La panchina di Mariella Forever

BIOGRAFIA DI RENATO ZERO

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    Roma, 30 settembre 1950 nasce Renato Fiacchini, in arte Zero. Figlio di un poliziotto e di una casalinga, vive la sua infanzia in via Ripetta, nel cuore di Roma. Poi la sua famiglia si trasferisce alla Montagnola, una borgata costituita da enormi palazzoni tutti uguali dove è difficile vivere, soprattutto per chi come lui ha un mondo fatto di sogni, dove è la musica a regnare. Adolescente veste già in modo stravagante attirando su di sé gli sguardi ironici della gente, sfidando i giudizi di chi non perdona. A 14 anni ottiene il suo primo contratto, al "Ciak" di Roma, per 500 lire al giorno. La sua seconda casa è il "PIPER" di Roma dove incontra alcuni dei suoi amici che si faranno strada nel mondo artistico. È lì che conosce Loredana Bertè, Mia Martini, Patty Pravo, Mita Medici, Stefania Rotolo. Sempre in questo periodo partecipa alla trasmissione radiofonica Bandiera Gialla condotta da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni.

    Nel 1967 incide il suo primo 45 giri contenente i due brani "Non basta sai" e "In mezzo ai guai", ma il risultato fu deludente. Nel 1968 partecipa, come comparsa, al film "La bambolona", e l'anno seguente, il coreografo Don Lurio lo inserisce nel corpo di ballo "Collettoni e Collettine" di Rita Pavone. È il 1969 e Federico Fellini lo vuole per una comparsa nel suo film "Satyricon", mentre partecipa come figurante alla trasmissione radiofonica, "Per voi giovani", condotta da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni.

    Nel 1970 fa parte del cast del musical "Hair" in versione italiana e della rock-opera di Tito Schipa jr Orfeo 9. Appare, inoltre, come comparsa nel film "Roma" di Federico Fellini. Un'altra parte come comparsa nel film "La mala ordina" e quindi, firma il suo prima contratto discografico come cantautore con la "RCA" Nel 1972 e nel 1973 esce il suo primo album "Non mamma, no!" che in definitiva gli servirà come trampolino di lancio per la carriera, anche se non ottiene il giusto riconoscimento dal pubblico. Vendite poco incoraggianti anche per i successivi "Invenzioni" del 1974 e "Trapezio" inciso nel 1976. Ultima comparsa cinematografica, sempre con il Maestro Fellini, nel film "Casanova", e sempre nello stesso periodo è la presenza nella trasmissione RAI: "ZERO & Company".

    Grazie soprattutto alle radio libere, nel 1977, Zero comincia a farsi conoscere con "Mi vendo", canzone lancio dell'album "Zerofobia" che contiene altri brani divenuti famosi come "Il cielo", "Morire qui", "Vivo", e "Manichini". Arriva il 1978 e Renato decide di produrre da solo i suoi dischi. Crea la "Zeromania Music Edizioni" ed una nuova etichetta: "Zerolandia" distribuita dalla casa discografica RCA. Un successo ancora maggiore arriverà con "Zerolandia" trainato dal singolo "Triangolo", un brano divertente e originale che ironizza sui rapporti non proprio tradizionali. I fan salgono di numero e iniziano i suoi variopinti e affollati concerti. Nasce "Zerolandia", il grande tendone dei circensi Togni dove, ogni sera ai suoi concerti, arrivano migliaia di sorcini. Esplode così in tutta Italia la ZEROFOLLIA. Raggiunge gli apici del suo successo nel 1979 quando pubblica "EroZero". L'album e l'estratto "Il carrozzone" conquistano i vertici delle classifiche di vendita. E' l'anno della definitiva consacrazione. Nel mese di febbraio esce il suo primo film da protagonista, intitolato "Ciao Nì!".E' un successo di pubblico incredibile, supererà negli incassi addirittura il kolossal americano "SUPERMAN".

