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Linda
Etimologia: Derivante dal tedesco "Linde", che significa "scudo di tiglio", è un troncamento del nome Teodolinda. La sua fortuna è iniziata nell'Ottocento grazie all'opera di Donizetti "Linda di Chamonix". Attualmente è un nome ampiamente diffuso in tutta Italia.
Carattere: E' sempre attenta ai bisogni degli altri, specialmente di coloro che soffrono, dando spesso tutta se stessa e quello che ha per alleviare la loro miseria. Può diventare una determinata ed abile donna d'affari, anche se vivrà il lavoro sempre con creatività e semplicità, senza andare in cerca del successo e della ricchezza. In campo sentimentale, è attratta dagli uomini protettivi, che sappiano rispettarla e soddisfare il suo bisogno di sentirsi amata.
Numero fortunato: 4. -
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Germano
Etimologia: Si tratta di un antico "cognomen" in uso presso i romani, designante le popolazioni celtiche ed i loro discendenti già nel I secolo d.C. C'è invece chi vi legge la derivazione dall'illirico "gh'herm", "caldo". Ha avuto sempre una discreta diffusione, sin dall'Alto Medioevo.
Carattere: Considera il mondo una grande ruota in cui a volte si è aiutati dalla fortuna, in altre occorre determinazione per vincere le avversità della sorte. Inizia una storia d'amore solo quando è ispirato e convinto di aver trovato una donna con la D maiuscola, rassicurante ma anche combattiva. Lascia che ognuno esprima il proprio pensiero e riesce ad ottenere facili consensi alle sue idee perché le enuncia con amorevolezza.
Numero fortunato: 1. -
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3 novembre: Silvia
Silvia
Di origine latina, significa abitante del bosco.
Fu la madre di San Gregorio Magno, divenuto papa nel 590. Silvia nacque intorno al 520, forse era originaria della Sicilia. Sposò Gordiano, un senatore romano che si convertì al cristianesimo, con cui visse sul colle Celio, dove ora si trova la chiesa di San Gregorio. Ebbero, probabilmente, due figli, ma del secondogenito non si hanno notizie precise. Nonostante la posizione sociale elevata, visse una vita all'insegna della preghiera e della penitenza diventando un forte esempio di cristianità per il figlio Gregorio e proprio per essere stata di così fondamentale importanza per la sua vita spirituale, è venerata come santa. Rimasta vedova nel 573 e consapevole che Gregorio, ormai deciso a dedicarsi alla vita monastica, non avesse più bisogno della sua guida, si ritirò in clausura nel monastero di San Paolo fuori le Mura e anche la loro casa del Celio fu quindi trasformata da Gregorio in unmonastero in cui egli stesso fu monaco. Morì probabilmente nel 592, dopo aver avuto la gioia di vedere suo figlio diventare papa.
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Zaccaria
Etimologia: Risale all'ebraico "Zakharyàh", composto da "zackhar", "ricordarsi", e dalla contrazione di "Yahvè", nel significato di "Dio si è ricordato". Mutuato poi nel greco "Zacharias" e nel latino ecclesiastico "Zacharia", entrò presto in uso tra i primi cristiani, per il culto del padre di san Giovanni Battista.
Carattere: E' entusiasta, testardo e tenace. L'idea di essere sconfitto non lo tocca, perché è sorretto da una fede incrollabile nella potenza delle forze del bene. Monogamo, ama con tutta l'anima la fortunata donna con cui si sposa; la accudisce, la rende felice e la sorregge fino... a che morte non li separi! Difende strenuamente la sua vita privata, su cui preferisce sorvolare.
Numero fortunato: 8. -
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Leonardo
Etimologia: Dal personale longobardo "Leonhart", "che ha la forza di un leone", è diffuso sin dal VI secolo, sia tra i Germani che a Roma, con la forma latina "Leonardus".
Carattere: Ha molte idee e una mente attiva, che vaga alla scoperta degli apparentemente indecifrabili misteri della natura. E' un inguaribile utopista. Cerca una donna con cui sentirsi dentro una sfera di cristallo dove il resto del mondo non possa entrare fino a quando la passione non si sia completamente esaurita. Con gli altri ha poche relazioni, molto intense, basate su interessi ed esigenze comuni. Festaiolo ma anche imprendibile solitario, è intransigente e rigoroso.
