La panchina di Mariella Forever

MARA VENIER

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    Mara Venier, pseudonimo di Mara Provoleri (Venezia, 20 ottobre 1950[1][2]), è una conduttrice televisiva e attrice italiana.
    È soprannominata la "Signora della domenica", per aver condotto per tanti anni lo storico programma Domenica in. Dal 2010 conduce il programma pomeridiano La vita in diretta su Rai 1 dapprima assieme a Lamberto Sposini ed in seguito assieme a Marco Liorni.
    Prima di raggiungere il successo e la notorietà come conduttrice televisiva, è stata attiva come attrice nel cinema e in televisione tra il 1973 e il 1998. Ha alternato la carriera di attrice a quella di conduttrice televisiva fino al 1998 per poi dedicarsi esclusivamente alla seconda.
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    Nata a Venezia, dopo qualche anno la famiglia si trasferisce a Mestre. A diciassette anni diventa per la prima volta madre, si sposa e nel 1971 giunge a Roma dal marito Francesco Ferracini, trasferitosi nella capitale per intraprendere la carriera di attore.
    Carriera di attrice [modifica]

    Debutta da protagonista in Diario di un italiano, tratto dalla novella Wanda di Vasco Pratolini. Nel film eseguì anche una scena di nudo integrale.
    Partecipa alla serie TV di Dario Argento La porta sul buio nell'episodio La bambola diretto da Mario Foglietti.
    Rifiuta proposte per il cinema da Vittorio De Sica e per il teatro da Giorgio Strehler.[3]
    Anni ottanta [modifica]


    Mara Venier in Al bar dello sport (1983)
    Al debutto seguirono molti film della commedia all'italiana, Zappatore (1980) di Alfonso Brescia, Testa o croce (1982) di Nanni Loy e diversi film girati con l'allora compagno Jerry Calà, come Al bar dello sport (1983), con Jerry Calà e Lino Banfi. Tra le varie esperienze significative sul grande schermo sono menzionati Night Club, ultimo film di Sergio Corbucci del 1989 ed il thriller Caramelle da uno sconosciuto del 1987, diretto da Franco Ferrini.
    Anni novanta [modifica]
    Il suo ultimo film per il grande schermo è anche l'ultimo diretto da Nanni Loy: Pacco, doppio pacco e contropaccotto del 1993. Nella seconda metà degli anni novanta la Venier recitò invece in fiction come La voce del cuore (1995), Il goal del martin pescatore (1996) e Ritornare a volare (1998).
    A partire dal 1998 abbandona l'attività di attrice per concentrarsi solamente su quella di conduttrice televisiva. Torna al cinema solo per interpretare sé stessa, in Paparazzi, regia di Neri Parenti (1998), Torno a vivere da solo, regia di Jerry Calà (2008), Vacanze di Natale a Cortina, regia di Neri Parenti (2011).
    Carriera di conduttrice televisiva [modifica]

