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Gonne da uomo: il capo più gender fluid che c’è va ora di moda
Stiamo andando verso una moda che non si chiude dentro codici di genere: esplode la gonna per uomo ed ecco la nostra wishlist. Novità o tuffo nel passato? La gonna da uomo da anni si aggira sulle passerelle maschili, ma è sempre passata un po’ in sordina. Jean Paul Gaultier portava le gonne maschili nei suoi show già negli anni ’90, ma anche Thom Browne ha sempre mostrato l’uomo in gonna. Se prima le sue apparizioni erano rilegate a un stretta nicchia di persone e dalla società venivano considerate come un tabù, da un paio di collezioni sembra essere, invece, il vero capo must have. Forse per merito delle nuove generazioni che abbattono il concetto di virilità? Impossibile infatti non citare Harry Style, Jaden Smith o Damiano dei Maneskin.
Fatto sta che un report di Lyst Index relativo al secondo quadrimestre del 2021, redatto in base alle ricerche sul web, alle menzioni social, agli acquisti online, vede la gonna da uomo tra i primi 10 pezzi più desiderati dagli utenti worldwide. Che sia poi stata disegnata specificatamente per lui oppure per la donna, questo non importa. Perché possiamo dire senza dubbio che all’uomo piace indossare la gonna. E se un tempo la skirt era considerata un capo poco virile, oggi è il simbolo di una nuova mascolinità. Sempre più brand stanno così inserendo questo capo all’interno delle loro collezioni, sia per quanto riguarda quelle autunno-inverno 21 sia per l’estivo 2022.
Louis Vuitton
Virgil Abloh per Louis Vuitton porta sugli abiti una riflessione su quelli che sono gli stereotipi e i pregiudizi che li circondano. E così rivisita la mini skirt in chiave grintosa e contemporanea. La propone in una versione a pieghe da indossare sopra i pantaloni. Normalizzando la gonna per uomo in tutte le sue dimensioni. Non solo, infatti, l’ha proposta per la collezione a-i 2021, ma anche per la collezione s-s 22. www.gay.it/
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