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La notte di sangue
nasce dall’impunità
risponde Aldo Cazzullo
Caro Aldo,
da qualche giorno un anziano è in coma per un violento scippo e l’altra sera una banda ha commesso quattro agguati. Magari non siamo nel Far West, ma non è certamente questa la Milano che vogliamo.
Maria Colla
Il capoluogo lombardo è la terra promessa sia per chi ha voglia di lavorare sia per coloro, spesso stranieri, che preferiscono le ore notturne per delinquere. I leghisti sono insorti straparlando di Far West, quando tutti ben sappiamo che Milano è a... Owest!
Enzo Bernasconi
A Milano la sera esco, non mi sembra di vivere in una zona di guerra. Ammetto che i problemi ci sono, ma la paura va respinta.
Silvano Rossi
Cari lettori,
Certo che la paura non deve prevalere. Ma ai milanesi non si può chiedere un atto di fede; occorre rimuovere le cause della paura. I giardini di fronte alla stazione Centrale sono un bivacco permanente. Uno scenario indegno di una grande città, poco rispettoso della dignità degli abitanti, dei viaggiatori, e anche di coloro che vi sopravvivono: come hanno scritto Andrea Galli e Gianni Santucci, i carabinieri prima dei due assassini hanno identificato 45 nordafricani: tutti bivaccavano. Ma la chiave della vicenda, a mio avviso, è un’altra. Com’è possibile che due persone sane di mente facessero colazione da McDonald con i soldi rubati alle loro vittime? Si erano convinte che in Italia fosse possibile fare qualsiasi cosa, senza pagarne le conseguenza. Erano certe della loro impunità. Uno dei due marocchini era stato arrestato per furto quattro giorni prima, ed era stato subito rilasciato con tante scuse, in attesa di un giudizio che non sarebbe arrivato mai. Aveva rubato la borsa di un architetto, piena di progetti: il suo lavoro.
Ma all’evidenza questo in Italia non è reato. Infine, il Marocco non è la Siria sconvolta dalla guerra civile. Non è uno Stato che non esiste più, come la Libia o l’Eritrea. Il Marocco è uno dei Paesi più stabili del mondo. Governato con pugno di ferro in guanto di velluto da una monarchia profondamente radicata: l’unico regime a non aver avuto problemi con le primavere arabe, anche per aver introdotto germi di democrazia. Oltretutto è un Paese amico dell’Italia, la quale ospita una comunità numerosa e dinamica, interessata a non essere confusa con una minoranza di delinquenti. Se proprio la giustizia italiana non riesce a punire ladri e aggressori, almeno li si porti nelle carceri marocchine.
da:corriere.it
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