La panchina di Mariella Forever

FRIULI VENEZIA GIULIA CIBI FOTO TRADIZIONI

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    "Capitale della regione storica del Friuli, abitata dal neolitico, accrebbe presto la sua importanza grazie al declino di Aquileia prima e Cividale poi. Citata in occasione della donazione del castello cittadino da parte dell'Imperatore Ottone II nel 983 con il nome di Udene, dal 1222 divenne una delle residenze dei Patriarchi di Aquileia, grazie al Patriarca Bertoldo di Andechs che si trasferì da Cividale a Udine in seguito ad un terremoto che lesionò la sua residenza (25 dicembre). Per la sua centralità fu sempre più preferita dai Patriarchi, che vi fecero in seguito erigere il palazzo patriarcale. Nel XIV secolo Udine divenne la città più importante della regione per il commercio e i traffici a scapito di Aquileia e Cividale del Friuli. Il 7 giugno 1420, in seguito alla guerra tra Venezia e il Patriarcato di Aquileia, la città venne conquistata dalle truppe veneziane, segnando la caduta e la fine del potere temporale dei Patriarchi. Famiglia nobile friulana di riferimento per conto della serenissima in città quella dei Savorgnan il cui stemma di famiglia diventa, di fatto, quello della città. Il 6 maggio 1976 la città venne colpita dal disastroso terremoto del Friuli. Sebbene a Udine il numero delle vittime non fu elevato, il Comune e la cittadinanza contribuirono in modo sostanziale alla ricostruzione, organizzando gli aiuti alla popolazione colpita. In seguito al disastroso terremoto, venne nominato dal Governo italiano commissario per la Protezione civile Giuseppe Zamberletti. Proprio in quella occasione nacque una moderna e organizzata Protezione civile italiana. " [wikipedia]


    Piatti tipici e riti culinari di una tale varietà di sapori e aromi esiste solo in Friuli Venezia Giulia: qui si sono incrociati popoli, lingue e tradizioni e si possono assaporare cibi dalle influenze mitteleuropee, mediterranee e slave, senza dimenticare la saporita cucina popolare dai piatti semplici e genuini, arricchiti dalle erbe spontanee.
    Gli ambasciatori dei prodotti tipici del Friuli Venezia Giulia sono una varietà di marchi DOP e IGP conosciuti in tutta Italia e nel mondo, tra cui ricordiamo il prosciutto di San Daniele DOP , il formaggio Montasio DOP, l’olio Tergeste DOP, la Brovada DOP, la mela del fvg DOP, il prosciutto di Sauris IGP …
    Ma non possiamo mancare di citare i prestigiosi vini regionali, distribuiti nelle 8 zone DOC: Friuli-Isonzo, Collio, Friuli-Aquileia, Carso, Colli Orientali del Friuli, Friuli Grave, Friuli Latisana, Friuli Annia, da cui nasce una varietà di vini unici, autoctoni e non, portando avanti una tradizione che in Friuli Venezia Giulia pone le sue antiche radici ai tempi dei Romani.
    Molte cantine sono visitabili, tra cui anche la nostra, che è la più antica del Collio dove si possono assaggiare anche i vini e distillati da noi prodotti.

    Terre di Beba..


    Edited by -Mariella- - 22/2/2023, 08:01
     
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    LA CUCINA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA


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    Friuli Venezia Giulia - I borghi segreti




    La
    cucina friulana è una cucina rustica e semplice ma dai sapori decisi.
    Risente dell'influenza del vicino Veneto ma soprattutto delle regioni
    del nord, come Austria ed Ungheria. Punto di contatto tra l'area padana e
    quella mitteleuropea, il Friuli è da sempre una terra crocevia di
    popoli e culture, con una mescolanza che si traduce anche nei sapori
    della sua cucina tradizionale.
    Essa risente della morfologia della
    regione che va dal mare ai monti, della diversità delle culture e delle
    popolazioni che l'hanno abitata contribuendo in maniera sostanziale ad
    una differenziazione delle tradizioni culinarie.
    Si distinguono, tra
    questi, il "gulash" ungherese, il riso alla greca, la lepre alla boema,
    la costoletta alla viennese e l'uso di arricchire ed insaporire i piatti
    con salse come la mostarda, la senape, marmellate, burro e frutta.
    Le
    minestre, come la jota e la zuppa di fagioli friulana, nate nel contado
    come piatti poverissimi, sono diventate vivande raffinate.
    Tale
    mescolanza risulta inoltre ulteriormente accentuata dalle
    caratteristiche orografiche del territorio, dove si passa nell'arco di
    pochi chilometri dal mare di Lignano Sabbiadoro e Grado alla montagne
    della Carnia, con le relative peculiarità culinarie.