    Nanni Loy fu il talent scout che scoprì la verve e la simpatia televisiva di Mara Venier, lanciandola in televisione con alcune Candid Camera. Di lì a poco Mara cominciò a muovere i primi passi da conduttrice con il Cantagiro accanto all'allora semisconosciuto Fiorello, in Una rotonda sul mare e in Ora di punta.
    Il grande successo in Rai con Domenica In [modifica]
    Carlo Fuscagni volle chiamarla a condurre l'edizione 1993/'94 di Domenica in, trasmissione di punta di Rai Uno. Il successo che ottenne Mara fu tale che l'offerta di ripetersi nella guida del contenitore domenicale, le venne rinnovata per quattro anni consecutivi fino al 1997. Il fatto le avvalse l'appellativo televisivo di Signora della Domenica, e l'edizione 1996-1997 di Domenica in completò l'affermazione professionale e personale della conduttrice basata sugli indici d'ascolto e di gradimento del pubblico.
    Un particolare episodio di truffa nel gioco telefonico a premi che chiude la trasmissione accadde nell'edizione 1996-1997: in palio cento milioni di lire, il signor Marco da Roma, avendo già dato la risposta corretta alla prima domanda, risponde al secondo quesito Juliette Mayniel (madre di Alessandro Gassman). Si dà il caso che la seconda domanda originale (Qual è il nome della madre di Alessandro Gassman?) fosse stata sostituita dagli autori, sospettosi di irregolarità, pochi minuti prima del gioco a premi con Qual è il titolo dell'ultimo album di Franco Califano?. La puntata del 13 aprile 1997 si chiude tra le polemiche con la conduttrice visibilmente irritata[4].
    Nel periodo della conduzione di Domenica in, fu chiamata da Pippo Baudo a condurre anche il Dopofestival di Sanremo nel 1994 e Luna Park dal 1994 al 1997 conducendone la puntata del mercoledì. Risale a questi anni lo scalpore suscitato dalla vicenda delle telepromozioni. Mara Venier (come Pippo Baudo e Rosanna Lambertucci) viene indagata dal Tribunale di Milano con l'accusa di avere richiesto compensi personali extra per interpretare in modo persuasivo i messaggi pubblicitari. Nel 1998 la Venier patteggia la pena di un anno e quattro mesi per il reato di concussione dopo avere risarcito le aziende danneggiate[5].
    Passaggio a Mediaset nel 1997 [modifica]
    Il passaggio di Mara Venier in pianta stabile da Rai a Mediaset avvenne nel 1997, preceduto da alcune incursioni nella tv di Silvio Berlusconi, come la conduzione insieme a Mike Bongiorno su Rete 4 di Viva Napoli! (1994), e insieme a Corrado su Canale 5 di Gran Premio Internazionale dello Spettacolo (1995–1996).
    Nel 1997 sulle reti del Biscione Mara approda con la conduzione della serata evento dedicata alla moda Donna sotto le stelle, ma soprattutto con la trasmissione quotidiana Ciao Mara nella fascia del mezzogiorno. Il programma non ebbe fortuna e venne chiuso poco dopo per bassi ascolti. Sempre a Mediaset condusse con altrettanti freddi consensi le trasmissioni Una goccia nel mare e Forza papà nel 1998, e nel 1999 La vita è meravigliosa.
    Il ritorno in Rai nel 2000 [modifica]
    Il 2000 è l’anno del ritorno di Mara in Rai, con la conduzione di Fantastica Italiana con Massimo Lopez. Prima ancora Mara aveva preso parte allo show più breve della storia della TV, Katia e Mara verso l'oriente, con Katia Ricciarelli, interrotto dopo pochissimi secondi, causa nubifragio. Sorte simile toccò un anno dopo allo show Venezia, la luna e tu ancora Mara e Katia, e ancora un programma interrotto a causa della pioggia.
    Nel 2001 Mara si ricongiunge a quella definita la sua "casa televisiva", affiancando Carlo Conti, Antonella Clerici ed Ela Weber nella conduzione di Domenica In.
    Il 5 gennaio del 2002 Mara Venier condusse su Rai Uno lo spettacolo "Un Ponte fra le Stelle - La Befana dei bambini vittime delle guerre e del terrorismo", ideato e prodotto da Ruggero Pegna e Far Films, con il Patrocinio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
    Visto il buon riscontro personale, nella stagione 2002/2003, ritorna ad esserne l'unica e sola conduttrice di Domenica In, richiamando con sé buona parte del cast con cui divise le fortunate edizioni degli anni novanta e nella stessa stagione televisiva conduce anche il programma Il castello quiz dell'access-prime time di Rai 1, alternandosi con Pippo Baudo e Carlo Conti.
    Torna ancora a Domenica in, per l'edizione 2004/2005, affiancata da Paolo Limiti e Massimo Giletti: con quest'ultimo si inscenano rapporti piuttosto burrascosi.
    Il 3 dicembre 2004 conduce una puntata speciale di Domenica in, intitolato Festa in casa Martini dedicata alla fiction di successo di Raiuno Un medico in famiglia, in seconda serata (dopo la puntata finale della quarta stagione della fiction), ospitando Lino Banfi, Lunetta Savino, Pietro Sermonti, Margot Sikabonyi, Francesco Salvi, Milena Vukotic e tutto il cast della serie TV.
    Nell'edizione 2005/2006 con Domenica In divisa in tre blocchi, la Venier conduce la prima parte diretta da Gianni Boncompagni intitolata Maramao ed inseguito sostituita dal rotocalco rosa Domenica In TV.
    La rissa TV e il cambio di conduttrice [modifica]
    La rissa in TV fra Adriano Pappalardo e Antonio Zequila, avvenuta durante una puntata di Domenica In del 2006, fu la causa che fece decidere in RAI la sostituzione e lo spodestamento di Mara, accusata di non avere frenato le intemperanze dialettiche, con la conduttrice Lorena Bianchetti.
    Il lavoro di conduttrice negli anni 2007-2009 [modifica]
    Il 24 dicembre 2007 ha condotto per Rai 2 il Concerto di Natale.
    Il 24 dicembre 2008 ha condotto di nuovo per Rai 2 il Concerto di Natale.
    Nel marzo 2009 passa su Canale 5 come inviata dal Brasile della quarta edizione del reality show La fattoria, condotto da Paola Perego.
    Il 24 dicembre 2009 ha condotto per la terza edizione consecutiva su Rai 2 il Concerto di Natale.
    Il successo in Rai [modifica]
    Nella stagione 2010-2011 conduce con enorme successo su Rai Uno La vita in diretta, affiancando così il giornalista Lamberto Sposini. Confermata anche nella stagione 2011-2012 con alcune novità: l'assenza di Lamberto Sposini per motivi di salute, sostituito da Marco Liorni, e l'allungamento della durata del programma.
    Il 24 dicembre 2010 conduce per la quarta edizione su Rai 2 il Concerto di Natale.
    Il 31 dicembre 2010 conduce su Rai Uno, in diretta da Rimini, L'anno che verrà, con Pino Insegno ottenendo ottimi ascolti.
    L'8 gennaio 2011 è giurata nel programma, Attenti a quei due - La sfida condotto da Fabrizio Frizzi e Max Giusti e in una puntata della stagione successiva, in onda nel febbraio 2012, del varietà condotto da Paola Perego e trasformato in sfida tra due VIP diversi per ogni puntata, Mara si "scontra" con Lorella Cuccarini in varie prove, vincendo la puntata.
    Il 30 maggio 2011 affianca Fabrizio Frizzi nella ventesima edizione de La partita del cuore.
    Nel 2012 La vita in diretta, condotta con Marco Liorni, si aggiudica il Premio Regia Televisiva, altrimenti detti gli Oscar della TV.
    Vita privata [modifica]

