22 maggio alle 15:24
Zlatan Ibrahimovic parla del suo futuro al quotidiano svedese Fotbollskanalen: "Rimanere in Francia? Vedremo, ci sono un sacco di cose da stabilire.
Di solito quando dico che resto in un club puntualmente avviene il
contrario. Ho due anni di contratto e può succedere di tutto".
Di solito quando dico che resto in un club puntualmente avviene il
contrario. Ho due anni di contratto e può succedere di tutto".
Ibra prosegue: "Abbassarmi lo stipendio per cambiare club? Non funziona così, per queste cose ci pensa Mino Raiola
che è il mio procuratore; l'anno scorso mi stavo preparando con il
Milan per la tournèe negli USA poi lui mi ha chiamato e sono volato a
Parigi. In Francia sto benissimo, mi sono ambientato però, in tutta
onestà, devo dire che il campionato francese non è minimamente paragonabile a quello spagnolo, inglese o italiano".
che è il mio procuratore; l'anno scorso mi stavo preparando con il
Milan per la tournèe negli USA poi lui mi ha chiamato e sono volato a
Parigi. In Francia sto benissimo, mi sono ambientato però, in tutta
onestà, devo dire che il campionato francese non è minimamente paragonabile a quello spagnolo, inglese o italiano".
E ancora: "In Inghilterra non ci sono mai stato invece posso affermare che l'Italia è la mia seconda casa e mi manca molto.
Ho giocato nei tre grandi club italiani, Juventus, Inter e Milan ed ho
vinto sempre. Nel Bel paese sono abituati a queste grandi stelle,
soprattutto nei top club, ed il trattamento è completamente differente;
in Italia, poi, mi sono formato definitivamente come calciatore, ho
imparato ad essere un bomber cinico ed è anche il paese dove sono
cresciuti i miei figli; senza contare, poi, che lì c'è il culto della vittoria, aspetto fondamentale che ho appreso proprio durante la mia permanenza a Torino con Luciano Moggi".
Ho giocato nei tre grandi club italiani, Juventus, Inter e Milan ed ho
vinto sempre. Nel Bel paese sono abituati a queste grandi stelle,
soprattutto nei top club, ed il trattamento è completamente differente;
in Italia, poi, mi sono formato definitivamente come calciatore, ho
imparato ad essere un bomber cinico ed è anche il paese dove sono
cresciuti i miei figli; senza contare, poi, che lì c'è il culto della vittoria, aspetto fondamentale che ho appreso proprio durante la mia permanenza a Torino con Luciano Moggi".
L'attaccante del Paris Saint Germain parla anche di Carlo Ancelotti: "Con Ancelotti ho un grande rapporto e spero proprio che non se ne vada; lui è l'uomo giusto per questo progetto, siamo felici di averlo qui".
Queste le parole di Ibra. Per un suo eventuale ritorno in Italia, però, il percorso non è facile. Alla Juventus, sia John Elkann che Andrea Agnelli hanno detto no, Inter e Milan
in questo momento non hanno il budget necessario per un investimento di
questo tipo. L'ipotesi più percorribile, ma solo in caso di partenza di
Edinson Cavani, potrebbe essere il Napoli.
in questo momento non hanno il budget necessario per un investimento di
questo tipo. L'ipotesi più percorribile, ma solo in caso di partenza di
Edinson Cavani, potrebbe essere il Napoli.