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    Crostini di manzo con crema al cren


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    Chifeletti


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    Jota


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    Zuppa friulana








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    Orzo e funghi




    Prodotti e piatti tipici

    La
    cucina tipica friulana si contraddistingue per l'abbondanza di
    minestre, per il gran numero di piatti a base di carne di maiale e per
    l'elevata frequenza di abbinamenti dolce-salato. Il più celebre tra i
    piatti friulani è certamente il "frico": un piatto a base di formaggio
    carnico preparato nelle due varianti "friabile" (in cui una sottile
    fetta di formaggio viene fritta nell'olio bollente per fargli assumere
    una consistenza croccante) e "morbido" (preparato come una sorta di
    frittata con formaggio fuso, patate, burro, olio e sale, più altri
    ingredienti addizionali). Tra i piatti più conosciuti si possono citare
    anche i "cjarsons", sorta di tortelli ripieni con ingredienti diversi a
    seconda della ricetta locale. Degne di nota anche le zuppe come il
    "cavucìn" (a base di zucca) o la "jota" (minestra a base di fagioli,
    rape acide, cotechino).




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    Polenta friulana


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    Stinco di vitello


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    Baccalà con la polenta alla friulana


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

    Frico tradizionale




    Fra
    i primi piatti, in passato, con la maggior parte delle donne che
    lavoravano in casa o nei campi, rivestivano grande importanza le
    minestre e i minestroni, che richiedono lunghe cotture e preparazioni, e
    che venivano realizzati con prodotti dell'orto. Le mutate condizioni di
    vita stanno invece la fortuna di piatti più rapidi nella preparazione,
    in particolare la pasta. Una certa fortuna stanno avendo i risotti, in
    particolare con le erbe e gli ortaggi del territorio, ad esempio il
    risotto con lo sclopit, (silene vulgaris) il risotto con gli asparagi ed
    il risotto con gli urticcions (lupini).
    Tra i vari prodotti tipici
    friulani ricordiamo il il muset con la brovada, il famoso cotechino
    friulano, una serie di buonissimi formaggi come il Montasio DOP.
    Nella
    zona del Carso inoltre nasce uno dei più straordinari oli extravergini
    d’Italia, ottenuto dalla Biancheria, un tipo di oliva autoctona molto
    pregiata, in primavera abbonda il radicchio IGP, come quello trevisano.




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    Prosciutto in crosta


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    Oca marinata con l'insalata






    Strucchi lessi


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]piatto-pronto-pannocchie-saliera-ciotole[/FONT]

    Paparot




    Tipici
    sono i vari piatti di selvaggina, lepre, coniglio, cinghiale, capriolo,
    cervo, camoscio, generalmente accompagnati con la polenta. Una certa
    importanza hanno gli spezzatini e i bolliti. Fra i bolliti, il musetto è
    un insaccato confezionato con molte parti del muso del maiale, la carne
    macinata viene poi arricchita di spezie come cannella e chiodi di
    garofano, pepe. E' probabilmente il piatto friulano più tipico, viene
    accompagnato alla polenta, alla brovada e agli spinaci. Fra gli altri
    bolliti, molto tipica è la lingua salmistrata di bovino. In tempi
    recenti si sono introdotti piatti della tradizione slava come gulasch e
    cevapcici. I piatti a base di pesce invece sono realizzati soprattutto
    con il pescato proveniente dall'Adriatico non solo nelle zone costiere
    ma anche nella pianura e collina friulana, a ciò si aggiungono le
    specialità a base di trota allevata ad esempio nelle zone di San Daniele
    del Friuli o della Val del Cornappo, ed anche i gamberi di fiume.
    Fra
    i prodotti della terra, il più tipico è la brovada, rape inacidite con
    la vinaccia e poi grattuggiate, mentre sono più comuni i crauti nella
    Val Degano. Una crescente importanza hanno gli asparagi, e l'utilizzo
    delle erbe di campo, in particolare lo sclopit, (erba di silene)
    utilizzato per i risotti, gli gnocchi di patate e le frittate. Anche il
    risotto di sclopit è un piatto tipico diffuso in tutto il Friuli.




