La panchina di Mariella Forever

Giulia Tramontano, la confessione choc di Impagnatiello: «L'ho uccisa con due coltellate alla gola»

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    Il giovane barman, in carcere per l'omicidio della 29enne, è crollato dopo poche ore. L'ordinanza del gip
    lutto_20
    Ha ucciso «senza un reale motivo» per lo «stress» che stava vivendo a causa «non solo della gestione delle due ragazze» con cui aveva una relazione parallela, «ma anche per il fatto che altri ne fossero venuti a conoscenza, per esempio sul luogo di lavoro». Lo ha spiegato Alessandro Impagnatiello cercando di giustificare l'omicidio di Giulia Tramontano, la sua fidanzata incinta al settimo mese, di cui inizialmente aveva denunciato la scomparsa.


    La confessione choc di Impagnatiello
    Una denuncia che ha retto poche ore: l'uomo alla fine è crollato e ha confessato di averla accoltellata lo scorso sabato sera nella loro abitazione di Senago, nel Milanese, dopo che lei si era incontrata con l'altra e aveva scoperto il tradimento. «Intanto che io mangiavo una piadina - ha messo a verbale - Giulia è andata in cucina per preparare la cena e ha iniziato a tagliare dei pomodori. Io ero in sala che finivo la mia piadina. A quel punto, di nuovo, Giulia ha riaperto la discussione sul tradimento dicendomi che dopo quello che aveva scoperto la vita le era diventata pesante. E che non riusciva più a vivere. Che non voleva più vivere».

    Del tradimento i due avevano già discusso quel tardo pomeriggio, con lei decisa a chiudere il loro rapporto in quanto lui, come aveva confidato in quelle ore a un'amica, le aveva «rovinato la vita». E lui, barman all'Armani Bamboo, dopo aver tentato di sottrarsi in tutti i modi a un confronto con le due donne (inventando addirittura di dovere andare in ospedale dalla madre), ha colpito con un coltello da cucina al collo la giovane donna con in grembo il loro figlio. «Le ho dato due coltellate alla gola - ha raccontato agli inquirenti l'assassino - ha tentato di divincolarsi, ma non riusciva, lo faceva in modo debole. Non ha nemmeno urlato. A quel punto erano le 20.30, era a terra ho pensato: Come mi libero del corpo? E così l'ho portata in bagno e le ho dato fuoco nella vasca». Non riuscendoci, ha infine gettato il corpo tra le sterpaglie e ridosso dei box di una palazzina non molto lontano dalla sua.


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    Giulia Tramontano, gli sms di Impagnatiello alla compagna: "Che madre sei" (prima dell'omicidio), "Batti un colpo" (quattro giorni dopo)
    Giulia aveva intuito che il suo compagno la stesse tradendo e due giorni prima di essere uccisa voleva lasciarlo. Dopo l'omicidio l'uomo continuava a scriverle per depistare le indagini

    Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell'omicidio di Giulia Tramontano, la compagna incinta di sette mesi, il 31 maggio - quattro giorni dopo il delitto - per depistare le indagini scriveva alla ragazza: "Ho i giornalisti che mi stanno molestando sotto casa, ti prego è invivibile così. Mia mamma piange, mio fratello e Luciano pure, ti prego. Siamo al 4 giorno oggi, finiscila con questa storia e batti un colpo, ti supplico". Il barman intendeva così precostituirsi un alibi e far credere che la ragazza si fosse allontanata da casa. Il testo dell'sms è agli atti dell'indagine per cui ora l'uomo è in carcere.
    Impagnatiello: "Vuoi lasciarmi, che madre sei?" "Ma veramente prima ancora di far nascere un bambino tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori già separati ? Ma che madre sei!!! Ma te lo chiedi? Ma ti sembra normale parlare così con un bambino in pancia? Dimmelo!". Due giorni prima del delitto, Alessandro Impagnatiello scrive così a Giulia Tramontano, pronta a lasciarlo perché sospettava che l'uomo continuasse a mentirle e a tradirla. È il 25 maggio scorso e - come si evince dai WhatsApp agli atti dell'indagine - la loro storia è al capolinea. "Accetta la mia decisione e chiudiamo il discorso. Non voglio altre discussioni, frustrazioni, ansie e rabbia continua, lasciami stare", le parole scritte da Giulia.

    Giulia: "Vergognati!" Il 27 maggio, dopo il primo confronto con l'altra donna nella vita di Imagnatiello, Giulia scrive al compagno: "Sei vergognoso Alessandro, non esiste persona peggiore di te. Saluta Thiago, lo vedrai nel binocolo. Fai meglio a finire sta falsa. Il labello (cioè un rossetto che aveva trovato in macchina e che supponeva fosse la prova dell'ennesimo tradimento, ndr) era di A., vergognati. Il 20 maggio eri a spassartela, sei un cane". Poi, le due donne chiedono a Impagnatiello un incontro insieme ma lui lo rifiuta: "Non creiamo casini sul posto di lavoro che non serve a nulla". "Sono per strada". "Giuliet io sto già uscendo, per favore parliamone noi prima e torno a casa". Ma la ragazza decide di incontrare prima l'altra donna, così dopo aver scoperto tutto sulla sua doppia vita torna a scrivergli: "Sono curiosa di sapere cosa ti inventerai ora. Gran pezzo di m., quella è casa mia e tu non devi farci entrare nessuno hai capito? Quanto fai schifo alla razza umana. Hai fallito nella vita, 2 figli con 2 madri diverse, che tu possa affogare nella merda che ti crei da solo. Sto tornando a casa, fatti trovare".


    Impagnatiello: "Batti un colpo" Dal giorno dopo aver ucciso la sua compagna, Impagnatiello inizia a mandarle su Whatsapp una serie di messaggi inventati per depistare le indagini: "Baby dove sei!, ci stiamo preoccupando tutti"; "Prima in casa continuavo a guardare la nostra foto di Ibiza. So che non sono stato un fidanzato ideale negli ultimi mesi. Ti ho mancato di rispetto. A te che sei stata la prima e unica ragazza ad avere accolto mio figlio (nato dalla precedente relazione, ndr)"; "Mi hai fatto esplodere il cuore, non volevo spezzare il tuo. Voglio chiederti solo un favore, dicci solo che stai bene, che sei fuggita in qualche paese lontano per buttare giù tutto". Il messaggio in cui le chiede di "battere un colpo" risale a poche ore prima di essere arrestato, quattro giorni dopo il delitto.
     
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1 replies since 3/6/2023, 07:22   21 views
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