La panchina di Mariella Forever

PIETRO MENNEA UN MITO CHE HA FATTO STORIA PER L'ITALIA

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    Pietro Mennea
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
    Pietro Mennea
    Pietro Paolo Mennea (cropped).jpg
    Pietro Mennea nel 1972, immortalato da Gustavo Pallicca.

    Dati biografici
    Nome Pietro Paolo Mennea
    Nazionalità Italia Italia
    Altezza 179 cm
    Peso 66 kg
    Atletica leggera Athletics pictogram.svg
    Dati agonistici
    Specialità Velocità
    Record
    100 m 10"01 Record nazionale (1979)
    200 m 19"72 Record europeo (1979)
    400 m 45"87 (1977)
    Società AVIS Barletta
    Atalanta Rieti
    Sisport Fiat Iveco
    AC Bergamo
    Le Capannelle
    Carriera
    Nazionale
    1971-1988 Italia Italia 51
    Palmarès

    Giochi olimpici 1 0 2
    Mondiali 0 1 1
    Europei 3 2 1
    Europei indoor 1 0 0
    Universiadi 5 0 2
    Giochi del Mediterraneo 8 2 0
    Per maggiori dettagli vedi qui

    Pietro Paolo Mennea
    Monogramma del Parlamento Europeo
    Unione europea
    Parlamento europeo
    Luogo nascita Barletta
    Data nascita 28 giugno 1952
    Luogo morte Roma
    Data morte 21 marzo 2013
    Titolo di studio Laurea in Giurisprudenza, Scienze politiche, Lettere e Scienze motorie
    Professione Avvocato
    Partito Lista I Democratici
    Legislatura 1999-2004
    Gruppo dal 1999 al 2002 ELDR, dal 2002 al 2003 PPE, dal 2003 al 2004 Gruppo Misto
    Incarichi parlamentari
    * Vicepresidente della Delegazione per le relazioni con i Paesi del Mashrak e degli Stati del Golfo (1999-2002)

    Membro della Commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione, i mezzi d'informazione e lo sport (1999-2004)
    Membro sostituto della Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori (1999-2004)

    Pagina istituzionale

    Pietro Paolo Mennea (Barletta, 28 giugno 1952 – Roma, 21 marzo 2013) è stato un atleta, politico e saggista italiano.

    Campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980 e detentore del primato mondiale della specialità dal 1979 al 1996 con il tempo di 19"72 che resta attuale primato europeo post mortem.

    Conosciuto con il soprannome la Freccia del Sud, è l'unico duecentista della storia che si sia qualificato per quattro finali olimpiche consecutive. Insignito dell'ordine olimpico e membro della Hall of Fame della FIDAL.

    Laureatosi quattro volte, dopo la carriera atletica, svolse attività politica e scrisse molti saggi di vari argomenti, inoltre esercitò le professioni di avvocato e commercialista.

    <span class="mw-headline" id="Biografia">Biografia


    Nacque in una modesta famiglia di Barletta.
    Il padre era sarto e la mamma casalinga. Aveva altri tre fratelli e una
    sorella. Dopo le medie si iscrisse a ragioneria. Un curioso aneddoto
    racconta che all'età di 15 anni, su uno stradone di Barletta, sfidò in
    velocità una Porsche e un'Alfa Romeo
    1750 a piedi, sui 50 metri, battendole entrambe e guadagnando le 500
    lire per pagarsi un biglietto d'ingresso al cinema o un panino.<sup id="cite_ref-1" class="reference">[1] Successivamente proseguì gli studi all'ISEF.


    Si laureò a Bari una prima volta in scienze politiche,<sup id="cite_ref-FIDAL_2-0" class="reference">[2] su consiglio di Aldo Moro, allora ministro degli Esteri. Conseguì poi anche le lauree in giurisprudenza, scienze motorie e sportive e lettere. Era sposato con Manuela Olivieri, avvocatessa, ma non ebbe figli.


