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Antipasto
Per iniziare attenzione all'antipasto, una portata tutt'altro che secondaria, che deve stuzzicare ed invogliare alle pietanze successive. Per un effetto raffinato e di classe potremmo realizzare dei gustosi crostini con crema di tartufo bianco, da servire ancora fumanti. Per andare sul classico invece ecco un'ottima crema di formaggio alle erbe, un antipasto semplice, ma sempre d'effetto. Per chi invece vuole osare un po' di più con un abbinamento originale e sfizioso ecco come preparare dei fagottini di salmone e pompelmo.
Crostini al tartufo bianco
Crème di formaggio alle erbe
Fagottini di salmone e pompelmo
Primo
Passando ai primi potremmo decidere di puntare su atmosfere più rustiche e tradizionali, ma sempre con stile, scegliendo quindi un delicato risotto agli asparagi e taleggio. E perché non reinterpretare le tradizionali lasagne con un tocco di raffinatezza grazie al radicchio al vino rosso e alla ricotta? Per gli inguaribili amanti del pesce consigliamo invece delle gustosissime linguine con carbonara alle cozze, un piatto saporito e tutto da scoprire.
Risotto con asparagi e taleggio
Lasagne gratinate con radicchio al vino rosso e ricotta
Linguine con carbonara di mare
Secondo
Il secondo è il piatto forte, quello che deve lasciare sazi e soddisfatti, quello che solitamente richiede più preparazione. Per andare sul sicuro ecco come preparare un perfetto secondo natalizio, petti d'anatra in salsa profumata agli agrumi. Non puoi sbagliare neppure servendo dei prelibati bocconcini di vitello ai carciofi, una ricetta che richiede impegno, ma ne vale davvero la pena. Da provare anche il dentice con radicchio rosso, un secondo di pesce assolutamente all'altezza.
Petti d'anatra di salsa profumata agli agrumi
Bocconcini di vitello ai carciofi
Dentice al forno con radicchio rosso
Dessert
Dopo una piccola pausa, che permetterà ai commensali di riprendersi dal lauto pranzo, ecco che potremo servire il dessert preparato con tanta cura. Come l'ultima battuta di una commedia teatrale questa deve essere la più piacevole e divertente, godibile anche dal punto di vista estetico. Spazio alla vostra fantasia e al vostro estro quindi nel realizzare i dolci che qui vi proponiamo
Millefoglie ai frutti di bosco con crema al limone
Mattonella di cedro
Cuore al cioccolato fondente con petali di rosa brinati. -
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Antipasto:
tra i migliori piatti d’entrée ci sono le cozze gratinate, indiscutibilmente perfette per allietare gli ospiti – in maniera economica, cosa che non dispiacerà sicuramente 😉 – con gusto.
Accompagnate con un vino bianco fresco!
Primo piatto:
per cominciare un primo raffinato ai frutti di mare, come tradizione vuole: tagliatelle al nero di seppia ai frutti di mare. Preparate le tagliatelle al nero di seppia la mattina, il sugo mentre apparecchiate la tavola e starete tranquilli.
Secondo piatto:
se volete dare sostanza alla serata con gusto, facendo anche una modesta impressione sui commensali, dovete proporre loro il petto d’anatra brasato.
La preparazione può essere fatta anche nel pomeriggio e una breve scaldata prima di servire rinvigorirà la carne.
Contorno:
viziate i vostri ospiti con la teglia di patate e zucchine a fiammifero, raffinatezza e gusto. Anticipatevi con la preparazione durante il giorno, magari fatevi aiutare 😉
Dolce:
mettiamo che non vogliate riproporre i soliti dolci della tradizione perché amate sperimentare sempre piatti nuovi, bene siete proprio come me, provate allora con un’insolita panna cotta.
Ovviamente la potete preparare dalla mattina o anche la sera prima.
Digestivo:
prima di scambiarsi gli auguri e di mangiare una fetta di panettone o pandoro (a proposito, voi quale preferite?) perché non sorseggiate del liquore alle bacche di goji? Potreste farne di più e regalarlo a fine serata, un pensiero sicuramente gradito.
Ecco il mio menu di Natale 2014, che ve ne pare? Ovviamente potrete fare qualche variazione trovando tutte le ricette nella barra qui a lato scrivendo un ingrediente oppure consultando il menù in alto.
