La panchina di Mariella Forever

TASSO L ALBERO DELLA MORTE

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    Il mio primo incontro con un albero di Tasso è avvenuto nel giardino nord di Villa Beatrice di Argelato. Non faceva altro che confondersi con altri arbusti perché piccolo e fondamentalmente meno appariscente di molti altri alberi lì presenti.
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    Forse è per questo che non gli ho prestato la dovuta attenzione da subito, ma, per varie ragioni, solo in un secondo momento.
    Il Tasso (Taxus Baccata) è un albero dalla natura "conflittuale", se così si può dire, perché ha proprietà, utilizzi e significati definibili allo stesso tempo "buoni e cattivi".



    Si tratta di un sempreverde della famiglia delle Taxaceae, abbastanza comune nei nostri territori, amante dell'ombra, con foglie simili a quelle di un abete bianco, spini arrotondati e teneri, distribuite a spirale attorno ai rametti. I suoi frutti rossi si chiamano arilli ed è a questi che l'albero deve il suo nome botanico.

    I frutti del Tasso, detti arilliLa denominazione popolare "Albero della Morte" è invece dovuta sia alle molteplici proprietà ed utilizzi della pianta, che ad alcuni significati simbolici che le vengono attribuiti.
    Le foglie e i semi del Tasso contengono infatti la taxina, un alcaloide in grado di uccidere tramite collasso cardiovascolare e quindi uno dei più potenti veleni esistenti al mondo.
    In letteratura, questo veleno è ben conosciuto. Basti pensare ad alcune tragedie di Shakespeare, come l'Amleto, nel quale Claudio versa nell'orecchio del re suo fratello il veleno che proviene dal Tasso, oppure al Macbeth, dove le streghe preparano un intruglio a base di "...talee di Tasso colte mentre la Luna è in eclisse".

    La letteratura è comunque una conseguenza di fatti storici reali: il legno di questo albero, in Europa, è stato a lungo utilizzato per costruire armi, frecce e archi in particolare. E se la mira o la capacità spadaccina del soldato non bastavano, si intingevano frecce e lame nel veleno derivato dall'albero. Si dice che fosse proprio una freccia di Tasso quella che colpì a morte Riccardo Cuor di Leone. Inoltre, sono state ritrovate lance ed altre armi che risalgono a periodi antichissimi (150.000 a.C. o 90.000 a.C.).



    Tasso ComuneInsomma, un utilizzo ben più micidiale di quello al quale oggi è "relegato" il nostro amico verde.

    In molti casi, lo possiamo trovare infatti sotto forma di arbusto o siepe delimitante a scopo ornamentale. E' forse in questo modo che può capitare di trascurare, come è capitato a me all'inizio, la sua vera essenza, perché si tratta di un albero che può diventare monumentale e millenario, data la sua straordinaria capacità di sopravvivere e trasformarsi.
    Tasso monumentale di Cavandone, VerbaniaNon è solo un albero vivacemente riproduttivo, ma anche resistente a tagli o danneggiamenti e capace di moltiplicarsi spontaneamente con una tecnica chiamata margotta: un ramo di qualsiasi dimensione può estendersi fino al terreno e mettere radici, producendo nuovi germogli che si dirigono verso l'alto, divenendo essi stessi nuovi alberi, che andranno a circondare la "madre" come parte integrante di essa.


    Il Tasso è dunque un albero capace di rigenerarsi di continuo. Questa caratteristica lo rende potenzialmente immortale, ed è un'altra delle ragioni per le quali il Tasso è associato alla morte intesa come trasformazione, passaggio per luoghi oscuri, o vita eterna.


    Secondo diverse credenze, è il custode dei morti (non a caso, lo possiamo trovare spesso nei luoghi di sepoltura), un potente canalizzatore di energie, l'albero che con la sua incredibile capacità di sopravvivenza ci insegna ad affrontare le parti più oscure del nostro essere, accettando il cambiamento che ne deriva.
    Può essere allo stesso tempo il mostro più temibile dei nostri incubi ed il più potente alleato contro di essi.


