Il gravissimo reato

Il gravissimo reato



Il gravissimo reato è
d'aver attraversato
il confine, rompendo
il filo spinato,
già ! Ma non hai visto
il confine ?
Non sai che è tutta
mia questa terra ?
Il gravissimo reato è
anche che passando
da una breccia nel muro
hai aperto una diga,
un fiume che
fa tanta paura e
a due passi da casa mia.
Il gravissimo reato
è, d'essere del mare,
oggi i nuovi eroi, la ruota
che gira ancora e
ci riporta sul bagnasciuga
il passato.
Passando il confine
hai combinato
un casotto, dei mulinelli
e ai rotto rami e radici
e spaventato l'intero
mondo con i tuoi suoni,
i tuoi bianchi denti
e quel colore
ambrato della tua pelle.
Il gravissimo reato
è, che io non so chi sei
e mi spaventa scoprirlo,
non eri tra quelli
con cui ho litigato
o giocato da bimbo,
non so nulla del villaggio
lontano in cui stavi.
Il gravissimo reato è che
mi hai costretto
in quei tuoi occhi pieni
di dolore e speranza
ricordandomi i miei
quand'erano ancora pieni
d'amore e di sogni.






di Aurelio Albanese