La panchina di Mariella  Forever

Posts written by marisa1956

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    Con l'arrivo dell'autunno tornano anche le tisane: ma quali sono gli ingredienti ideali per prepararle a casa tua quando arriva la stagione fredda?

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    Con l'arrivo dell'autunno ritorna anche la voglia di godersi una tisana al caldo e nella tranquillità di casa propria, per rilassarsi davanti a una tazza fumante. Ma quali sono le tisane più indicate per il periodo autunnale? Scopriamolo insieme!

    1.Frutti di bosco: per aumentare le difese immunitarie e tenere lontani i malanni di stagione come mal di gola, raffreddore e influenza sono particolarmente indicate le tisane a base di frutti di bosco ricche di antiossidanti. Perfette quindi quelle alla fragola, ai lamponi, ma anche al mirtillo e alla rosa canina.

    2.Cardamomo: se invece avete preso freddo e il raffreddore è in agguato, la tisana al cardamomo è perfetta. Contrasta anche la tosse e vi farà tornare in forma. Il cardamomo inoltre è un toccasana per l'intestino, ed è in grado di contrastare nausee, meteorismo e gonfiore.

    3.Cannella: un ottima spezia che non dovrebbe mai mancare nella tua dispensa. La tisana a base di cannella ha diverse proprietà benefiche per la tua salute: ricca di antiossidanti naturali è in grado di stimolare il sistema immunitario rafforzandolo, ma è anche ottima per la circolazione sanguigna e per contrastare i livelli alti di colesterolo.

    4.Zenzero: i benefici dello zenzero sono tantissimi, da quelli per lo stomaco a quelli che aiutano a dimagrire. La tisana allo zenzero quindi, è anch'essa ricca di proprietà benefiche. Nella medicina orientale è considerato un vero antibiotico naturale, in grado di combattere i malanni di stagione ma non solo: lo zenzero infatti contrasta stress e stanchezza, fenomeni che spesso compaiono dopo il rientro dalle ferie e con all'arrivo della stagione fredda.

    5.Chiodi di garofano: vengono usati raramente per le tisane, ma sono ottimi per combattere il mal di testa, la spossatezza e la perdita di memoria. I chiodi di garofano inoltre, mantengono giovane l'organismo e sembrano essere addirittura un potete afrodisiaco.




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    La melanzana è un toccasana per il tuo organismo e per la tua bellezza: ricca di fibre e di antiossidanti, è un alimento che non dovrebbe mai mancare sulla tua tavola.

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    Tra i cibi autunnali c'è la melanzana, ottima da consumare sia grigliata che in insalata, oppure per condire pasta o come contorno ai secondi piatti. Oltre ad essere apprezzata per il suo gusto particolare, la melanzana ha anche tantissimi benefici per il tuo organismo.

    Ricca di antiossidanti, è in grado di combattere i radicali liberi all'interno dell'organismo e quindi di contrastare l'invecchiamento cellulare e cutaneo. Gli antiossidanti inoltre, sono un toccasana per la salute del cervello e del sistema nervoso. Grazie alla sua ricchezza di fibre è un ottimo alleato per la corretta digestione e riduce il livello di colesterolo nel sangue, per tanto è un ottimo alimento per la salute cardiovascolare, anche perché migliora il flusso sanguigno. La melanzana contiene il 92% di acqua e quindi è particolarmente indicata per depurare l'organismo ed eliminare le tossine e per alleviare le infiammazioni delle vie urinarie.

    È inoltre ricca di sali minerali come il potassio, il calcio e il magnesio, indispensabili per l'organismo. Grazie al basso contenuto calorico può essere consumata anche durante la dieta, anche perché offre al corpo un senso di sazietà e quindi placa la fame nervose e gli attacchi di fame improvvisi. Al suo interno sono inoltre presenti delle sostanze che proteggono i vasi sanguigni e stimolano la produzione di collagene. La melanzana è utilizzata anche per creare dei rimedi di bellezza per mantenere la pelle tonica e giovane: prova a realizzare la maschera viso a casa tua, schiacciando la polpa della melanzana e unendola con dello yogurt: ti basterà poi lasciarla in posa per 20 minuti.