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    Zuppa di granchio con verdure


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    Capriolo in salmì


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    Goulasch triestino




    Fra
    le salse e i condimenti, importanti sono il kren e l'ajvar, il primo di
    derivazione austroungarica e il secondo di derivazione slava. Il kren è
    una salsa di rafano utilizzata con i bolliti, dal già citato musetto,
    alla lingua salmistrata al prosciutto cotto col pane di derivazione
    triestina. L'ajvar invece è una salsa di pomodoro e peperoni piccanti
    che si accompagna con i cevapcici, o i rasnici (spiedini), ma in
    generale con la carne grigliata. Fra gli altri condimenti, l'aceto di
    mele.
    Fra le bevande, rinomate sono le acque oligominerali naturali della Val Degano e della zona di Clauzetto.
    Della
    cucina friulana fanno parte le tradizioni della cucina carnica, si
    tratta ovviamente di una cucina di terra che dà largo spazio ai prodotti
    della montagna e per quanto riguarda la carne, alla selvaggina. Piatto
    tipico per eccellenza sono i cosiddetti cjarsons, sorta di "agnolotti"
    di magro ripieni di erbe e spezie conditi con burro fuso e ricotta
    affumicata.




    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

    Bolliti vari e lingua salmistrata


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    Cavucin






    Cjarsons


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

    Pan de frizze salato
    (pane con ciccioli, pancetta affumicata e salvia)




    I
    cjarsons hanno un sapore agrodolce, dato dalla presenza nel ripieno di
    uvetta, a volte cacao, amaretti sbriciolati, cannella. Grande spazio ha
    la polenta, in ogni sua consistenza, fatta di grano saraceno o di
    granoturco, che accompagna la selvaggina, cervo, cinghiale, capriolo. Il
    frico, oggi presente in tutto il Friuli, è un piatto di origine
    carnica. Viene generalmente proposto con le patate, ma anche friabile
    senza patate. In Carnia hanno ancora una grande diffusione le minestre
    di fagioli con l'orzo o con le erbe, i minestroni, gli gnocchi in vario
    modo, spesso conditi con la ricotta affumicata, i funghi. La zona di
    Sauris è zona di produzione di salumi, in particolare il Prosciutto di
    Sauris, lievemente affumicato, e lo speck. Trattandosi di una zona di
    montagna, vi si trovano anche il miele e i frutti di bosco. Tra le
    squisite varietà di miele spiccano il millefiori, il miele di lampone,
    ed il caratteristico miele all'essenza di tarassaco derivato dal nettare
    di soffione, che conferisce un gusto meno dolce delle altre
    pregiatissime categorie, ma rimane comunque altrettanto apprezzato dagli
    intenditori.




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    Polenta concia


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

    Gransevole alla triestina


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

    Cevapcici


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]piatto-pronto-ingredienti-vaso-ciotole-cucchiaio[/FONT]

    Jota della Carnia




    Nella
    Slavia friulana viene praticata una cucina con influenze slovene e
    mitteleuropee. Tra i piatti tipici si segnalano la bizna (minestra di
    brovada, patate e fagioli), gli gnocchi di susine, la štakanje (purè di
    patate e foglie di rapa rossa condito con lardo soffritto ed aceto), il
    tocio furbo con polenta, il frico di patate e formaggio, il gulasch, il
    cervo ed il cinghiale con la polenta e le varie zuppe con la zucca e con
    le castagne. Per l’influenza del vicino Veneto anche in Friuli è
    frequente l’uso della polenta, mescolata col latte, con verdure, con
    fagioli, con salumi nei piatti tipici dello Zuf, della Mesta, del
    Paparot, della Jota. Il litorale adriatico regala molti piatti di pesce,
    crostacei e molluschi, il boreto di Grado, gli scampi in busera della
    tradizione istriana, i sardoni e i ribaltavapori del golfo triestino.
    Particolarmente pregiato il brodetto di Trieste e quello di Grado: il
    segreto culinario del primo è utilizzare molto pesce di taglia piccola,
    la minudaia, mentre per quello gradese è d'obbligo l'uso del rombo.

    Rinomate e pregiate sono le grappe friulane ed il caffè di Trieste,
    città leader nel commercio e lavorazione delle miscele più nobili.








