gli animali piu' strani del mondo

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  1. EternBoyX
     
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    La Aye-aye (Daubentonia madagascariensis) è un strepsirrhine nativo di Madagascar che combina roditore-come i denti, con una lunga e sottile dito medio a riempire la stessa nicchia ecologica come un picchio. E 'il più grande del mondo notturno primati, ed è caratterizzata dal suo unico metodo di trovare cibo, ma i rubinetti su alberi di trovare larve, quindi gnaws buchi nel legno e la sua forma allungata inserti mezzo dito per tirare fuori le larve.
    La Aye-aye è il più grande del mondo notturno primate, e abita in prevalenza nella foresta tettoie. Essa pesa circa 2,5 kg, con le femmine un po 'di peso in meno (da una media di 100 grammi) rispetto agli uomini. Diversi da quelli di peso e di organi sessuali, aye-ayes mostra non dimorphism sessuale di qualsiasi tipo. Tutti crescere da 30-37 centimetri dalla testa al corpo, con una coda di 44-53 centimetri.

    L'adulto Aye-aye è nero o marrone scuro pelliccia bianca coperta da peli di guardia al collo. La coda è folta e forma come quella di uno scoiattolo. La Aye-aye è anche il volto di roditore-come, la forma di un procione, e case luminose, beady, occhi luminosi. I suoi incisivi sono molto grandi, e di crescere continuamente per tutta la sua vita. Queste caratteristiche contrasto scimmia-come il suo corpo, e sono probabilmente il motivo del perché gli scienziati inizialmente ritenuto che si tratti di un roditore.
    La Aye-aye mani sono forse più caratteristica unica. Proprio come gli altri primati, possiede pollici opponibili, ma entrambi i alluce e le dita sono lunghe e sottili, e sembrano essere in una posizione un po 'curvo simile a quello di una fiaba strega quando i muscoli sono rilassati. Il dito medio può essere fino a tre volte più lunga rispetto agli altri.
    La Aye-aye vive principalmente sulla costa est del Madagascar. Il suo habitat naturale è foresta pluviale o decidui, ma molti vivono in zone coltivate a causa della deforestazione. Rainforest-ayes Aye, il più comune, vivono in zone a baldacchino, e sono di solito verso l'alto avvistato a 700 metri di altitudine. La Aye-aye dorme durante il giorno in nidi costruiti in forcelle di alberi.

    TAPIRO




    Tapiri navigazione sono grandi mammiferi, circa suino come in forma, con una breve, snouts prensile. Essi abitano giungla delle regioni e delle foreste del Sud America, America Centrale e Sud-Est asiatico. Tutte e quattro le specie di Tapir sono classificate come in pericolo o vulnerabili. I loro parenti più prossimi sono le altre dispari toed ungulati, cavalli e rinoceronti.
    Anche se spesso vivono in dryland foreste, tapiri, con l'accesso ai fiumi trascorrere una buona dose di tempo e sotto l'acqua, alimentando il morbido vegetazione, prendendo rifugio dai predatori, e di riflessione, durante i periodi caldi. Tapiri vicino ad una fonte di acqua che nuotano, lavello a fondo e passeggiata lungo il fiume per l'alimentazione, e sono stati conosciuti per immergersi sotto l'acqua per consentire di scegliere pesci piccoli parassiti i loro corpi ingombranti. Insieme con acqua fresca lounging, tapiri spesso abbandoniamoci buche nel fango, che aiuta anche a mantenere fresco e libero di insetti.
    Allo stato selvatico, il Tapir della dieta è costituita da frutta, bacche, foglie e, in particolare i giovani, la crescita di gara. Tapiri trascorreranno molte delle loro ore di veglia foraging lungo sentieri ben portati, snouts a terra in cerca di cibo. Baird's tapiri sono stati osservati a mangiare circa 40 kg (85 libbre) di vegetazione in un giorno.
    Tapiri sono generalmente timido, ma quando hanno paura che possano difendersi con le loro mascelle molto potente. Nel 1998, un zookeeper in Oklahoma City è stato mauled e ha un braccio rotto da un morso Tapir, dopo ha tentato di attaccare il feed Tapir giovani. Nel 2006, un 46-anno-vecchio (che era ministro per l'ambiente al momento) che si è persa nel Parco Nazionale del Corcovado in Costa Rica è stato trovato da una ricerca parte con un "brutto morso" da una selvaggia Tapir. Tuttavia, tali esempi sono rari, per la maggior parte, tapiri sono probabilmente per evitare il confronto in favore di esecuzione da predatori, nascondere, o, se possibile, immergendo in acqua vicino fino a quando una minaccia è andato.

