La panchina di Mariella Forever

LA PORTULACA VITAMINA A/B/C/E

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    Questa pianta è la portulaca, definita infestante di orti e campi. Pochi sanno che è ottima da mangiare. Contiene più Omega 3 di qualsiasi altra fonte vegetale, addirittura può arrivare a contenerne 8,5 mg per ogni grammo di peso. Vitamina A, B, C ed E, sei volte più di spinaci. Betacarotene, sette volte più di quanto ne contengono le carote, ed inoltre magnesio, calcio, potassio, acido folico, litio e ferro.
    Quindi è "un'erbaccia" fantastica. Provatela insieme allo yogurt, cruda, oppure con le patate lesse..

    Non guardare solo la luna, guarda anche quello che cresce sotto i piedi! LA PORTULACA
    Riprendiamo la nostra rassegna delle erbe eduli che germogliano spontaneamente in zona 3. Questa volta vi parleremo della porcellana, cioè l'erba dei porci, ovvero la PORTULACA OLERACEA. Conoscendola sarà bellissimo ritrovarla, curarla o trapiantarla.
     
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    Portulaca in insalata e nocciole
    Ravanelli cari, ma che buonissima è la portulaca? Cruda è a dir poco irresistibile, ma mi spingo ad affermare che, anche cotta, ha le sue saporitissime argomentazioni!

    E non solo: la Portulaca si sposa a meraviglia con le nocciole!

    Visto che a Salutiamoci arriva un treno carico di noci, nocciole e i loro derivati come pasta di nocciole, olio di noci o di nocciole, noci pecan, brasiliane, partecipo con questa ricetta e la porto da Sabrina di Les Madeleines di Proust.

    C’è qualcuno che ancora non conosce SALUTIAMOCI! l’ormai famosissimo gioco di Lo, Cobrizo, Brii e Ravanello Curioso?

    In questo gioco cosa si fa? Si propongono ricette, si raccolgono e si sperimentano! Qui trovate il nuovo calendario e, mi raccomando, correte tutti a vedere il bellissimo blog di Salutiamoci!

    portulaca1portulaca2Per quanto riguarda la Portulaca, qui, su Erbe in cucina, potete trovare maggiori informazioni che la riguardano.

    Wikipedia arriva in nostro soccorso per raccontarci che “È nota nelle diverse regioni con diversa denominazione: in italiano come porcellana, procaccia, purselana (Liguria), erba grassa (Lombardia), barzellana (Sardegna), precacchia (Abruzzo), porcacchia o perchiacca (Basilicata), pucchiacchèlla, chiaccunella (Campania) o picchiacchella (in alcune zone del Sannio viene chiamata, eufemisticamente, erba vasciulella per evitare il diretto riferimento dialettale al sesso femminile (la pucchiacca, in dialetto napoletano, è l’organo genitale femminile), perchiazza, sportellecchia (Toscana), andraca, purchiacca (Calabria), purciaca o purciddana (Sicilia); perchiazza (Puglia). [omissis]

    Raccolta allo stato spontaneo o talvolta coltivata, viene consumata da tempi remoti come erba aromatica nelle regioni mediterranee. Le foglie crude (e i germogli), carnosette e dal sapore acidulo, si consumano in insalate, alle quali conferiscono un superiore mordente; sono utilizzate per preparare minestre saporite e rinfrescanti e si possono conservare sottaceto. Entrano anche come ingredienti di frittate e ripieni.

    DSC_4651Nella cucina napoletana era un tempo raccolta insieme alla rucola da piante che crescevano spontaneamente, e venduta da ortolani ambulanti. Rucola e pucchiacchella erano un binomio quasi inscindibile tra gli ingredienti dell’insalata.

    Nella cucina romana la portulaca o porcacchia appartiene a quel misto di varie verdure domestiche e selvatiche crude che sono consumate in insalata sotto il nome di misticanza o insalata di mescolanza. Anticamente questa misticanza la portavano a casa i frati passando a chiedere l’obolo alle famiglie, ed infatti in Corsica la portulaca viene tuttora chiamata “erba fratesca”.

    Nella cucina siciliana ‘a purciddana è usata per la preparazione di insalate, come l’Insalata ferragostana con pomodori, cetrioli, cipolle condite con olio aceto e sale; oppure l’insalata con verdure lesse, dove le foglie ed i giovani germogli di purciddana sono usati con patate bollite e cipolle al forno. Altro uso è quello di preparare piccola frittelle di Purciddana, in cui le cime della pianta – immerse in una pastella di farina ed acqua – sono fritte singolarmente in olio ben caldo e poi servite come stuzzichini o antipasti.”

    Ingredienti:

    DSC_4645250 gr di portulaca
    10 pomodorini dolci
    1 pannocchia bollita e sgranata
    qualche oliva taggiasca denocciolata
    nocciole in quantità
    olio EVO
    sale fino integrale

    Lavare in abbondante acqua tutta la portulaca e togliere tutte le foglioline: asciugare con cura. Unire tutti gli altri ingredienti e condire.

    DSC_4655Un’insalata deliziosa, che abbina il sapore deciso della portulaca, acidulo quasi piccantino, con le note dolci di pomodorini e pannocchia. Il sapido delle olive taggiasche dà carattere ed il croccante delle nocciole arriva davvero a darvi il colpo di grazia!

    logofitoalimurgia1‘Con questo articolo partecipo, molto timidamente, alla raccolta ‘Fitoalimurgia’ di ‘Passato tra le mani’. Andate a visitare la sua pagina, a questo link, dove troverete riunite “le idee chi ha voluto unirsi sotto il segno del selvaticume e della spontaneità. Qui i suggerimenti per collaborare all’iniziativa.”

    rav-fb1E, come sempre, un buon, buon appettito da Ravanello Curioso.


     
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1 replies since 25/7/2014, 18:51   99 views
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