviamente, i sempre chiacchierati VIP del Web che attraverso foto, balletti o video si sono costruiti un impero mediatico (ed economico) basato sulla loro capacità d'influenzare le masse.

    Ovviamente gli influencer più conosciuti sono quelli d'oltreoceano, ma anche in Italia abbiamo dei veri "pesi massimi" i cui profili social non sfigurerebbero davanti ad autentici mostri sacri del Web come
    Diventata famosissima con i balletti di Musical.ly, la giovanissima Elisa Maino, classe 2003, ha bruciato le tappe diventando la prima italiana a raggiungere il milione di follower sul social poi sostituito da Tik Tok. Già autrice di due libri, ora è influencer a tempo pieno, con circa 4,8 milioni d'interazioni.

    Giulia de Lellis è un fenomeno nato in televisione e alimentato dai social. Anche lei ha scritto un libro piuttosto chiacchierato e conta 4,8 milioni d'interazioni.

    7 - VALENTINA FERRAGNI

    La bella Valentina forse soffre l'ombra di una sorella "un po' più in vista", ma anche al suo bel numero di follower che la seguono per qualche consiglio sulla moda. Circa 5 milioni d'interazioni social per lei

    6 - BEATRICE VALLI

    Anche Beatrice Valli è una modella che ha fatto fortuna sui social, con ben 5,9 milioni d'interazioni

    5 - DILETTA LEOTTA

    La giornalista Diletta Leotta prosegue questa Top Ten quasi esclusivamente al femminile. A differenza di molti presenti in questa lista, l'influencer non è il mestiere primario della Leotta, la quale è una delle giornaliste sportive di punta di Dazn. Nel 2020 è anche salita sul palco dell'Ariston durante il Festival di Sanremo. Ciò nonostante Diletta gode di ben 6,8 milioni d'interazioni social.

    4 - FEDEZ

    Appena fuori dal podio c'è Fedez, rapper da variati dischi di platino e influencer da 7,5 milioni d'interazioni che insieme alla moglie Chiara (e al piccolo Leo) fa parte della famiglia più social d'Italia.

    3 - BENEDETTA ROSSI

    Al terzo posto largo alla mitica Benedetta, la signora della cucina "casalinga" che è diventata un vero punto di riferimento per tutti gli italiani che amano cimentarsi ai fornelli. 8,2 milioni d'interazioni per lei!

    2 - GLI AUTOGOL

    Al secondo posto, con 13,7 milioni d'interazioni, nel "cuore social" degli italiani ci sono gli Autogol, il trio composto da Michele Negroni, Alessandro Iraci e Alessandro Trolli che tra imitazioni, gag e battute da anni raccontano il lato più divertente e giocoso del calcio.

    1 - CHIARA FERRAGNI

    Ovviamente in testa, con la cifra stratosferica di 37,6 milioni d'interazioni, non poteva che esserci lei, la regina degli influencer, sua maestà Chiara Ferragni, un'autentica istituzione social anche fuori dai nostri consigli nazionali. Tutti conoscono la Ferragni!


