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Rosaria
Etimologia: Nome prettamente cristiano, deriva dall'aggettivo latino "rosarius", "di rosa". Presso i Romani, già nei primi secoli dell'era volgare, era denominata "Rosaria" la festa annuale dell'incoronazione dei sepolcri, per la commemorazione dei morti, con le rose. Con il culto del Santo Rosario della Vergine, il nome si diffuse in tutta Italia, specie nel Sud.
Carattere: é la classica furbonaÉ a vederla, nessuno lo potrebbe immaginare, eppure, in lei, l'apparenza inganna! Cura innanzitutto i suoi interessi, anche se si guarda bene dal ferire gli altri. Le riesce difficile organizzare il suo tempo: è sempre in ritardo, abituata a prendersela comoda sino all'ultimo minuto. E' però bravissima nel nascondere le sue innocue "malefatte".
Numero fortunato: 9
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Ivano
Etimologia: Deriva dall'antico personale provenzale "Yvain", corrispondente all'italiano Giovanni. Diffuso a partire dal Medioevo grazie alla notorietà di alcuni poemi cavallereschi, è ancora attestato ai nostri giorni sia nella versione maschile che in quella femminile.
Carattere: é più interessato ad agire che a vedere i risultati delle sue azioni, per cui consuma più energia del necessario. Cerca forti emozioni all'interno di un rapporto di coppia stabile. Quando sente che la passione sta calando, trova un espediente per ravvivarla. Va soggetto a incomprensibili malumori e ad improvvise felicità, gli amici però lo apprezzano lo stesso, perché sa sempre farli partecipi di quanto sta interiormente vivendo.
Numero fortunato: 7
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EternBoyX.
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MARIA
Maria è la traduzione di un nome ebraico, Maryàm o Miryàm. Sicché in italiano Miriam e Maria hanno lo stesso significato anche se sembrano molto diversi. E' in Egitto che nasce questo nome. Nell'antico egizio mry significava "amato". Durante la cattività in Egitto gli Ebrei aggiunsero a mry il suffisso iam, abbreviazione di Dio, e coniarono il nuovo nome Maryàm che significava "amata da Dio". La prima donna a portare questo nome fu la profetessa sorella di Mosè ed Aronne, Maryàm di Amram, nata in Egitto prima di emigrare col suo popolo verso la Terra Promessa. Poi con la versione dell'Antico Testamento in greco - la cosiddetta versione dei Settanta che risale al periodo compreso fra il III e il I secolo a.C. - Maryàm venne trascritto in Mariàm e in Maria. E così restò in latino e in italiano. Un nome che si addiceva perfettamente alla Madonna, "l'amata per eccellenza dal Signore", secondo il Vangelo. Nel Medioevo vi fu un'altra interpretazione del nome come "stella del mare" dovuto ad un errore dell'amanuense nel copiare la traduzione latina della Bibbia fatta da San Girolamo. Il santo faceva derivare Maryàm dall'ebraico mar che significa "goccia" e da yàm, "mare", sicché Maria in latino era stilla maris, "goccia del mare". Ma stilla fu cambiato erroneamente in stella e in questo modo il nome divenne "stella del mare", rimasto tuttavia come una delle invocazioni della Madonna, forse la più popolare, cantata persino nei primi versi - "Ave maris stella" di un celebre inno mariano. Grazie al culto della Vergine, che si sviluppò soprattutto a partire dal concilio di Efeso del 431, dove Maria venne proclamata solennemente Madre di Dio, il nome si è diffuso in tutta la cristianità.. -
sorriso@.
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Folco
Etimologia: Antico nome germanico, deriva da "fulca", "popolo", alla base di numerosi personali compositi quali "Folkheri" e "Folkmar". Diffusosi in Italia durante le invasioni longobarde, ebbe fortuna per tutto il Medioevo.
Carattere: Ha un forte senso della giustizia e dell'amicizia. A volte tira troppo l'acqua al suo mulino, è vero, ma lo fa sempre in buona fede... E' destinato ad avere una vita affettiva soddisfacente, ricca di positive emozioni e con donne che sanno apprezzarlo ed amarlo come lui desidera. E' sempre gentile, soave, paziente e ha modi signorili, quindi è molto richiesto in società.
Numero fortunato: 9. -
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Placido
Etimologia: Riprende il diffuso cognome latino "Placidus", dall'aggettivo latino "placidus" dal trasparente significato di "tranquillo, placido, pacifico". E' oggi diffuso più che altro nel Nord Italia. Rara la forma femminile "Placidia".
Carattere: Temperamento mite, se ha preoccupazioni, le tiene per sé perché vuole apparire sempre padrone degli avvenimenti. Sotto un'apparente umiltà, nasconde manie di grandezza. Matrimonio e fidanzamento hanno per lui la stessa importanza, perché in ogni caso si sente responsabile dell'andamento della relazione e questo lo rende anche un po' pesante. Agli amici perdona tutto, ma solo se questi ammettono le loro manchevolezze. E' socievole e fa volentieri scommesse per mostrare la sua astuzia.
