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Bufala web: "E' morto Pizzul"
Il telecronista: "Veramente sono vivo e vegeto"
Nei sistemi di comunicazione estremamente automatizzati di Internet può capitare che parare in tempo una "bufala", tra l'altro non di buonissimo gusto, sia impossibile. E' capitato a Google, "bibbia" dei motori di ricerca che gestisce un flusso di news proveniente da centinaia di media online. Uno di questi, il "Giornale del Friuli libero", ha lanciato la fortunatamente falsa notizia della scomparsa di Bruno Pizzul, il popolarissimo telecronista Rai.
"Mandi Bruno. Se ne è andato Pizzul, a soli 71 anni", si legge sul lancio della notizia: cliccando sul link, però, appare un messaggio di errore che già puzza di bruciato. E l'"incendio" si sviluppa non appena si compone il numero di cellulare e risponde una voce inconfondibile: "Io morto? Me lo hanno detto poco fa -sogghigna Pizzul- io quegli strumenti non li conosco. Non so proprio cosa sia successo, comunque posso dire che sono vivo e vegeto". Benissimo, fantastico, meglio così. Ma intanto, il principio dei vasi comunicati di Internet è partito e non si contano i forum, le fanzines, i blog che hanno ripreso la notizia e l'hanno aperta ai commenti ricevendo già centinaia di messaggi di cordoglio. Peccato che il grande Bruno non conosca "quegli strumenti", potrebbe godersi un tributo di affetto in piena salute.
14 ottobre 2009. -
sorriso@.
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Baloon boy, forse solo una bufala
Usa, il bimbo: "Era tutto un show"
La sua storia ha tenuto l'America con il fiato sospeso, ma ora l'avventura di "baloon boy" rischia di trasformarsi in una grande bufala. Per diverse ore Falcon è rimasto nascosto in soffitta mentre gli americani lo credevano intrappolato in cielo nella mongolfiera costruita dal padre. Ma ora emergono nuovi particolari e i dubbi sulla vicenda si fanno sempre più fitti. "Mi avevate detto che era uno show", avrebbe detto il piccolo in un'intervista.
Da novello Icaro, volato in cielo per errore durarante un esperimento del padre, a super Gianburrasca dell'era del villaggio televisivo? La domanda ora se la fanno in molti. Compresa la Cnn e la Bbc, che hanno sottolineato elementi strani, dubbi e perplessità sul caso. Il papà del bambino, Richard Heene, ha smentito con forza l'ipotesi di una burla, definendo "sconvolgente" soltanto l'idea di un fatto del genere. I maligni però non sembrano convinti e qualcosa di strano nel volo-show lo individuano comunque.
Tutti i sospetti aleggiano attorno alla famiglia Heene, non nuova ad apparizioni tv e spesso in cerca di visibilità. Richard Heene, ex uomo delle previsioni televisivo, è una sorta di attrazione locale come "tornado chaser", quella sorta di scienziati pazzi che ricorrono le tempeste, ed in passato la Cnn ha trasmesso un suo video in cui mostrava come, insieme ai figli, aveva dato la caccia all'urgano Gustavo. Ma non è tutto qui. L'intera famiglia ha partecipato infatti a un reality dell'Abc lo scorso marzo, "Wife swap", la versione americana del nostro "Cambio moglie". Il sito del network descrive la famiglia Heen come "una famiglia di cacciatori di tornado ossessionati con la scienza".
A sostegno della tesi di una bufala, viene citata anche una frase che sarebbe sfuggita al piccolo Falcon durante l'intervista che prontamente l'intera famiglia ha concesso al Larry King show appena si è concluso felicemente il dramma. "Ho giocato ed ho fatto un pisolino", ha risposto balloon boy a chi gli chiedeva cosa avesse fatto mentre tutti lo cercavano, ma poi alla domanda sul perché il piccolo ha detto: "l'ho fatto perché mi avevate detto che era tutto uno show". A questo punto Wolf Blitzer, altro anchorman di punta della Cnn, ha incalzato Heen chiedendogli spiegazioni sulla frase del bambino, provocando la secca smentita del padre.
Lo sceriffo della contea di Larimer, almeno per il momento, non ha riscontrato nulla di strano, sottolineando come non sia insolito che i bambini sono portati a nascondersi proprio quando realizzano che tutti li cercano. "Lo fanno perché pensano che hanno combinato qualcosa", ha spiegato. Per il momento nessuno parla della possibilità che alla famiglia venga comminata una multa per aver provocato una tale mobilitazione di mezzi di soccorso: la Guardia Nazionale ha alzato in volo gli elicotteri, le squadre di soccorso anche a cavallo sono state dispacciate e persino il traffico aereo all'aeroporto di Denver bloccato. In passato un ragazzo del New Hampshire recuperato sul monte Washington ha dovuto pagare 25mila dollari per i soccorsi ricevuti. Quanto costerà alla famiglia Heen il volo-fantasma del figlio?