    Nel 1980 esce "Tregua" che contiene il famoso pezzo "Amico" realizzato in collaborazione con Dario Baldan Bembo. Documento dei concerti dell'artista è poi il live "Icaro", del 1981 a cui fanno seguito "Artide e Antartide" (1981) grazie al quale vincerà il premio per il disco più venduto dell'anno, e "Via Tagliamento 1965-1970" edito nel 1982. Nello stesso anno partecipa come ospite fisso con uno spazio autogestito, alla trasmissione RAI abbinata alla Lotteria Italia, "Fantastico 3", dove lancia "Via Tagliamento" con "Viva la Rai" (sigla del suo spazio nell'ambito della trasmissione) e "Soldi" (sigla finale della trasmissione). Presenta in radio, la trasmissione "Zerolandia Fermoposta", al cui successo seguiranno altre due edizioni: "Zerolandia Fermoposta ci riprova" e nel 1983, "Zerolandia Fermoposta in StereoZero". E' anche l'anno del Q-Disc estivo "Calore", a cui seguono "Leoni si nasce" e "Identikit Zero" del 1984, "Soggetti smarriti" del 1986 che vincerà il disco d'oro per le centomila copie vendute.

    Nel 1987 organizza una conferenza stampa per presentare il nuovo lavoro discografico "Zero", mixato al Puk Studio in Danimarca. Il viaggio in Inghilterra del 1989, sarà molto importante per l'artista per l'incontro con Geoff Westley e Phil Pamer (già collaboratore di Paul Mc Cartney). Il risultato è l'album "Voyeur", mixato al Parsifal Studio di Londra. Nel 1991 partecipa al Festival di Sanremo con "Spalle al muro", scritta per lui da Mariella Nava, e ottiene dal pubblico un lungo e caloroso applauso. Questo brano segna la rinascita e il definitivo ritorno agli alti livelli di fama e di successo popolare. É anche l'anno di "Prometeo".e "La coscienza di Zero". Nel 1992 accetta di tornare in RAI per presentare, con Giancarlo Magalli e Barbara De Rossi, la trasmissione "1,2,3 RAI...Riva Del Garda".

    Il 1993 è l'anno di "Quando non sei più di nessuno" e della nascita del progetto Fonòpoli che convince Renato Zero a ripensare la sua decisione di abbandonare le scene. Per promuovere l'iniziativa si esibisce ancora sul palcoscenico del Teatro Ariston ottenendo un grande successo con il brano "Ave Maria". Fonòpoli è il giusto punto di arrivo, ma anche di partenza, del suo coraggioso percorso all'insegna della fiducia nei giovani, ma soprattutto nella gente comune che da sempre ispira la sua musica. Incide anche il mini CD "Passaporto per Fonòpoli", distribuito insieme ad un calendario disegnato da Giovanni Barca e la tessera dell'Associazione. I proventi delle vendite sono interamente destinati al progetto.

    Nel 1994 incide "L'imperfetto" e presta la voce a Jack Skeletron, protagonista del film di Tim Burton "Nightmare before Christmas", partecipando anche alla realizzazione della colonna sonora. Dopo vengono "Sulle tracce dell'imperfetto" (1995), "Zero gli anni '70" (1997), "Amore dopo amore" (1998) premiato come disco dell'anno per aver venduto un milione e duecentomila copie, e l'album live "Amore dopo Amore Tour dopo Tour" (1999) registrato a Milano,al FilaForum di Assago il 20 ottobre 1998 da Franco Finetti. Nel gennaio 1999, durante una conferenza stampa nella Sala Rossa del Campidoglio, il progetto definitivo di Fonòpoli viene ufficialmente consegnato al Sindaco di Roma Francesco Rutelli e alla fine dello stesso anno parte la fase esecutiva dei lavori.

    Nella primavera del 2000 Renato Zero conduce su Raiuno "Tutti gli zeri del mondo", un programma in quattro puntata che racconta in chiave onirica, attraverso un viaggio fantastico, la vita del grande artista. Esce la raccolta "I miei numeri" e sulla scia della trasmissione televisiva esce il nuovo album "Tutti gli zeri del mondo", che contiene, oltre a canzoni inedite, anche alcune cover di grandi autori della canzone italiana. Nel corso dello show vengono presentati alcuni brani inediti, che andranno a far parte dell'album, uscito poche settimane dopo il termine della trasmissione, il 26 maggio.

