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Madre e figlio si tolgono la vita a Teolo e tagliano banconote per 20 mila euro per non lasciarli agli eredi
Tragedia di fronte all’abbazia di Praglia, i due di 87 e 60 anni si sono lasciati morire con le esalazioni di monossido
Mamma e figlio trovati morti in casa, si sono tolti la vita volontariamente tagliando delle banconote, circa 20 mila euro, evidentemente per non lasciare denaro in eredità a nessuno.
La scoperta è avvenuta mercoledì mattina verso le 9.45 a Praglia di Teolo a due passi dall’abbazia. In casa sono stati trovati degli stracci imbevuti di benzina che lasciano ben pochi dubbi sulla volontarietà del gesto. Una tragedia che ha lasciato di stucco i vicini di casa che comunque non avevano rapporti con loro.
Paolo Rampon, 60 anni e Rosa (detta Maria) Dalla Valle di 87 anni vivevano in una bifamiliare in via Rialto 18. L’allarme scatta mercoledì di primo mattino proprio da chi abita vicino a loro. Nella notte avevano udito uno scoppio o comunque un rumore forte e inoltre si sentiva puzza di gas.
Per questo sono stati chiamati i tecnici del gas e i vigili del fuoco e i carabinieri. Per accertare cosa fosse successo - visto che il tetto era parzialmente scoppiato - è stato deciso di forzare un balcone e quindi una finestra. La casa infatti era chiusa completamente dall’interno.
Ai pompieri si è presentata una scena straziante. Mamma e figlio erano riversi a terra senza vita a qualche metro di distanza. Morti per asfissia da monossido, pare che di ossigeno, all’interno della villetta non ce ne fosse più.
Comunque sarà un’indagine avviata dal Nucleo Operativo dei carabinieri e dai vigili del fuoco a stabilire come sia maturata precisamente la morte dei due. I sopralluoghi sono durati diverse ore con il sequestro anche di diverse cose che saranno utili alle indagini coordinate dal sostituto procuratore Sergio Dini.
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