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Io credo nel rispetto.
E credo negli abbracci, nelle carezze.
Nella dolcezza e nella sensibilità che, citando l’immensa Alda merini, quando la scorgi in un Uomo diventa poesia.
Perché nelle mani degli Uomini che sanno proteggere puoi trovare le canzoni da ascoltare ad occhi chiusi nelle notti di pioggia, la comprensione delle fragilità che non sai perdonarti, il sorriso nel quale rifugiarti quando il mondo può far paura.
E, quando la fortuna decide di stringerti forte, puoi incontrarci l’Amore, quello vero, forte, imperfetto, giusto, quello che ti salva dai mostri e dalle lacrime che vuoi dimenticare, quello che ti fa credere del domani da costruire e da attraversare insieme, quello che ti difende e ti sfiora con la forte delicatezza che cancella incubi e terrore.
Incubi e terrore…
…purtroppo, possono essere la quotidianità di donne li vivono in una “normalità” fatta di violenza, di umiliazioni, di sfregi.
E quelle mani che dovrebbero farti sentire unica e bella, diventano l’arma che ti strappa l’anima dalla carne lasciandoci lividi e morte.
La violenza ha molti volti…
<< I lividi che nascondi con un fondotinta che si scioglie con le lacrime che versi in bagno da sola o che copri con vestiti troppo larghi;
le costole rotte che, in ospedale, diventano “stupide” cadute per le scale;
le dimissioni da un lavoro che hai sempre sognato e che, magicamente, vuoi lasciare per “amore della famiglia”;
le amiche che non chiami e non vedi più perché “sei troppo impegnata”;
i bambini che mandi in camera a giocare perché “papà non è cattivo, è stanco”;
le offese, le umiliazioni…”mi fai schifo”, “ma non lo vedi quanto sei grassa”, “stai zitta, non rispondermi”, “ti ammazzo quando voglio”, “allarga le gambe e non fiatare”…e tu non rispondi, non respiri, non vivi, sparisci, muori un po’ ogni giorno fino a quando arriva proprio quel giorno in cui qualcuno chiuderà la tua bara e tutto sarà davvero finito.>>
…e nessuno di questi ha giustificazione, assoluzione, perdono.
Chi ci ha fatto credere che l’Amore fa male?
Quando abbiamo iniziato a pensare che le umiliazioni, le imposizioni, i divieti, la gelosia esasperata siano “normale” se stiamo con qualcuno?
Perché nessuno ci ha mai spiegato che esistono forme di violenza verbale e non verbale, fisiche e psicologiche, subdole e manifeste?
Perché non andiamo via quando un uomo per la prima volta alza le mani su di noi?
Perché restiamo a farci torturare il cuore?
Perché abbiamo paura. Ecco perché.
Perché, a volte, non ci sono posti in cui andare e persone dalle quali tornare.
Perché abbiamo paura di perdere i nostri figli.
Perché siamo senza soldi e senza lavoro.
Perché amiamo troppo gli altri e per nulla noi stesse.
Perché “se denuncio, poi tanto cosa succede”.
Perché “se muoio almeno smetto di soffrire”.
Perché sto chiedendo aiuto con tutto il silenzio che posso, ma nessuno mi ascolta.
Perché “non è cattivo, lui mi ama, è solo un momento, passerà”.
Oggi è la Giornata Internazionale Contro la Violenza Sulle Donne.
Oggi è il giorno per ricordare chi possiamo piangere solo davanti ad una lapide che racconta di vite interrotte e di dolore senza giustizia .
Oggi è il giorno per spiegare alle nostre figlie, alle nostre amiche, a chiunque l’abbia dimenticato
che l’Amore salva, consola, regala libertà di pensiero e di azione, costruisce e non distrugge.
E che gli Uomini sono la mano che ci sfiora e non quella che ci taglia la gola.
Ad ogni Donna io chiedo di amarsi così tanto da poter sempre riconoscere quel che amore non è.
Ad ogni Uomo io chiedo di essere le braccia che avvolgono e che che rendono il cuore così sicuro e coraggioso per poter credere ancora.
Ad ogni Madre, ad ogni Papà, ad ogni famiglia io chiedo di imparare a costruire l’amore, il rispetto, gli abbracci che mancano e di insegnarli al mondo quando il mondo non saprà più ricordarli.
Ad ogni Donna in una bara per mano di un maschio.
Ad ogni Donna che questa mattina deciderà di cambiare tutto e a chi non ha ancora la forza per farlo.
A chi sta cercando di salvarsi e a chi è già al sicuro.
A chi sarà Donna domani,
Che possiate sempre essere libere dal dolore e da ogni forma di schiavitù.
#Gerardino
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