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Li chiamiamo anziani
Li chiamiamo anziani
questi esseri speciali,
fari nelle notti
delle nostre vite,
quando siamo
paralizzati nelle decisioni.
A volte ci stancano,
ci annoiano,
allora li lasciamo
in ricoveri estranei,
fra coetanei sconosciuti,
uniti da un amaro
destino.
Solo chi è senza cuore
può considerarli inutili,
solo chi ha cenere
nell'anima
invece che luce,
può considerarli
un peso.
Ora sono come bambini,
bisognosi di infinite cure,
ma quanto dura
è stata la loro vita
a volte per fare diventare
uomini i propri figli,
quanti sacrifici
senza nessun egoismo,
per la gioia degli altri.
Ora chiedono in cambio
solo una piccola parte
dell'amore che hanno
donato incondizionatamente.
Non lasciamoli soli,
non si abbandona
la saggezza,
non si nascondono
i tesori,
ma si fanno brillare
con il fuoco
della compassione,
del rispetto infinito!
Gaetano fusco. -
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Perché è vecchia e a tanto bisogno di affetto come i bambini di coccole è carezze. -
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Ti ricordi del grembiule di tua Nonna ?
La mia ce l'aveva sempre, non lo toglieva quasi mai.
Il primo scopo del grembiule delle Nonna era di proteggere i vestiti sotto, ma, serviva da guanto per ritirare la padella bruciante dal forno ed era meraviglioso per asciugare le lacrime di noi bambini ed, in certe occasioni, per pulire le nostre faccine sporche.
Quando tornava dal pollaio, il grembiule serviva a trasportare le uova e, talvolta, i pulcini!
Quando arrivava qualcuno a farci visita, il grembiule serviva a proteggere noi, bambini timidi che ci vergognavamo.
Quando faceva freddo, la Nonna se ne imbacuccava le braccia per riscaldarsi. e, questo vecchio grembiule, faceva anche da soffietto, agitato sopra il fuoco a legna; era lui che trasportava le patate e la legna secca in cucina. Se la nonna tornava dall' orto , esso serviva da paniere per gli ortaggi e i legumi e poi da recipiente dopo averli sbucciati e a fine stagione era utilizzato per raccogliere le mele cadute dell' albero.
All'ora di pranzo la Nonna cominciava ad agitare il suo grembiule e tutti sapevamo che dovevano andare a tavola.
La Nonna l'utilizzava anche per posare la torta di mele appena uscita dal forno sul davanzale a raffreddare;
ai nostri giorni ora la mettiamo là per scongelarla.
Occorrerà un bel po' d' anni anni prima che qualche invenzione o qualche oggetto possa rimpiazzare questo vecchio grembiule. In ricordo delle nostre Nonne, inviate questa storia a quelli che potranno apprezzare la "Storia del grembiule della Nonna".
(Maurizio Magistri). -
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Si arriva ad un'età, con fatica e un sacco di errori, in cui non si sente più il bisogno di spiegare nulla di sé. Non si regala più il libretto d'istruzioni, non si deve dimostrare niente a nessuno. Non serve l'approvazione altrui. Non si entra in competizione, non si vuole piacere per forza, non si ha più paura di dire no, quando è necessario. Si accetta di deludere ed essere delusi, si prende atto che a volte è anche colpa nostra idealizzare troppo. Si diventa semplicemente grandi o più simili a se stessi. Che poi magari non è un traguardo, ma mi piace credere che sia così...
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