    7 minuti dopo la mezzanotte di Patrick NessUn romanzo che sa certamente descrivere e riunire questi significati simbolici è "7 minuti dopo la mezzanotte" di Patrick Ness, di recente prodotto anche in film.
    Protagonisti sono un ragazzo di nome Conor e lo spirito di un Tasso che cresce nel cimitero poco distante dalla sua casa. Conor è un ragazzo con molte difficoltà: vittima di bullismo a scuola, con la mamma malata di tumore allo stadio terminale ed un padre praticamente assente, si trova molto presto a confrontarsi con il dolore dell'imminente perdita e con le avversità del suo stato sociale. Alla sua silenziosa richiesta di aiuto risponderà quello che l'autore definisce un mostro (lo spirito che risiede nell'albero del Tasso, appunto) che, risvegliato dal dolore del ragazzo, avrà il compito di aiutarlo ad affrontare le sue più grandi paure, la verità che nemmeno a se stesso riesce a confessare. E nel bene o nel male, Conor riuscirà ad accettare la parte più oscura del suo essere, il suo dolore e la sua rabbia, ed ad uscire dal buio che lo circonda.

    7 minuti dopo la mezzanotte Albero di TassoIl romanzo mette in luce un'altra caratteristica del Tasso: è un albero che può dare la morte, ma anche la vita, perché alcuni suoi componenti vengono utilizzati in chemioterapia per contrastare l'avanzata del cancro.



    In mitologia, si racconta invece la storia di Croco e Smilace (o Smilax). Croco era un giovane ed affascinante guerriero e Smilace una bella ninfa. I due si innamorarono follemente, ma la loro relazione era mal vista dagli Dei dell'Olimpo, che la osteggiarono così tanto da indurre Croco al suicidio. Smilace, affranta dal dolore, pianse così a lungo che gli Dei, impressionati e commossi dalla sua disperazione, decisero di unirli per sempre trasformandoli in piante. Vi sono diverse versioni riguardo alla specie arborea in cui essi vennero trasformati, ma una di queste sostiene che Croco venne trasformato nella pianta dello Zafferano e Smilace in quella del Tasso.

    Forse non è un caso che in lingua antica un altro modo per chiamare il Tasso sia proprio "Smilax".



    Parlando invece di crescita e diffusione dell'albero, possiamo dire che in Emilia-Romagna vi sono 4 Tassi monumentali: uno a Riviera di Borgo Tossignano (BO), in via Chiusa; due a Cattolica (RN), in via Cattaneo ed in via Mazzini; uno a Faenza, in Corso Baccarini.

    Tasso del cimitero gallese di St' Cynog'sNel mondo, invece, vi sono esemplari impressionanti per dimensioni ed età: l'albero più antico di Gran Bretagna è un Tasso che si trova nel cimitero gallese di St' Cynog's, nella località Du Defynnog vicino Sennybridge (Powys), che secondo gli esperti ha almeno 5000 anni; quello che potrebbe essere invece l'albero più antico del mondo è un Tasso che si trova a Fortingall, in Scozia, e che risale a circa 8000 anni fa; nel suo "Alboreto salvatico", Mario Rigoni Stern racconta di una costa scoscesa in Liguria sotto la quale crescono una trentina di tassi alti appena 40 centimetri, sopravvissuti solo grazie a qualche goccia d'acqua su pochissima terra, i cui tronchi esaminati hanno dimostrato un'età di 150 anni.



    Alcuni sostengono che conoscere e comprendere a fondo il Tasso, crea con esso un legame indissolubile capace di mutare per sempre la percezione della nostra esistenza. Altri, considerando le sue proprietà botaniche, consigliano di piantarlo con moderazione.
    Forse è per queste ragioni che lo troviamo spesso isolato o mimetizzato tra diverse altre specie arboree, magari, immagino affascinata da quello che ho scoperto, ad attendere una "richiesta di aiuto" o a canalizzare particolari energie.
    Il potere di un Tasso, insomma, non andrebbe mai sottovalutato, soprattutto se ci si rifugia nella sua ombra per meditare profondamente su se stessi e sul senso della vita.

    www.storiedipianura.it/
     
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