Numero fortunato: 6. -
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Serafino
Etimologia: Il termine "Seraphin" sta ad indicare, nella "Vulgata", gli appartenenti alle schiere angeli con sei paia di ali. Per altri, l'interpretazione del nome in chiave celeste è errata, vedendo nel personale Serafino la parola "saraph", "serpente", inteso nel senso di "dragone".
Carattere: Spirito libero e allergico alla civiltà moderna, ama fantasticare sul futuro ma non riesce mai a distaccarsi completamente dal passato... E' un ottimo comunicatore. Se vede una donna di suo gradimento, mette subito in mostra le sue doti di corteggiatore: "Nessuna mi ha mai detto di no" afferma, e aggiunge "...e le è sempre andata bene". Tende spesso a fare dei paragoni, e con giri di parole, modifica un poco la realtà... sempre a suo favore.
Numero fortunato: 6. -
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Edoardo
Etimologia: "Eadward", trasformatosi poi in "Edward", è il nome anglosassone dal quale deriva il nostro Edoardo. Si compone di "éad", "proprietà, ricchezza", e "weard", "guardiano", indicando "colui che vigila sui beni, sulle ricchezze". Diffuso in Italia dai Normanni, rimane tuttora frequente nelle zone da loro dominate.
Carattere: é disposto a mettersi in gioco e a sperimentarsi solo in situazioni conosciute; ha paura dell'imprevisto. Per la sua donna imparerebbe anche a cucire gli abiti o a fare la maglia, ma se il rapporto entra in crisi non riesce a trovare una soluzione. Intreccia relazioni con persone autorevoli, scherzose, poetiche, e con strani personaggi che lo portano a fantasticare in un clima di completo abbandono emotivo.
Numero fortunato: 8
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Barbara
Nome di origine greca che significa "balbuziente", attribuito ai popoli di lingua non greca, e successivamente diventato, per i latini, il nome per indicare coloro che non parlavano né greco né latino, e dunque stranieri.<br> Onomastico: 4 dicembre in onore di Santa Barbara, decapitata nel IV secolo per mano del padre che la tradizione vuole incenerito da un fulmine subito dopo aver compiuto il fatto, ecco perché la Santa viene invocata contro i fulmini e la morte improvvisa ed è ritenuta protettrice degli artificeri, artiglieri, minatori e carpentieri.
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Callisto
Deriva dal greco kallistos e significa bellissimo.
Nacque a Roma verso il 155. Probabilmente fu lo schiavo di un cristiano di nome Carpoforo da cu fu fatto battezzare. Secondo la tradizione, dopo aver provocato dei disordini in una sinagoga, fu condannato ai lavori forzati nelle miniere sarde, ma poi liberato e riscattato dalla comunità dei cristiani. Tornato a Roma, papa Zefirino gli diede l'incarico di occuparsi della zona cimiteriale delle catacombe sulla via Appia, che poi vennero chiamate "catacombe di Callisto", dove furono sepolti, tranne lui, i papi del III secolo. Ebbe una grande influenza su papa Zefirino, da cui venne ordinato diacono e a cui successe nel 217 per cinque anni di pontificato. Fece importanti interventi in campo dottrinale, ma incontrò la dura opposizione di Ippolito, un antipapa, che lo considerava eretico e lo accusò di lassismo per la sua misericordia nei confronti dei peccatori, infatti Callisto riammise alla comunione gli adulteri che si erano pentiti. Callisto I fu il sedicesimo papa della Chiesa cattolica; morì martire nel 222 non per volere dell'imperatore, ma probabilmente durante una sommossa popolare. Venne seppellito nel cimitero di Caledopio sulla via Aurelia e nel 790 le sue reliquie furono fatte trasportare a Santa Maria in Trastevere da papa Adriano I; furono in seguito ritrovate nella basilica da papa Gregorio IV che le fece deporre sotto l'altare maggiore.. -
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Edvige
Etimologia: Nome di origine germanica, è attestato sin dal X secolo nella forma "Hathuwic", (divenuta in seguito "Hedwig"), personale composto di "halthus", "battaglia", unito a "wic", "santo", nel significato di "guerra santa, battaglia sacra".
Carattere: E' super pratica e disposta a rischiare; la fortuna le lancia sguardi di complicità come a dirle "sicuramente ce la faremo". In famiglia comanda lei; nelle relazioni prematrimoniali è invece più misteriosa ed erotica. Riesce a farsi amare per la sua dolcezza e bellezza. A volte si "allarga" troppo, i suoi racconti di fatti intimi e particolari possono suscitare invidia o al contrarlo annoiare. E' comunque sempre seducente e ammaliante.