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SAPONETTA ALLA CAFFEINA PER SVEGLIARSI PIU' RAPIDAMENTELONDRA - Un gruppo di inventori ha creato una saponetta alla caffeina per aiutare le persone a svegliarsi più rapidamente la mattina. Lo riferiscono i media britannici. La 'Shower shock', che contiene anche olio alla menta, fornisce a chi la usa per lavarsi l'equivalente in caffeina di due tazze di caffé. "Stanchi di alzarvi la mattina e dover fare il caffé?", chiede la pubblicità di questo nuovo prodotto. "Vi sentirete ringiovaniti e pieni di energia", assicura il sito internet thinkgeek.com da cui si può comprare la 'Shower shock' per cinque euro. La caffeina presente nella saponetta viene assorbita naturalmente dalla pelle e, assicurano i suoi ideatori, fornisce la carica necessaria per svegliarsi rapidamente e iniziare subito una nuova giornata.
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sorriso@.
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Le "bufale" più diffuse su Internet
PC World USA prosegue con le classifiche: stavolta tocca alle truffe e agli scherzi che hanno trovato casa sul Web
A Pc World USA hanno stilato una classifica delle "bufale" più clamorose che siano circolate sul Web negli ultimi anni. Si va dalla foto (ovviamente falsa) di un turista sulla cima del World Trade Center inquadrato l'Undici Settembre con alle spalle il Boeing che vi si schianterà poco dopo alla mail del funzionario nigeriano che chiede assistenza nel trasferire fondi all'estero, sino alle foto (altrettanto false) degli alieni di Roswell.
La classifica delle prime dieci bufale è la seguente, l'articolo originale è a questo link e ne elenca venticinque.
1 - La foto del turista dell'Undici Settembre
2 - Il caso del ragazzino che voleva più cartoline prima di morire (è una storia in parte vera)
3 - Soldi da Microsoft per spedire dei messaggi di e-mail
4 - La tassa sulla posta elettronica
5 - La truffa nigeriana
6 - Ladri di organi a Las Vegas e New Orleans
7 - Il finto virus jdbgmgr.exe (grazie al cielo abbiamo un Mac)
8 - Microsoft compra Firefox
9 - Il gatto più grande del mondo
10 - Il biscotto da 250 dollari
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Sette anziani morti in un'orgia in Belgio:
la bufala che fa il giro della rete
Un'orgia di anziani in un locale per scambisti in Belgio si è trasformata in tragedia. Dei circa 35 partecipanti, infatti, ne sono morti sette.. Tutto vero? No, una bufala Da qualche giorno stava impazzando sul web la notizia dell'allestimento di una presunta orgia per anziani in Belgio, una festa a sfondo sessuale organizzata lo scorso 11 ottobre a Charleroi, riservata agli over 65.
Sette morti in un'orgia per anziani: la bufala che conquista il web
Cosi aveva scritto il sito belga Nord Presse": "L'evento, organizzato lo scorso 11 ottobre a Charleroi, era riservato agli over 65. Diversi uomini e donne hanno deciso di partecipare, ma l'età avanzata avrebbe giocato loro un brutto scherzo. Ben dieci persone sono state trasportate in ospedale, e in sette non ce l'hanno fatta. Cinque partecipanti sono morti di infarto, altri due per un'edema polmonare". Tutto falso, alla prossima.. -
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"Ultim'ora, è morto Zucchero"
Ma è bufala: scongiuri del cantante
La falsa notizia della morte di Zucchero Fornaciari, riportata su un sito con tanto di dettagli, ha creato per qualche ora il panico tra i fans
E' stato poi lo stesso artista, su Fb, a smentire tutto: "E' un peccato morir...", si legge nell'immagine che riporta anche un "tiè'" e le immancabili corna scaramantiche, e che ha ottenuto 2.700 "mi piace". Era stata ultimaoranews.altervista.org a pubblicare la notizia secondo cui Zucchero era morto all'ospedale di Reggio Emilia dopo un malore.. -
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Benvenuto alle notizie bislacche e curiose dal mondo e dal web!
