VOMERO.NAPOLI CADE A PEZZI "SIAMO VIVI PER MIRACOLO"

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    Il terrore dei sopravvissuti "vivi per miracolo" e la paura, di tutti, che la terra possa cedere in un momento qualsiasi sotto i loro piedi. Napoli oggi, 21 febbraio, si è risvegliata con la notizia di una voragine aperta in strada al Vomero. Una tragedia sfiorata: due auto sono sprofondate e i ragazzi che erano a bordo si sono salvati solo per un caso.
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    Lo squarcio nell'asfalto si è aperto intorno alle 5 del mattino nella zona di san Martino, precisamente al civico 63 di in via Morghen. Due vetture, una parcheggiata e un'altra in transito, sono state inghiottite. Anche un albero è stato risucchiato. A bordo di una delle auto sprofondate c'erano i ragazzi. Sono stati due militari dell'Esercito, impegnati in zona per il servizio "Strade sicure" a metterli in salvo. In un video si vedono i militari calarsi nella voragine e aiutarli a uscire dai mezzi e risalire al livello della strada. Mio figlio Luca e l'amico Giulio sono vivi per miracolo", dice a NapoliToday il papà di uno dei ragazzi
    "Siamo vivi per miracolo"
    "Siamo miracolati, poteva andare molto, ma molto peggio. Siamo vivi grazie alla prontezza dei militari dell'Esercito", racconta Giulio Delle Donne, uno dei ragazzi salvati. Insieme con un amico stava tornando da una festa dopo aver sostenuto un esame universitario. Improvvisamente l'auto è sprofondata. "Dopo neanche un secondo - continua - è caduto un albero e si è rotta una condotta dell'acqua. Sono arrivati tre militari e ci hanno salvati. Ce la siamo cavata con qualche graffio, per fortuna. Grazie alla prontezza di questi militari siamo vivi. Spero - dice Delle Donne che è anche consigliere municipale - che dopo tutti questi episodi ci si decida finalmente di procedere a una mappatura dello stato degli impianti".

    Perché si è aperta una voragine in strada a Napoli
    Su quanto accaduto la procura ha aperto un'inchiesta. "Dalle prime verifiche - si legge in una nota del Comune - sembrerebbe collassata la fogna e risulta spezzata la condotta idrica di carico".
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    "Abbiamo un sistema fognario che non ha avuto manutenzione per tantissimi anni. Quindi questi eventi che succedono sono anche la conseguenza di ciò", commenta il sindaco Gaetano Manfredi spiegando che la gestione del servizio fognario è stato affidato ad Abc, che gestisce il servizio idrico e "stiamo mettendo in campo un progetto di monitoraggio continuo della rete fognaria e idrica e questo ci consentirà di fare una manutenzione preventiva".

    "Negli ultimi decenni - dice l'assessore alle Infrastrutture del Comune, Edoardo Cosenza - c'è stata carenza di manutenzione specialmente sulle fogne, forse non è stata fatta perché non porta vantaggi politici, ma sicuramente lo stato fognario è molto deteriorato. Con i fondi del Pnrr si stanno anche cambiando tutti i contatori, che segnalano tutte le anomalie di consumo, dalle quali si può risalire a eventuali perdite. Con queste risorse abbiamo anche avviato un monitoraggio sulla rete" Cosenza ha spiegato che "siamo ancora nella fase in cui le valutazioni spettano ai vigili del fuoco. Sono stati sgomberati due condomini in seguito al passaggio dell'acqua - conclude - ma bisogna capire se ci sono danni permanenti o solo dovuti al passaggio d'acqua".

    Saranno necessarie verifiche di staticità da parte dei vigili del fuoco e della Protezione civile per gli edifici coinvolti e a ridosso della voragine.

    Lo scorso 9 febbraio si è verificato un cedimento in un edificio di via Solimena, sempre al Vomero, con lo sgombero di 12 famiglie. Le verifiche per stabilire le cause sono ancora in corso. Andando indietro nel tempo un altro episodio è datato 18 gennaio, quando in via Consalvo (zona Fuorigrotta) è collassato il canalizzatore fognario. Ad aprile dello scorso anno una voragine si era aperta a Secondigliano.

    Quanto accaduto al Vomero per l'Ordine dei geologi "evidenzia un dissesto idrogeologico presente sul territorio". "Per fortuna - dicono il presidente Egidio Grasso e il consigliere Lucio Amato, - non c'è stata nessuna vittima, ma non è possibile nel 2024 affidarsi al caso. È da tempo che come Ordine dei geologi della Campania sollecitiamo le istituzioni a varare un puntuale monitoraggio, iniziando dai quartieri più a rischio, e ad attivare una pianificazione di difesa del suolo". Secondo i geologi episodi simili potrebbero ripetersi.

    "Come geologi - spiegano - conosciamo bene la fragilità e le insidie del territorio napoletano, cui sommare una rete idrica vetusta che aumenta la possibilità di ulteriori episodi simili a quello odierno che possono mettere a rischio i residenti. Da semplici cittadini notiamo, come tutti, gli avvallamenti stradali che sono il primo segnale di qualcosa che non va nel sottosuolo. Occorre, quindi, iniziare a individuare le cavità sotterranee presenti, mapparle, e programmare un monitoraggio che con semplici strumenti portatili possono individuare perdite dalla rete idrica, per poi pianificare strategie di interventi di manutenzione della rete idrica e fognaria esistente, prima che il degrado e l'incuria possano ulteriormente creare danni costosi e perdita di vite umane.
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