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Sonnecchia
Scricchiola la
vecchia sedia del nonno,
appisolato nel
tardo meriggio, sotto
il cappello di paglia,
con il toscanello
pendulo tra le labbra ,
sereno sull'uscio,
all'ombra del suo
trullo che, affaccia
su quella brulla terra,
da lui tanto amata,
cinta da sassi e, ancora
ricca di secolari
nodosi ulivi .
Scricchiola l'ormai
vecchia porta
dell'uscio che sbatte
cacciando le mosche
dai fioriti gerani
e l'edera che s'inerpica
alta sui bianchi muri,
immersa ,
tutta nel suo passato
che ritrova di colpo
via via che s'appresta
il tramonto.
E fuori stagione
nel roseto già sbocciano
le prime gemme e
ogni albero di frutta
è già fiorito come figli
che han fretta
e desiderio di vita.
E la sera
sentite come scricchiola
il mondo, fa paura
quando perde l'azzurro,
quando, tutto è penoso,
e nel suo silenzio
si ode più solo, dei più
disgraziati, il batter
dei denti e un bailamme
di autentiche sciocchezze
e senti il tuo viso
bagnarsi di nostalgiche
lacrime.
di Aurelio Albanese. -
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Questa mattina sono in coma . -
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