    2001: Nel mese di settembre scompare per malattia la madre di Renato, la signora Ada, e questo evento luttuoso segna molto le decisioni di Renato, che decide di posticipare l'uscita del suo nuovo lavoro discografico. Nel mese di ottobre, precisamente il giorno 12, inizia a essere trasmesso in radio la canzone "Non cancellate il mio mondo", singolo che anticipa l'imminente uscita del nuovo album, il cui titolo rimane coperto dal mistero fino a pochi giorni prima della data di pubblicazione, il 9 novembre. "La curva dell'angelo", questo il titolo dell'album, conquista la classifica in una sola settimana. La lotta tra parole e musica é serrata. In "Amore dopo Amore" i testi l'hanno forse avuta vinta, ne "La curva dell'angelo" i livelli crescono e, deposte le armi, alla fine, assistiamo a una convivenza desiderabile. I temi restano grandi come d'abitudine, dalla violenza calcistica ("Fuori Gioco") a quella familiare ("Storie da dimenticare"), dalla morte (quella del padre in "Anima grande" e "Pura Luce") all'amore ("Libera"). La produzione é garanzia di qualità e porta i nomi di Zanotti, Valli e Morricone, una triade unica per veri musicisti dello stampo di Lele Melotti, ormai fedelissimo di Zero, Paolo Gianoglio e Massimo Zanotti. Fondamentale, inoltre, l'apporto dell'Orchestra di Roma. Prima l'arte e la passione e dopo il resto, questo uno dei tanti messaggi, e di passione nella sua arte Renato ne ha messa decisamente tanta, e quando dice se fai poesia farai poesia per sempre, crea una complicità tra il tempo e i suoi versi, una speranza, l'illusione di avere sempre uno Zero-messaggio da interiorizzare e diffondere, ma in fondo Renato ha sempre detto che la sua più bella canzone é quella che scriverà domani.

    2002: In meno di due mesi di vendita "La curva dell'angelo", con circa 500.000 copie vendute, fa già parte della Top Ten dei cd più venduti dell'anno passato. Nel mese di febbraio inizia a concretizzarsi il "Prove Di Volo Tour 2002", l'attesissimo viaggio musicale di Renato Zero. Le più importanti città italiane si preparano così a ospitare questo nuovo carrozzone, che parte da Firenze il 15 aprile e si conclude a Viareggio il 4 agosto. Il giorno 23 giugno viene ricordato Alex Baroni con un concerto ai Fori Imperiali a Roma; Renato vi partecipa eseguendo in maniera toccante due canzoni, tra cui il brano "E il cielo mi prese con sè", canzone scritta da lui proprio per l'amico Alex.

    2003 Cattura, prodotto e arrangiato da Geoff Westley, arriva due anni dopo l'album multiplatino «La curva dell'angelo» e soprattutto dopo un trionfale tour. In questo nuovo singolo, il cantante romano sembra infittire la sua collaborazione con Gianluca Podio, co-autore del brano. 40 anni, romano, figlio del noto jazzista Roberto Podio (per anni batterista dell'orchestra Rai), Gianluca Podio, dopo aver conseguito una dozzina di diplomi e perfezionamenti in tutto il mondo, ha prodotto numerose colonne sonore cinematografiche, oltre a musiche originali per il teatro e la sonorizzazione. Dalla sua collaborazione come compositore con Renato Zero sono nate ventuno canzoni, alcune di grande successo, come «Amore al verde», «Amando amando», «Roma malata», «Cercami», «Mi ameresti» e altre, interpretate anche da Mina e Riccardo Cocciante. «A braccia aperte» non sembra voler anticipare nessuna nuova svolta stilistica, piuttosto arriva come una conferma del Renato Zero interprete di quelle "mille storie nascoste" di questo inizio millennio. che fin qui non lo ha mai tradito.
     
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