Numero fortunato: 3. -
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Goffredo
Etimologia: Dal germanico "Godefrit", composto da "Got", "Dio", e da "fridu", "amicizia", nel significato di "amicizia (pace) di Dio", questo personale si diffuse in Italia dopo la prima Crociata, grazie al prestigio di Goffredo di Buglione, che liberò Gerusalemme nel 1099. Oggi è presente quasi esclusivamente nel Centro Italia.
Carattere: Vorrebbe essere cauto e prudente, meticoloso e preciso, ordinato e benvoluto da tutti. Quando si impegna seriamente e modera la sua impulsività, ci riesce bene. Tuttavia, nel rapporto con gli altri, la sua suscettibilità può creargli seri problemi; le battute di spirito lo offendono facilmente e pensa, a torto, di essere poco bello o poco intelligente.
Numero fortunato: 4. -
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Leone
Etimologia: Nella Grecia classica, "Léon" era un personale abbastanza frequente, in auge grazie all'omonimo, formidabile felino. Anche a Roma, per lo stesso motivo, "Leo" divenne presto un "cognomen" alquanto diffuso. Ben tredici pontefici lo scelsero poi come appellativo, a testimonianza della sua diffusione anche in ambienti cristiani.
Carattere: Ha cuore e coraggio. Calmo e tranquillo, preferisce pensare piuttosto che agire. E' un filosofo nato e crede molto nella capacità di migliorarsi. Sublimato o concretamente realizzato, l'amore è per lui linfa vitale. Si trova bene con donne devote e fantasiose. Esprime simpatie e antipatie istintivamente; un po' prepotente, protegge però strenuamente la sua privacy.
Numero fortunato: 9
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Martino
Etimologia: Dal latino "Martinus", derivato da "Mars", "Martis", significa "dedito a Marte", il dio della Guerra, ed è attestato già in epoca pagana nelle Gallie. Deve la sua popolarità soprattutto a San Martino di Tours, prima cavaliere della guardia imperiale di Roma, poi vescovo.
Carattere: Apparentemente estroverso e moderno, in realtà è un po' chiuso e moralista. Ama stare in compagnia degli altri ma come osservatore, isolandosi di tanto in tanto con la mente per seguire i propri pensieri. Ha un legame molto stretto con la madre, che va scemando quando incontra la donna della sua vita. In amore è un compagno affettuoso e fedele e l'armonia di coppia riesce a dargli grande energia sul lavoro, dove quasi sempre ha successo e fortuna.
Numero fortunato: 8. -
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Diego
Ha origine dal greco didakhé e significa istruito.
Nacque da una famiglia molto povera a San Nicola del Puerto, nella provincia di Siviglia, nel 1400. Il suo nome di battesimo fu Giacomo, Jago in spagnolo, che la pronuncia dialettale trasformò in Diego. In età giovanile abbandonò la casa dei suoi genitori e scelse di vivere in solitudine procurandosi da vivere coltivando la terra e tramite le elemosine. In seguito entrò, come frate laico, nell'Ordine francescano e si dedicò all'assistenza dei malati, dei poveri e dei pellegrini. Nel 1441 fu mandato come missionario nelle isole Canarie dove, per circa otto anni, fu artefice dell'evangelizzazione degli indigeni. Nel 1450 si recò in pellegrinaggio a Roma per assistere alla canonizzazione di San Bernardino da Siena. Vi giunse nel pieno di una terribile carestia e si prodigò per soccorrere gli ammalati, aiutandoli anche grazie alle elemosine che riuscì a raccogliere. Tornato in Spagna chiese ai suoi superiori di potersi ritirare a condurre vita eremitica e trascorse alcuni anni tra penitenze, privazioni, flagellazioni e dedicandosi alla vita contemplativa. Nel 1456 fu chiamato dalle autorità francescane nel convento appena ultimato di Alcalà de Henares, nei pressi di Madrid; qui morì il 12 novembre 1463. San Diego ebbe in vita il dono dei miracoli attraverso i quali riuscì a far guarire molti ammalati. Si racconta che, essendo molto caritatevole, spesso prendeva il pane dalla dispensa del convento per portarlo ai poveri, ma questo suo comportamento non sempre era ben visto dai confratelli. Un giorno, mentre usciva con il pane nascosto nella tunica, fermato dal frate guardiano, gli disse che stava portando con sé delle rose. Poiché era una fredda giornata invernale, il frate guardiano non gli credette ma non potè fare a meno di cambiare idea quando controllò e vide tante belle rose tra le pieghe della tunica di San Diego. Il culto del santo si diffuse principalmente in Spagna, il cui re Filippo II ne promosse la canonizzazione, avvenuta nel 1588. Subito dopo la canonizzazione, in Italia il suo culto si diffuse a Canicattì, di cui San Diego è patrono, infatti già nei primi anni del Seicento molti cittadini del paese siciliano, portavano il suo nome . San Diego viene invocato contro le infermità.. -
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Basilica di San Frediano.
