La panchina di Mariella Forever

PERSONAGGI FAMOSI MORTI NEL 2015

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  1. -Mariella-
     
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    Avellino in lutto, muore l'ex sindaco Di Nunno, in politica si ribellò a De Mita e Mancino

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    Avellino è in lutto. Si è spento Antonio Di Nunno, ex sindaco che si era ribellato a De Mita e Mancino. Aveva 69 anni. Da qualche giorno era stato ricoverato alla città ospedaliera, aveva accusato problemi respiratori conseguenza dell'ictus cerebrale che l'aveva colpito nel 2001 quando era ancora sindaco.

    Se ne va un avellinese vero, un appassionato della sua città e della squadra dell'Avellino, un giornalista di razza che è stato protagonista di pagine di grande cultura nel Tg Campania di Rai 3, ma soprattutto scompare un sindaco che ha lasciato un'impronta indelebile nella città di Avellino. Era il suo sogno: la città giardino, una città senz'auto e con tanti spazi verdi per i bambini. Certo quando fu eletto nel '95 iniziava una fase di tante speranze, si apriva la stagione dell'Ulivo: lui e il diessino Luigi Anzalone alla Provincia vennero ribattezzati come i gemelli di una nuova fase per l'Irpinia e per la politica. Una stagione finita troppo presto. Di Nunno ha disegnato lo sviluppo della sua città: dal tunnel poi tradito nel progetto ai parchi non ancora completati.

    Dopo 9 anni fu costretto ad arrendersi all'arroganza dei leader: lasciò la città al commissario Sbrescia. Eppure l'avevano chiamato nel momento di bisogno quando imperversava tangentopoli e certi politici non potevano più metterci la faccia.

    Antonio Di Nunno è stato il primo a essere votato con la elezione diretta, ma è stato anche il primo e forse unico ad andarsene sbattendo la porta senza alcun timore verso personaggi come Ciriaco De Mita e Nicola Mancino, accusati di aver architettato quella che è rimasta nella storia come "l'operazione canaglia" perché Di Nunno fu costretto alle dimissioni dai consiglieri della Margherita e dei Ds, i suoi sostenitori. Di Nunno fu feroce nei suoi attacchi contro De Mita che riteneva l'organizzatore dell'operazione canaglia e Mancino che sarebbe stato l'esecutore.

    Strettissimo fu il rapporto con il governatore regionale dell'epoca Antonio Bassolino, che elargì i finanziamenti più importanti per la città del futuro. Ora Di Nunno si batteva per difendere il territorio delle zone interne con le sue riflessioni pubblicate sul periodico "L'Irpinia", di Carlo Silvestri. Tra i primi a rendere omaggio a Di Nunno è stato l'attuale sindaco Foti. Messaggi di cordoglio arrivano da tutti gli esponenti politici. Quelli che forse lui non ha mai sopportato
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