    A Mestre ha conosciuto l'attore Francesco Ferracini da cui ha avuto Elisabetta (divenuta poi conduttrice televisiva e che l'ha resa nonna nel 2002). I due si sono poi sposati, ma il matrimonio è naufragato poco dopo.
    Ha anche un figlio di nome Paolo che ha sempre vissuto con il padre, l'attore Pier Paolo Capponi e la moglie di quest'ultimo, Isabella Peretti, pur essendo stato affidato dal tribunale dei minori alla madre naturale.
    Nel 1984 ha sposato l'attore Jerry Calà, separandosi un anno dopo. Successivamente ha avuto una lunga relazione con Renzo Arbore, conclusasi nel 1997.
    È sposata dal 28 giugno 2006 con il produttore ed editore Nicola Carraro.
    Programmi TV [modifica]

    Una rotonda sul mare (Canale 5, 1990)
    Cantagiro (Rai 1, 1991-1992)
    Domenica in (Rai 1, 1993-1997, 2001-2003, 2004-2006)
    Dopofestival di Sanremo (Rai 1, 1994)
    Viva Napoli! (Rete 4, 1994)
    Luna park (Rai Uno, 1994-1997)
    Gran premio internazionale dello spettacolo (Canale 5, 1995-1996)
    La partita del cuore (Rai 1, 1996, 2011)
    Ciao Mara (Canale 5, 1997)
    Una goccia nel mare (Canale 5, 1997)
    Forza papà (Canale 5, 1998)
    Premio Barocco (Rai 1, 1998)
    La vita è meravigliosa (Canale 5, 1999)
    Katia e Mara verso oriente (Rai 1, 2000)
    Fantastica italiana (Rai 1, 2000)
    Venezia la luna e tu (Rai 1, 2001)
    Un ponte tra le stelle - La befana dei bambini vittime delle guerre e dei terrorismi (Rai 1, 5 gennaio 2002)
    Il castello (Rai 1, 2002-2003)
    Festa in casa Martini (Rai 1, 2004)
    Concerto di Natale (Rai 2, 2007-2010)
    La fattoria (Canale 5, 2009) Inviata
    La vita in diretta (Rai 1, dal 2010)
    Telethon (Rai 1, 2010-2011)
    L'anno che verrá (Rai 1, 2010)
    Buon pomeriggio Italia! (Rai 1, dal 2011)
    Premio Biagio Agnes (Rai 1, 2012)
    Filmografia [modifica]

