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Covid: morto lo pneumologo Giuseppe De Donno, padre della cura del plasma iperimmune
L'ex primario di Pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova, Giuseppe De Donno, si è tolto la vita nella sua abitazione di Eremo, frazione del Comune di Curtatone, dove viveva con la moglie Laura e due figli. Era diventato famoso per avere scoperto con successo la cura del plasma iperimmune per sconfiggere il Covid.
Ancora non si conoscono i motivi che lo hanno spinto a togliersi la vita impiccandosi. Durante il lockdown De Donno aveva salvato, grazie alla sua cura, tanti malati Covid. Ma aveva spiegato in tante interviste di non aver inventato nulla: "Ho solo perfezionato un'idea che già esisteva".
De Donno aveva curato tanti malati di Covid con le trasfusioni di plasma iperimmune, una terapia che prevede l'infusione di sangue di contagiati dal coronavirus, opportunamente trattato, in altri pazienti infetti. Il dottore aveva 54 anni e si era dimesso dall'ospedale di Mantova ai primi giorni di giugno per cominciare, lo scorso 5 luglio, la nuova professione di medico di base a Porto Mantovano. mar 27 luglio 2021, 9:56 PM
L'ex primario di Pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova, Giuseppe De Donno, si è tolto la vita nella sua abitazione di Eremo, frazione del Comune di Curtatone, dove viveva con la moglie Laura e due figli. Era diventato famoso per avere scoperto con successo la cura del plasma iperimmune per sconfiggere il Covid.
Ancora non si conoscono i motivi che lo hanno spinto a togliersi la vita impiccandosi. Durante il lockdown De Donno aveva salvato, grazie alla sua cura, tanti malati Covid. Ma aveva spiegato in tante interviste di non aver inventato nulla: "Ho solo perfezionato un'idea che già esisteva".
De Donno aveva curato tanti malati di Covid con le trasfusioni di plasma iperimmune, una terapia che prevede l'infusione di sangue di contagiati dal coronavirus, opportunamente trattato, in altri pazienti infetti. Il dottore aveva 54 anni e si era dimesso dall'ospedale di Mantova ai primi giorni di giugno per cominciare, lo scorso 5 luglio, la nuova professione di medico di base a Porto Mantovano.
Sgomento il sindaco di Curtatone, Carlo Bottani, amico intimo di de Donno, che ha detto: "Giuseppe era una persona straordinaria. Ho avuto il privilegio di essere al suo fianco nella prima fase del lockdown e ho visto quanto si è speso per i suoi pazienti. La storia lo ricorderà per il bene che ha fatto". La morte di De Donno ha lasciato tutti sgomenti perché non c'erano stati segnali che potessero far pensare a un gesto estremo: "Con il nuovo lavoro di medico di base", ha ricordato ancora il sindaco, "l'avevamo visto felice della nuova opportunità".
Sconvolto il mondo medico e politico e i tanti che lo ammiravano per quello che aveva fatto. "Un disastro… Aveva lottato per le cure contro il covid dal primo minuto. Aveva salvato centinaia di vite. Medicina mantovana in lutto, De Donno si è tolto la vita", si legge sulla pagina twitter del politico Claudio Borghi. E Matteo Salvini ha detto: "Non ci volevo credere. Perdiamo una bella persona, un grande medico, che durante il Covid ha lottato come un leone per salvare centinaia di vite, spesso contro tutto e tutti. Buon viaggio Giuseppe, lasci un vuoto grande". https://it.yahoo.com/
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