La panchina di Mariella Forever

VLADIMIR LUXURIA FA' LA COMUNIONE

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  1. EternBoyX
     
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    GENOVA - Durante la cerimonia funebre per don Andrea Gallo, Vladimir Luxuria e la rappresentante del movimento transgenere italiano, Regina Satariano, hanno ricevuto la comunione dal cardinale Angelo Bagnasco Sia Luxuria che Satariano si sono avvicinate al cardinale per la comunione ricevendo l'ostia e ritirandosi poi in preghiera vicino all'altare, da dove hanno poi seguito la fine della cerimonia. La circostanza può aver destato sorpresa per alcuni, ma non certo per i fedeli che affollavano la chiesa del Carmine, dove si sono svolti i funerali. In chiesa erano presenti molti dei transessuali che abitualmente frequentavano la comunità di don Andrea.

    L'ULTIMA VOLTA A 17 ANNI «Non facevo più la comunione da quando avevo 17 anni, oggi l'ho fatta per don Gallo - ha detto Vladimir Luxuria all'ANSA -. Mi sono sentita degna di condividere il pane alla mensa di Dio insieme a don Gallo. Ho guardato negli occhi il cardinale e lui ha guardato me, mi ha riconosciuto e senza esitazione mi ha detto 'Ecco il corpo di Cristo'. Ho voluto prendere l'ostia dalle sue mani e credo che questo sia l'inizio di una apertura, con l'augurio che il lavoro che ha fatto don Gallo prosegua e che la messa, come lui diceva, non sia finita».

    TUTTE FIGLIE DI DIO Nella preghiera dei fedeli, Vladimir Luxuria aveva detto: «grazie di averci dimostrato che una chiesa comprensiva, inclusiva, che non caccia via nessuno, è possibile. Grazie di averci fatto sentire tutte noi figlie di Dio».

    LA CHIESA NON LO VIETA La Chiesa, peraltro - secondo quanto si apprende da fonti di Curia - non prevede un divieto circa la comunione di un transgender, mentre vieta che si possa comunicare una persona divorziata e risposata, perchè quella persona, divorziando e risposandosi, ha violato un sacramento. «Se il sacerdote si rifiutasse di dare la comunione a un individuo che la chiede, allora questo sì che sarebbe uno scandalo» ha commentato al riguardo il teologo genovese don Paolo Farinella. «Il sacerdote - ha sottolineato il prete-intellettuale, autore nel 2010 del libro 'Habemus Papam' in cui anticipa l'elezione di un papa chiamato Francesco - è obbligato a comunicare chiunque gli si presenti davanti. Perché un ministro di Dio non è tenuto a conoscere le condizioni di coscienza di una persona. La dottrina in questo senso è chiara: la discrezione è data dalla coscienza dell'individuo».

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0 replies since 26/5/2013, 07:41   58 views
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