    Cinema [modifica]
    1973 - Diario di un italiano, regia di Sergio Capogna
    1974 - La badessa di Castro, regia di Armando Crispino
    1974 - Abbasso tutti, viva noi, regia di Gino Mangini
    1976 - Cattivi pensieri, regia di Ugo Tognazzi
    1979 - Un'emozione in più, regia di Francesco Longo
    1980 - Zappatore, regia di Alfonso Brescia
    1981 - E noi non faremo Karakiri, regia di Francesco Longo
    1982 - Testa o croce, regia di Nanni Loy
    1983 - Al bar dello sport, regia di Francesco Massaro
    1984 - Chewingum, regia di Biagio Proietti
    1987 - Animali metropolitani, regia di Steno
    1987 - Caramelle da uno sconosciuto, regia di Franco Ferrini
    1987 - Kamikazen ultima notte a Milano, regia di Gabriele Salvatores
    1988 - Delitti e profumi, regia di Vittorio De Sisti
    1989 - Night Club, regia di Sergio Corbucci
    1990 - Il ritorno del grande amico, regia di Giorgio Molteni
    1993 - Pacco, doppio pacco e contropaccotto, regia di Nanni Loy
    Torna al cinema solo per interpretare sé stessa
    1998 - Paparazzi, regia di Neri Parenti
    2008 - Torno a vivere da solo, regia di Jerry Calà
    2011 - Vacanze di Natale a Cortina, regia di Neri Parenti
    Televisione [modifica]
    1973 - La porta sul buio, episodio La bambola, regia di Mario Foglietti
    1975 - Diagnosi, regia Mario Caiano
    1981 - Greggio e pericoloso, regia Enzo Tarquini
    1982 - Un gusto molto particolare, regia Giorgio Molteni
    1986 - Portami la luna, regia Carlo Cotti
    1986 - Professione vacanze, regia Vittorio De Sisti
    1987 - Tutti in palestra, regia Vittorio De Sisti
    1987 - La famiglia Brandacci, regia Sergio Martino
    1995 - La voce del cuore, regia Lodovico Gasparini
    1996 - Il goal del martin pescatore, regia Ruggero Miti
    1998 - Ritornare a volare, regia Ruggero Miti
    Note [modifica]

    ^ Who'S Who Sutter'S International Red Series
    ^ Varie riviste di spettacolo degli anni '70 e '80 (TV Sorrisi e canzoni, Radiocorriere TV, ecc...) indicano come anno di nascita il 1950. Alla fine degli anni '80 la data di nascita si sposta in avanti al 1952
    ^ Intervista nel programma Victor Victoria
    ^ Repubblica, 14/04/1997: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...omenica-in.html
    ^ Corriere della Sera, 10/07/1998:


    Edited by Cristiaan - 20/10/2023, 07:31
     
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    Edited by -Mariella- - 17/3/2019, 20:54
     
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    Mara Venier: «Volevano rottamarmi, ma sono una star dei social»
    La signora della domenica: «La mia rivincita a 68 anni. Sognavo una profumeria». Il marito: «Nicola è entrato nella mia vita in età adulta e non ha mai voluto cambiarmi»
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    «Il problema è che, ad un certo punto, qualcuno pensa che tu debba essere rottamata, perché non sei più giovane: sei da far fuori. È successo anche a me, qualche anno fa». E invece Mara Venier, 68 anni, oggi non è soltanto «la signora della domenica», con picchi di 3 milioni e 188 mila spettatori a puntata, ma anche un piccolo fenomeno social, con un milione e mezzo di follower su Instagram. Per fare paragoni importanti, Julia Roberts ne ha 5 milioni, Susan Sarandon un milione e duecento. «E anche Susan, nella emancipatissima America, ha avuto i suoi problemi di carriera legati all’età: il problema delle donne è che ad un certo punto della carriera finiscono in un binario morto. Nel mio caso, però, la vecchia, l’hanno richiamata!». Il suo storico camerino a Domenica In, la trasmissione di Rai 1 che ha condotto per la prima volta nel 1992 e dove è tornata lo scorso anno, è un vivaio di peperoncini «perché con l’invidia non si scherza: come diceva Benedetto Croce, “non è vero, ma ci credo”. La sua domenica su Rai 1 è tornata a fare la parte del leone. «Questa Domenica In è la rivincita della mia vita: fanno presto a umiliarci, a metterci all’angolo. Per questo il mio successo la dedico alle donne».