Buone feste. -
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Menu per la vigilia di Natale – Antipasti di pesce
Tortini di alici:
semplici, economici eppure molto scenografici, questi tortini di alici
faranno mostra di sé sulla vostra tavola di Natale. Accompagnateli con
una deliziosa salsa ai peperoni, oppure sceglietene un’altra da questa
raccolta.Pesce finto:
un classico immancabile del menu per la vigilia di Natale è questa
sorta di polpettone di tonno e patate, a cui generalmente si dà la forma
di un pesce. Senza cottura, si prepara in anticipo e può essere un’idea
carina da realizzare assieme ai più piccoli per coinvolgerli nei
preparativi.Menu per la vigilia di Natale – Primi di pesce
Vellutata di patate allo zafferano con gamberoni:
se il vostro menu per la vigilia di Natale è orientato su piatti chic e
diversi dal solito, tenete presente questa ricetta semplicissima e di
sicuro successo. Basta qualche accorgimento nella presentazione e tutti
resteranno a bocca aperta.Pasta con funghi e cozze:
un primo mari e monti gustoso e alla portata di tutti, si abbina bene
con tagliatelle fresche o secche (sia all’uovo che non) o anche con
formati di pasta corta, come i paccheri.Menu per la vigilia di Natale – Secondi di pesce
Polpo e patate:
un classico intramontabile della cucina di mare, il polpo e patate è
perfetto da servire come secondo piatto freddo oppure tiepido per il
menu per la vigilia di Natale.Baccalà con le olive: un secondo di pesce gustoso e alla portata di tutti a base di baccalà, uno dei pesci più gettonati per la tavola delle feste.
Menu per la vigilia di Natale – Contorni
Patate duchesse:
belle da portare in tavola e semplicissime da preparare, le patate
duchesse si adattano bene ai secondi di pesce. La loro particolare forma
a stella le rende poi perfette da servire durante le feste.Insalata di melograno e finocchi:
un contorno freddo sfizioso e diverso dal solito, dove il sapore dei
finocchi si abbina bene a quello del melograno, un frutto considerato
tradizionalmente di buon auspicio e per questo molto utilizzato nelle
ricette di Natale.Menu per la vigilia di Natale – Dolci
Sorbetto alla mela verde:
per concludere in bellezza il menu per la vigilia di Natale non c’è
niente di meglio di un dessert rinfrescante e digestivo come questo
sorbetto alla mela verde. Servitelo dentro un guscio creato con la mela
stessa, ancora più chic.Torta della nonna:
e insieme al sorbetto possiamo servire un dolce un po’ più calorico ma
delizioso e in genere amato da tutti: la torta della nonna con crema
pasticcera e pinoli!Se ti sono piaciute le ricette di questo menu per la vigilia di Natale segui il Chicco di Mais anche su Facebook, Twitter e Google+ e consulta lo speciale Natale che trovi qui!
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Tortellini in brodo di
Primo piatto, i tortellini «Il piatto dell’infanzia, quello dei ricordi, che collega le memorie di tutti i commensali», ricorda lo chef numero due al mondo .
Allora, vi racconto quella che è la mia collaudata e personale ricetta per il ripieno dei cappelletti ( o tortellini ).
Le dosi, ovviamente, sono abbondanti, per almeno 8 o 10 persone … ma tanto, non ci metteremo a fare i cappelletti per 2 persone … vero ?
Il ripieno, altra diatriba annosa e … nodosa.
A casa mia il ripieno è costituito da uno stracotto di carni, cucinate in pezzi interi.
Assolutamente MAI utilizzare la carne fatta macinare dal macellaio : il risultato sarà diversissimo, i sapori meno concentrati in quanto la carne trita in cottura perderà subito i suoi umori finendo lessata e non brasata.
Ma … iniziamo , che di lavoro ne abbiamo.
300 gr di carne di maiale , preferibilmente lonza
300 gr di carne di vitellone
1 salsiccia o 100 gr di pancetta dolce
1 piccolo gambo di sedano
1 caronta piccola
1 cipolla
1 spicchio d’aglio
4 chiodi di garofano
Parmigiano Reggiano 30 mesi grattugiato
1 manciata di pane grattugiato
1 pizzico di sale
3/4 cucchiai di olio
1 bicchiere di vino bianco secco
Poniamo l’olio a scaldare in un una casseruola dal fondo pesante, adatta alle lunghe cotture.
Tagliamo a grossi pezzi le verdure (che andranno poi eliminate) .
Tritiamo la pancetta ( o sbricioliamo la salsiccia) e mettiamola a rosolare nella casseruola con le verdure.
Uniamo quindi la carne e rosoliamola, a fuoco vivace , su tutti i lati.
