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MILANESE1.
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FILASTROCCA DELLA "GLI"
Nel mare galleggiava una bottiglia,
mentre raccoglievo una conchiglia,
una triglia mi morse la caviglia.
Per guarirla il dottor Ciglia,
mi consigliò una pastiglia.
(inviata da Giada)
LE PECORELLE
Le pecorelle son buone e belle
la lana danno
per fare il panno
col panno il sarto
ci fa la veste
l'abito buono
sol per le feste
l'abito usato
per tutti i di'...
viva la pecora che ci vestì
(Antonella T.). -
MILANESE1.
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STACCIOLA
Staccia stacciola,
buttala giù de fora,
de fora ci son le suore,
le bamboline d'ore,
d'oro d'argento che pesa cinquecento,
centocinquanta la gallina canta,
lasciala cantare che la devo maritare.
SEDIA SEDIOLA
Sedia sediola,Elena (metti il nome del tuo bambino) va alla scuola,ci va con un canestrello pieno di pizzutello se ne accorge la maestra e la butta dalla finestra.
TRUCCI TRUCCI
Trucci trucci Roma la cavalla zoppa, chi l'ha zoppicata, la stanga della porta dov'e la porta, l'ha bruciata il fuoco, dov'è il fuoco, l'ha spento l'acqua, dov'è l'acqua l'ha bevuta la capra, dov'è la capra c'hanno fatto le tamburelle per questa bimbe belle belle belle belle!!!!!!!!
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MILANESE1.
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Dormi, mia bella dormi
dormi e fai la nanna
che quando sarai mamma
non dormirai così.
Dormi, mia bella dormi
dormi e buon riposo
che quando avrai lo sposo
non dormirai così.
Dormi, mia bella dormi
nel tuo letto di gigli
che quando avrai dei figli
non dormirai così.
Tutti gli amanti passan
ma tu non passi mai
ti voglio bene assai
voglio sognar con te.
Dormi, mia bella dormi
dormi e fai la nanna
che quando sarai mamma
non dormirai così.
(Maria Grazia). -
EternBoyX.
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1Povero Grillo, faceva l'ortolano,
dalla miseria e l'impegnò 'l gabbano.
Larinciunfelarillallera
larinciunferarillallà.
2Povero Grillo, l'avea un campo di lino,
la Formicuzza gli chiese un filolino.
3Disse lo Grillo: «Che cosa ne vuoi fare?»
«Calze e camicie: mi voglio maritare».
4Disse lo Grillo: «Lo sposo sarò io».
La Formicuzza: «Sono contenta anch'io».
5Ecco arrivati al giorno delle nozze:
un fiasco di vino e tre castagne cotte.
6L'erano in chiesa, gli sta per dar l'anello,
il Grillo casca, gli si spaccò i' cervello.
7La Formicuzza da i' gran dolore impazza;
sposa di fresco, la ritornò ragazza!
8Le formicuzze e si vestian di nero
pe' accompagnare i' Grillo a i' cimitero.
9Tutti i grillini e si vestian di bianco
pe' accompagnare l'amico a i' camposanto.
10La Formicuzza dal grande dolore
prese le zampe, se le ficcò ni' core.
Versione alternativa
1Sono le otto, di là dal monte Ovale
si sente dire che il Grillo stava male.
2Sono le nove, di là dal porto
si sente dire che il Grillo è bell'e morto.
3Sono le dieci, di là dal Monte Bianco
si sente dire che il Grillo è al camposanto.
4Sono le undici, di là dal Monte Nero
si sente dire che il fatto non è vero.
5È mezzanotte, di là dal Monte Stretto
si sente dire: bambini andate a letto.
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MILANESE1.
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LA DANZA DEL SERPENTE
Questa è la danza del serpente
che vien giù dal monte
per ritrovare la sua coda
che perdette un dì.
Ma dimmi un pò....
sei proprio tu....
che hai preso il pezzettin del mio codin?FARFALLINA......
