BIOGRAFIA DI FRANCA RAME

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  1. EternBoyX
     
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    Franca Rame (Parabiago, 18 luglio 1929 – Milano, 29 maggio 2013) è stata un'attrice teatrale, drammaturga e politica italiana.


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    Franca Rame
    Nata in una famiglia con antiche tradizioni teatrali, maggiormente legate al teatro dei burattini e delle marionette, risalenti al 1600, è figlia d'arte (il padre Domenico Rame era un attore da generazioni e la madre Emilia Baldini fu prima maestra poi attrice) e anche il fratello Enrico (1916 - 1986) ha intrapreso la carriera di attore.
    Debuttò nel mondo dello spettacolo appena nata: fu subito impiegata, infatti, per i ruoli da infante nelle commedie allestite dalla compagnia di giro familiare.
    Nel 1950, assieme ad una delle sorelle, decise di prodursi nella rivista: nella stagione 1950-'51 viene, infatti, scritturata nella compagnia primaria di prosa di Tino Scotti per lo spettacolo "Ghe pensi mi" di Marcello Marchesi, in scena al Teatro Olimpia di Milano.
    Il 24 giugno 1954 ha sposato l'attore Dario Fo a Milano nella basilica di Sant'Ambrogio. Dall'unione il 31 marzo 1955 nasce a Roma il figlio Jacopo.
    Nel 1958, insieme col marito, fonda la Compagnia Dario Fo-Franca Rame (il marito è il regista ed il drammaturgo del gruppo, la Rame la prima attrice e l'amministratrice) che, negli anni seguenti, otterrà grandissimo successo commerciale nel circuito dei teatri cittadini istituzionali. Nel 1968, sempre al fianco di Dario, abbraccia l'utopia sessantottina, esce dal circuito dell'ETI, fonda il collettivo Nuova Scena dal quale, dopo aver assunto la direzione di uno dei tre gruppi in cui era diviso per rispondere alla domanda del pubblico, si separa per divergenze politico-ideologiche assieme al marito: ciò porterà alla nascita di un altro gruppo di lavoro, detto La Comune (impegnato come Nuova Scena nei circoli Arci e nei luoghi fino ad allora non deputati per lo spettacolo dal vivo come le case del popolo, le fabbriche e le scuole occupate, ecc.), con cui interpreta spettacoli di satira e di controinformazione politica anche molto feroci. Si ricordano almeno Morte accidentale di un anarchico e Non si paga! Non si paga. Insieme al marito Dario Fo ha sostenuto l'organizzazione Soccorso Rosso Militante.


    Dario Fo e Franca Rame alla nascita del loro figlio Jacopo (1955)
    A partire dalla fine degli anni settanta la Rame partecipa al movimento femminista: inizia a interpretare testi di propria composizione come Tutta casa, letto e chiesa, Grasso è bello!, La madre.
    Nel 1971 ha sottoscritto la lettera aperta pubblicata sul settimanale L'Espresso sul caso Pinelli.
    Nel marzo del 1973, Franca Rame viene rapita da esponenti dell'estrema destra e subisce violenza fisica e sessuale, ricordata a distanza di tempo nel lavoro Lo stupro, del 1981. Il procedimento penale è giunto a sentenza definitiva solo dopo 25 anni: ciò ha comportato la prescrizione del reato.
    Nel 1999 ha ricevuto la laurea honoris causa da parte dell'Università di Wolverhampton insieme a Dario Fo.
    Nelle elezioni politiche del 2006 si candida capolista al Senato in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria tra le file dell'Italia dei Valori. Viene eletta senatrice in Piemonte.
    Sempre nel 2006, Antonio Di Pietro la propone come Presidente della Repubblica: riceverà 24 voti.
    Ha lasciato il Senato nel 2008, non condividendo gli orientamenti governativi[1].
    Nel 2009 ha scritto assieme al marito Dario Fo la sua autobiografia intitolata Una vita all'improvvisa.
    Tra dicembre 2011 e marzo 2012 con il marito Dario Fo ha riportato in scena Mistero buffo in una serie di spettacoli nel nord Italia[2].
    Il 19 aprile 2012 viene colpita da un ictus e ricoverata d'urgenza al policlinico di Milano.[3].
    Malata da tempo, è scomparsa nel maggio 2013 all'età di 84 anni[4].
    Filmografia [modifica]

    Lo sai che i papaveri, regia di Marcello Marchesi (1952)
    Rosso e Nero, regia di Domenico Paolella (1954)
    Rascel-Fifì, regia di Guido Leoni (1956)
    Lo svitato, regia di Carlo Lizzani (1956)
    Il cocco di mamma, regia di Mauro Morassi (1957)
    Caporale di giornata, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1958)
    La zia d'America va a sciare, regia di Roberto Bianchi Montero (1958)
    Amore in quattro dimensioni, regia di Massimo Mida (1963)
    Extraconiugale, regia di Mino Guerrini (1964)
    Follie d'estate, regia di Carlo Infascelli, Edoardo Anton (1964)
    Nobel per due, regia di Filippo Piscopo (1998)
    Io non sono un moderato!, regia di Andrea Nobile (2007)
    Note [modifica]

    ^ La lettera di dimissione di Franca Rame
    ^ Franca Rame e Dario Fo di nuovo in scena con Mistero buffo
    ^ Franca Rame colpita da ictus, ricoverata - Top News - ANSA.it
    ^ È morta Franca Rame, aveva 84 anni Corriere.it
    Bibliografia [modifica]

    Franca Rame, Dario Fo, Una vita all'improvvisa, Parma, Guanda, 2009.
    Luciana d'Arcangeli.'The Rape by Franca Rame: Political Violence and Political Theatre' in Pierpaolo Antonello and Alan O'Leary (eds) "Imagining Terrorism: The Rhetoric and Representation of Political Violence in Italy, 1969-2009". Oxford, Legenda, 2009, pp.101-115.
    Luciana d'Arcangeli. "I personaggi femminili nel teatro di Dario Fo e Franca Rame". Firenze, Cesati, 2009.
    Concetta D'Angeli, Simone Soriani. "Una coppia d'arte: Dario Fo e Franca Rame. Pisa, Plus, 2006.
    Luciana d'Arcangeli. 'Intervista a Franca Rame: Conversazione difficile con Franca Rame sul tema della violenza sessuale, la stesura del suo monologo "Lo stupro" (1975) ed il successivo lavoro di rappresentazione teatrale'. Il gabellino, Grosseto, anno VII, numero 12, novembre 2005, dossier n.13, pp.2-5.
    Luciana d'Arcangeli. 'Dario Fo, Franca Rame and the Censors" in Guido Bonsaver and Robert Gordon (eds) "Culture, Censorship and the State in 20th Century Italy. Oxford, Legenda, 2005, pp.158-167.
    Luciana d'Arcangeli. 'Madness in the Theatre of Dario Fo and Franca Rame'. Forum Italicum, Stony Brook (NY), Spring, 2005, pp.138-165.
    Luciana d'Arcangeli. 'Franca Rame e Maria Jatosti: due piedistalli a confronto'. Il gabellino, Grosseto, anno V, numero 7, maggio 2003, dossier n.8, pp.5-7.
    Luciana d'Arcangeli. 'Franca Rame: Pedestal, Megaphone or Female Jester?' in Ed Emery (ed) "Research Papers on the Theatre of Dario Fo and Franca Rame. Cambridge, 28-30 April 2000". London and Sydney, Red Notes, 2002,pp.49-59.
    Walter Valeri (ed) "Franca Rame. A Woman on Stage". West Lafayette, Bordighera Press - Purdue University, Indiana 2000.
     
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