La panchina di Mariella Forever

AECHMEA - CURE E CONSIGLI

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  1. EternBoyX
     
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    aechmea-brattee
    Queste piante arrivano da molto lontano, ma da tempo hanno trovato spazio nelle nostre case, dove vengono coltivate per la bellissima e prolungata fioritura e per il fogliame. In natura si sviluppano nelle foreste pluviali del sud america, dove tendono a crescere come piante epifite, ovvero senza affondare le radici nel terreno: si sviluppano alle biforcazioni dei rami, tra le fronde spesse di altre piante, ovunque un poco di fogliame in decomposizioni fornisca un poco di spazio per le radici.
    Anche in appartamento è consigliabile imitare la natura, quindi coltiviamo le nostre acmee in contenitori molto piccoli, dove le radici trovino giusto lo spazio per infilarsi, senza allargarsi a piacere.
    Da questo apparato radicale poco sviluppato, ma costituito da grosse radici carnose, si sviluppa una fitta rosetta di grandi foglie disposte a spirale, rigide e carnose, arcuate, lunghe fino a 40-50 cm, con apice acuminato; al punto in cui si uniscono si viene a formare un piccolo calice, da cui si sviluppa una grande infiorescenza, la parte più decorativa della pianta: il fiore delle acmee è costituito da brattee rigide, semilegnose, di colore rosato, aranciato o rosso, che formano una specie di pannocchia, da cui sbocceranno per alcune settimane piccoli fiori rossi, viola o rosati.
    La specie più diffusa in coltivazione è l'Aechmea fasciata, con infiorescenza rosa, fiori viola, e fogliame di colore verde scuso, segnato da bande di colore scuro o da striature pruinose di colore bianco-grigio; esistono alcune altre specie di Aechmea, con fiore di colore differente, ma anche con fogliame di colore chiaro, o con bande laterali in colore contrastante.aechmea-pianta


    Come si coltivano
    Queste piante non sono molto esigenti, necessitano di essere posizionate in un luogo luminoso, non direttamente esposto ai raggi solari, con una temperatura minima che non scenda mai al di sotto dai 12-15°C, per tutto l'arco dell'anno.
    Prediligono un clima ben umido, ma non amano avere le radici immerse nell'acqua: è quindi consigliabile vaporizzare spesso la pianta, ma evitare di bagnare eccessivamente il terreno. Il modo migliore per fornire acqua alle acmee imita la natura: invece di bagnare il terreno depositiamo nel calice formato dalle foglie la poca acqua che contiene; questa poca acqua è sufficiente per far vegetare la pianta, evitando di favorire lo sviluppo di marciumi radicali o del colletto, a cui la pianta è facilmente soggetta.
    Poniamo a dimora la nostra pianta in un terreno soffice e ben drenato, costituito da pezzetti di corteccia, torba, terriccio di foglie e sabbia; generalmente non è necessario rinvasare queste piante. Si interviene cambiando il vaso solo quando la pianta cresce tanto da non permettere al contenitore di sostenerla; in questi casi si posiziona la pianta in un vaso leggermente più ampio del precedente, ponendo sul fondo del contenitore uno strato di ghiaia, in modo da appesantirlo.

    Gli strani fiori delle bromeliacee
    Tutte le bromeliacee producono particolari infiorescenze, che portano i piccoli fiori; l'intera fioritura impiega settimane per svilupparsi del tutto, visto che ogni pianta produce svariati fiori, ognuno dei quali sboccia spesso solitario, seguito da un altro quando il primo è appassito.
    Al termine della fioritura, nell'arco di alcuni mesi, la pianta muore: dapprima disseccano le brattee dell'infiorescenza, poi cominciano a disseccare tutte le foglie. Ai lati della pianta però noteremo nuovi germogli, che daranno origine a nuove piante; possiamo staccarli dalla pianta madre e rinvasarli singolarmente, oppure lasciare che si sviluppino nello stesso vaso, dando origine ad una colonia di piante. La vita di una singola pianta può comunque durare alcuni anni, dal germoglio fino alla sfioritura delle brattee dell'infiorescenza.
    Le nuove piante non sempre riescono a sviluppare i fiori in appartamento, dove in genere trovano una quantità di luce troppo scarsa.

