La panchina di Mariella Forever

LICIA COLO VIAGGIARE E CONOSCENZA IL SUO MOTTO

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    Emilia Romagna

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    Licia Colò



    Dal 1989 ad adesso ha condotto numerosi programmi televisivi sulla natura (Geo e Geo – King Kong, un pianeta da salvare – Alle falde del Kilimangiaro – Il pianeta delle meraviglie) ottenendo grandi ascolti e soddisfazioni personali a non finire.
    Licia è nata a Bussolengo (Verona) il 7 luglio del '62. Diplomata in grafica pubblicitaria e in erboristeria ha lavorato come giornalista pubblicista.

    Ha detto:
    - Sono un'emotiva e nel lavoro se mi trovo con le persone giuste do molto, altrimenti mi immusonisco, rendo poco e si vede.
    - Io non sono una laureata in biologia o cose del genere. Mi sono avvicinata al mondo degli animali con grande semplicità.
    - Il mio limite è quello di essere una persona normale. Nello spettacolo, invece, quasi tutti sono esagerati perché vogliono far parlare di sé.
    - Ho realizzato un sogno: ho aperto un portale di informazione sul mondo animale, all'indirizzo www.animalieanimali.it
    Curiosità
    - Figlia unica, è sposata con il pittore Alessandro Antonino e ha una figlia di nome Liala.
    - Ha scritto un libro per raccontare il suo grande amore per Pupina, la gatta che ha vissuto al suo fianco per 13 anni. Il libro si chiama "Cuore di gatta. Una storia d'amore" (ediz. Mondadori).
    - Suo papà Giancarlo era pilota dell'Alitalia e sua madre Marta una sportiva. Sono separati ma sono rimasti sempre amici e in buoni rapporti.
    - Vive tra Roma e Sarnonico (Trentino), in val di Non, zona famosa per le mele. A sciare va in Paganella, sempre nel Trentino.
    - Alcuni miei consigli sono quelli di non comperare indumenti arricchiti con pellicce di qualsiasi specie, scegliere prodotti biologici e preferire cosmetici non sperimentati su animali, leggere un buon libro: "Naturalista a quattro zampe" di Gerald Durrel e se volete guardare un bel film: "La vita è bella" di Roberto Benigni.
    Intervista
    Licia Colò è molto disponibile per un’intervista, che mi rilascia via e-mail, dati i molti impegni di lavoro.
    Il tuo accostamento verso il mondo della televisione è avvenuto per puro caso, mi dicevi...

    Si! Ero all’Università quando un amico dei miei genitori mi ha chiesto se fossi interessato a fare una pubblicità. Mi sono trasferita a Milano e dopo poco mi hanno chiamato per fare un provino per sostituire una annunciatrice di Antenna 9. Mi hanno scelta e da lì è iniziata la mia carriera.

    Ma quando sei venuta ad abitare a Roma?

    Mi sono trasferita a Roma, da Verona, che avevo 7 anni, a seguito della mia famiglia, perché mio padre per lavoro si è dovuto trasferire nella Capitale. L’impatto è stato ottimo perché data l’età giocavo tutto il giorno con i miei amici all’aria aperta, perché venivo da una casa in campagna e i miei genitori hanno scelto Casal Palocco proprio perché allora consisteva in poche villette immerse nel verde. Ho abitato sempre in questa zona.

    Ma c’è una zona a cui sei particolarmente legata?

    Si! La zona della pineta di Castel Fusano, perché una volta, quando non era frequentata come ora da personaggi strani,era meta delle mie passeggiate con la mia famiglia ed i miei amici.

    Ami la cucina romana?

    Ho un buon rapporto. Amo molto la pasta quindi non ho che l’imbarazzo della scelta.

    Con Roma hai un buon rapporto?

    In città vado sempre meno perché il traffico è troppo e mi stanca molto. Se avessi la bacchetta magica eliminerei il traffico.

    Cosa provi nel tornare a Roma dopo una lunga assenza e cosa ti manca quando sei via?

    Provo il piacere di tornare a casa che non è legato alla mia città, dico mia perché mi dichiaro orgogliosamente romana da oltre trent’anni, ma alla mia casa, al mio giardino, alle mie cose. Cosa mi manca di Roma ?… Sai, io sono spesso non fuori città ma fuori dalla mia nazione e poiché quando sono fuori ho il piacere della conoscenza e della scoperta non ho tempo di pensare, ho solo nostalgia della mia casa, del mio giardino.

    Hai fatto la giornalista, la conduttrice, ecc… Ma i tuoi genitori che futuro sognavano per te?

    I miei genitori mi hanno sempre detto che l’importante era fare ciò in cui credevo, quindi il loro sogno era che io potessi realizzare le mie aspirazioni, qualsiasi esse fossero.

     
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