CONSIGLI PRATICI: COME STUDIARE

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    Compiti a casa: come studiare velocemente senza distrarsi
    Fare una lista precisa dei compiti a casa, depennare le voci a mano a mano che vengono eseguiti, partire dal compito più semplice, fare le giuste pause, stabilire una routine dei compiti e sostenere la motivazione. Ecco come:
    A riguardo dei compiti a casa, uno dei problemi più ricorrenti è iniziarli: molti genitori si lamentano del fatto che bambini e ragazzi non vogliono fare i compiti e che ogni giorno incominciare a studiare è una tragedia.


    MIO FIGLIO NON VUOLE FARE I COMPITI PER CASA, CHE FARE?
    Si tenga presente che, nel rispetto della fisiologia di bambini e ragazzi, lo spazio massimo da dedicare al lavoro di studio e di concetto dovrebbe essere non superiore alle 6 ore. Ciò per non sovraccaricare la mente, per garantire un congruo spazio per i pasti e per il sonno, per consentire ai giovani di metabolizzare le informazioni apprese e introdurre nel quotidiano spazi di gioco, socialità, sport e magari di buona e vecchia noia, che tanto positivamente può concorrere alla crescita.


    A conti fatti il lavoro domestico non dovrebbe eccedere l’ora di tempo, ma, da genitori, sappiamo bene che i compiti a casa sono molto ma molto più impegnativi.

    Spesso dietro all’atteggiamento dei bambini che non vogliono fare i compiti nel pomeriggio, che temporeggiano e continuano a dire: “Comincio tra 10 minuti”, c’è una paura legata alla quantità dei compiti assegnati.

    I COMPITI PER CASA SONO MOLTISSIMI, COSA SUCCEDE NELLA MENTE DEGLI STUDENTI
    Quando percepiscono che la quantità di esercizi, pagine da studiare e lavoro da svolgere è superiore rispetto al tempo a loro disposizione, bimbi e ragazzi si sentono sconfitti in partenza. Questa sensazione innesca il pensiero negativo del “Non ce la farò mai” rendendo difficilissimo l’approccio ai compiti.
    COME AFFRONTARE I COMPITI A CASA (ANCHE QUANDO SONO MOLTI):
    Creare una lista dei compiti dettagliata segnando esercizio per esercizio e pagina per pagina;
    Partire dal compito più facile col fine motivazionale di dimostrare a se stessi che la suddetta lista si può sfoltire presto;
    Depennare di volta in volta i compiti eseguiti in modo da avere la percezione del lavoro che diminuisce (davanti agli occhi del ragazzo la lista si accorcia).notiziedelgiorno_245

    CONSIGLI PRATICI: COME STUDIARE
    Fare un buon pranzo e una buona merenda;
    Avere buone abitudini di riposo;
    Creare una routine dello studio;
    Rispettare le pause;
    Trovare il proprio metodo di studio.

    È importante assumere lo studio come elemento della quotidianità (magari non sempre piacevole, ma necessario per il futuro e per la realizzazione di ciò che sarà dei nostri figli). In quest’ottica, hanno un peso specifico anche elementi non sempre messi in relazione diretta con lo studio:

    l’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata soprattutto nelle ore precedenti allo studio, con riguardo cioè alla colazione e al pranzo;
    il sonno che dev’essere congruo;
    la routine, che, ove ordinata, può valere come struttura di rinforzo, rassicurante e stabilizzante.

    Una buona routine dello studio ha a che fare con gli orari di lavoro. Stabilite un orario in cui si inizia a studiare evitando di procrastinarlo. Un buon consiglio è riempire le giornate dei ragazzi e dei bambini anche con attività piacevoli e di svago, ciò aiuta i nostri figli ad avere un obiettivo appetibile e ulteriore che valga come sprono a studiare.


    “Adesso studio perché alle 18:00 devo allenarmi”, “perché questa sera c’è la serata cinema con mamma e papà”; “voglio finire i compiti perché ho le prove dello spettacolo in teatro”, eccetera: l’obiettivo supera la frustrazione del momento e aiuta a guardare lontano. Pertanto non dimenticate mai di inserire il piacere nelle giornate dei vostri figli!