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    Il filippino tarsier


    , (Tarsius syrichta) è molto peculiare piccolo animale. In realtà è uno dei più piccoli primati noto, non più grande di un uomo adulto mano. Molto attivo anche di notte, vive su una dieta di insetti. Le tradizioni popolari che a volte ha tarsiers mangiare carbone, ma in realtà sono gli insetti da recuperare (a volte bruciato) lavorazione del legno. Esso può essere trovato nelle isole di Samar, Leyte, Bohol, e Mindanao nelle Filippine.
    Se non si interviene, il tarsier potrebbe non sopravvivere. Sebbene sia una specie protetta, e la pratica della loro cattura e poi li vende come ripieno tarsiers ai turisti si è fermato, la specie è ancora minacciato dalla distruzione del suo habitat naturale delle foreste. Molti anni di entrambi i legali e il disboscamento illegale e di tagliare e bruciare le foreste hanno notevolmente ridotto queste foreste, e ha ridotto la popolazione ad un tarsier pericolosamente piccole dimensioni. Se non si interviene ora, il filippino tarsier possa presto essere aggiunto alla lista di specie estinte.

    Edited by sorriso@ - 27/5/2016, 13:05
     
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    Handfish in pericolo ...
    Kika Press - da 6 ore 43 minuti

    Allarme biodiversità negli oceani in Australia: nove nuove specie di piccoli pesci appaiono a rischio estinzione. A dare la notizia e' stato il recente rapporto dal Commonwealth scientific and industrial research organisation che ha messo in evidenza l'urgente necessita' di comprendere e proteggere la diversita' della vita nei mari australiani. Gli handfishes, della famiglia dei Brachionichthyidae, stanno scomparendo rapidamente, a quanto emerge dalle analisi alcune specie sono completamente estinte in alcune zone. Questa particolarita' marina comprende piccoli pesci, spesso chiazzati o colorati che tendono a camminare sul fondo del mare, piuttosto che nuotare.


    Edited by -Mariella- - 17/7/2022, 10:52
     
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    Le mucche di mare




    Nella lista nera dei pesci a maggior rischio di estinzione troviamo uno strano animale marino il “Dugongo”. Questo mammifero e conosciuto anche come “mucca di mare”, per la sua curiosa abitudine di nutrirsi, essendo sopratutto erbivoro, “brucando” le alghe e la vegetazione dei fondali marini. Può raggiungere notevoli dimensioni fino a tre metri di lunghezza e duecento chili di peso.
    Appartiene alla famiglia dei “Sirenidi”, così chiamati perchè agli antichi naviganti i mammiferi che appartengono a questa famiglia sembravano le mitiche sirene per il loro particolare aspetto e le loro grida.
    Possiede un corpo fusiforme con arti anteriori corti e a forma di paletta con all’estremità cinque dita provviste di unghie, la coda è composta da una pinna. Appartiene ad una specie protetta già una trentina di anni fa ma questo pare non sia servito ad eliminare il pericolo di estinzione. Ciò che ha notevolmente ridotto il numero di questi grandi animali marini e stata la distruzione del loro habitat e la pesca eccessiva a cui sono stati sottoposti in tanti anni. I Dugonghi si possono trovare attualmente nel Mar Rosso e lungo le coste dell’oceano indiano dall’Africa all’Asia.