    Nel 2000 il nome di Mennea tornò agli onori delle cronache quando l'Università degli Studi dell'Aquila,
    presso cui aveva partecipato a un concorso per la cattedra di
    Sistematica, regolamentazione e organizzazione dell'attività agonistica
    presso la facoltà di Scienze motorie,
    gli propose l'assunzione, dato che si era classificato primo in
    graduatoria, ma, giudicando la posizione di professore a contratto
    (istituto di diritto privato) incompatibile con la carica di membro del Parlamento europeo
    (carica di natura pubblica), gli chiese le dimissioni da quest'ultima.
    La vicenda provocò polemiche e interrogazioni parlamentari.<sup id="cite_ref-3" class="reference">[3] Tuttavia il Governo Amato II, rappresentato dall'allora Sottosegretario di Stato per l'Università e la Ricerca Scientifica e Tecnologica on. Luciano Guerzoni, diede ragione all'Università.


    Mennea è stato docente a contratto di Legislazione europea delle
    attività motorie e sportive presso la Facoltà di Scienze dell'Educazione
    Motoria dell'Università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara.<sup id="cite_ref-FONDAZIONE_4-0" class="reference">[4]


    Nel 2006 ha dato vita, insieme con la moglie, alla "Fondazione Pietro Mennea", onlus
    di carattere filantropico, che effettua donazioni e assistenza sociale
    ad enti caritatevoli o di ricerca medico-scientifica, associazioni
    culturali e sportive, attraverso progetti specifici. Lo scopo secondario
    è di carattere culturale e consiste nel diffondere lo sport e i suoi
    valori, nonché promuovere la lotta al doping.


    Oltre alla carriera sportiva, ha operato come insegnante di educazione fisica, curatore fallimentare, eurodeputato (a Bruxelles dal 1999 al 2004) e commercialista.<sup id="cite_ref-FONDAZIONE_4-1" class="reference">[4] È stato, per alcuni mesi, anche direttore generale della squadra di calcio della Salernitana nell'annata 1998-1999.<sup id="cite_ref-5" class="reference">[5]


    Nel 2010, insieme con la consorte (entrambi legali con studio a Roma, ubicato vicino al Tribunale Civile), si occupava di class action negli Stati Uniti per difendere alcuni risparmiatori italiani finiti nel crac della Lehman Brothers.


    Muore il 21 marzo 2013, all'età di 60 anni, in una clinica di Roma, a causa di un tumore.<sup id="cite_ref-6" class="reference">[6] È sepolto nel Cimitero Flaminio a Roma.


    <span class="mw-headline" id="Carriera_sportiva">Carriera sportiva






    L'arrivo vittorioso di Mennea nei 200 metri agli Europei di Roma 1974.



    Tesserato per l'AVIS Barletta, iniziò l'attività agonistica nelle competizioni nazionali nel 1968 quando prese parte ad alcune gare giovanili a Termoli.<sup id="cite_ref-7" class="reference">[7] Trasferitosi a Formia, dove era allenato dal marchigiano Carlo Vittori, Mennea iniziò la sua lunga carriera atletica internazionale nel 1971, quando debuttò ai Campionati europei con un terzo posto nella staffetta 4×100 metri e un sesto nei 200 metri. Fece il suo debutto olimpico a Monaco di Baviera, ai Giochi olimpici estivi del 1972, dove raggiunse la finale dei 200 m, la specialità nella quale era più forte.<sup id="cite_ref-FIDAL_2-1" class="reference">[2] Tagliò il traguardo al terzo posto, dietro al sovietico Valerij Borzov e allo statunitense Larry Black. A questa sarebbero seguite altre tre finali olimpiche nella stessa specialità.<sup id="cite_ref-mk1_8-0" class="reference">[8]


    Ai Campionati europei del 1974, Mennea vinse l'oro nei 200 m davanti al pubblico di casa di Roma, e si piazzò secondo nei 100 m (dietro a Borzov, suo rivale storico) e nella staffetta veloce. Dopo alcune prestazioni deludenti, nel 1976 Mennea decise di saltare i Giochi olimpici, ma il pubblico italiano protestò e Mennea andò a Montréal. Riuscì a qualificarsi per la finale dei 200 m, ma vide l'oro finire nelle mani del giamaicano Don Quarrie, mentre lui finì ai piedi del podio, quarto.<sup id="cite_ref-mk1_8-1" class="reference">[8] Lo stesso risultato, mancando di poco il bronzo, venne raggiunto nella staffetta 4×100 metri. Nel 1978, a Praga,
    difese con successo il suo titolo europeo dei 200 m, ma mostrò le sue
    doti anche sulla distanza più breve, vinta anch'essa. In quell'anno si
    aggiudicò anche l'oro nei 400 metri piani agli europei indoor.