Numero fortunato: 7. -
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Laura
Etimologia: Deriva dal celtico "lauro", mutuato a sua volta dal termine "lour", che nell'antica Irlanda significava "sufficiente". Latinizzato in "Laurea" e "Laurilla", era un nome diffuso già in epoca imperiale e tuttora gode di grande popolarità.
Carattere: E' un'entusiasta della vita, lo rimane nonostante l'età e le esperienze dolorose, e ha forza d'animo sufficiente a vincere ogni contrarietà. Pensa al matrimonio come a un gioco che nel tempo le rende però la vita molto problematica, perché di solito sceglie un uomo più giovane di lei. Ama entrare in confidenza con persone intellettualmente ed eroticamente stimolanti, disinibite e pronte a darle una mano in caso di bisogno.
Numero fortunato: 8. -
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21 OTTOBRE-ORSOLA
Derriva dal latino e significa "forte".
Figlia di un sovrano bretone, visse nel IV secolo. Fanciulla di rara bellezza, fu chiesta in sposa da un principe pagano e lei, pur essendo cristiana, accettò a condizione che il principe si convertisse. Secondo la leggenda, in attesa della conversione del promesso sposo, Orsola partì con lui e con undicimila vergini che la accompagnarono, per un pellegrinaggio a Roma dove furono ricevute da papa Ciriaco. Durante il viaggio di ritorno passarono per Colonia che, a quell'epoca, era invasa dagli Unni. Qui le undicimila vergini cristiane furono uccise dai barbari in un solo giorno, mentre Orsola, di cui il re Attila si era innamorato, fu risparmiata. Il re degli Unni la chiese in sposa con la promessa di salvarle la vita, ma poiché la ragazza rifiutò la sua proposta, la fece uccidere a colpi di freccia. Il culto di Sant'Orsola si diffuse particolarmente nel Medioevo. Fra il 1200 e il 1500 si ha notizia della fondazione di alcune confraternite chiamate "navicelle di Sant'Orsola", i cui affiliati si dedicavano alle opere buone e da cui, probabilmente, ebbe origine la confraternita della "Misericordia di Pisa". Sant'Orsola viene invocata per un matrimonio felice, per la buona morte e contro le scottature ed è considerata la protettrice di ragazze, scolare ed educatori. Fu la prima patrona della Misericordia di Pisa.. -
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Vera
Etimologia: Il termine latino "verus", dall'evidente significato, ha dato origine ad un "cognomen" abbastanza diffuso in epoca imperiale. Da questi, è scaturito poi il personale che, in Italia, non ha mai avuto troppa fortuna.
Carattere: é poetica e anche discreta. Ha una buona memoria, soprattutto visiva e gli occhi sono la sua parte fisica più bella; anche quando dice piccole bugie innocue, il suo sguardo rimane candido e ingenuo. Ha paura di veder svanire l'amato come un sogno alle prime luci del mattino; crede che l'amore vero non sia realizzabile e si accontenta di fantastiche storie notturne... finché le sue difese crollano e si sposa. Per quanto cerchi di essere obiettiva e disinibita, c'è sempre una nota di diffidenza nella sua voce.
Numero fortunato: 1. -
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Antonella
Etimologia: Come in Antonio, di cui Antonella è il diminutivo femminile, il suffisso "Anto", probabilmente di origine etrusca, è alla base di questo nome, che, nella versione maschile, è tra i più diffusi al mondo, a partire dall'età romana.
Carattere: Coraggiosa ed indipendente, Antonella è capace di sfidare apertamente qualsiasi tipo di convenzione sociale, specie se convinta di agire per il bene di chi ama. Libera dai pregiudizi e dagli schemi mentali imposti da altri, sa essere un'ottima compagna ed una fidata amica. Come collega di lavoro è facile che parteggi sempre per il "più debole" sostenendolo con la sua fattiva collaborazione.
Numero fortunato: 4
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Lara
Etimologia: E' un nome russo considerato una forma abbreviata di Larissa. Si affermò all'inizio dell'Ottocento grazie a personaggi di opere letterarie, tra cui l'omonimo poemetto di Byron. In epoca più recente deve la sua fama al romanzo "Il dottor Zivago" di Pasternak (1957), che ha avuto anche un adattamento cinematografico. Attualmente è attestato in tutta la Penisola.
Carattere: Dolce e affettuosa, è cosciente del suo grande potere di seduzione ed è sempre capace di esprimere al meglio la sua femminilità. E' una persona allegra, vivace ed entusiasta, che ama condividere le esperienze della vita con il suo numeroso gruppo di amici. Chi la conosce bene, tuttavia, sa che la sua esuberanza nasconde un fondo di fragilità ed insicurezza.
Numero fortunato: 5.
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