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Fotovoltaico: pregi e difetti per svelare ciò che molti non dicono La tecnologia fotovoltaica si sta diffondendo non più solo in Italia, ma anche nel resto d’europa e nel mondo. I dati parlano chiaro: 37 gigawatt, 37 mila megawatt, di potenza installata ad oggi nel mondo. Una potenza sufficiente a soddisfare il fabbisogno annuale di circa 35 milioni di persone.
Energia pulita che, fatti gli iniziali investimenti, ha un costo di approvvigionamento pressochè nullo. Ad oggi grazie al fotovoltaico, ai suoi pregi (ed ai suoi difetti) circa 35 milioni di persone nel mondo consumano energia senza produrre emissioni inquinanti nell’aria.
Non solo: grazie al fotovoltaico molte persone non raggiunte dalle reti nazionali dell’elettricità possono usufruire di energia pulita autoprodotta localmente e senza alcuna forma di dipendenza-ricatto dalle grandi compagnie energetiche internazionali che spesso hanno il monopolio sulla produzione e distribuzione dell’energia elettrica.
Il fotovoltaico crea un nuovo modello energetico: una forma di autoproduzione “dal basso” in grado di garantire autonomia energetica ed economica da chi detiene il controllo sulle materie prime: dal carbone, al gas all’uranio usato per il nucleare.
Il modello energetico messo in campo dal fotovoltaico e dalle fonti rinnovabili è, può divenire, un modello di produzione e distribuzione energetica distribuito e più “democratico”: con la piccola e media generazione distribuita non c’è più bisogno di poche grandi centrali elettriche gestite dai grandi player internazionali. Oggi produrre energia può diventare “affare” di molti, prima di tutto per soddisfare i bisogni delle comunità locali. fotovoltaico pregi e difetti
Fotovoltaico pregi e difetti
Con il fotovoltaico infatti viene naturale creare una fitta rete di produzioni energetiche locali, autonome ed indipendenti che utilizzano una fonte energetica:
abbondante, infinita, a costo zero e spontaneamente disponibile in natura. I pregi del fotovoltaico
A livello di sistema energetico
Generazione distribuita: tanti piccoli impianti anzichè pochi grandi consente meno dispendìo energetico e la prossimità tra i luoghi della produzione e del consumo. Risparmio energetico Zero emissioni Zero esternalità negative sull’ambiente: tutti i materiali sono riciclabili. Zero costi di importazione delle materie prime Nessuna dipendenza energetica dagli esportatori di materie prime (Gas, carbone, petrolio, uranio, ecc…) Risorsa infinita, gratuita e rinnovabile (il sole). La produzione fotovoltaica segue la curva della domanda. Cioè: di giorno, quando sono in essere la maggior parte dei consumi, il fotovoltaico produce di più mettendo a disposizione grandi quantità di energia a basso costo.
A livello di utenza (famiglie, imprese e reti locali)
Risparmio economico in bolletta (riduzione delle bollette) Autoproduzione energetica Risparmio energetico Costo di produzione del kwh minore di due terzi rispetto ai costi in bolletta: in Italia il kwh prodotto dal fotovoltaico costa non più di 8 centesimi (che con le detrazioni fiscali arriva a 4 cent/kwh), mentre in bolletta il kwh costa tra 20 e 30 centesimi.
I difetti del fotovoltaico
Bassa efficienza di conversione: i classici pannelli fotovoltaici raggiungono un efficienza di conversione del 20%. Cioè: solo il 20% dell’irradiazione solare ricevuta viene effettivamente convertita in elettricità. Per questo gli impianti fotovoltaici hanno ancora bisogno di estese superfici. Costi di investimento iniziali. Per i piccoli impianti in Italia è di almeno 2mila euro al kw Intermittenza della produzione di energia (sole, pioggia, notte, inverno, ecc..) Non prevedibilità della produzione, legata al tempo atmosferico. Superfici occupate: i pannelli occupano una superficie di almeno 7 metri quadrati per kw, su tetto a falda. A terra almeno 10 metri quadrati per kilowatt.
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