Johnny Cash, alla nascita John Ray Cash (Kingsland, 26 febbraio 1932 – Nashville, 12 settembre 2003), è stato un cantautore, chitarrista e attore statunitense, interprete di numerose canzoni country, folk, e di celebri talking blues. Fu definito "The Man in Black" in virtù della sua preferenza per gli abiti neri, e da ciò il titolo di un suo album e della sua prima autobiografia.[1] Tradizionalmente iniziava i concerti con la semplice frase: «Hello, I'm Johnny Cash» ("Ciao, sono Johnny Cash") seguita dall'esecuzione di Folsom Prison Blues. È stato uno dei pochissimi cantanti ad avere venduto più di novanta milioni di dischi.[2]
Sebbene sia principalmente ricordato come un'icona della musica country, il suo repertorio spaziava attraverso generi quali rock and roll, rockabilly, blues, folk, e gospel. Questa poliedricità di stili, valse a Cash il raro onore di essere introdotto nella Country Music Hall of Fame and Museum, nella Rock and Roll Hall of Fame, e nella Gospel Music Hall of Fame. Le sue canzoni trattavano tematiche quali il dolore, l'afflizione morale e il riscatto, specialmente nell'ultima parte di carriera.[3][4] Alcuni dei suoi brani più celebri sono I Walk the Line, Folsom Prison Blues, Ring of Fire, Get Rhythm, e Man in Black. Nonostante l'immagine austera ed autorevole, incise anche alcuni pezzi dal taglio umoristico come One Piece at a Time e A Boy Named Sue; duetti con la futura moglie June Carter, e nell'ultima parte di carriera, sorprendenti reinterpretazioni di brani di artisti rock contemporanei, come Hurt dei Nine Inch Nails, Personal Jesus dei Depeche Mode, Rusty Cage dei Soundgarden e One dei U2.
Cash era una figura atipica nella musica popolare americana del XX secolo, pur essendo un cristiano dalle convinzioni evangeliche tradizionali,[5] era rispettato e riverito da icone della cultura alternativa oltre che da importanti figure del mainstream. Morto nel 2003, viene sepolto accanto alla moglie nel cimitero Hendersonville Memory Gardens a Hendersonville, nel Tennessee.
Johnny Cash - (Ghost) Riders In The Sky (original)