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    Strabordante di piccoli fiori bianchi presenti a mazzi su lunghi rami eleganti, la nuova varietà di rosa dedicata a Villa Borghese porta ad immaginare il fascino delle fanciulle romane che dovevano calpestare quel nobile suolo, con capigliature adornate di coroncine di candide corolle. Forse è questa sua qualità, di riuscire a far volare l’immaginazione verso scenari di tempi gloriosi e antichi, che ha portato il suo creatore, Rolando Zandri, a battezzarla con il nome del complesso monumentale nel cuore verde di Roma. La “nascita” ufficiale della rosa è avvenuta pochi giorni fa proprio a Villa Borghese, in occasione della “Conserva della Neve”, mostra-mercato di piante rare.

    A farle da madrina alla manifestazione, Cristina Comencini, romana, amata e conosciuta da tutti non solo come regista e come scrittrice ma anche per il suo impegno sulle questioni femminili (è tra le fondatrici dell’associazione SNOQ – Se Non Ora Quando) e particolarmente affezionata al Parco dei Daini di Villa Borghese.

    La rosa ‘Villa Borghese’ però è lungi dall’essere un’esile comparsa: come vuole il gusto romano, è invece padrona là dove la si mette. Si tratta infatti di una grande rosa, una rampicante di taglia, capace di raggiungere dimensioni di 9-10 metri in altezza e ben 5 metri in larghezza! E le meraviglie non finiscono con le ragguardevoli misure di questo ibrido di Noisette: la rosa ‘Villa Borghese’ è un “gigante buono”, porta infatti sui suoi rami pochissime spine. E per tutta la stagione calda regala mazzi di piccoli fiori pieni, bianco crema.

    La vincita della medaglia d’oro al Concorso delle rose di Barcellona 2015, oltre alla inossidabile resistenza alle tipiche malattie, ne fa poi una vera e propria diva, degna di una collocazione in piena vista, dove potrà sfoggiare, oltre alle amabili roselline, anche l’aristocratico fogliame piumoso, di un opaco verde scuro, e sanissimo. Insomma, una bellissima “romana” da tenere in giardino!

    ‘Villa Borghese’ è disponibile da ottobre-novembre presso il Vivaio Novaspina.


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    Il vecchio nonno e il nipotino

    Jacob e Wilhelm Grimm


    Più di cento anni fa, in un grazioso paesino in cima alle montagne, viveva una famiglia simpatica e allegra. C’era Ottaviano, il papà, che faceva l’inventore e progettava magnifici macchinari; Margherita, dolce mamma casalinga che teneva tutto pulito e in ordine e si prendeva cura di tutti; nonno Gualtiero, che conosceva la montagna come le sue tasche, sapeva il nome di tutte le piante e degli animali del bosco ed era socievole e gioviale. A completare il quadro di questa famiglia felice, arrivò un bel bambino: fu chiamato Alessandro e rese, se possibile, ancora più lieta e piacevole la vita di queste persone.
    Ottaviano e Margherita erano raggianti: avere un figlio era stato da sempre il loro desiderio più grande, e adesso si era realizzato. Il nonno, dal canto suo, adorava il suo nipotino e lo portava spesso a fare passeggiate all’aria aperta, cercando di infondergli, fin da piccolissimo, l’amore per la natura.
    Le cose andarono bene per qualche anno, poi però tutto cambiò. Ottaviano non riusciva più a lavorare, la sua genialità si era come esaurita e le sue invenzioni non erano apprezzate. Margherita era sempre stanca, non faceva che lamentarsi tutto il giorno. Il nonno poi si era ammalato: era diventato molto vecchio, le gambe non gli reggevano, aveva perso i denti e non udiva né vedeva più come un tempo. In quella casa ormai nessuno era felice, nessuno sorrideva più.
    Durante i pasti, mentre Ottaviano litigava sempre con Margherita per qualcosa, il nonno Gualtiero mangiava in silenzio con aria triste, nel tenere il cucchiaio la mano gli tremava e spesso versava il suo brodo sul tavolo. Il figlio e la nuora lo guardavano con insofferenza e lo rimproveravano: “Insomma, guarda cosa hai fatto!”, strillava Margherita mentre puliva il disastro.
    Un giorno in cui era particolarmente stanca, Margherita perse la pazienza e mise il nonno a mangiare in disparte, ad un tavolinetto vicino alla stufa. Un’altra volta il nonno fece cadere per terra la sua ciotola di terracotta e questa si ruppe in mille pezzi: “Basta! Da oggi ne avrai una di legno!”, sbraitò la nuora. Gualtiero cercava di parlarle e di scusarsi: “Abbi pazienza cara, purtroppo non sono più il vecchietto energico di una volta, sono malato adesso”. Margherita faceva finta di non ascoltare, poi si voltava dall’altra parte e piangeva in silenzio.
    Un giorno, il piccolo Alessandro, che aveva compiuto quattro anni da poco, stava giocando per terra con delle piccole assi. Il papà, che non aveva più l’entusiasmo di una volta e non giocava col figlio da tempo, fu incuriosito nel vedere il bambino tanto concentrato nel gioco. “Cosa stai costruendo, Alessandro?” gli chiese. “Oh papà, sto fabbricando una piccola mangiatoia”, rispose il bambino senza distogliere l’attenzione dal suo lavoro. “E perché mai?”, gli chiese Ottaviano sempre più stranito. “Servirà a te e alla mamma quando sarete vecchi”, fu la risposta innocente e immediata di Alessandro.
    Ottaviano restò di sasso, prese il figlio tra le braccia, lo baciò e lo strinse forte forte, poi chiamò la moglie tra le lacrime e strinse anche lei. “Dobbiamo scusarci con il nonno!”, disse Margherita, “lo abbiamo trattato indegnamente, siamo stati ciechi e insensibili!”. E Ottaviano aggiunse: “Il nostro piccolo Alessandro ci ha osservati, ha percepito la nostra cattiveria e con un solo gesto ci ha aperto gli occhi; andiamo dal nonno prima che sia troppo tardi per rimediare!”.
    Da quel momento, il nonno Gualtiero venne trattato col dovuto rispetto, riprese il suo posto a tavola e cominciò a raccontare storie belle e avventurose ad Alessandro.
    La mamma e il papà li guardavano e sorridevano.
    Nonno e nipotino insieme avevano compiuto un vero miracolo: ridare il sorriso alla loro famiglia!


