La panchina di Mariella Forever

Reggio Calabria, Bimbi morti e resi invalidi nell’ospedale degli orrori

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. sorriso@
     
    .

    User deleted




    Reggio Calabria, quattro arresti: cartelle cliniche manomesse per nascondere errori

    Terremoto al reparto. Nell’ospedale di Reggio Calabria quattro medici sono stati arrestati e altri sette sono sospesi dalla professione. L’inchiesta sulle coperture dei gravissimi errori che avvenivano ha di fatto Svuotato il reparto e ora la direzione sta cercando di trovare una soluzione per non interrompere
    il servizio

    gaetano mazzuca
    reggio calabria

    Cartelle cliniche manomesse, nascoste in un armadio e poi aggiustate. Nel reparto di Ginecologia dell’ospedale di Reggio Calabria bastava un po’ di bianchetto per cancellare l’orrore di due bimbi morti appena nati, delle malformazioni procurate a gestanti e neonati, di un aborto procurato contro la volontà della paziente. L’inchiesta «Mala Sanitas» che ha portato agli arresti domiciliari quattro medici e alla sospensione dalla professione di altri sette, ha svelato un sistema «freddo, indifferente e irridente con l’unica preoccupazione di “pararsi il culo”- scrive il gip citando frasi intercettate degli indagati - di restare impuniti “fuiendo” (scappando, ndr) quando muore un bimbo per malasanità».



    STORIE AGGHIACCIANTI

    Le storie raccontate nelle oltre 500 pagine di ordinanza sono agghiaccianti. Karol, per esempio, adesso ha cinque anni ed è in stato vegetativo dalla nascita. Dopo il parto avrebbe avuto bisogno di essere intubato, ma, come racconta uno dei medici indagati parlando al telefono con il primario, «quasi un’ora e l’ha intubato, è stato 53 minuti senza intubazione, perché chi l’ha dovuto intubare non è stato capace». Domenico, invece, è nato già morto. Nessuno aveva effettuato alla madre un tracciato per verificare le condizioni del feto. La madre di Rosario lo ha vegliato tutta la notte senza che nessuno intervenisse, è morto pochi giorni dopo. Sono sempre i medici a svelare involontariamente cosa accadeva in sala parto: «Il bambino è vivo, ma qua l’utero si è staccato… Che c... ne so. Ancora la paziente è con la pancia aperta e con le pezze. È una cosa pazzesca».



    L’ABORTO SENZA CONSENSO

    Tra le vittime c’è anche la sorella di uno dei medici arrestati. È lui a decidere di far abortire la donna senza dirle nulla sospettando che il feto potesse essere affetto da una patologia cromosomica. Assieme a un collega stabilisce la strategia: «Io vengo già con l’ovulo dentro il guanto… Quando la visito, ho l’ovulo dentro il guanto e me la vedo io». A nulla servirà il grido di dolore del futuro padre: «Perché lo dobbiamo ammazzare». Eventi tragici ma al telefono tra di loro i medici riescono anche a riderne. «Chissà che cazzo ha combinato quella bestia». Nessuna preoccupazione, mai nessun provvedimento disciplinare, tanto il «sistema» avrebbe provveduto a celare tutto chiudendo «la cartella clinica nell’armadio», aggiungendo esami in realtà mai effettuati e allegando referti appartenenti ad altre pazienti. Sull’indagine è intervenuta il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: «È una situazione veramente scandalosa», sottolineando come sia «strano che le denunce siano pervenute dai pazienti e non dalla direzione sanitaria». Nel frattempo i vertici dell’ospedale stanno predisponendo un piano di emergenza per garantire la continuità assistenziale nonostante gli arresti.

    .lastampa.it/

     
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    304,987
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Anonymous
    :cry: :cry: :cry: :cry:
     
    .
1 replies since 22/4/2016, 09:39   9 views
  Share  
.