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Il Sassuolo non sa più vincere, col Bologna un pari in rimonta
Quarta partita di fila senza vittorie per i neroverdi, capaci però di recuperare due volte lo svantaggio e sfiorare il colpaccio
di Stefano Aravecchia
REGGIO Il derby finisce con un pareggio spettacolare ma che lascia un retrogusto amarognolo in bocca ad entrambe le contendenti. Il Bologna, presentatosi al Mapei come l’unica squadra d’Europa a secco di gol in trasferta, per due volte si è trovato in vantaggio, accarezzando fino a cinque minuti dal novantesimo l’idea di uscire da Reggio coi tre punti in tasca. Il Sassuolo non ha saputo concretizzare il grande possesso palla (74 a 26%), pur reagendo alle due situazioni di svantaggio. E nel finale prima Bourabia (traversa) e poi soprattutto Matri hanno avuto le occasioni per ribaltare la partita.
Alla fine il punto non accontenta l’esigente De Zerbi, convinto - a ragione - che il suo Sassuolo possa e debba fare di più. A partire dagli approcci alle partite: per l’ennesima volta in stagione i neroverdi hanno preso gol a freddo, cosa accaduta anche nella ripresa. La squadra non ha interpretato al meglio la fase difensiva soprattutto sui calci da fermo, concedendo troppo all’aggressivo Bologna. Anche in fase conclusiva c’è qualcosa da registrare: il Sassuolo produce sempre una grande mole di gioco, arriva con facilità fino alla trequarti, ma spesso s’incarta sul più bello. La classifica resta più che positiva, anche se la vittoria manca da quattro partite nelle quali i neroverdi hanno raccolto due pareggi e altrettante sconfitte con 3 gol fatti e 8 subiti. La zona Europa è ancora lì, ma da domenica prossima a Verona contro il Chievo serve un’inversione di tendenza sotto il profilo dei risultati.
Per l’occasione De Zerbi disegna un Sassuolo tanto offensivo quanto difficile da decifrare, dando la sensazione di forzare alcune scelte. Alcuni degli interpreti ci mettono un po’ troppo a carburare, ne approfitta il Bologna che dopo un minuto e 24 secondi la sblocca con Palacio, innescato da una leggerezza di Rogerio. I rossoblù di Inzaghi, super aggressivi, passano dal possibile 2-0 (clamoroso palo di Santander) a subire un contropiede “due contro zero” incredibilmente sprecato dall’ex Di Francesco che, invece di tirare, manda tutto all’aria con un improbabile assist per Berardi e favorendo il recupero di Poli.
Il Sassuolo inizia progressivamente a prendere campo e a fare possesso palla fino al pareggio trovato da Marlon con una fucilata da 35 metri (primo gol in carriera per il brasiliano e primo stagionale da fuori area per il Sassuolo). Ma ad inizio ripresa è ancora il Bologna ad avere l’approccio migliore: sono i rossoblù a costruire le occasioni migliori prima di tornare nuovamente in vantaggio con una zampata di Mbaye, abile a sorprendere la balbettante retroguardia neroverde.
Il Sassuolo ha il merito di non disunirsi, De Zerbi infonde un po’ di lucidità alla fase conclusiva gettando progressivamente nella mischia Boateng, Matri e Sensi. E proprio questi tre giocatori sono i protagonisti dell’emozionante finale di partita, con i neroverdi disperatamente all’assalto e il Bologna tutto rintanato in trincea a difendere il preziosissimo vantaggio. Sensi (molto positivo il suo ingresso) guadagna il rigore del pareggio, trasformato con freddezza da Boateng. Poi all’ultimo dei quattro minuti del recupero Matri scheggia la traversa a porta vuota, divorandosi da pochi centimetri un gol più facile da fare
che da sbagliare. Ma, onestamente, sarebbe stata una punizione eccessiva per il Bologna, che si conferma una bestia nera del Sassuolo: i rossoblù hanno perso solo al primo incrocio nel 2013, da allora quattro vittorie e altrettanti pareggi. —
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