La panchina di Mariella Forever

ANNA SCUDERI ELENA PESCE

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. sorriso@
     
    .

    User deleted


    Pistoia, maestre in manette
    Accusate di maltrattamenti
    Le donne lavorano in un asilo nido privato. Tra i casi, hanno lasciato un bimbo di 8 mesi nel suo vomito

    PISTOIA - Bambini picchiati, chiusi nel bagno al buio per ore, costretti a stare immobili e in silenzio e addirittura a mangiare il cibo vomitato. Con l'accusa di maltrattamenti due maestre di un asilo nido privato di Pistoia, che si chiama Cip e Ciop, sono state arrestate questa mattina dagli agenti della squadra mobile per presunti maltrattamenti sui bambini, circa una trentina, che vanno da un'età di otto mesi ad un anno. Le donne sono due italiane di 41 e 28 anni: una è la titolare dell'asilo, aperto dal 2000 e convenzionato con il Comune, l'altra è una giovane maestra. La titolare è Anna Scuderi, 41 anni, di Pistoia, residente a Quarrata e l’insegnante Elena Pesce, 28 anni, residente a Pistoia. I maltrattamenti sono avvenuti nell’asilo nido «Cip-Ciop» gestito dalla società «Il Giardino dell’Infanzia» di cui è titolare Anna Scuderi.

    FILMATE DALLE TELECAMERE - Gli arresti delle due donne, secondo quanto reso noto dalla polizia, sono stati eseguiti dopo «una complessa attività di indagine», iniziata nell’agosto scorso dopo le segnalazioni e le denunce presentate dai genitori di alcuni bambini che in passato avevano frequentato l’asilo nido. I riscontri sono stati possibili anche grazie all’utilizzo di telecamere di videosorveglianza installate dalla squadra mobile nei locali dell’asilo.

    PARTICOLARI RACCAPRICCIANTI - Un bambino di otto-dieci mesi che vomita, gli schiaffi sulla sua nuca da parte di una educatrice, il piccolo che cade sul vomito e la donna che lo solleva da terra prendendolo per un braccio con violenza. È questo l’episodio, avvenuto questa mattina, che ha portato la polizia a compiere l’arresto in flagranza delle due donne. «Davanti a questa immagine ripresa dalle telecamere che avevamo installato nella scuola - ha detto il procuratore Renzo Dell’Anno - non potevamo attendere oltre. Dovevamo tutelare i bambini e non potevamo permettere altri maltrattamenti». Tra i maltrattamenti che i filmati della questura hanno registrato ci sono anche scappellotti ai bambini e pressione sulla bocca al momento dei pasti per costringere i piccoli a mangiare. Questi particolari sono stati rivelati dal procuratore. Questa mattina, dopo aver visionato il filmato, gli agenti si sono presentati a scuola e, intorno alle 11, hanno arrestato la prima donna. Gli agenti della Mobile si sono presentati ai cancelli della struttura ed hanno invitato l’educatrice a seguirli in questura. Più tardi, alle 11.40, è avvenuto il secondo arresto. Il procuratore ha immediatamente avvertito il sindaco di Pistoia Renzo Berti della situazione, che ha provveduto con l’invio di personale specializzato, a gestire la scuola.

    LE ACCUSE - Secondo le accuse le due donne maltrattavano i bambini, sotto i quattro anni, a loro affidati, in particolare - spiega la mobile - «costringevano i bambini a mangiare stringendo loro la mandibola per fargli aprire la bocca ed a volte, quando avevano fretta, porgevano loro la minestra ancora calda, in particolare in un occasione avevano preteso che un bambino rimangiasse quello che aveva vomitato»; e ancora «lasciavano i bambini soli nella stanza dove dormivano, senza vigilanza, e per non sentire il loro pianto alzavano il volume della radio». Oppure «punivano i bambini chiudendoli nel bagno da soli e lasciandoli al buio per lungo tempo». Le due operatrici di abitudine - proseguono gli investigatori - strattonavano violentemente i bambini, tirandoli per un braccio, per farsi ubbidire, tanto che in un caso hanno provocato la lussatura alla spalla di un bambino. Picchiavano i bambini in modo violento - sottolineano gli agenti - quasi sempre in faccia o in testa, e quando li spostavano li tiravano per un braccio ed, in alcuni casi, li alzavano e poi li sbattevano a sedere a terra. E ancora - riferisce la questura nel ricostruire l’indagine - costringevano i bambini a stare fermi ed in silenzio per lungo tempo, non prevedendo per loro nessun tipo di gioco. Il quadro dipinto dagli agenti è quello di un asilo infernale, che ha causato nei bimbi forti disagi: l’aggressività delle maestre - spiegano gli investigatori - ha provocato nei bambini rifiuto per il cibo, regressione nella parola, atteggiamenti aggressivi ed insonnia.

    L'INCHIESTA COMINCIA AD AGOSTO - I primi segnali che all’asilo nido qualcosa non funzionasse sono arrivati alla questura nell’agosto scorso. Da quel momento i poliziotti hanno cominciato a raccogliere lamentele e qualche denuncia. Alcuni bambini tornavano a casa con contusioni, altri con distorsioni, episodi che per un periodo sono stati ritenuti dai genitori stessi come possibili eventi causati dal gioco degli stessi bambini. Successivamente il parlare tra genitori, l’aumento delle denunce e la scelta di alcune famiglie di togliere i piccoli dalla scuola hanno fatto fare il salto di qualità alle indagini e una decina di giorni fa la decisione di installare le telecamere, che poi hanno portato a scoprire la verità su quanto accadeva all’interno della struttura.

    fonte-corriere.it
     
    .
0 replies since 2/12/2009, 15:32   654 views
  Share  
.