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Enrico Bartolini: «Con Roberta Morise ho ritrovato l’amore. Il mio gruppo ha 12 stelle, punto sull’Italia»
Lo chef più blasonato della Penisola con 12 stelle Michelin in otto ristoranti parla dell’incontro con Roberta Morise, conduttrice tv, dopo un divorzio e tre bambini. «Fa tutto lei, è una personalità a cui non sono abituato: alimenta in me un coinvolgimento unico». Presto una nuova apertura a Noceto (Parma) e due fuori dall’Europa. «Punto sulle province italiane»
Ripubblichiamo l’intervista a Enrico Bartolini dello scorso 19 ottobre. Allora ci parlo del suo amore per Roberta Morise. Oggi sono in attesa del loro primo figlio, Gianmaria
Il registratore è ancora spento. «Domenica sono stato paparazzato... non mi era mai capitato». Ora il registratore è acceso. Paparazzato con chi? «Eh, lei ha una sua visibilità... Ma aspetta, vorrei prima parlare dei miei figli». L’intervista con Enrico Bartolini, chef più stellato d’Italia, prende fin da subito una piega inaspettatamente personale. Ci vorrà comunque qualche minuto per fargli ammettere che sì, in questo momento c’è una storia molto importante nella sua vita. Le prime foto rubate della coppia usciranno pochi giorni dopo la nostra chiacchierata. Lei è Roberta Morise, 37 anni, calabrese, conduttrice tv e showgirl, ex fidanzata storica di Carlo Conti. «Ci siamo conosciuti tramite amici in comune e ha fatto tutto lei — racconta il cuoco di Castelmartini (Pistoia), 44 anni tra un mese —. Non sono abituato a una personalità così, e devo dire che mi diverte da matti. Alimenta un coinvolgimento emotivo insolito, unico». Suona il cellulare, è lei: «Amore!», lo saluta. Bartolini sorride e inizia a concedersi un po’: «Sono di nuovo innamorato, per fortuna. Mi auguro sia l’ultima esperienza che faccio. Avere un riferimento nella società di oggi sembra impossibile, se lo trovi vuol dire tanto. Chi mi conosce dice che è inspiegabile: nessuno pensava mi potesse accadere una cosa del genere. Però l’amore è una magia. E io negli anni ho capito che se ci si ferma al solito schema, se si cercano persone fatte sempre nello stesso modo per avere sempre lo stesso tipo di relazione in cui sei tu al comando, poi alla fine è inevitabile fare gli stessi errori. E distruggere tutto. Con Roberta sto provando a interrompere questo circolo».
Enrico Bartolini, lo chef da 12 stelle
È saggio, Bartolini. E prudente: «Probabilmente ne farò altri, di errori, ma vorrei almeno non farli gravi. Grave, per me, è avere accanto una persona che soffre. O, viceversa, soffrire accanto a qualcuno. O ancora dare stabilità alle persone vicine e poi toglierla all’improvviso... Ho imparato che certe cose le devi ammettere, e io a fare errori sono un campione del mondo». Sul lavoro non si direbbe: con le sue 12 stelle Michelin (più una verde) sparse in otto ristoranti in tutta Italia Bartolini è secondo in Europa solo ad Alain Ducasse, in vetta con 14. In pratica, negli ultimi sette anni ad ogni apertura è arrivato un macaron dalla Rossa, se non di più, come nel caso clamoroso del 2016: due stelle in un colpo solo al «Bartolini al Mudec» di Milano, il suo tempio, oggi tristellato, e altre due stelle nei ristoranti che aveva appena aperto in Maremma e a Bergamo. Non bastasse nel 2022, dopo che gli chef di altri due suoi locali — Donato Ascani al «Glam» di Venezia e Gabriele Boffa alla «Locanda del Sant’Uffizio» nell’Astigiano — hanno ottenuto due stelle a testa, la Michelin gli ha assegnato il premio di «Chef mentor». Bartolini non aveva ancora compiuto 43 anni. «Ecco, lì mi sono davvero emozionato, più che per le mie tre stelle: non sono riuscito a parlare sul palco. Sono umano anche io...», sorride, giocando sul proverbiale aplomb che lo contraddistingue. E che spiega così: «Io di natura sono sovraeccitato, salterei sui letti, ma mi piace trasmettere calma».
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