    PER QUANTO TEMPO I BAMBINI E I RAGAZZI DEVONO E POSSONO FARE I COMPITI A CASA?
    I limiti attentavi dei giovani studenti andrebbero sempre rispettati. Tuttavia quello che viene loro richiesto, con il sovraccarico di compiti a cui comunemente sono assoggettati, non è facilmente né fisiologicamente adattabile alle soglie attentive:

    le neuroscienze dimostrano che uno studente maturo merita una pausa di 15-20 minuti ogni 2 ore di studio, non farla danneggia la prestazione complessiva e il risultato finale.


    Ma ciò di cui disgraziatamente la scuola non tiene affatto conto è che l’attenzione du un bimbo tra i 6 e i 7 anni già cala dopo circa 15 minuti di lavoro immersivo; quella di uno studente tra i 15 e i 16 anni resiste dai 30 ai 45 minuti di lavoro.


    Ciò posto, senza polemizzare sul rispetto delle pause tra i banchi della scuola italiana o sulla mole sovrabbondante di assegno per casa, è consigliabile educare i figli a godere di piccole pause cadenzate nel corso del lavoro domestico.


    METODI PER STUDIARE
    Noi genitori commettiamo spesso l’errore di “suggerire” ai nostri figli il “metodo migliore” per fare le cose, anche a riguardo del come studiare a casa. Attenzione: il metodo di studio è sempre personale e trovarlo è il risultato di sperimentazioni e tentativi che il bambino deve compiere autonomamente e necessariamente passando attraverso l’errore.


    Compiti a casa, come concentrarsi nello studio

    COME CONCENTRARSI NELLO STUDIO

    Oltre la motivazione aiuta: 

    • studiare in un luogo tranquillo lontano da fonti di distrazione. Attenzione ai telefonini, alla televisione e anche alla musica, ammesse come sottofondo, per qualcuno sono persino utili e funzionano come sistema per isolarsi. Ma ne va valutato sempre il potenziale intromissivo e disturbante, spegnetele se rallentano o distraggono.
    • Avere una postazione comoda influisce sulla resa nello studio a casa. Se avete più figli e per vostra praticità gli fate condividere, per esempio, il tavolo della cucina, abbiate cura di constatare se effettivamente sono comodi, se riescono ad isolarsi dagli altri, se hanno o meno bisogno di maggiore privatezza nel momento dell’esecuzione dei compiti. 
     

    COME STUDIARE PIÙ VELOCEMENTE E BENE

    • Seguire in classe aiuta per approcciare allo studio domestico, qui inteso come una sedimentazione di concetti già acquisiti o come un piccolo approfondimento. Laddove queste dovrebbero, in effetti, essere le sue funzioni naturali.
    • Prendere appunti in classe può essere utile come base di partenza nello studio domestico, va da sè che l’appunto è una competenza che si affina in modo sempre più maturo durante il percorso della scuola media. I genitori possono chiedere agli insegnanti di favorire questa pratica che serve anche a tenere viva l’attenzione sul procedere della spiegazione.
    Svolgere i compiti a casa in compagnia
    Svolgere i compiti a casa in compagnia
     

    STUDIARE IN COMPAGNIA: STUDIARE IN GRUPPO O CON UN COMPAGNO DI STUDIO

    Alcuni studenti trovano proficuo lo studio in compagnia, l’allenamento alla verbalizzazione dei concetti appresi ne beneficia, quindi ne beneficiano le materie orali, ma è possibile anche affrontare insieme quelle scritte correggendosi a vicenda.

     

    Per lo studio condiviso i ragazzi devono essere sufficientemente motivati, devono essere maturi e allenati. Possono favorirlo anche i genitori sia in un’ottica di mutuo aiuto, per cui i ragazzi integrano le loro competenze sostenendosi reciprocamente nelle materie in cui riescono meglio, sia in una visione di supporto all’attività di studio in generale.

     

    ERRORI DEI GENITORI E COMPITI PER CASA

    Capita che i genitori, a loro volta sopraffatti dai tantissimi compiti assegnati ai figli, cedano all’aiuto commettendo, sebbene in buona fede, l’errore di sostituirsi ai figli:






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