    Gnocchi con prosciutto e semi di papavero


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    Patate in tecia


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]risotto-di-scampi-origwm[/FONT]

    Risotto agli scampi




    In
    Carnia la cucina povera della tradizione si è arricchita con i funghi
    del bosco e le erbe spontanee, mentre nelle valli del Pordenonese si
    producono anche la bresaola e la pitina, delizie a base di carne.
    Oottimi
    gli gnochetti de gries, e quelli di fegato, a volte cotti nel brodo, i
    blecs sono una pasta lunga e si condiscono con sughi di selvaggina.
    Nella Venezia-Giulia è molto diffuso il riso alla greca.
    Fra i
    secondi è particolarmente gustoso l'agnello al Kren, cioè col rafano; dà
    un tocco particolare ed è comune l'uso a Trieste di grattugiarlo sugli
    spuntini quali il prosciutto, la lingua, la salsiccia di cragno, a grana
    grossa, o sulla porcina, carne di maiale bollita e servita con la
    senape. Nel capoluogo giuliano si possono trovare i cevapcici,
    salsiccette con cumino tipiche della Serbia e diffuse in tutti i Balcani
    ed, ovviamente, nella città che era il porto principale
    dell'Austria-Ungheria; altre specialità giuliane, provenienti dall'est,
    sono il liptauer, una gustosa crema di formaggio amalgamata con
    acciughe, cipolla, capperi, senape e cumino, e il sanguinaccio alla
    boema, salsiccia di sangue suino preparata con pangrattato, maggiorana,
    aglio e limone che si mangia dopo averla lessata e fritta. A Gorizia da
    provare è il kaiserfleisch, carrè di maiale affumicato con rafano e i
    kipfel, a base di patate, che già nel nome tradiscono l'influenza
    austriaca e slovena.




    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

    Brodeto alla triestina






    Sardele in savor alla triestina




    Gustosa
    è la polenta concia, preparata col montasio, immancabile la lepre in
    salsa, cotta nel vino, e i rambasicci, spiedini di verza imbottiti di
    una gustosa trita mista aromatizzata. Tra i piatti di selvaggina, le
    pernici alla friulana sono una pantagruelica leccornia, dove la
    selvaggina viene imbottita con una trita a base di aromi, interiora,
    vitello macinato, salsiccia e prosciutto. Ottimi sono il manzo stufato e
    lo stinco di vitellone al ginepro, magari accompagnati da patate in
    tecia, crauti, sedano rapa cotto coll'aceto, salviade, ovvero delle
    frittelle di salvia, o dalle verze alla carnica.
    Sull'Adriatico si
    possono provare molte specialità di mare veneto-dalmate: gli scampi o le
    canocchie alla busara, ovvero cotte in questo pentolone che dà il nome
    alla preparazione, come usavano i marinai a bordo delle navi, condite
    con pane grattato, pepe, sale, vino bianco e pomodori pelati; varie
    specie di pesce, soprattutto le sarde, in savor, ovvero con una marinata
    a base di acciuga, cipolle, uvetta e pinoli; da provare, infine, le
    granceole alla triestina.




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    Riso alla greca


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    Papazoi, zuppa di fagioli, orzo e granturco


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

    Muset cui fasui


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

    Cinghiale alla carnica




    Cucina triestina:
    Sapori,
    profumi e tradizioni della cucina triestina si fondono armonicamente
    facendo, di esperienze e influenze austriache, ungheresi, ebraiche,
    slave e orientali, un amalgama di notevole interesse. Molto ricca è la
    varietà dei piatti agrodolci e notevole è l'uso delle spezie. Tra i
    piatti tradizionali, persistono i profumi del "cren" (rafano), del
    cumino, della paprika, dei capuzi garbi, della jota, delle luganighe de
    Viena, dei cevapcici (salsicce piccanti cotte alla griglia). Altri
    piatti si affiancano a quelli tradizionali, dai profumi e dal sapore del
    mare, come ad esempio i risotti o i rinomati scampi alla busara.
    Caratteristici sono anche i dolci, come lo strucolo e la putiza, il
    presnitz, le fave, i crostoli.
    Cucina udinese:
    La cucina di tutta
    la provincia udinese è caratterizzata dalla presenza del riso e
    dall'impiego di uova, farina, polenta e verdura. Piatti tipici sono:
    riso e fagioli, minestra di patate e fagioli, risotto con punte
    d'asparagi, bisna (polenta, fagioli e crauti), pasta e fagioli, cialzons
    (ravioli con erbe aromatiche), brovada (rape bianche) con cotechino,
    carré di maiale allo spiedo, cacciagione.
    Cucina goriziana:
    Fra i
    piatti da assaggiare si segnalano: la classica minestra di orzo e
    fagioli, gli gnocchi di patate imbottiti con prugne secche, il risotto
    primaverile ricco di tutte le primizie degli orti goriziani, il classico
    gulasch ungherese, l'umido di carne di maiale e i sanguinacci (detti
    mulis).
    Cucina pordenonese:
    La cucina della provincia di Pordenone
    è tutta giocata sulla semplicità delle ricette, che ben si abbinano
    agli ottimi vini del Collio. Piatti tipici sono: cialzons di pianura,
    busolai conseini, frittata con gamberetti, paparot, salsa di cren,
    topinanbur trifolati, trippe stufate.