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    Edited by -Mariella- - 28/5/2018, 18:36
     
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    AECHMEA FASCIATA

    Il nome originale della pianta è Aechmea ma comunemente viene chiamata Ecmea. Essa è molto diffusa all’interno degli appartamenti sia per la bellezza naturale che offre sia per la sua facilità di coltivazione. Per quanto riguarda la famiglia di appartenenza di questo genere si parla di Bromeliaceae di cui il piu’ noto è il genere dell’Ananas.



    Il genere stesso Aechmea comprende circa 50 specie di piante sempreverdi per lo piu’ epifite e originarie dell’America meridionale. L’apparato radicale di tali piante è molto ridotto, la sua funzione è quella di ancoraggio ma per l’assorbimento dell’acqua la pianta si avvale dell’apparato fogliare.



    Le foglie sono costituite di una lamina di colore verde o grigio con i margini seghettati oppure lisci, esse si presentano rigide e inguainate, si sviluppano a spirale quasi a formare una rosetta con un vuoto al centro, da tale spazio spunterà un fiore. E’ proprio nella coppa formata dalla rosetta delle foglie che si raccolgono gli elementi nutritivi, a partire dall’acqua piovana ma anche da residui vegetali e animali che vi si depositano. L’infiorescenza si presenta a spiga dalla quale emergono dei piccoli fiori. Tali fiori sono circondati da rigide brattee e colorate di rosso, giallo, rosa, arancione.

    La durata delle bratttee è prolungata nei mesi. Il frutto dell’Aechmea è una bacca. In botanica l’Aechmea è definita monocarpica in quanto fiorisce una volta sola e l’infiorescenza ha pero’ una lunga durata, passato questo momento la pianta muore ma dai suoi germogli possono avere origine altre piante.

    Nome
    Aechmea

    Ambiente
    L’Ecmea puo’ essere coltivata e mantenuta in un vaso, anche di piccole dimensioni in quanto le sue radici hanno una lunghezza ridotta. Il terriccio deve essere composti di torba, aghi di pino, terriccio di foglie e sabbia. Il terriccio deve garantire un buon drenaggio per evitare ristagni idrici. Comunque si tratta di una pianta che necessita di molto sole e di un giusto grado di umidità, dunque in appartamento non è sicuro che essa produca l’infiorescenza. In genere comunque il fiore si presenta dopo i 3 anni e a seguire la pianta muore, anche perché la rosetta non è piu’ in grado si potersi sviluppare avendo lo spazio ostruito dal fiore stesso.

    Temperatura
    Sono piante che non tollerano le correnti di aria e i ristagni idrici. La temperatura dovrebbe essere intorno ai 20° in estate e mai sotto i 10° in inverno. Amano il sole ma possono vivere anche in zone senza luce diretta, come in casa, anche se questo puo’ andare a discapito della fioritura.

    Mantenimento
    L’annaffiatura è particolare e di fondamentale importanza: occorre riempire la coppa formata dalla rosetta e ogni mese tale pozzetto naturale va svuotato per eliminare residui vegetali e animali in putrefascenza che potrebbero rovinare la pianta. Non sono piante che necessitano di fertilizzante in maniera massiccia, va evitato assolutamente di metterlo nel pozzetto della rosetta, altrimenti si brucerebbe la pianta stessa.

    Avversità
    Le foglie sono la variabile che indica le condizioni di salute della pianta. Essa puo’ essere attaccata da parassiti, avere poca umidità, soffrire la mancanza di luce, soffrire il ristagno di acqua, soffrire acqua troppo ricca di calcare. Le foglie quindi potrebbero presentare macchie marroni, essere bruciate, avere un colore poco intenso, risultare oblunghe e fine. In ogni caso si procede andando a rimediare cambiando il proprio trattamento alla pianta, ambiente, temperatura, cura ma anche, in caso di gravi infezioni, utilizzando adeguati pesticidi.
    Aechmea
    Aechmea_fasciata2
    bromeliad-aechmea-weilbachii
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    La Aechmea (conosciuto anche come aecmea) è una splendida bromeliacea, molto diffusa nei nostri appartamenti, non solo per la sua bellezza ma anche per la facilità di coltivazione.