    A cura di Chiara Angeloni



    Edited by -Mariella- - 17/7/2022, 10:52
     
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    Fotografato l'animale
    che si credeva estinto da 60 anni
    Alcuni ricercatori britannici sono riusciti ad immortalare il «Lori gracile», minuscolo primate notturno


    MILANO - Con quegli occhioni spalancati, la pelliccia densa e soffice di colore bruno-rossastro, se ne sta lì, su un ramoscello di un albero in una foresta dello Sri Lanka. Quasi impaurito dal flash della fotocamera. E' l'incredibile scatto al lori gracile (o meglio ad un esemplare della sottospecie, il Loris tardigradus nycticeboides). Per la prima volta infatti alcuni ricercatori britannici sono riusciti a fotografare il minuscolo primate notturno considerato oramai estinto da oltre 60 anni.


    LO SCATTO - C'è voluto un pizzico di fortuna e tanta pazienza, ma alla fine eccola la preziosa foto al lori gracile. Un team di ricercatori britannici del programma di protezione e monitoraggio degli animali in via d'estinzione della Zoological Society of London (ZSL) hanno fotografato per la prima volta il rarissimo quadrupede arboricolo, un esemplare adulto di sesso maschile senza coda che sta su un palmo di mano (è lungo circa 15cm-25 cm) e tra le specie di mammiferi a maggiore rischio di estinzione.

    MINACCIATO - Ci sono voluti 1.000 appostamenti nelle gelide notti delle foreste dello Sri Lanka centrale per catturare su pellicola l'animaletto attivo soprattutto di notte e di cui si contano poco meno di 100 esemplari. Il team è anche riuscito a catturare tre esemplari vivi abbastanza a lungo per misurarli. Dall'anno della sua scoperta, nel 1937, l'animaletto è stato avvisato solo quattro volte. Ovviamente soddisfatti i ricercatori: «Siamo felicissimi di aver catturato le prime immagini e di aver così dimostrato che questa specie continua ad esistere, soprattutto dopo che era praticamente sparita per 65 anni», ha spiegato il biologo Craig Turner. Secondo gli esperti questa specie è quasi completamente estinta a causa dalla distruzione del suo habitat naturale nelle foreste tropicali a sud dell'India meridionale e dello Sri Lanka, habitat che ha fatto posto negli anni alle grosse piantagioni di tè.

    Elmar Burchia
     
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    Le creste dei dinosauri
    erano richiami sessuali

    Primi esempi di segnali erotici della storia: le femmine si facevano corteggiare da chi le aveva le più belle e forti
    I risultati di una ricerca congiunta di studiosi australiani e britannici


    Primi esempi di segnali erotici della storia: le femmine si facevano corteggiare da chi le aveva le più belle e forti


    Un pelicosauro
    MILANO – Il ptenarodonte, esemplare di pterosauro, un rettile alato che con le sue ali aperte raggiungeva le dimensioni di un elefante, stupiva le femmine con la sua cresta alzata, urlando e danzando nell’aria per farsi riconoscere. I pelicosauri, dinosauri dotati di una enorme vela dorsale (come quella del dimetrodonte), venivano scelti dalle loro compagne a seconda di forma, grandezza, colore e imponenza della loro schiena, colpendo l’interesse delle loro femmine proprio come il pavone fa aprendo la sua coda variopinta. Questi e altri comportamenti sono stati studiati dai ricercatori australiani e inglesi che raccontano come quelli di questi dinosauri possano essere considerati i primi veri segnali sessuali della storia degli esseri viventi vertebrati.

    LA RICERCA – Gli studiosi dell’università della Western Australia e degli atenei britannici di Hull e Portsmouth hanno messo a confronto le dimensioni di creste e di vele dorsali nella fase del corteggiamento e della vita normale, e hanno evidenziato sostanziali differenze tra i due momenti. I dorsi degli animali si gonfiano e crescono, diventando imponenti, proprio nel momento del gioco per la conquista sessuale, sia che si tratti di rettili alati che di vertebrati a terra. Per questo motivo il ricercatore australiano Joseph Tomkins spiega: «Le vele del pelicosauro sono il primo esempio conosciuto di tratti sessuali secondari tra i vertebrati» e, in particolare, «la vela dorsale del dimetrodonte è in assoluto nel mondo animale tra i più grandi segnali sessuali».

