La panchina di Mariella Forever

THE SOUND OF SILENCE UNA POESIA NELLA STORIA TESTO PIU' VIDEO

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    “The Sound of Silence”, una visione infranta.
    Lapanchinaforever_257
    Ciao, oscurità, vecchia amica
    sono qui per parlarti di nuovo
    perché una visione arrivando dolcemente
    ha lasciato i suoi semi mentre dormivo
    e la visione
    che si è fissata nella mia mente
    rimane ancora
    dentro il suono del silenzio…”

    Con queste parole, in un dipanarsi di emozioni incontenibili, ha inizio la fantasia potente e commovente del protagonista di una delle canzoni più significative della storia della musica moderna.
    Un tumulto emotivo si agita dentro di noi in quell’armonia di suoni e parole che vorremmo non cessasse mai.
    E quando giunge alla fine, si avverte il bisogno di ascoltarla ancora una volta.
    E ancora un’altra volta.

    La canzone esce negli Stati Uniti il 10 marzo del 1964.
    Si dice sia stata composta in sei mesi.
    Una riga al giorno.
    Una riga al giorno per comporre una poesia indimenticabile di cui ancora molti non hanno compreso il significato.
    E forse non lo vogliono nemmeno conoscere.
    In fondo i capolavori, si dice, che debbano essere contemplati e mai spiegati.
    Spiegare una poesia potrebbe svuotarne la sua intima voce.



    Eppure soffermarsi sul significato di questa canzone che ovviamente lascia spazio ad innumerevoli interpretazioni, potrebbe essere interessante e aprire al confronto di quelle sensazioni che le sue parole destano in ognuno di noi.
    Ed io vorrei cercare di analizzarla perché ho notato che sono molte le persone a conoscerla, ma ad aver incontrato difficoltà nella sua comprensione.
    Ma prima di farlo ritengo d’obbligo introdurne brevemente la storia.
    Scritta da Paul Simon e nata inizialmente con il titolo “The Sounds of Silence” (I suoni del silenzio), viene inclusa nel primo album realizzato da Paul insieme ad Art Garfunkel, “Wednesday Morning 3 A.M“.
    Il long playing si rivela un flop e il duo si scioglie immediatamente dopo la pubblicazione dell’album.
    L’anno seguente, Paul Simon incise il suo primo album da solista, “The Paul Simon Songbook” inserendone la canzone, e partì per Londra.

    Tom Wilson, produttore di Simon & Garfunkel e di Bob Dylan, apprese che “The Sounds of Silence” veniva trasmessa alla radio in alcune zone degli Stati Uniti, riscuotendo grande successo.
    Decise così di convocare alcuni musicisti e senza informare il duo Simon & Garfunkel, fece sovraincidere il brano.
    Il singolo, nella sua nuova versione, raggiunse il primo posto nelle classifiche dei dischi più venduti il capodanno del 1966.
    Ad accrescerne il successo contribuì anche l’introduzione del brano nel film di Mike Nichols, “Il laureato“, che fece da sottofondo ai titoli di testa e di coda e venne anche usato nella scena più significativa del film, in cui i due protagonisti scappavano in un autobus.
    Chi non ricorda quella toccante scena?
     
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    :buongiorno_lapanchinadimariella :09_40:
     
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