    Nel 1979, Mennea, studente di scienze politiche, prese parte alle Universiadi, che si disputavano sulla pista di Città del Messico. Il tempo con cui vinse i 200 metri piani, 19"72, era il nuovo record mondiale:
    esso resistette per ben 17 anni, ma va tenuto conto del fatto che fu
    ottenuto correndo a oltre duemila metri di quota come del resto il
    precedente primato, stabilito da Tommie Smith sempre nella capitale messicana (si noti comunque che Mennea detenne anche il record mondiale a livello del mare dal 1980 al 1983, con 19"96, tempo stabilito nella sua città natale, Barletta). Il record venne battuto da Michael Johnson ai trials statunitensi per le Olimpiadi del 1996.


    In quanto detentore del primato mondiale, Mennea era senz'altro uno dei favoriti per l'oro olimpico a Mosca anche a causa del boicottaggio statunitense delle Olimpiadi del 1980. Nella finale dei 200 m, Mennea affrontò il campione uscente Don Quarrie e il campione dei 100 m Allan Wells.
    Wells sembrò dirigersi verso una vittoria netta ma Mennea gli si
    avvicinò sul rettilineo e lo sopravanzò negli ultimi metri,
    aggiudicandosi l'oro per 2 centesimi di secondo. Vinse anche il bronzo
    con la staffetta 4×400 metri.<sup id="cite_ref-mk1_8-2" class="reference">[8]


    Mennea, soprannominato la Freccia del Sud, nel 1981
    annunciò il suo ritiro concedendosi più tempo per lo studio.
    Successivamente ritornò sui suoi passi e l'anno dopo prese parte agli europei gareggiando però solo nella 4×100 in cui arrivò quarto.


    Il 22 marzo 1983 stabilì il primato mondiale (manuale) dei 150 metri piani, con 14"8 sulla pista dello stadio di Cassino:<sup id="cite_ref-9" class="reference">[9] questo primato è ancora imbattuto, perché il tempo di 14"35 stabilito il 17 maggio 2009 da Usain Bolt a Manchester non è stato omologato dalla IAAF in quanto stabilito su pista rettilinea.


    Successivamente partecipò alla prima edizione dei mondiali che si svolse ad Helsinki
    dove vinse la medaglia di bronzo nei 200 e quella d'argento con la
    staffetta 4×100 m. Un anno dopo, scese in pista nella sua quarta finale
    olimpica consecutiva dei 200 m, primo atleta al mondo a compiere tale impresa. In quest'occasione, anche se campione uscente, terminò al settimo posto<sup id="cite_ref-mk1_8-3" class="reference">[8] e, a fine stagione, si ritirò dalle competizioni per la seconda volta.


    Ancora una volta, Mennea fece il suo ritorno e gareggiò nelle sue quinte Olimpiadi a Seul nel 1988, sempre nei 200 metri, dove si ritirò dopo aver superato il primo turno delle batterie.<sup id="cite_ref-mk1_8-4" class="reference">[8] In quest'edizione dei Giochi fu alfiere portabandiera della squadra azzurra durante la cerimonia d'apertura.