    EVOLUZIONE – Con il passare delle generazioni, gli stessi studiosi hanno evidenziato come questi segnali sessuali siano cresciuti smisuratamente e come in alcuni esemplari si possano trovare vele dorsali e creste di dimensioni maggiori della stessa struttura ossea del rettile primordiale. Tra i pterosauri, per esempio, si trovano anche creste di 5 volte più grandi dello scheletro

    Eva Perasso
    27 luglio 2010
    fonte corriere della sera
     
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    L'armadillo clamidoforo troncatoanimali3_52

    Edited by -Mariella- - 17/7/2022, 10:55
     
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    Anche questo pesce trasparente, un po' strano... Leggo su focus che:
    <<lo scorfano foglia (Taenianotus triacanthus) è un piccolo pesce che abita in prossimità del reef nella zona Indo-Pacifica. In fase larvale è completamente trasparente per mimetizzarsi ed evitare i predatori. Poi assume una colorazione variabile dal verde all'azzurro ma anche da adulto la sua pelle rimane comunque traslucida. E periodicamente la cambia, uscendone quasi come da un calzino. >>

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    Ditemi se avete mai visto il wombat?! Eccolo, è troppo un personaggino...
    Ho letto su Wiki che: i vombatidi (Vombatidae) sono marsupiali australiani a cui appartengono i vombati, quadrupedi muscolosi dalle zampe corte, lunghi circa 1 m. Abitano nelle foreste, sulle montagne e nelle lande dell'Australia sud-orientale e della Tasmania. Wombat è stato preso dagli Eora, gli aborigeni che vivevano nell'area di Sydney.
    :ph34r:

    questo in particolare viene dall'Australia! E mi son documentata non è un fotomontaggio, è vero eh!


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    Esiste anche lui, il sea-pig (maialino di mare)! E' una specie "cetriolo di mare". Il nome scientifico è Protelpidia murrayi, e vive nelle acque poco profonde al largo dell'Antartide. Hanno diverse gambe un po' tozze e una bocca gigante con cui mangiano i detriti che scendono dalla superficie dell'oceano.

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    Possono essere molto aggressivi e persicolosi, notizia del corriere:
    Aggredito da un wombat, rischia la vita
    La disavventura di un 60enne australiano, colpito dall'animaletto tanto grazioso quanto insidioso
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    Esiste anche lui, il sea-pig (maialino di mare)! E' una specie "cetriolo di mare". Il nome scientifico è Protelpidia murrayi, e vive nelle acque poco profonde al largo dell'Antartide. Hanno diverse gambe un po' tozze e una bocca gigante con cui mangiano i detriti che scendono dalla superficie dell'oceano.


    SPOILER (click to view)
    genio.virgilio.it/
     
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    Il bombardiere verde (Swima bombiviridis), un curioso anellide rinvenuto per la prima volta lo scorso anno nelle profondità del Pacifico, al largo delle coste californiane. Deve il nome di "bombardiere" alle sue specialissime branchie bioluminescenti: l’animale può infatti estrofletterle dalla testa e proiettarle verso l’esterno, nell’oscurità delle acque oceaniche dove brilleranno per alcuni secondi di una luce verdognola. per gli scienziati si tratta di un meccanismo di difesa che grazie all’effetto sorpresa dovrebbe mettere in fuga i nemici.




    Ci capita spesso nella nostra quotidianità di incontrare gli insetti: api, cimici, formiche, farfalle, mosche, vespe… Li scacciamo o li osserviamo ma non abbiamo mai l’opportunità di guardarli in faccia perché, ovviamente, non possiamo farlo ad occhio nudo. Per riuscire in questa impresa occorrerebbe una buona lente di ingrandimento o, meglio ancora, una macchina fotografica con un ottimo obiettivo macro.

    Nel caso di questo millepiedi, l’unico intruso nella nostra galleria perché di fatto un non insetto, il suo volto è rimasto un mistero. Nemmeno una macro è riuscita a fotografarne il viso anche se, con un po’ di buona volontà, si potrebbero contare le sue zampe e scoprire che il millepiedi… non ha affatto mille piedi!
    In generale questi invertebrati non hanno mai più di 400 zampe anche se, di recente, ne è stata scoperta una specie che si pensava estinta e della quale si contano ben 750 piedi.

    Edited by -Mariella- - 17/7/2022, 10:58
     
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    un attimo c'è, l'attimo dopo non c'è più...

