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L’American Shorthair, il gatto estremamente gentile
American Shorthair ovvero il felino a pelo corto, come dice la parola stessa, è una fra le dieci razze di gatti più amata negli Stati Uniti e si crede possa derivare dal British Shorthair, a sua volta discendente dell’Europeo.
Nel Nord America prima dei primi coloni europei non esistevano gatti, si suppone infatti, sia giunto lì con la nave Mayflower proveniente dall’Inghilterra, imbarcato con il compito di proteggere il cibo dai roditori.
Una volta sbarcato, questo gatto si è evoluto senza interferenze umane durante tutto il XIX secolo, fortificando la struttura corporea e sviluppando il mantello protettivo necessario per sopravvivere alle dure condizioni climatiche del Nord America.
La razza venne riconosciuta nel 1904, quando nacque il primo American Shorthair, Buster Brown, da un incrocio tra un British Shorthair e un gatto americano a pelo corto.
Nel 1971 ha vinto il titolo di “Miglior gatto dell’anno a pelo corto di tutta l’America”. In Europa invece, l’Americano a pelo corto è poco diffuso, addirittura alcune associazioni non riconoscono a oggi questa razza.
Caratteristiche fisiche
Tra le carte vincenti dell’esemplare di questa razza rientra sicuramente il suo aspetto dolce e affascinante.
L’American Shorthair è un gatto di taglia media ben proporzionato, da adulto il maschio può raggiungere i 5-8 chili di peso, mentre la femmina pesa dai 2,5 ai 5 chili, per un’altezza che varia tra i 30 e i 35 cm.
Il corpo sufficientemente robusto e muscoloso termina con una coda flessibile e affilata, larga alla base, della stessa lunghezza del tronco.
La testa è larga, con il muso quadrato e ben proporzionata rispetto al resto del corpo. Sulla fronte presenta spesso una “M”, caratteristica che lo eguaglia al padre Europeo.
Il naso è diritto, di lunghezza media. Le orecchie, larghe e aperte alla base, si incurvano all’indietro formando un arco regolare.
I suoi occhi brillanti, inclinati e dalla caratteristica forma a noce, possono assumere svariate colorazioni uniformi.
Il mantello di questo micio è corto e lucido, dalla consistenza folta e spessa, in particolar modo in inverno, è resistente alle basse temperature caratteristiche del Nord America.
Variegati sono i colori del mantello, quello più diffuso è il silver tabby, il tigrato con fondo bianco argentato e disegni neri ben contrastati.
Ha una vita media di 15 anni.
Carattere e relazioni
L’American Shorthair è molto affettuoso e intelligente. Curioso e vivace, abile saltatore e cacciatore che adora perlustrare l’ambiente circostante. La dote principale di questa razza è la sua adattabilità, si sente a proprio agio in città, in periferia o in campagna.
L’ideale per il quattro zampe resta però una zona all’aria aperta, messa in sicurezza, all’interno della quale correre e divertirsi.
Favorire l’attività fisica per questa razza è importante sia per evitare noia e insoddisfazione, sia perché tende al sovrappeso.
Grazie alla sua indole calma e alla sua innata pazienza è un amico ideale. Estremamente mansueto ama stare in compagnia ed è socievole anche nei confronti degli estranei.
Va d’accordo con i bambini, ma ama la sua indipendenza, dunque ogni tanto si isola qualche ora su terrazzi, tetti o nei giardini.
Perfetto per la convivenza con altri animali, espansivo e tranquillo, si rapporta bene sia con i componenti della sua stessa specie sia con i cani.
Nel caso in cui però vivesse in casa con animali tipo roditori, conigli o uccelli, potrebbe considerarli come prede, facendo riaffiorare le sue doti di infaticabile predatore.
L’American Shorthair è una razza dalla personalità priva di strani picchi emozionali e comportamentali.
È un gatto che però soffre la solitudine, è infatti raccomandato a persone che possano trascorrere con lui molto tempo fra coccole e giochi.
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