    CLASSIFICAZIONE BOTANICA

    Regno
    : Plantae

    Clado
    : Angiosperme
    Clado
    : Monocotiledini
    Clado
    : Commelinoidi
    Ordine
    : Poales

    Famiglia
    : Bromeliaceae

    Genere
    : Aechmea

    Specie
    : vedere il paragrafo “Principali specie”

    CARATTERISTICHE GENERALI

    Il genere Aechmea (conosciuto anche come ecmea) appartiene alla famiglia delle Bromeliaceae (il membro più noto di questa famiglia è l'Ananas) e comprende circa 50 specie di piante sempreverdi quasi tutte epifite, molto apprezzate per la loro bellezza, originarie dell'America meridionale.

    Possiedono un apparato radicale ridotto e pertanto assorbono l'acqua necessaria al loro sviluppo soprattutto attraverso l'apparato fogliare. Le radici infatti servono per l'ancoraggio e non per l'assunzione delle sostanze nutritive, funzione che viene assolta da piccole scaglie presenti nelle foglie.

    Le foglie sono caratterizzate da una lamina per lo più lucida di colore verde-grigio, più o meno screziate, con i margini lisci o seghettati.

    La particolarità delle foglie è che sono disposte in modo da incanalare l'acqua all'interno di una rosetta centrale nata per allargamento delle loro basi formando una sorta di coppa nella quale in natura si raccoglie appunto l'acqua piovana. In questa riserva d'acqua si accumulano una flora ed una fauna spesso abbondanti: residui vegetali e animali che con la decomposizione vengono in parte digeriti sicchè in un certo qual modo possiamo parlare di piante carnivore (anche se in maniera molto limitata).


    Dalla parte centrale della rosetta emerge l'infiorescenza a spiga dove si trovano numerosi fiorellini circondati da brattee rigide e variamente colorate di rosa, giallo, rosso o arancio di lunga durata (anche diversi mesi).

    Botanicamente questa pianta è definita monocarpica vale a dire che fiorisce una sola volta nella sua vita infatti dopo la fioritura la pianta muore (dopo un periodo di tempo variabile da specie a specie) ma lascia dei germogli alla sua base che daranno origine a delle nuove piante.

    https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&es...o9P3Y4DaU5374qQ
     
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    TECNICA COLTURALE
    Le Aechmea richiedono temperature intorno ai 15-20°C nel periodo estivo mentre durante il periodo invernale non devono scendere sotto i 10°C.

    Sono piante che amano la luce ma non il sole diretto. Le piante adulte riescono a vegetare bene anche in condizioni di non eccessiva illuminazione che però va a discapito della fioritura che richiede viceversa una fortissima illuminazione e un'alta umidità ambientale.

    Non tollerano le correnti d'aria.

    ANNAFFIATURA
    L'annaffiatura dell'Aechmea è particolare: va riempito il pozzetto che si trova al centro della rosetta e deve essere sempre pieno ed ogni mese va svuotato per rinnovare l'acqua ed eliminare eventuali sali, residui vegetali o animali o altre sostanze che potrebbero putrefarsi e danneggiare la pianta.foto_185
    Il terriccio va mantenuto costantemente umido (non bagnato) facendo attenzione a non lasciare acqua nel sottovaso in quanto non tollera i ristagni idrici.

    Una cosa molto importante è che queste piante non amano il calcare (e l'acqua troppo fredda) per cui o si usa dell'acqua demineralizzata o acqua piovana oppure si può bollire l'acqua del rubinetto dopo averla fatta bollire con qualche goccia di aceto prima di utilizzarla.

    TIPO DI TERRENO - RINVASO
    Si utilizza un buon terriccio formato da torba, terriccio di foglie, aghi di pino e un po' di sabbia in modo che il ph sia intorno a 5-5,6.

    In considerazione del fatto che hanno un apparato radicale di dimensioni molto ridotte, il vaso deve essere di piccole dimensioni.

    Si rinvasa all'inizio della primavera tenendo presente che in genere queste piante durano, dopo che hanno fiorit,o circa due anni e la pianta si rinnova dai germogli basali.

    Molto importante che il terriccio consenta il rapido sgrondo dell'acqua di irrigazione in eccesso in quanto le aechmea non tollerano i ristagni idrici.