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    ecco, appunto!...la cosa più angosciante sono proprio questi insetti che noi non vediamo ad occhio nudo, ma che in realtà ci circondano in ogni momento

    a volte, sedendomi sul divano, mi viene da pensare proprio a questo: a chissà quanti insetti microscopici e invisibili ci devono essere sopra....

    gandhi diceva che persino nel giaciglio in cui dormiamo ci stanno un sacco di creature invisibili che pensano di essere a casa loro, perchè quello è il loro ambiente....un modo per dire che la nostra libertà deve avere un limite di fronte a quella degli altri, e quindi anche se abbiamo qualcosa, non dobbiamo pretendere più di quello che ci spetta, e riconoscere, quindi, che anche le piccolissime creature che vivono nel nostro giaciglio (e che noi non vediamo) hanno il sacrosanto diritto di starci....grande gandhi!


    Edited by -Mariella- - 17/7/2022, 10:54
     
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    Per millenni hanno continuato a nuotare indisturbate nelle remote profondità oceaniche, senza che nessuno sospettasse della loro esistenza. Finché un team di scienziati non ha deciso di esplorare le acque in prossimità della Dorsale medio atlantica, una catena montuosa sottomarina che divide l'Atlantico a metà, da nord a sud. È li che abitano specie marine senza testa né cervello, creature primordiali con un eccezionale spirito di adattamento. Le foto sono state scattate nell'ambito del progetto MAR-ECO, un programma di ricerca internazionale che fa parte del Census of Marine Life, per la catalogazione dei viventi marini. Tra i promotori dell'iniziativa, l'Università di Aberdeen, in Scozia.

    Privo di qualunque organo di senso, questa specie di verme appartenente alla classe degli Enteropneusta potrebbe rassomigliare molto da vicino all'anello di congiunzione tra gli animali vertebrati e gli invertebrati. Sprovvisto di cervello, riesce comunque a nuotare in modo rudimentale, e dopo essersi nutrito dei sedimenti sul fondo del mare, lascia dietro di sé vistose tracce a spirale.

    Photo courtesy of David Shale


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    Nella fitta oscurità dell'oceano, i colori iridescenti di questo membro della classe dei Policheti non passano certo inosservati. Sul perché di un atteggiamento tanto "indiscreto", gli scienziati si stanno ancora interrogando. Questa e le altre creature sono state immortalate grazie a un veicolo sottomarino robotizzato teleguidato da bordo della nave RRS James Cook, che per 300 ore ha scandagliato le acque comprese tra i 700 e i 3.600 metri di profondità.
     
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    Una rarità di gecoNon è proprio un mostro di bellezza questo "geco gigante dalla coda a foglia" (Uroplatus fimbriatus). Vive solamente in Madagascar, come tanti dei più curiosi animali che popolano il nostro pianeta. L'isola, a quanto dimostra un recente studio condotto negli Stati Uniti, è una sorta di enorme arca di Noè dove ancora oggi vivono (o forse sarebbe meglio dire, sopravvivono) alcune delle specie animali più curiose e inaspettate, parecchie delle quali in via di estinzione. Oltre a questo geco, i ricercaotori dell'Università della California hanno identificato altre rarità zoologiche in pericolo tra cui coloratissime (e velenosissime) rane, diverse specie di lemuri e un microscopico camaleonte che sta sulla punta di un dito.
    All'arca Madagascar è dedicato anche lo slideshow La culla della biodiversità.


    Edited by -Mariella- - 17/7/2022, 10:53
     
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    CAMALEONTE


    Tanto minuto da stare comodamente adagiato su un'unghia, questo camaleonte nano del genere Brookesia non deve avere una vita facile nelle floride foreste del Madagascar, dove vive. Sfuggire ai predatori gli riesce difficile: raggiunge a stento i 3 centimetri di lunghezza. E se le cose si mettono male non gli resta che sperare di essere scambiato per una foglia. A difenderlo dall'uomo, se non altro, è un'antica superstizione diffusa tra le popolazioni locali. Si pensa che chi calpesti, tocchi o ferisca inavvertitamente uno di questi rettili andrà incontro a un'incredibile sfortuna.
     
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