La panchina di Mariella Forever

40 ANNI DI MACINTOSH, IL COMPUTER CHE HA CAMBIATO TUTTO

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    40 ANNI DI MACINTOSH, IL COMPUTER CHE HA CAMBIATO TUTTO
    Dal design al mouse, dalla Graphical User Interface allo spot di Ridley Scott: tutti i motivi che lo hanno reso un'icona
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    Lo scorso 25 gennaio Apple Macintosh ha compiuto 40 anni. In molti hanno definito il Mac come “il computer che ha cambiato tutto” e credo non sia necessario di essere dei super fan di Apple per poterlo asserire.

    Le principali caratteristiche del Macintosh
    Proviamo a ripercorrere le principali novità che apportò il Macintosh (Mac) al mondo del personal computer. Intanto il design: fino ad allora i computer erano giganteschi moloch per lo più prodotti da IBM, mentre il Mac si presenta come un oggetto esteticamente gradevole, curato in ogni suo dettaglio, ridotto nelle dimensioni e, in un certo senso, più semplice da usare.

    L'altra grande novità fu la Graphical User Interface, l'innovativo software Macintosh anch'esso curato in ogni suo piccolo particolare in un mondo che fino ad allora era dominato da infinite righe di testo. Ad esempio, le icone non furono disegnate da un programmatore ma da una talentuosa designer, Susan Kare, che conosceva bene il mestiere di comunicare attraverso le immagini, riducendo al massimo gli elementi necessari. Il design dell'interfaccia fu uno dei principali vantaggi competitivi di Apple da quel momento in poi nei confronti della concorrenza.

    Infine il mouse. I precedenti modelli Xerox a cui Apple si era ispirato per il precedente computer chiamato Lisa, avevano un mouse a tre tasti, mentre questo del Mac ne aveva uno solo che aveva tre diverse funzioni a seconda se premuto una volta, due volte veloce o tenuto schiacciato e poi rilasciato.

    Il mouse era poi così essenziale che nella tastiera all'inizio non c'erano nemmeno i tasti di posizione. E poi l'introduzione dei font in combinazione con la Apple Laserwriter, che avviò di fatto il settore del Desktop Publishing di cui l'azienda di Cupertino ha da sempre conservato la leadership.
    I lati deboli
    Ma soprattutto il Mac, per precisa volontà di Steve Jobs, presentò qualcosa di cui le persone non sapevano ancora di aver bisogno, che poi è il grande segreto delle vere innovazioni. Questo se da una parte portò ad un'attrazione fatale da parte di un'utenza che prima si teneva alla larga dai computer dall'altra infastidì le frange più geek. Perché, diciamolo, il Mac aveva anche una serie di difetti, alcuni di questi anche rilevanti: innanzitutto era un sistema chiuso, quindi con un codice sorgente non visibile e modificabile e un hardware non espandibile. Inoltre la ricerca dell'usabilità e dell'esperienza attraverso la grafica e le icone, costrinse ad abbandonare in un primo momento il multitasking che avrebbe rallentato il sistema. E poi il prezzo di lancio piuttosto alto 2495 $ per un oggetto che da molti venne percepito come un giocattolo, considerando le misure e l'aspetto estetico. Infatti il primo Macintosh non ebbe un gran successo sul mercato: troppo caro, poco potente (128K) e con un hardware chiuso, che tuttavia gettò le basi per quello che poi sarà il personal computer del futuro.
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