    In un'intervista al quotidiano italiano La Repubblica del 1987,<sup id="cite_ref-10" class="reference">[10] ha detto che nel 1984, durante le Olimpiadi estive di Los Angeles 1984, un fisioterapista americano, il professor Kerr, gli propose un trattamento di doping. Tornato in Italia ha provato due iniezioni di ormone della crescita umana (somatropina), ma la crisi di coscienza che ne scaturì fu così importante che lo indusse a ritirarsi dall'attività: «Ho capito che nella mia vita stavo cercando tutto tranne che quello». Anche se l'uso di tale sostanza è vietato nelle competizioni odierne, non lo era all'epoca per i regolamenti della IAAF.<sup id="cite_ref-11" class="reference">[11]


    Dal punto di vista tecnico Mennea (come in seguito Carl Lewis)
    aveva una partenza dai blocchi relativamente lenta ma progressivamente
    accelerava riuscendo a raggiungere velocità di punta superiori a
    qualunque atleta. Questa partenza lenta ha relativamente penalizzato le
    sue prestazioni sui 100 metri (dove comunque ha primeggiato a livello
    europeo), mentre le gare sui 200 si concludevano spesso con rimonte ai
    limiti del prodigioso (come la finale delle olimpiadi di Mosca). Sempre
    grazie alla sua eccezionale velocità di punta le ultime frazioni e le
    relative rimonte di Mennea nella 4×100 (nelle quali partiva lanciato)
    erano impressionanti per la superiorità sugli altri atleti.


    Carriera politica

    Alle elezioni europee del 1999 è eletto deputato europeo nella lista I Democratici nella circoscrizione Sud e aderisce al Gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori.

    Alle elezioni politiche del 2001 è candidato al Senato della Repubblica nel collegio di Andria-Barletta-Trani con l'Italia dei Valori ma non è eletto.[12] Nel 2002 si candida a sindaco di Barletta con Forza Italia ma è sconfitto al primo turno.[13]

    Il 4 febbraio 2002 aderisce al Gruppo del Partito Popolare Europeo e dal 7 luglio 2003 al Misto, mentre alle elezioni europee del 2004 si ricandida nella lista PRI-Liberal Sgarbi ma non è eletto.Mennea nella cultura di massa

    La popolarità di Mennea in Italia negli anni 1976-1978 era tale che venne citato in ben quattro film dell'epoca: Brutti, sporchi e cattivi (1976), Febbre da cavallo (1976), I padroni della città (1976) e Travolto dagli affetti familiari (1978).

    Nel brano di Samuele Bersani del 2002 Che vita! Pietro Mennea è citato insieme a Sara Simeoni in due versi del ritornello:
    « Che vita!
    Pietro Mennea e Sara Simeoni
    son rivali alle elezioni. »
    (Samuele Bersani, Che vita!)

    Nel marzo del 2012 la città di Londra, nell'ambito delle iniziative connesse ai Giochi olimpici di Londra 2012, dedica all'ex atleta barlettano una stazione della metropolitana cittadina (High Street Kensington).[15] Il 21 marzo 2013, nello stesso giorno della sua scomparsa, le Ferrovie dello Stato hanno deciso di intitolare a lui il primo treno Frecciarossa ETR-1000 che entrerà in funzione nel giugno 2015 e sarà in grado di raggiungere i 400 km/h.[16][17][18]

    Inoltre, in occasione dei Mondiali di atletica dello stesso anno, tutti gli atleti azzurri hanno indossato divise di gara con stampato il cognome del velocista barlettano.

    Dall'anno 2013, ogni 12 settembre, il mondo dell'atletica leggera italiana celebra il Pietro Mennea Day: una giornata in ricordo del record del mondo sui 200 metri piani del 1979. La FIDAL, attraverso i suoi comitati provinciali, organizza gare di 200 metri su tutto il territorio italiano aperte anche ai non tesserati alla federazione e destina il ricavato delle iscrizioni alla Fondazione Pietro Mennea Onlus[19].

    La Rai ha dedicato a Pietro Mennea una miniserie televisiva in due puntate intitolata Pietro Mennea - La freccia del Sud, diretta da Ricky Tognazzi, con Michele Riondino e Luca Barbareschi, andata in onda il 29 e 30 marzo 2015.
    Pietro Mennea - La freccia del Sud, regia di Ricky Tognazzi - miniserie TV con Michele Riondino nei panni di Pietro Mennea (2015)
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