La panchina di Mariella Forever

Lapacho (Tabebuia Avellanadae).Pianta curativa

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    Il Lapacho è una delle piante migliori per la purificazione dell’organismo, senza richiedere un grosso dispendio di energia; esso infatti aiuta a ristabilizzare le difese del proprio corpo rafforzando il sistema immunitario.

    Lapacho o Pau d’arco, pianta curativa: proprietà e usi
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    Il Lapacho, nome botanico Tabebuia impetiginosa, è un albero che cresce spontaneo nelle foreste amazzoniche e nelle montagne del sud America: Argentina, Paraguay, Bolivia e Perù.

    Ha l’interessante particolarità che la sua corteccia, usata per preparare decotti e altri rimedi, dopo essere stata rimossa, ricresce molto velocemente senza arrecare alcun danno alla pianta stessa. Per via dei suoi bellissimi fiori rosa-purpurei viene utilizzato anche come pianta ornamentale nei giardini e sui cigli delle strade.
    Pianta curativa delle etnomedicine
    Il Lapacho, noto in Sudamerica anche come Pau d’arco, viene utilizzato come rimedio dalle proprietà curative e adattogene. Già molti secoli fa le popolazioni Inca usavano questo rimedio come tonico generale dell’organismo, per rinforzare le difese immunitarie e per la cura di diverse malattie, comprese quelle infettive.

    Proprietà del Lapacho
    Molte delle proprietà per cui veniva utilizzato nella medicina popolare sudamericana sono state confermate da recenti studi scientifici (per approfondire leggi questo articolo sull’utilizzo del Pau d’arco nella etnomedicina pubblicato su PubMed).

    Antinfiammatorio, antibatterico, antiossidante
    Il Lapacho svolge un’azione antiossidante, antinfiammatoria, antibatterica e antimicotica, ma non è tutto, i suoi benefici sono molti altri.

    Il suo utilizzo può essere paragonato a quello di altri importanti rimedi della fitoterapia come Echinacea e del Ginseng.

    Rinforza le difese immunitarie, ideale per le malattie invernali
    Pau d’arco può essere usato periodicamente anche come prevenzione durante la stagione fredda e tutte le volte che la possibilità di infezioni è elevata.
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    In sostanza, può essere considerato un rimedio che favorisce le naturali difese dell’organismo, proprio come la più nota Echinacea che abbiamo appena citato.

    Vediamo nel dettaglio alcune delle principali proprietà e le situazioni in cui potrete valutare insieme al vostro medico di fiducia l’utilizzo di questo rimedio della natura in forma di integratore o di decotto.

    Lapacho, come agisce e quando usarlo
    Ha effetto tonico del sistema immunitario (lo rinforza), per questo motivo è consigliato nei seguenti casi:
    debolezza e astenia
    contro l’attacco di virus e batteri
    come coadiuvante per infezioni fungine come candidosi e mughetto.
    per supportare la guarigione dei tessuti
    È un ottimo antinfiammatorio: il coenzima Q10, il lapacholo e la xilodina, in esso contenute, sostanze antibiotiche e antiossidanti, riducono gli stati infiammatori e migliorano la capacità dell’organismo di reagire.
    Può essere usato per contrastare la cistite, grazie alla sua azione drenante e antibiotica.
    Protegge le mucose:
    del cavo orale
    dell’apparato gastrointestinale
    delle le vie urinarie.
    Aiuta a regolare l’ambiente microbico intestinale
    È un lieve antidiarroico.
    È un lieve ipoglicemizzante: aiuta a mantenere bassa la glicemia nel sangue
    Per completezza di informazione riporto che alcuni studi avrebbero confermato anche proprietà anticancro, tuttavia i ricercatori sono molto cauti a riguardo. Per questo motivo quella antitumorale al momento non è nell’elenco delle proprietà più importanti, che potranno essere oggetto di ulteriori studi scientifici in futuro.

    Come assumere il Lapacho
    La pianta è disponibile in due forme: tè o integratore.

    La forma più conosciuta è il tè, ovvero la corteccia del lapacho in taglio tisana, con cui si prepara un decotto da bere una volta al giorno.
    L’altro modalità di utilizzo è quella sotto forma di integratore, in capsule o in estratto idroalcolico. Per dosi e modalità di assunzione è necessario fare riferimento alle indicazioni del produttore.
    Controindicazioni
    Da evitare durante la gravidanza e precauzionalmente anche durante l’allattamento. Può avere interazioni con altri farmaci, in particolare con gli anticoagulanti. Tra gli effetti indesiderati alcuni esperti riportano, anche se correlati a sovra dosaggio, nausea e fastidi gastrointestinali. Anche in questo caso ricordo, come sempre, di evitare assolutamente il fai da te.

    www.benesserecorpomente.it/
     
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