Uniamo i chiodi di garofano, sfumiamo con il vino bianco, saliamo con moderazione , e lasciamo cuocere coperto e a fuoco dolcissimo per circa 2 ore.
Ultimata la cottura togliamo le carni dall’intingolo, scoliamole e teniamole da parte. Se abbiamo usato la salsiccia, recuperiamo i piccoli pezzi rimasti e uniamoli alla carne.
Eliminiamo le verdure e poniamo il sugo rimasto nella casseruola in frigorifero.
Tritiamo finemente le carni a coltello, con un macinacarne o con un mixer.
Tarsferiamo il trito di carne in una capiente terrina.
Togliamo il sughetto dal frigorifero ed eliminiami il grasso che nel frattempo si sarà formato in superficie.
Mettiano il sugo di carne sgrassato in una padellina e facciamolo scaldare. Uniamo alcune cucchiaiate di pane grattugiato ed amalgamiamole con cura al sugo di carne.
Questo passaggio, che sembra superfluo in realtà ha la sua ragione : nel sugo di carne rimasto sul fondo della casseruola (opportunamente sgrassato) troviamo tutti i sapori che la carne in cottura ha ceduto, esaltati dalla brasatura. Con il pane grattugiato li raccoglieremo tutti e daremo gusto e sapore alla carne tritata.
Ora iniziamo a creare il nostro ripieno.
L’aggiunta di tutti gli ingredienti restanti andrà fatta gradualmente, assaggiando per ottenere l’equilibrio di sapori ideale.
Versiamo alcune cucchiaiate di pane cotto nel sugo di carne nella terrina delle carni tritate ed amalgamiamo bene.
Uniamo ora alcune cucchiaiate di Parmigiano Reggiano grattugiato 30 mesi, mescoliamo con cura ed assaggiamo.
Il gusto dello stracotto di carne deve avere un equilibrio con il Parmigiano Reggiano : nessuno dei due sapori deve sovrastare l’altro.
Se la consistenza del ripieno dovesse essere troppo morbida aggiungiamo, poco alla volta , pane cotto nel sugo di carne e parmigiano reggiamo.
Dovremo ottenere un composto compatto e sodo, da potere modellare con le mani senza che si sbricioli troppo.
Lasciamo ora riposare il ripieno ( che a casa nostra chiamiamo “pesto”) in un contenitore chiuso in frigorifero.
Pepariamo ora la pasta o … la “sfoglia” , come viene chiamata a Luzzara, oppure la “pastella” come viene chiamata a Roteglia.
Le proporzioni sono :
1 uovo e 100 gr di farina bianca 00.
Impastiamo tenendo sotto mano il sacchetto della farina : le uova, lo sappiamo, non sono tutte uguali ( fortunatamente la natura ancora qualcosa decide ….) . Qualcuna è più grande e qualcuna è più piccola. Se occorre quindi aggiungeremo un poco di farina, oppure un goccio di olio o un goccio di acqua.
Impastiamo i nostri ingredienti per ottenere una pasta liscia ed omogenea.
Raccogliamola a palla, avvolgiamola in una pellicola ttrasparente ( mia nonna la metteva sulla spianatoia con sopra una scodella) e lasciamola riposare almeno 30 minuti
Una volta trascorso il tempo di riposo, che ci consentirà di avere una pasta più elastica da tirare, possiamo iniziare a tirarla.
Usare il mattarello è un’arte ormai in disuso … peccato.
Possiamo usare quindi la macchinetta tira-sfoglia per tirare la nostra pasta il più sottile possibile.
Confezioniamo quindi i nostri cappelletti e poniamoli ad asciugare su un vassoio.
Lessiamoli in abbondante brdo di carne o di cappone, spegnendo il fuoco sotto la pentola non appena vengono a galla.
Lasciamoli riposare 30 secondi e poi serviamoli accompagnati dall’immancabile grattugiata di Parmigiano Reggiano.
Questa non è la ricetta che trovate su “Ti ricordi il profumo del brodo?”. Là è riportata la vecchia ricetta della tradizione di casa mia, quella che ho trovato nel quadernino nero ( con i bordi esterni rossi) di mia mamma.
La ricetta ha subito nel tempo, piccole modifiche dovute principalmente ai gusti personali che al passare degli anni.
L’importante, a mio avviso, in cucina e spesso anche nella vita, non seguire rigidamente ricette ed indicazioni, ma ascolare il proprio gusto, il proprio istinto e … il proprio cuore.
fonte. -
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