    www.focusjunior.it/
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    Pogacar, un simpatico Cannibale. La Liegi da padrone: e ora il Giro
    Show dello sloveno, che fa il vuoto e vince la sua sesta classica monumento. Bardet e Van der Poel sul
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    Come sempre, Tadej Pogacar si era annunciato: "Mai pensato di poter perdere", aveva avvisato alla vigilia. Come sempre, non si è limitato a vincere, ma ha fatto un numero dei suoi: 35 chilometri di fuga solitaria, dopo gli 81 della Strade Bianche, per restare alla stagione in corso. Anche la Liegi per la seconda volta finisce nel museo del fenomeno sloveno, che aggiorna la contabilità ogni volta che si presenta a una gara: sesta classica monumento in carriera, vittoria numero 70, settimo centro stagionale in dieci giorni di corsa. Avviso ai naviganti del Giro che scatta fra meno di due settimane: se dopo un mese d’altura il bimbo d’oro sbrana la più severa delle gare del Nord, c’è da chiedersi quanto impiegherà a divorarsi la corsa rosa.
    Anche sulle cote delle Ardenne, Pogacar azzera la cronaca: c’è qualcosa che assomiglia a una corsa fino alla Redoute, da lì in poi l’extraterrestre recita da solo. Sullo strappo più iconico, con un’irresistibile progressione, il biondino fa pagare ai rivali la fatica: è quella provocata dal ritmo alto imposto dai compagni dello sloveno, su tutti un superbo Novak. Strategia perfetta per intossicare tutti, in primis l’atteso Van der Poel, anche se l’iridato provvede in parte da solo: sorpreso da una caduta che spacca il gruppo a cento dall’arrivo, si sciroppa trenta chilometri di rincorsa per riagganciarsi e, alla fine, chiudere sul podio. Più che una classica, anche la Liegi è un classico: con Pogacar si sa in anticipo come andrà a finire. E’ il cliché di questo straordinario campione che lo stesso Merckx ha paragonato a se stesso: a differenza del Cannibale di ieri, quello di oggi domina suscitando simpatia, per la leggerezza con cui lo fa. Qui aggiunge un pizzico di commozione: le dita al cielo sul traguardo sono per la mamma della fidanzata Urska, scomparsa due anni fa proprio alla vigilia della Liegi. Saltata quella per lutto, interrotta quella dello scorso anno per la caduta in cui si è rotto la mano, Pogacar aveva un conto da saldare: tutto sistemato. "Sono felice ed emozionato, la squadra ha fatto un lavoro pazzesco. Ho corso evitando rischi e stando al coperto per il freddo, sulla Redoute sapevo che toccava a me", spiega lo sloveno, pronto per sbarcare per la prima volta al Giro. Anche se dire pronto è poco.
    Nella Liegi femminile, seconda Elisa Longo Borghini, preceduta allo sprint dall’australiana Grace Brown.

    Ordine d’arrivo 110esima Liegi-Bastogne-Liegi: 1) Tadej Pogacar (Slo, Uae) km 254,5 in 6h 13’48’’ (media 40,851), 2) Bardet (Fra) a 1’39’’, 3) Van der Poel (Ola) a 2’02’’, 4) Van Gils (Bel) st, 5) A. Paret Peintre (Fra), 22) Tiberi.

    https://sport.quotidiano.net/
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    Hanno portato i giovani a non cercare altro che il lusso e l'ozio, sia fisico sia morale, li hanno resi molli e pigri, incapaci di resistere e ai dolori e ai piaceri.
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    Emesso oggi in occasione del raduno mondiale Vespa in corso a Pontedera
    Anche un francobollo per i Vespa Club di cui il carpigiano Calestrini è presidente internazionale
    Nei giorni in cui è in corso a Pontedera, storica sede della Piaggio, il raduno mondiale degli appassionati della mitica Vespa sta ottenendo un successo epocale (sono stati valutati in 15 mila i vespisti che hanno preso parte alla parata iniziale dei Vespa World Days attualmente in corso nella città toscana) Poste Italiane omaggia il Vespa Club Italia con l'emissione di un francobollo che raffigura proprio lo storico prodotto della Piaggio. Un ulteriore riconoscimento per i Vespa World Days e per il Vespa World Club, l'organizzazione mondiale dei vespisti che nei giorni scorsi ha eletto il carpigiano Mauro Calestrini alla sua guida.

    La Vespa, creata dalla Piaggio e brevettata il 23 aprile del 1946, su progetto dell'ingegnere aeronautico Corradino D'Ascanio, è diventata un simbolo della mobilità dal dopoguerra a oggi. In Italia si contano 600 club e 90mila tesserati, Il Vespa Club Carpi, presieduto da Mauro Calestrini, ha la sua sede in via Lago Maggiore e, secondo il censimento reso noto dal Vespa Club d'Italia, conta attualmente su 218 tesserati.

