COME FACEVANO SESSO NEL MEDIOEVO

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    11 cose che (forse) non sai sul sesso nel Medioevo
    Lo ius primae noctis esisteva davvero? Quali posizioni erano considerate più peccaminose? Quando si poteva fare sesso e quando era proibito? E i templari erano davvero omosessuali?


    Amor cortese o amor profano? L’amore medioevale è quello cortese, cantato dai trovatori, o quello godereccio descritto da Boccaccio nelle sue novelle? L’impressione è che si passò gradualmente da un periodo, l’antichità greco-romana, in cui i piaceri della carne erano esaltati, a un altro, il Medioevo cristiano, in cui erano severamente condannati. In verità il cambiamento era cominciato molto prima, durante il I secolo. «I cristiani non repressero niente, era già stato fatto dagli imperatori romani» dice lo storico francese Paul Veyne.
    Come Dio comanda. In forza dell’autorità divina, il cristianesimo si limitò a trasformare un comportamento di pochi aristocratici latini in legge universale, regolando i rapporti amorosi, condannando l’aborto, biasimando l’omosessualità.
    Nell'immagine il Giardino delle Delizie di Jeronimus Bosch (1450-1516): per alcuni rappresenta la fugacità dei piaceri carnali.



    Le “sveltine” non erano peccato. Nella prima tradizione cristiana corpo e piacere sessuale non erano sempre associati al male, anche se fare l’amore troppo spesso era ritenuto già dalla medicina classica dannoso e debilitante. Il concetto di peccato carnale si sviluppò in seguito, mutuandolo proprio dal mondo classico: si pensava infatti che le passioni ottenebrassero la mente. In chiave cristiana, questo significava distogliere l’uomo dal raggiungimento della salvezza.
    No ai preliminari. La più grande vittima della nuova etica sessuale fu il matrimonio: anch’esso poteva essere segnato dal peccato. C’erano però attenuanti (per esempio se durante l'unione la donna rimaneva passiva) e scappatoie (non abbandonarsi a preliminari). Per la maggior parte delle coppie il rapporto si riduceva quindi a un coito velocissimo e del tutto indifferente al soddisfacimento della donna.
    Nella foto, una coppia nell'intimità della camera da letto.


    Il calendario dell'amore. Le leggi religiose proibivano di praticare sesso in alcuni periodi e nei fine settimana: si è calcolato che ai legittimi coniugi rimanessero circa 185 giorni all’anno per fare l’amore, senza contare i giorni di “impurità” della donna (mestruazioni, gravidanza, puerperio).
    Penitenze. Un decreto del canonista tedesco Burcardo di Worms nell’XI secolo ammoniva: “Con la tua sposa o con un’altra ti sei accoppiato da dietro, come fanno i cani? Devi fare penitenza per 10 giorni a pane e acqua. Ti sei unito a tua moglie mentre aveva le mestruazioni? Farai penitenza per altri 10 giorni con pane e acqua. [...] Hai peccato con lei in giorno di Quaresima? Devi fare penitenza 40 giorni con pane e acqua o dare 26 soldi di elemosina; ma se ti è capitato quando eri ubriaco, farai penitenza per solo 20 giorni".
    Nell'immagine, la Trinità invia un figlio a una coppia.


    La classifica delle posizioni. Il vescovo tedesco sant’Alberto Magno (1206-1280) si prese la briga di redigere una lista delle posizioni dell’amplesso, ordinandole dalla più peccaminosa (5) alla più consona (1). Ecco la sua classifica:
    5 Da dietro
    4 Lato a lato
    3 Seduti
    2 In piedi
    1 "Missionario"
    Il sesso andava fatto il più possibile vestiti, mentre i rapporti orali erano proibiti e puniti con tre anni di prigione.
    Nell'immagine un affresco realizzato nel Trecento da Memmo di Filippuccio a San Giminiano: una donna frusta il marito sotto lo sguardo di un’altra coppia di sposi.




    Adulterio consentito all'uomo, ma punito per le donne. Nella pratica la Chiesa medioevale finì per considerare accettabile l’adulterio per il marito, ma non per la moglie. In alcune regioni d’Europa, un uomo era considerato adultero solo se aveva avuto rapporti sessuali con una donna sposata, non se l’amante era nubile. O meglio, avere rapporti con una donna non sposata era sì ritenuto peccato, ma meno grave. Una moglie veniva invece accusata in ogni caso di adulterio, se aveva avuto rapporti sessuali fuori dal matrimonio.
    bottonebianco

    Castità, ma non per tutti. Tutte queste restrizioni portarono a una grande diffusione di bordelli e case d’appuntamento, luoghi spesso camuffati da bagni pubblici: sembra infatti che fosse molto in voga incontrare le prostitute nelle grandi tinozze di legno colme di acqua calda e consumare poi il rapporto in comodi letti, nascosti da pesanti cortine.
    Nella foto, un bordello nella miniatura di un manoscritto del tardo Medioevo.
    fonte focus
     
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