-
.
ROSELLINE DI MELE
Oggi prepariamo un dolcetto, sfizioso, goloso per gli amanti della
frutta e non solo, bello da presentare ai vostri ospiti: le roselline di
mele. A partire dall'autunno maturano la maggior parte delle mele
coltivate in Italia. Le fuji sono originarie del Giappone, ma vengono
prodotte ormai da tempo anche sul nostro territorio. Comunque, che siano
di provenienza lontana o a chilometro zero, consumandole fresche se ne
gode appieno il bouquet aromatico, anche in cottura. Per le roselline di
mele le varietà più indicate, oltre alle fuji, sono le renette, che
risultano leggermente più asprognole, le golden dolci e farinose, oppure
le royal gala croccanti e succose. Per 4 persone:
1 rotolo di pasta sfoglia rotonda
2 mele
3 cucchiai di zucchero
1 noce di burro
1 pizzico di cannella
1 limone
pirottini
Pulite le mele e tagliatele a fettine sottili, ponetele in una padella antiaderente e irroratele con il succo del limone.
Aggiungete 2 cucchiai di zucchero, la cannella, il burro, poca acqua e cuocete per 5 minuti.
Tagliate a cerchi concentrici la pasta sfoglia creando degli anelli.
Tagliate ancora gli anelli in sezioni di lunghezza più o meno regolare.
Sistemate le fettina di mela sulla sfoglia, una di fianco all'altra, sul bordo esterno di una striscia di pasta.
Ripiegate la sfoglia su se stessa arrotolandola con delicatezza. Mettete
la rosellina di mela così ottenuta in un pirottino. Procedete allo
stesso modo per formare le altre roselline di mela. Ponetele in una
placca da forno, spolverizzatele con lo zucchero rimasto e infornate a
200° per 15 minuti.
Edited by sorriso@ - 8/2/2016, 11:27. -
sorriso@.
User deleted
I 10 migliori dolci di Carnevale
Il Carnevale è la festa più allegra dell’anno, quella durante la
quale è lecito lasciarsi andare a piccole follie. Impossibile
immaginare un Carnevale senza le sue maschere, i suoi scherzi, i colori
sgargianti ed ovviamente i suoi sapori. Ecco quindi un assaggio dei
10 migliori dolci di Carnevale.. -
.
sono a dieta!!! ehehehehe . -
..
-
..
-
sorriso@.
User deleted
. -
.
Chiacchiere, bugie, frappe: alla scoperta del dolce tipico del Carnevale dai tanti nomi
Il periodo di Carnevale si avvicina e con esso, anche le tante amate tradizioni dolciarie legate a questo momento di festa. Insieme alle “Castagnole“, le cosiddette “Chiacchiere“, rappresentano il dolce tipico per eccellenza. Vediamo di capire intanto di cosa stiamo parlando.
Per molti le chiacchiere, rappresentano un dolce tipico, legato al periodo dell’infanzia. Tantissime persone associano infatti questa ricetta, alle nonne o alle mamme, che proprio durante il periodo di preparazione del Carnevale, erano solite mettersi in cucina e deliziarci con questa sfoglia friabile e croccante, principalmente come vuole la tradizione, “rigorosamente” fritta in olio bollente, gonfia e piena di bolle, leggera al palato e croccante ad ogni morso, cosparsa da una bella manciata di zucchero a velo.
Come ogni ricetta, nel tempo si sono tramandate alcune piccole varianti, che riguardano principalmente la scelta degli aromi. Esse richiedono una preparazione di circa trenta minuti, con un aggiunta di una quindicina di minuti, riguardante la cottura.
Ricetta e nomi maggiormente usati per identificare il dolce tipico di Carnevale
Gli ingredienti sono molto semplici, come del resto è semplice questo dolce. La base è ottenuta da un impasto di farina, uova, burro e zucchero, alla quale va aggiunta una componente alcolica, che può essere: marsala, brandy, grappa, sambuca o acquavite. Una volta ottenuto il composto, l’impasto viene disteso e tagliato a strisce, per poi essere fritto in olio molto caldo ed essere spolverato con dello zucchero a velo.
Da qualche anno a questa parte, viene spesso adottata la variante al forno, sicuramente più leggera e in alcuni casi, è possibile trovare le chiacchiere, cosparse oltre che con lo zucchero a velo, anche con cioccolato fondente o miele. Come concerne per tantissime altre cose, posto che vai, nome che trovi. Eh si, perché in base alla regione, questo dolce può assume diverse denominazioni.
Quella più comune, maggiormente adottata è sicuramente quella di “Chiacchiere“, nome usato maggiormente nelle regioni dell’ Umbria, Sicilia, Basilicata, Molise e Calabria. La denominazione “Bugie“, viene invece usata, nelle regioni della Liguria e del Piemonte, “Cioffe” in Abruzzo, “Cresciole” nel Pesarese, “Cróstoli” nel Vicentino, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, “Frappe” in alcune zone delle Marche, dell’Emilia e del Lazio, in particolare nella zona Latina, o ancora, “fiocchetti” nella zona della Romagna costiera e Montefeltro.
Insomma, le varianti dei nomi usati sono veramente tantissime e sebbene non in tutti i posti o regioni, questo dolce venga identificato in maniera uguale, sicuramente la sostanza non cambia, rimanendo invariata e buonissima..