    CONCIMAZIONE

    Le Aechmea non necessitano di grandi quantità di fertilizzante

    Non va mai messo il fertilizzante (o qualunque altra sostanza) nel pozzetto della rosetta di foglie in quanto potrebbe bruciare le foglie o provocare lo sviluppo di alghe nocive per la pianta.

    Si può utilizzare un buon concime liquido da diluire nell'acqua di irrigazione ogni 2-3 settimane o del concime in granuli a lento rilascio.

    Si usa un concime ben bilanciato vale a dire che contenga sia macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi quali il quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.

    Qualunque tipo di concime si utilizzi ricordarsi di dimezzare le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione.

    FIORITURA

    La Aechmea dopo circa 3 anni di vita, se le condizioni di coltivazione sono ottimali, fiorisce di solito d'estate anche se dopo tale periodo, variabile da specie a specie e da pianta a pianta, la aechmea muore impossibilitata anche a sviluppare nuove foglie a causa della presenza dell'infiorescenza che ostruisce la rosetta.

    Non è facile che questa pianta fiorisca in appartamento in quanto richiede una elevata quantità di luce (non sole diretto) ed una elevata umidità, entrambe condizioni non facili da realizzare all'interno di un appartamento.

    Se la pianta non fiorisce e ritenete che abbia raggiunto "l'età" e siano ben conformate per produrre i fiori e siete certi di aver assicurato le condizioni di luce, umidità, temperatura e soprattutto concimazione ottimali potete procedere in questo modo: mettete la pianta dentro un sacchetto di plastica trasparente con una mela matura e poi chiudete il sacchetto. Tenete la pianta in questo modo per una settimana. La mela maturando, libererà etilene che innesca nella pianta una reazione chimica che le dice "è ora di fiorire".

    Attenzione a non fare il trattamento su piante che non abbiano raggiunto almeno il terzo anno di età e non siano di piccole dimensioni perchè ciò potrebbe danneggiarle e comunque non sarebbero influenzate dal trattamento.

    POTATURA

    Di solito non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie che via via disseccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

    Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.




    MOLTIPLICAZIONE

    Si propaga dai germogli basali.

    MOLTIPLICAZIONE PER GERMOGLI

    Dopo la fioritura la vecchia rosetta di foglie muore ma prima che ciò avvenga alla base della pianta si formano dei germogli solitamente all'interno della base delle foglie per proteggerli o comunque nelle immediate vicinanze.

    Questi germogli in qualunque periodo dell'anno e una volta che hanno raggiunto un'altezza di almeno 15 cm possono essere prelevati dalla pianta madre con un po' di radici e dopo qualche giorno (aspettare che il la ferita del taglio si asciughi) piantati in vasetti singoli utilizzando una composta così come indicato per le piante adulte.

    Moltiplicazione Aechmea per polloni Moltiplicazione Aechmea per polloni

    Poichè durante questo periodo la terra deve mantenersi intorno ai 24-27°C ed essere costantemente umida, ricoprire il vaso con un foglio di plastica (usate dei bastoncini che sistemerete nel terriccio per tenere la plastica alta) e riponetelo in un luogo a mezzombra.

    Ogni giorno aprite l'involucro e controllate il grado di umidità del terriccio e fate un modo che sia sempre umido ed eliminate eventuale condensa che si è addensata nella plastica.

    Dopo circa 4-6 settimane le radici dovrebbero avere attecchito a qual punto si toglie la plastica e si tratta la pianta come se fosse adulta. Dopo circa un anno le vostre nuove piante possono essere travasate in vasi di maggiori dimensioni.




    PARASSITI E MALATTIE

    Con questo tipo di piante bisogna ricordare che la somministrazione di antiparassitari va fatta con molta cautela e devono eventualmente essere somministrati in modo che non ristagnino nel pozzetto pieno d'acqua in quanto potrebbe danneggiare le foglie.

    Foglie che iniziano a perdere il loro colore vivace ed hanno un aspetto stentato

    Questo sintomo è indice o di poche annaffiature, poca umidità o di correnti d'aria. 
    Rimedi: regolarsi di conseguenza.