    (Nelle foto: il francobollo emesso oggi da Poste Italiane e un momento della parata Vespa di Pontedera)
    www.voce.it/it/home/

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    Entusiasmo al Cabassi per #CarpiForli, terzultima giornata della Serie D con i biancorossi che difendono il primo posto. Al termine del match cronaca e commenti su voce.it

    Sall e Calanca regalano al Carpi il primo match-point: domenica 28 a Imola in palio la Serie C
    Battuto 2-1 il Forlì in rimonta e il Cabassi canta ''la capolista se ne va''
    Nel modo più sofferto e quindi più bello. Il Carpi si prende i 3 punti forse decisivi per la Serie C battendo 2-1 in rimonta il Forlì con i gol di Sall e Calanca in un Cabassi vestito a festa e gratificato con la vittoria al tramonto di una gara difficilissima, tosta e che ad un certo punto sembrava compromessa. Ma che i biancorossi hanno giocato e vinto da squadra, mantenendo così i 4 punti di vantaggio sul Ravenna, quando mancano 180 minuti alla fine di questo incredibile campionato. Al traguardo mancano ora 3 punti, in palio già domenica prossima a Imola prima della passerella all’ultima al Cabassi col Certaldo.SPORT-17137604223093

    LA PARTITA
    Col Forlì chiuso in un 4-3-3 che in fase difensiva diventa 4-1-4-1 con tanta densità in mezzo al campo, il Carpi fatica per tutto il primo tempo a trovare spazi per via centrale. Il possesso palla biancorosso non trova sbocchi e per la prima occasione occorre attendere il 22’, quando in realtà è un cross di Mandelli a far gridare al gol, con la sfera che si spegne di pochissimo a lato del palo. La risposta del Forlì è in un mancino alle stelle di Rossi sugli sviluppi di un corner, ma è evidente che con gli spazi intasati diventino preziosi i calci piazzati e così al 28’ è il Carpi a farsi pericoloso con un colpo di testa di Verza su corner di Mandelli: sfera che rimbalza a terra davanti al portiere Pezzolato, bravo a respingere e fortunato nel non trovare un tap-in di un attaccante sulla ribattuta. La gara non è semplice e a metterla ancora più in salita per i biancorossi ci pensa Greselin, che al 35’ si inventa un tiro a giro imparabile per Viti, che si distende ma vede il pallone infilarsi a fil di palo sotto la Bertesi-Siligardi. Il Carpi prova a riorganizzare subito una reazione e al 37’ un bel destro di Forapani esce di un paio di metri, poi al 40’ Saporetti in sforbiciata fa esplodere il Cabassi ma la bandierina del guardalinee sotto la tribuna era già alta al cielo sul lancio di Mandelli: fuorigioco. Si va all’intervallo sullo 0-1 e nella ripresa c’è Sall per Arrondini al centro dell’attacco biancorosso. E il Carpi prova subito a dare un’impronta al secondo tempo, ma la trama è la stessa del primo, con spazi che non si aprono e che - in alcune situazioni - i biancorossi non riempiono a dovere. Soprattutto a destra della difesa romagnola, dove a cavallo dell’ora di gioco Serpini si gioca le carte Larhrib e poi Cecotti rispettivamente per un inconsistente Cortesi e Verza. Dopo un tentativo centrale del romagnolo Pecci parato in due tempi da Viti, il Carpi prende definitivamente il controllo delle operazione schiacciando il Forlì nella propria metà campo. E al 62’ il pallone sembra finalmente entrare su sinistro di Saporetti però sporcato sul fondo dalla difesa alla disperata. Sul Cabassi si addensano nubi nere, la temperatura crolla annunciando il temporale, ma non è certo quella sul campo a scendere: Serpini manda in campo altre ormi offensive con Beretta per Forapani e proprio sulla testa del neo entrato numero 8 capita la grande occasione, ma la sua incornata sul cross di capitan Calanca è incredibilmente alta. Serve insomma una giocata e la trova Sall che, armato da un recupero di Tcheuna, infila il primo palo dai 16 metri sotto la Bertesi-Siligardi per l’1-1. Mancano quasi 20’ alla fine e il Carpi prova a spingere, ma le energie iniziano a segnare la riserva e il Forlì non rinuncia a pungere in contropiede. Il pari però non si schioda, il Carpi non sembra più avere le forze per ribaltarla, ma al 90’ ecco il gol che potrebbe scrivere un pezzo di storia: corner di Beretta, a centro area sbuca la testa di capitan Calanca che schiaccia sotto la traversa. E’ il 2-1, è apoteosi Carpi, con la Bertesi-Siligardi che a fine partita torna a cantare “la capolista se ne va!”. E si appresta ad invadere Imola, dove domenica 28 il Carpi si giocherà il primo match-point: con una vittoria sarà Serie C con una giornata d’anticipo.