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    Avere in casa una vecchia scala di legno può rivelarsi una vera fortuna: ecco come trasformarla in qualcosa di utile ed originale.

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    In soffitta, in cantina o in garage, a casa della nonna o di una zia, può capitare di trovare una vecchia scala di legno inutilizzata, semmai arrugginita nelle cerniere, non più molto stabile che verrebbe istintivamente di buttare. Ma forse non tutti sanno che una vecchia scala di legno, anche se malandata, può trasformarsi in un vero tesoro per la casa senza bisogno di spendere tanto o sprecare troppe energie. Prima dunque di liberarci di una vecchia scala di legno in disuso sappiate che esistono tanti modi per riciclarla in modo utile e creativo per la vostra casa. Allontanando la funzione originaria della scala, essa può diventare qualcosa di unico per il vostro arredamento.

    Numerose sono le idee per riutilizzare delle vecchie scale di legno. Semmai siete tra coloro che si sono appena trasferiti in una nuova casa o che siete andati a vivere da soli e già le nuove spese sono un'impresa ardua da affrontare, figuriamoci arredare il nuovo spazio; così si è tentati dal rimandare l'acquisto di una libreria o di un comodino, senza sapere invece che è possibile sfruttare l'arte del riciclo creativo per ottenere i mobili necessari senza spendere nulla. Una scala in disuso vi consentirà di arredare la vostra casa a costo zero. Vi basterà seguire uno dei progetti di riciclo creativo che proponiamo nella nostra gallery per lasciarvi ispirare. Ormai anche nei negozi d'arredo più di tendenza è possibile trovare una scala usata in modo utile ed originale. Quando l’usura infatti provoca il definitivo declino di una scala giunge il momento di gettarla, ma potreste evitarvi anche il fastidio di preoccuparvi di buttarla, o semmai abbandonarla in un sottoscala affollato o in cantine colme di cianfrusaglie, semplicemente riutilizzandola in modo pratico. Ecco dunque alcune idee per riciclare creativamente la vostra vecchia scala.



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    Sapevi che il sale può avere anche dei benefici per il tuo corpo e la tua salute? Può essere infatti utilizzato per rimodellare la silhouette ma anche per contrastare i malanni di stagione.

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    Spesso il sale è visto come un nemico per la salute e per la bellezza, causa di ritenzione idrica e di cellulite. Se consumato e utilizzato con cura però può essere anche un alleato. Scopriamo tutti i suoi benefici!