Oggi parliamo del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, poi del Sig. Bacon e in ultimo di un signore lasciato… al palo! La consueta foto bislacca chiude la rassegna settimanale. Buona lettura e buon divertimento!♣ L’intraprendente Sig. Felix Kiprono, avvocato del Kenya, potrebbe diventare il futuro genero niente popò di meno che del presidente americano Barack Obama! L’avvocato keniota infatti ha chiesto la mano di Malia, figlia di Obama, offrendo in cambio 50 mucche,
70 pecore e 30 capre. L’uomo infine dichiara di voler incontrare il
presidente Obama nel prossimo luglio, durante la sua prima visita in
Kenya. Che genero bislacco!♣ Siamo in New Jersey, a Madison,
dove un signore viene fermato dalla polizia per aver assalito un
conoscente che gli aveva sottratto una salsiccia e se la stava
mangiando. La nota bislacca è il nome di questo signore, cioé Bacon!
♣
Manchester. Vittima di uno scherzo da parte di amici, un uomo viene
appiccicato al semaforo con nastro isolante e pellicola trasparente da
cucina, e lasciato lì in mutande e calzini per circa un’ora. Nessuno conosce il tasso alcolemico dei burloni componenti la combriccola. La conosco io: altissima!♣ Chi sono costoro? ♣
Se non lo sai, te lo dico io! Sono Sultan Kosen e Chandra Bahadur Dangi e rappresentano rispettivamente l’uomo più alto del mondo (2,51 metri) e quello più basso (54,6 cm.). Si sono incontrati lo scorso novembre a Londra per la presentazione del Guinness World Record edizione 2015. Decisamente una coppia… male assortita!Ti aspetto domenica prossima, ciao e buona settimana!
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pagliaccio..
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aaaahhhhhhh
ed io che credevo che si trattasse di.....
e di....
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Morto Mr. Bean, ma l'attore è vivo
Le morti per finta impazzano sul web e la bufala è sempre in agguato
- Su Twitter e Facebook si è diffusa la notizia
della morte di Rowan Atkinson, il celebre attore inglese che da decenni
interpreta Mr. Bean. Migliaia i messaggi di cordoglio dei fan e
centinaia le pagine dedicate alla morte dell'attore, ma è una bufala,
Mr. Bean è vivo e vegeto. La notizia è partita da Michael Robert Meras,
un utente filippino di Twitter, che verso le 11 ha postato il primo RIP
Rowan Atkinson.Da quel primo cinguettio,
a cascata, migliaia e migliaia di altri utenti di tutto il mondo hanno
cominciato a retweettare la notizia del decesso dell'attore, diventando
così uno dei trend più citati sul social network. Su Wikipedia,
l'enciclopedia libera del Web, qualcuno ha modificato la voce
riguardante Atkinson, inserendo la data della morte.Dopo qualche
ora Meras si è pentito e ha pubblicato la smentita: "Shutting down now.
Sorry guys, RIP Rowan Atkinson was just a joke. Sorry for that matter, I
never thought it would be that viral. We<3MrBean". Il ragazzo non
pensava che un suo tweet potesse diventare virale e si è scusato per lo
scherzo di pessimo gusto.Ma non è la prima volta che Rowan
Atkinson viene dato per morto. Data la sua passione per le auto da corsa
e la Formula 1, nell'agosto 2011 si diffuse la notizia del
coinvolgimento del comico in un incidente mortale a bordo della sua
McLaren. Tutt'ora su Facebook è presente una pagina in memoria del
tragico evento.Ma non è l'unico Vip a essere stato virtualmente
sepolto. Ciclicamente qualche utente o qualche sito web si inventa la
morte di personaggi famosi, probabilmente per attirare più click
possibili e guadagnare in notorietà e pubblicità. E a volte anche i
media ci cascano e aiutano a diffondere le morti bufala.Nel
corso degli anni sono morti per finta Bon Jovi, Paolo Villaggio, Lino
Banfi, Fabri Fibra, Tom Cruise e Charlie Sheen e tantissimi altri. Ma
già prima dell'avvento del social network le star morivano e
resuscitavano in continuazione. Il recordman italiano probabilmente è
Gianni Morandi che morì nel lontano 1996 schiantandosi in autostrada
contro un camion del latte. E poi continuò a morire praticamente ogni
anno. Addirittura sul web circola la teoria che suppone che in realtà il
presentatore di Sanremo 2012 sia deceduto da tempo e il Morandi attuale
sia solo un sosia.