Farfallina bella bianca
vola vola mai si stancavola quà e vola làpoi si arresta sopra un fior.Non temere farfallina se ti prendo la maninaè una bimba come tevola vola con piacer.COCCODRILLI
Ci son 2 coccodrilli ed 1 orangotango,
2 piccoli serpenti 1 aquila reale,
1 gatto 1 topo 1 elefante non manca più nessuno,
solo non si vedono i 2 leocorni.
un dì Noè nella foresta andò,
e tutti gli animali volle intorno a sè,
il Signore arrabbiato il diluvio manderà,
voi non avete colpa io vi salverò.
mentre cominciava a salire il mare
Noè vide nel cielo un grosso nuvolone
e goccia dopo goccia (picchiettando con le dita sulla mano) il diluvio cominciò
non posso più aspettare l'arca chiuderò!(
e mentre continuava a salire il mare
e l'arca era lontana con tutti gli animali
Noè non pensò più a chi dimendicò
da allora più nessuno vide i due leocorni....
ci son due coccodrilli..... -
MILANESE1.
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A occhi chiusi
di Francois David
Durante il triplo salto mortale
la paura mi assale.
Il silenzio è totale:
chiudo gli occhi e non respiro.
Ora il rumore è tornato,
il pubblico è estasiato:
l'artista è atterrato.
Apro gli occhi e felice lo ammiro.
Al Ristorante
Sono andato al ristorante
ma ho perso con il fante,
ho preso del riso
ma mi sono sporcato il viso.
Ho preso una patata
ma era un po' troppo salata,
ho preso del pollo
ma mi sono spezzato il collo.
Ho preso il gelato
ma il ginocchio mi sono spelato.
Sono andato al ristorante
ma me ne sono andato all'istante.
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MILANESE1.
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Buono è...
Buono è il pane saporito
che ridesta l'appetito;
buono il latte zuccherato,
buono il dolce profumato;
buona l'acqua cristallina
d'una chiara fonte alpina;
buono il vino che è sincero,
buono è il frutto del pero;
buono per i gran mangioni
cacio sopra i maccheroni;
buone al palato fine
le croccanti patatine;
coi biscotti sono buoni
caramelle e torroni;
buono il cacio con le pere,
le marmellate sincere
buono per il golosone
del maiale lo zampone;
buono il pesce affumicato,
altrettanto lo stufato;
le albicocche, le susine,
le ciliege porporine,
mele, fragole, lamponi...
tanti frutti, tutti buoni!
Ma più buono è il cioccolato
dal sapore ineguagliato!
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MILANESE1.
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Gianni Rodari
Filastrocca dei mestieri:
C'è chi semina la terra,
c'è chi impara a far la guerra,
chi ripara le auto guaste e chi sforna gnocchi e paste.
C'è chi guida il treno diretto,
e chi a csa rifa il letto,
chi nel circo fa capriole
e chi insegna nelle scuole.
Così varia è questa vita che la storia è mai finita...
Filastrocca di G. Rodari
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MILANESE1.
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ESTATE
(di Daniela Shandi)
" E' pronta la borsa per la spiaggia ? "
"Non ancora, mammina, mannaggia!
Ecco il telo colorato,
il costume variegato,
olio, crema, dopo-sole,
tutto ciò che mamma vuole.
Fresche bibite da bere,
focaccia del panettiere.
Un bel paio di occhiali,
ciabattine con le ali;
la paletta, il secchiello,
per poi fare un bel castello.
Siamo pronte per andare:
sole, spiaggia, mare, mare! ".
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EternBoyX.
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E' andata in vacanza la poesia
ma nessuno l'ha vista prendere la via
se sia andata al mare od in montagna
in una grande città oppure in campagna.
Di certo io la incontrerò al mio paese
quando ci andrò il prossimo mese
la vedrò sulle facce dei vecchietti
la sentirò nei versi dei passeri sopra i tetti.
L'aspetterò al mattino di buon'ora
quando il sole brilla ma non brucia ancora
ci daremo poi appuntamento alla notte
per ascoltare i grilli trillare a frotte.
La raccoglierò infine come preziosa essenza
nelle lacrime di mio padre alla partenza:
chissà se prima che un'altra volta possa ritornare
egli se le sentirà ancora di stare lì ad aspettare!
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MILANESE1.
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Che fa il sole
Dimmi bel sole
chiede il bambino
che fai levandoti al mattino?
Risponde il sole:
spengo le stelle, che della notte son le fiammelle.
Fasci di rose spargo sul mare,
tutta la terra vado a cercare.
Bacio coi raggi
fiori e uccellini
batto ai balconi
sveglio i bambini
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MILANESE1.
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LA FILASTROCCA DEI MESI
A GENNAIO cade la neve
lei scende lieve lieve;
un pupazzo ci facciamo
e tante palle ci tiriamo.