18 novembre: Frediano
Di origine tedesca, significa portatore di pace.
Nacque in Irlanda intorno al 500, ma non è nota la data certa della sua nascita. Dopo essere diventato monaco, partì per un pellegrinaggio a Roma. Durante il viaggio di ritorno si fermò a Lucca per condurre una rigida vita da eremita, ma ben presto si riunirono intorno a lui molti religiosi e si diffuse la fama della sua cultura e della sua vitalità. Infatti nel 560 fu eletto vescovo di Lucca e successivamente fondò la chiesa di San Vincenzo che oggi porta il suo nome. Fu molto attivo e si prodigò per il bene della sua diocesi; poiché possedeva nozioni di idraulica, progettò un canale per evitare le inondazioni del fiume Serchio che all'epoca minacciavano il territorio. La leggenda racconta che Frediano, con un rastrello, avesse indicato al fiume dove doveva scorrere e questo avesse ubbidito; così la deviazione del fiume Serchio divenne un miracolo di San Frediano e la sua popolarità crebbe ancora di più. Egli si adoperò anche per convertire i Longobardi e fondò una comunità di monaci da cui nacquero "i canonici di SanFrediano". Morì probabilmente nel 588 e fu canonizzato circa dieci anni più tardi. Le sue spoglie riposano a Lucca nella basilica che porta il suo nome. Viene invocato contro le inondazioni.. -
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Romeo
Etimologia: Dal greco "rhomaios", latinizzato in "romaéus", era un termine indicante un "di Roma, romano". Divenne quindi il soprannome per tutti coloro che, almeno una volta, si erano recati in pellegrinaggio a Roma. Per altri ha origine dl greco "rhomé", "forza, robustezza".
Carattere: Abbagliato dalle apparenze e a volte indeciso, non ha sempre ben chiaro quale sia il modo migliore per ottenere ciò che vuole. Si innamora di donne molto eleganti e belle; preferisce le straniere, perché da loro apprende nuovi modi per manifestare l'amore. Anche se fedele agli amici, la sua disponibilità non è mai totale; è un po' chiuso e non dice volentieri ciò che lo emoziona veramente.
Numero fortunato: 3. -
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Andrea
Etimologia: Dal sostantivo greco "andreia" "coraggio" e dall'aggettivo "andreios", "coraggioso", derivati dal termine "anér-andròs" "uomo", mutua il significato di "virile, valoroso, coraggioso". E' presente, specie in età ellenistica, in tutto il bacino del Mediterraneo. In molte nazioni europee il nome oggi è usato sia al maschile che al femminile.
Carattere: Desideroso di molto affetto e di solidi rapporti familiari, maschera queste sue esigenze con atteggiamenti talvolta prepotenti. E' portato al matrimonio e cerca una donna che abbia molti amici, che sia allegra e divertente. Tace finché non capisce bene chi sia il suo interlocutore, ma quando è riuscito ad individuarlo, instaura con lui un dialogo piacevole, che lo mette a proprio agio.
Numero fortunato: 7
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Viviana
Etimologia: Nasce dal latino "Vibianus", nome attestato sin dall'epoca imperiale, derivante dall'antico "Vibius", che ha origine dall'etrusco "vipie", "che vive". Ha trovato nuovo impulso nel Medioevo, grazie ai poemi epico cavallereschi, anche se, oggi, è usato solo nella forma femminile.
Carattere: Naturalmente portata al successo economico, sia professionale che finanziario è una brava parlatrice, ha una mente intuitiva e una buona memoria visiva. E' un misto di dolcezza e intraprendenza; desidera una relazione costante e aspira al matrimonio tradizionale, con un uomo semplice, affettuoso, e protettivo... simile per certi atteggiamenti a suo padre. Ama molto i bambini.
Numero fortunato: 6.
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