    SPOGLIATOI
    Sotto, le interviste a mister Serpini, Sall e Calanca tratte dalla pagina Facebook ufficiale dell'Ac Carpi:

    CARPI-FORLì 2-1
    Reti: 35’ Greselin, 72’ Sall, 90’ Calanca

    CARPI (4-3-1-2): Viti, Tcheuna, Zucchini, Calanca, Verza (62’ Cecotti); Forapani (67’ Beretta), Mandelli, Rossi; Cortesi (53’ Larhrib); Saporetti (91’ Frison), Arrondini (46’ Sall).

    A disposizione: Lorenzi, Rossini, Bouhali, Gerbino.

    Allenatore: Serpini

    FORLì (4-1-4-1): Pezzolato, Masini, Drudi, Tafa, Rossi; Gaiola; Greselin; Pecci, Mosole (60’ Lolli), Merlonghi, Greselin (80’ Prestianni); Babbi (66’ Banfi).

    A disposizione: Zamagni, Visani, Graziani, Maggioli, Rosso, Barbatosta.

    Allenatore: Antonioli

    Arbitro: Frasynyak di Gallarate, assistenti Annoni e Vora

    Note: ammoniti Calanca, Cortesi, Pecci, Saporetti, Larhrib, Lolli; recupero 0’ primo tempo e 8’ secondo tempo; spettatori oltre 2 mila
    www.voce.it/it/home/

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    Estrazioni Lotto 10elotto SuperEnalotto di Martedi 23 aprile 2024
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    L'esercito russo sbarca in Libia: perché si rischia un nuovo fronte alle porte dell'Italia
    Una consegna senza precedenti di forniture militari della Russia in Libia accende i riflettori sulla base militare che Mosca sta costruendo sulla sponda Sud del Mediterraneo. Putin cerca così di aprire un varco, approfittando della situazione di instabilità provocata dall'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso

    Le acque del Mediterraneo, al largo delle coste libiche, ospitano anche le imbarcazioni russe. Non è certo una novità, ma quello che è accaduto qualche giorno fa al porto di Tobruk, nella Libia orientale, fa suonare un campanello di allarme alle cancellerie occidentali. E ripaga la famiglia del generale Khalifa Haftar per la sua cordialità verso il presidente russo Vladimir Putin.

    Una consegna senza precedenti di armi russe
    Questo perché nel porto libico c'è stata una consegna senza precedenti di forniture militari della Russia, con l'arrivo di automezzi, armi ed equipaggiamenti. È quanto si vede in un video pubblicato dal media libico Fawasel, che ha ottenuto il filmato girato al porto di Tobruk da una fonte anonima: la stessa riporta che la significativa operazione di sbarco di mezzi e armi sarebbe il "quinto lotto" russo arrivato negli ultimi 45 giorni in Libia. Lo scorso 13 aprile, anche il quotidiano libico The Libya Observer aveva riferito dell'arrivo al porto di Tobruk di una nave russa carica di armi e attrezzature logistiche destinate alla Legione africana della Russia.


    www.today.it/
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    :panchinacolazione_4:
8792 replies since 27/8/2014
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