A FEBBRAIO c'è Carnevale
io mi vesto da animale,
tu invece da Arlecchino
e facciamo un bell' inchino.
A MARZO suona la campana
stiamo a casa una settimana,
la Pasqua ormai è arrivata
mangiamo le uova di cioccolata.
Ad APRILE è già primavera
facciamo festa da mattina a sera
spuntano i fiori in tutti i prati
e mangiamo dei bei gelati.
A MAGGIO tornano i rondinini
sono felici tutti i bambini
sono più lunghe le giornate
facciamo belle passeggiate.
Le ciliege maturano a GIUGNO
ne mangiamo un bel pugno
finalmente la scuola finisce
ed ogni bambino gioisce.
A LUGLIO si va al mare
tanti giochi si possono fare
col secchiello e la paletta
costruiamo una casetta.
Ad AGOSTO in campagna
per il caldo ci si lagna
tutti cercano uno stagno
per potersi fare un bagno.
A SETTEMBRE si fa il vino
ne beviamo un bicchierino
poi a scuola ritorniamo
e con i compiti ricominciamo.
Ad OTTOBRE vado nel bosco
ogni fungo io conosco
poi per Halloween mi travesto
faccio scherzi e scappo lesto.
A NOVEMBRE a casa mia
tutte le foglie volano via
torna anche il freddo birbone
dovrò mettermi il maglione.
A DICEMBRE c'è Natale
ed io sogno di volare
con le renne sulla slitta
tra la nebbia fitta fitta.
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LA MIA MUCCA
La mia mucca è turchina
si chiama Carletto
le piace andare in tram
senza pagare il biglietto .
Confina a nord con le corna ,
a sud con la coda .
Porta un vecchio cappotto
e scarpe fuori moda.
La sua superficie
non l'ho mai misurata,
dev'essere un po' meno
della Basilicata .
La mia mucca è buona
e quando crescerà
sarà la consolazione
di mamma e di papà.
(Signor maestro, il mio tema
potrà forse meravigliarla:
io la mucca non ce l'ho,
ho dovuto inventarla).
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MILANESE1.
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Filastrocca scaccia pensieri
La filastrocca scaccia pensieri
parla di oggi e parla di ieri,
parla del tempo che passa veloce
parla del fiume che corre alla foce
viene la sera e viene il giorno
il tempo vissuto non ha ritorno
la settimana è presto passata e la domenica è già arrivata
Passano i mesi
cambia stagione
cadon le foglie
occorre il maglione
Passano i mesi
il freddo è finito
l'albero spoglio
è già rifiorito.
L'anno che passa non ha importanza
se tu lo vivi con la speranza
di preparae un mondo migliore
dove la gente ragioni col CUORE.
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L'alfabeto dello zoo bizzarro
(Fiorella Cigliano Verrone ed Emanuela Cigliano)
Un giorno allo zoo,
qualcosa di bizzarro si verificò!
Per imparare l'alfabeto,
gli animali avevan un segreto:
burlarsi del guardiano
comportandosi in modo strano!
Arturo l'Asinello suonò il violoncello,
Beatrice la Balena fece un giro in altalena,
Ciro il Cammello indossò un buffo cappello,
Dario il Dromedario volle scrivere un diario,
Eugenio l'Ermellino scivolò dal comodino,
Ferdinando il Formichiere si recò dal parrucchiere,
Gennaro il Giaguaro pescò un calamaro,
Ignazio l'Ippocampo fé le torte con lo stampo,
Ludovico il Licaone costruì un aquilone,
Michela la Moffetta pedalò in bicicletta,
Nicola il Nasello nuotò con un ombrello,
Ornella l'Oca bella ballò una tarantella,
Pietro il Procione si travestì da calabrone,
Quasimodo la Quaglia imparò a far la maglia,
Raffaella la Raganella si preparò un uovo in padella,
Simone il Suricato ordinò un cono gelato,
Tonio il Tapiro con i pattini andò in giro,
Ugo l'Usignolo rifiutò di alzarsi in volo,
Valdo il Varano si lanciò col deltaplano,
Zibaldo lo Zebù giocò a far cucù.
Il guardiano li osservò e stupito esclamò:
"E' bizzarro questo zoo!",
ma si fece una risata
perché l'acca, gli animali,
se l'erano dimenticata!
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