    Per esempio, puoi utilizzare il sale immergendolo nella vasca da bagno: se utilizzi il sale rosa dell'Himalaya aprirai i pori e eliminerai i liquidi, mentre con il sale del Mar Morto asciugherai anche i cuscinetti su cosce e fianchi. Se utilizzi l'acqua tiepida per il tuo bagno e immergi del sale marino, la tua pelle apparirà subito più liscia e levigata, contrastando secchezza e disidratazione. Tutti conoscono i benefici del mare per le vie respiratorie, ma se non puoi concederti una pausa in riva al mare puoi fare dei suffumigi a casa tua, versando un cucchiaio di sale marino in una ciotola con dell'acqua calda, respirandone i vapori. Il sale di Cervia è un ottimo alleato per asciugare la silhouette e combattere gli accumuli adiposi: un bagno rilassante in cui avrai aggiunto questa tipologia di sale ti aiuterà ad avare gambe più sode e snelle.

    Il sale è utilizzato nei trattamenti di bellezza, ma ha anche dei benefici sulla salute. Hai mai sentito parlare del sale caldo? Il trattamento con il sale tiepido permette di curare i malanni di stagione tipici dell'autunno, come ad esempio bronchiti, dolori articolari e fastidi causati da colpi di freddo. Tutto quello che dovrai fare è scaldare del sale marino o de sale rosa dell'Himalaya in una padella, ma attenzione che si tratti di prodotti non trattati. Posiziona il sale in una padella e lascialo scaldare fino a che non scoppietterà, poi versa il sale in un sacchetto di stoffa o di lino e posizionalo nei punti in cui senti il dolore. Asciugherà l'umidità e allevierà dolori cervicali, ma anche torcicollo e reumatismi.


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    Sapevi che il carbone vegetale può essere un valido alleato per la tua salute? Le sue proprietà benefiche infatti sono davvero tante, da quelle che stimolano la digestione a quelle che combattono la sensazione di gonfiore.

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    Tra i rimedi della nonna più conosciuti c’è quello di utilizzare il carbone vegetale: si tratta di una polvere ottenuta attraverso la lavorazione del legname, e viene comunemente utilizzata sia sotto forma di polvere che di capsule. Ma a cosa serve?

    Tra i benefici più rinomati c’è quello atossico: sembra infatti che qualora vengano assunti cibi o lozioni velenose, utilizzando il carbone vegetale esso sia in grado di assorbire e trattenere i veleni prodotti dalle sostanze e riducendo l’assorbimento delle sostanze ingerite. Utilissimo anche per contrastare i gonfiori, soprattutto quelli intestinali e addominali. Il carbone infatti viene spesso consigliato anche prima di alcuni esami clinici proprio perché assorbe i gas intestinali che potrebbero ostacolare l’interpretazione degli esami. Per questa sua proprietà assorbente, è un toccasana anche in presenza di aerofagia, diarrea, meteorismo e flatulenza.

    Il carbone vegetale può essere anche utilizzato per contrastare l’alito cattivo. La sua azione depurativa non riguarda solamente i casi di avvelenamento e intossicazione, ma anche la depurazione dell’intestino dalle scorie. Si trova comunemente in erboristeria, e viene spesso consigliato anche a chi soffre di colite e gastrite, oppure a chi ha spesso problemi allo stomaco come il bruciore e l’acidità. Il carbone vegetale ha inoltre un effetto lassativo ed è quindi indicato per le persone che soffrono di stitichezza. Se si assumono farmaci però, è bene prendere precauzioni e rivolgersi al proprio medico. Il carbone attivo infatti potrebbe modificare l’effetto del farmaco assorbendone le proprietà.



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    Così è la vita che ci si deve muovere come nelle illusioni, dove un volo d’anima può tutto. Solo una tremula attesa,un respiro segreto o fede senza indizi, riusciranno a salvare la fragilità di questo mondo…E la nostra…

    Pedro Salinas

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    Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.

    Gabriel Garcia Marquez

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    La migliore foto dell'anno

    Bambina di due anni e mezzo protetta dal suo fratellino di quattro anni in Nepal. Forse una delle piu ' divine immagini del secolo.

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    vivono meno, ma sono migliori di noi mille volte
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