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    Stinchetti di maiale alla carnica


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]friuli_venezia_giulia_p031--420x520[/FONT]

    Brovade e muset


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    Risotto ai peoci


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

    Baccalà alla cappuccina






    Gnocchi de susini


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Trieste[/FONT]

    Pinza pasquale



    La
    pasticceria friulana subisce fortemente le influenze dell’alta scuola
    viennese, la Sacher e la Dobos, due torte della cucina austriaca, sono
    state da tempo adottate come prodotto tipico regionale. Soprattutto a
    Gorizia e Trieste è facile trovare anche la famosa pasticceria viennese:
    lo strucolo de pomi è, infatti, lo strudel; le palacincke sono delle
    crespelle imbottite di noci; nelle zone montane sono molto diffusi dolci
    freschi di ricotta.

    Crostata di mandorle alla friulana


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]piatto-da-portata-piatto-pronto-bicchiere-di-vino[/FONT]


    Coch




    Tra
    i dolci della tradizione, tutti meritevoli di essere assaggiati, i più
    conosciuti sono la gubana e il presniz (o presnitz), due dolci tipici
    del periodo invernale e molto simili per ciò che riguarda il ripieno,
    composto per la maggior parte di uva passita, uova, noci, nocciole e
    pinoli. La gubana nella zona di Trieste prende il nome di putizza, per
    la quale, al posto dello zucchero viene usato il miele. Per il resto gli
    ingredienti sono simili, ma ancora non è stato stabilito il primato di
    bontà delle due ricette. Entrambi, secondo la tradizione regionale,
    venivano accompagnati da un liquore: lo “sligoviz”, ossia la grappa di
    prugne, usata per ammorbidire il dolce stesso. Dolce tipico della zona
    di Trieste, la Pinza pasquale triestina è molto soffice e può essere
    accompagnato da cioccolata o marmellata.




    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]piatto-pronto-tovagliolo-beige_dettaglio_ricette_slider_grande3[/FONT]

    Strucolo di ricotta


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]piatto-pronto-cioccolato-mandorle-candele[/FONT]

    Putizza di Natale




    Alcuni dolci tipici e loro caratteristiche:
    Il coch, specie di budino dolce
    Il
    cuguluf, lontano parente del panettone, ma di forma quasi conica. Di
    origine austriaca, è preparato con cacao amaro, uva passa e scorza di
    limone
    Le fave di Trieste, tipici dolci alle mandorle con uova e maraschino
    La
    pinza, già citata, dolce di pasta lievitata consumato generalmente
    nelle feste di Pasqua e preparato con farina, uova, burro e zucchero in
    abbondanza, l'aggiunta di rhum, bucce grattugiate di arancia e
    limone,vaniglia. Dal momento che viene elaborato anche a Gorizia,
    entrambe le città ne rivendicano la paternità (ma forse le vere origini
    sono da ricercare in Europa centrale)
    Il presnitz, di probabile origine ungherese, composto da pasta sfoglia, zucchero, noci, pinoli e mandorle
    La
    putizza, dolce carsolino di pasta lievitata simile alla gubana ma dal
    ripieno molto più elaborato. Fra gli ingredienti vi sono infatti rhum,
    cannella, chiodi di garofano e noce moscata
    Lo strucolo, versione
    triestina dello strudel di origine austriaca, preparato con il
    tradizionale ripieno di mele ma anche con le ciliegie o con altra frutta
    di stagione.




    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT]

    Gubana alla frutta secca


    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Piatto-pronto-schiumarola-bicchiere-limone-cannella[/FONT]

    Fritole della Venezia Giulia







    Fonte:Wikipedia, donnamoderna.com, cookaround, cucina.corriere.it, web

    Edited by -Mariella- - 22/2/2023, 08:05
     
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    La pinza pasquale :rolleyes: :rolleyes: mia mamma ne faceva tante x Pasqua, le cuoceva in un forno a legna dove facevano anche il pane, ricordo che prenotavano l'orario x cuocerle, mi ricordo anche il caldo e il profumo del lievito che girava x casa.
     
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