    Quando l’hanno richiamata alla conduzione era spaventata?
    «No, le cose che mi spaventano sono altre, come la corsa in ospedale dell’altra notte per la febbre del mio nipotino. La vera emozione è stata rientrare qua, in questo camerino: dal 1992 è lo sfondo dei miei cambi di vita e dei miei amori».

    A chi ha pensato quando si sono accese le telecamere?
    «Il primo pensiero è stato, come sempre, per mia madre che non c’è più. Mi sarebbe piaciuto che avesse potuto vedere il mio ritorno, era il suo sogno, me lo chiedeva sempre».

    Eppure con «La vita in diretta», dal 2010 al 2013, ha avuto un grande successo.
    «Con Marco Liorni e Lamberto Sposini, sempre su Rai1, abbiamo fatto degli ascolti pazzeschi. I primi due anni, prima di ammalarsi di Alzheimer, mia madre mi seguiva e io subito dopo la trasmissione correvo a chiamarla. Il suo commento era sempre lo stesso: “Beo, beo... ma la domenega?”. Per lei esisteva solo la domenica!».

    Nel frattempo è diventata una star social.
    «Quando qualche anno fa venne in trasmissione Tiziano Ferro mi chiese un autografo e subito dopo mi disse che era per sua nonna. In quel momento mi sono resa conto che il mio pubblico era quello delle zie e delle nonne, che peraltro adoro. Attraverso Instagram ho preso tutta una parte che non avevo».

    C’è la regia di qualcuno dietro ai social?
    «C’è stata la spinta di Alessia Marcuzzi, che amo come una figlia. Mi ha chiesto se ero iscritta a Instagram, le ho detto che non sapevo cosa fosse. Lei mi ha risposto: “dobbiamo subito aprire il tuo profilo”. Nei quattro anni a Mediaset mi sono sentita libera di fare quello che mi pareva: anche per questo non voglio competere con la tv commerciale, devo solo dire grazie».

    A proposito di età: cosa risponde allo scrittore francese Yann Moix che ha detto che non andrebbe mai a letto con una cinquantenne?
    «Penso che questo signore sia un disturbato e che la sua dichiarazione manca di rispetto a tutte le donne. Per giunta dice una cosa non vera, perché io a 49 anni ho incontrato mio marito Nicola Carraro, l’amore della mia vita, un uomo pieno di fascino, miliardario, galante. Poteva averle tutte, eppure ha voluto me».

    Come ha commentato suo marito il ritorno a «Domenica In»?
    «Ha fatto di tutto per convincermi a dire no. Mi ha detto: “conoscendoti, so che ti rovini la vita; nel momento in cui dirai di sì per te esisterà solo quello”. E così è stato».

    Perché non lo ha ascoltato?
    «Quando me l’hanno offerto ci ho pensato una notte: Nicola era a Santo Domingo, ci siamo sentiti al telefono e mi ha detto: “Mara, mi raccomando, non farti incastrare”. Gli ho detto di stare tranquillo, ma poi ho fatto il contrario. Per me era una sfida personale e in conferenza stampa l’ho messo in chiaro: la responsabilità della trasmissione sarebbe stata tutta mia».

    Se fosse andata male?
    «Non avrebbe cambiato la mia vita: volevo dare al pubblico di Rai 1 tre ore di intrattenimento classico, una domenica di buon livello. Per me l’intervista alla sorella di Stefano Cucchi è stato un momento di grande intensità».

    Il successo non le interessava più di tanto?
    «Fuori dalla televisione ho una vita molto normale ed estranea a questi meccanismi. Non pensavo mai che mi accadesse tutto questo: il mio sogno era aprire una profumeria».

    Da che famiglia proviene?
    «Modesta e molto unita: mio padre faceva il ferroviere, mia mamma la sarta. Ero un maschiaccio, il capobanda dei miei amici».

    Un ricordo della sua infanzia.
    «A sei anni, con mio papà, che ho adorato. Suonava la fisarmonica e il sabato si fermava con gli amici alla «Baracheta», un bar: offriva le ombrete e finiva i soldi. Mia mamma a una certa ora mi diceva: “papà non è ancora tornato, vai a prenderlo”. Mia sorella si vergognava, io mai: lo trovavo seduto con la sua fisarmonica e siccome barcollava ce ne tornavamo spingendo la bicicletta. Lo tenevo con la manina».