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“Mara Venier è morta”, la bufala corre sul web e lei va su tutte le furie: “Vi rompo il c…”. -
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IL FIGLIO DI WILL SMITH SI È SUICIDATO": IL MACABRO SCHERZO SCATENA IL PANICO SUI SOCIAL
la notizia ha fatto rapidamente il giro della rete sconvolgendo i fan. Ma si tratta di una bufala, l’ennesima, da parte di un troll che, dietro lo schermo, si è sentito autorizzato ad hackerare il profilo del figlio dell’attore Will e dare il triste annuncio. Internet funziona così: basta un alito di vento per scatenare una bufera. Soprattutto quando nessuno si prende la briga di verificare i fatti prima di generare il panico. Il post in questione, infatti, invita a condividere il link sul proprio profilo per poter aprire il video in cui Jaden darebbe l’addio al padre e a tutti suoi cari. Complice un’immagine di copertina d’effetto, in molti sono caduti nella trappola regalando al troll un mare di clic e facendo circolare la falsa notizia. Da Facebook a Twitter, la morte del 18enne ha sconvolto i social. Pare, invece, non abbia toccato più di tanto il diretto interessato (che ancora non si è espresso a riguardo) dal momento che non si tratta del primo attacco informatico nei suoi confronti: gli haters, infatti, lo avevano già fatto "morire" in passato.
Bufale di questo genere se ne vedono tante: utenti affamati di clic e pubblicità non esitano a raccontare notizie false pur di mettere in circolo un link. Stavolta, però, il fatto era sembrato più verosimile del solito perché nei giorni precedenti si era vista sul web una foto della ragazza di Jaden scoperta insieme ad un altro. E i giovani, si sa, sono sensibili a certe cose. Così sensibili da reagire con un suicidio? I followers ci hanno creduto. Ma lo scatto non era altro che un fotoritocco realizzato ad hoc. Proprio in queste ore abbiamo visto le immagini che ritraggono la coppia felice alla New York Fashion Week. Jaden, infatti, è corteggiatissimo dal mondo della moda (è già apparso in una campagna Louis Vuitton che ha fatto non poco discutere per il look del ragazzo in gonna) e si è lasciato fotografare nel front row di Hood by air.. -
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INCREDIBBBILE!
Non c'è più limite alla m... dei quotidiani italiani nelle mani dei poteri occulti. Insomma, la Corte d'Appello respinge il ricorso di Trump contro il giudice che aveva sbloccato lo stop ai Musulmani...
e lo sai come titola LIBERO (di dire cazzate) QUOTIDIANO?
Usa, lo schiaffo dei giudici al popolo:
no al ricorso di Trump sul "muslim ban"
poi sono questi qui, che mettono sotto accusa il Web per le fake news. E questi titoli a quale categoria appartengono?
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«Checco Zalone morto in un incidente», ma la verità è un'altra: ecco cosa è successo 
Una bufala, che ha visto come vittima inconsapevole Checco Zalone: l'attore e comico pugliese, al secolo Luca Medici, è stato vittima, a sua insaputa e suo malgrado, di una fake news di pessimo gusto che si è diffusa sul web nelle ultime ore. Un sito specializzato in bufale, infatti, aveva riportato la notizia della morte dell'attore in seguito ad un incidente stradale.
La realtà, ovviamente, è che Checco Zalone, amatissimo comico capace di descrivere con genialità le debolezze degli italiani, è vivo e vegeto e non è rimasto coinvolto in un incidente d'auto. Si tratta di una vera e propria bufala, decisamente di cattivo gusto, che aveva come obiettivo quello di ingannare e puntare sull'emotività degli utenti meno attenti ai particolari.
A diffondere la notizia, infatti, è stato un sito chiamato Il Messangero, che richiama in qualche modo la testata romana Il Messaggero. Non è una novità che siti del genere, con nomi simili a quelli dei grandi quotidiani italiani, utilizzino questo stratagemma per ingannare gli utenti. Basti pensare, ad esempio, a quei siti come Il Giomale e Il Fatto Quotidaino. La bufala, poi, è stata rimossa e il link non è più raggiungibile.
In questo caso, però, si è sfruttata l'emotività di chi, in buona fede, ha creduto davvero che Checco Zalone fosse morto. Non è così, per fortuna, ed il nome dell'attore pugliese, divenuto leggenda del cinema italiano grazie a film come Sole a catinelle e Quo vado?, si va ad aggiungere ad una lunga lista di vip che hanno dovuto smentire la notizia (falsa) della propria morte: da Gigi Buffon a Lino Banfi, passando per Franco Battiato, Owen Wilson, Zucchero, Barack Obama, Britney Spears, Brad Pitt, Sylvester Stallone e Paolo Villaggio. L'attore genovese, prima della morte, avvenuta nel luglio 2017, era stato più volte chiamato in causa da questi bufalari del lutto.
www.leggo.it/
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