    Foglie che perdono la loro brillantezza e tendono ad allungarsi e a diventare più verdi con perdita delle screziature

    Questo sintomo è indice di poca luce. 
    Rimedi: spostare la pianta in un luogo più luminoso.

    Foglie che tendono a sbiadirsi, con parti "bruciate"

    Questo sintomo è indice di troppa luce. 
    Rimedi: spostare la pianta in un luogo meno luminoso.

    Foglie che presentano sul bordo esterno delle foglie, nella parte bassa una sostanza biancastra

    Questo sintomo è causato dalla somministrazione di un'acqua troppo dura vale a dire con troppi minerali ed in particolare con troppo calcaree e la sostanza bianca altro non è che i cristalli dei minerali che vengono trasudati dalla pianta. Questo sintomo può essere causato anche da un eccesso di fertilizzanti. 
    Rimedi: se si utilizza dell'acqua dura cambiare subito il tipo di acqua di irrigazione come indicato al paragrafo "annaffiatura" se si è ecceduto con i concimi, sospendere per almeno due mesi la loro somministrazione.

    Foglie con le punte marroni

    Questo è il classico sintomo di poca acqua e di un ambiente troppo asciutto e probabilmente con il pozzetto della rosetta di foglie senza acqua. Rimedi: riempire il pozzetto di acqua e regolare meglio le irrigazioni.

    Macchie sulla pagina inferiore delle foglie

    Macchie sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di cocciniglia ed in particolare della cocciniglia farinosa. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.

    Cocciniglia farinosa

    Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande ed in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.

    Foglie che iniziano ad ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone

    Se le foglie iniziano ad ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probalbilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso.

    <img src="http://img09.elicriso.it/it/come_coltivare/immagini/acari.jpg" id="ctl01_contentplaceholderMain_Img2" width="492" height="417" alt="Acari delle piante" data-src="http://img09.elicriso.it/it/come_coltivare/immagini/acari.jpg" style="border: 0px solid rgb(0, 0, 0);">

    Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.

    CURIOSITA'

    Il nome Aechmea deriva dal greco aichme «punta» per alludere alle brattee acuminate che proteggono i fiori.




    FONTE
     
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    lapanchinadimariella_346Pianta d’appartamento scultorea e appariscente, l’Aechmea (Aechmea fasciata) è amata per il bellissimo fiore rosa che sboccia in estate e dura da 4 mesi a un anno intero. Il nome deriva dal greco “akmè” (punta), in riferimento al fiore, rigido e appuntito. Esistono anche specie diverse con bratee arancio o rosso, mentre i veri fiori, piccoli e blu, reagalano un piacevole contrasto cromatico. Una volta sfiorita, la pianta si avvia ad appassire ma lascia numerosi germogli, che fioriranno nell’arco di 3-4 anni.

    Appartenente alla famiglia delle Bromeliacee, ha fogliame con sfumature metalliche dalle geometrie perfette, che incornicia il fiore con un colpo d’occhio di grande effetto.

    AECHMEA: CONSIGLI PER LA CURA
    La posizione ideale è in un punto luminoso dell’abitazione, in inverno anche al sole, mentre in estate può stare all’aperto me in mezz’ombra, per non bruciare le foglie. Ama le temperature miti e non resiste al freddo: il clima ideale è fra 15° e 25° C e sotto i 12° C non sopravvive.

    Non richiede molta manutenzione e si innaffia quando il substrato risulta asciutto, nel sottovaso o nella rosetta fogliare ad eccezione degli esemplari in fiore, perché sfioriscono prima. Detesta gli eccessi: meglio dimenticarsi di innaffiarla che bagnarla troppo! Inoltre dopo 20 minuti occorre togliere l’acqua rimasta nel sottovaso per evitare marciumi radicali.

    Necessita nutrimento tutto l’anno, ogni 45 giorni circa, con metà della dose normale di un concime liquido per piante da fiore. Il terriccio migliore è leggero, come quello universale mischiato a torba o sabbia.

    In inverno, con il riscaldamento acceso, occorre aumentare l’umidità nell’atmosfera tramite vaporizzazioni del fogliame e posizionando uno strato di palline di argilla espansa umida nel sottovaso.

    Dopo l’appassimento, si consiglia di eliminare lo stelo fiorale per allevare i germogli.


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