    A 17 anni è rimasta incinta. Come la prese la sua famiglia?
    «Non mi hanno mai giudicato, piuttosto era il prete che non voleva sposarmi. Ma mio marito (Francesco Ferracini, ndr) voleva tentare la carriera di attore e la sera stessa delle nozze è partito per Roma. Così sono rimasta a vivere a casa dei miei, tre palazzi delle Ferrovie con sessanta famiglie ciascuno: quando uscivo tutti si affacciavano. Ero uno scandalo».

    I momenti difficili?
    «Quando ho scoperto di essere in attesa di mio figlio Paolo, papà era ricoverato a Mestre e non sapevo come dirglielo: ero già separata e avevo un nuovo compagno. “Papà mi vergogno, ma devo dirti una cosa, sono incinta”. Lui mi ha sorriso : “Mara, questo è un maschio”».

    Che voto si dà come madre?
    «Oggi 10, perché ho avuto tanto coraggio, pur commettendo i miei errori. Ma ho lavorato sempre per crescerli: appena è nata Elisabetta ho cominciato a fare l’indossatrice per i rappresentanti. Andavamo in giro con un furgone, monta e smonta gli stand, morivo di freddo, in costume d’inverno. Poi mi è capitato Osvaldo, un rappresentante di Roma che mentre macinavamo chilometri cantava La società dei magnaccioni di Lando Fiorini e mi faceva immaginare una città strepitosa: mi sono detta: “mio marito vive lì, perché non vado?”».

    Il suo «sbarco» a Roma?
    «Con un cappottino cucito da mia madre a quadratini bianchi e neri: a Mestre faceva un freddo pazzesco, mentre a Roma era primavera. Mi è venuto a prendere mio marito con quattro amici, uno di loro era Roberto Capucci, lo stilista che poi ho ospitato in trasmissione. È stato lui, intenerito, a trovarmi il primo lavoro: un servizio per Harper’s Bazaar pagato 500 mila lire. Da lì ho affittato una casa sulla Aurelia e la mia vita è ripartita».

    Si sente più romana o veneziana?
    «Purtroppo a Venezia non mi sento più a casa: volevano che facessi il sindaco, ma ho rifiutato, bisogna essere persone serie e accettare di fare solo quello di cui si è capaci. Anche se secondo i sondaggi sarei stata eletta».

    Il dolore più grande?
    «La perdita di mia madre. Soffriva di Alzheimer, il giorno in cui sono andata a trovarla in clinica e lei mi ha detto con gli occhi persi “buongiorno signora” sono morta anche io».

    L’amore più grande?
    «Mio marito Nicola: è entrato nella mia vita in età adulta e non ha mai voluto cambiarmi. Ma sono stata pazza di Jerry Calà e con Arbore abbiamo diviso 12 anni importanti. Se Renzo chiama io corro: tra di noi c’è ancora amore, quello delle persone che si vogliono bene».

    Il primo incontro con suo marito?
    «A una cena organizzata dalla mia migliore amica Melania Rizzoli: Nicola era appena rientrato dall’estero e c’erano molte donne interessate a conoscerlo. Quando l’ho visto entrare al ristorante ho pensato: “Oddio che cumenda milanese, non c’entra proprio niente con me!”.

    E invece...
    «E invece mentre le altre convitate cercavano di far colpo, noi ci studiavamo. “Io la conosco, so che lei fa un’ottima pasta e fagioli”, mi disse. Glielo aveva detto qualche anno prima Jerry Calà, di cui lui aveva prodotto un film. A quel punto mi era anche antipatico, pensavo mi dicesse “la conosco, lei è la signora della domenica”, invece la pasta e fagioli... È stato un lento corteggiamento».

    Il successo ha innescato mai competizione con i suoi compagni?
    «Macché: quando stavo con Jerry ero una poveraccia. Renzo invece mi ha fatto scuola: era orgoglioso dei miei risultati. Anche se è vero che quando hai successo cominci a lavorare tanto e rischi, come coppia, di perderti: col senno di poi lavorerei di meno».

    Condurrebbe Sanremo?
    «Ho fatto un Dopo Festival con Renato Zero e Roberto D’Agostino, ci siamo divertiti tanto. Il Festival invece mi creerebbe tensione, la conduzione canonica in piedi non è per me. Io sto bene seduta, accogliente, seduta sul mio divano».
     
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    Mara Venier
    data di nascita: venerdì 20 ottobre 1950 (73 anni fa)
    tantissimi auguri cara Mara.

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3 replies since 14/4/2013, 22:40   1207 views
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