La panchina di Mariella Forever

ZEOLITE CLINOPTILOLITE VIRTU' QUALITA

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    Emilia Romagna

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    Dalla zeolite giunge un rimedio naturale per proteggere e disintossicare i nostri organi dalle tossine che invadono quotidianamente il nostro corpo, combattere i radicali liberi, espellere i metalli pesanti ed altre sostanze dannose come i radionuclidi e lo ione ammonio.

    La zeolite rigenera la funzionalità degli organi facilitando l’assimilazione delle sostanze nutritive, rimuovendo quelle dannose e reintegrando quelle essenziali ristabilendo l’equilibrio acido-base. Più salute ed energia in un corpo pulito e funzionante.

    La zeolite mantiene la salute, la migliora o la ristabilisce in casi di malattia. [Übersicht Hecht und Hecht-Savoley 2007, 2010]

    Numerosi Autori concordano nell’attribuire alle zeoliti una elevata capacità di assorbire, nel tratto intestinale, l’ammoniaca ed i prodotti tossici derivanti dai processi di deaminazione e di degradazione batterica, agendo in definitiva con una azione di tipo detossificante. [Curto e Sciaraffia, 1988; Wolter et alii, 1990; Avallone et alii, 1987]

    Struttura chimica

    Le zeoliti sono minerali di origine vulcanica che si sono formati milioni di anni fa dall’incontro di lava incandescente e acqua di mare. Hanno una struttura cristallina regolare e microporosa caratterizzati da una enorme quantità di volumi vuoti interni ai cristalli.

    Questi minerali presentano una intelaiatura strutturale a base di alluminosilicato con cationi intrappolati all’interno di cavità a “tunnel” o a “gabbia”: sono griglie cristalline composte da silicio (SiO4) e alluminio (AlO4). In queste griglie compatte di SiO4-AlO4, che sono a forma di rete, si trovano i cationi per esempio di calcio, magnesio, sodio e potassio in unione all’acqua cristallina (non libera H2O).

    Il nome “zeolite” deriva dalle parole greche “zeo” = “bollire” e “lithos” = “pietra”, pertanto significa pietra che bolle e deriva dal fatto che, quando viene scaldata, libera acqua senza modificare la struttura dell’alluminosilicato e sembra che bolla.

    Esistono più di 100 tipi diversi di zeolite, che possono essere raggruppate in quelle a struttura fibrosa, lamellare e cristallina sferica. A causa delle sue particolari proprietà, la Clinoptilolite, i cui cristalli hanno struttura lamellare, ha dimostrato negli anni di essere la più adatta per l’uso nella medicina umana e veterinaria. In Giappone le zeoliti sono state approvate come additivi alimentari fin dal 1996; 39 brevetti relativi all’applicazione delle zeoliti nell’uomo sono stati registrati in tutto il mondo dal 1986.

    La clinoptilolite ha una struttura cristallina costituita da due tetraedri di SiO4 ed AlO4 legati mediante ponti ossigeno che genera ampi spazi liberi e canali nei quali possono essere accolti cationi e molecole relativamente grandi (Mumpton, 1983).
    Le cariche negative delle unità alluminato e silicato sono neutralizzate dalla presenza di cationi quali calcio, magnesio, sodio, potassio ed in alcuni casi ferro.

    Questi ioni possono essere facilmente sostituiti da altre sostanze quali metalli pesanti o ione ammonio (Semmens, 1983). Tale possibilità viene definita capacità di scambio cationico e rappresenta una delle caratteristiche preminenti della clinoptilolite.
    Inoltre la sua caratteristica struttura elettronica e le cariche negative presenti in essa la rendono particolarmente attiva nel neutralizzare i radicali liberi e nell’adsorbimento di tossine (funzione di setaccio molecolare).



    Storia


    I giapponesi impiegarono la zeolite nelle vittime da radiazioni durante le esplosioni di Hiroshima e Nagasaki.


    I russi sono stati fra i primi a sfruttare la capacità della
    zeolite di attrarre e trattenere gli ioni positivi, come i metalli
    pesanti e gli isotopi radioattivi: nel 1986, a Chernobyl, tonnellate di
    zeolite furono utilizzate per erigere barriere e per bonificare i
    terreni contaminati. In quell’occasione la clinoptilolite fu utilizzata
    anche per decontaminare le acque, e furono preparati biscotti e
    cioccolate alla zeolite da dare ai bambini colpiti dalle radiazioni per
    proteggerli dalle loro terribili conseguenze.


    Il 15.04.11 i media comunicarono che anche a Fukushima si impiegò la zeolite, sia per protezione dalle radiazioni atomiche che per filtrare le acque.


    In Giappone è da molto tempo usata come additivo alimentare
    e in Russia viene anche inserita nei concimi per l’agricoltura e nei
    mangimi animali
     con lo scopo di rafforzare il sistema
    immunitario degli animali da allevamento, regolare il metabolismo,
    prevenire l’infezione gastro-intestinale. Il risultato è una prole sana,
    una crescita sana, una buona salute generale. Essi hanno anche
    dimostrato in un gran numero di studi su animali un’aumento della
    fertilità e la nascita di progenie sana.


    In Austria, il professor Wolfgang Toma dell’Ospedale di
    Villach, utilizza la zeolite in oncologia allo scopo di ridurre gli
    effetti collaterali della chemioterapia tradizionale.


    In aggiunta alle numerose applicazioni industriali delle
    zeoliti (filtri per emodialisi, trattamento di acque potabili e  di
    scarico, decalcificazione  delle acque, ecc.) un brevetto è stato
    registrato in Giappone nel 1992 che dichiara che la zeolite, se
    addizionata a prodotti farmaceutici o cosmetici, aumenta gli effetti
    medici e cosmetici.
     Il brevetto riferisce inoltre che gli alimenti dimostrano maggiori capacità nutrizionali se addizionati di zeolite. Inoltre, è stata osservata una minore incidenza delle indigestioni.
    Tutto ciò è dovuto al fatto che l’ammoniaca, le  tossine batteriche e
    le sostanze tossiche prodotte nella digestione delle proteine, grazie
    alla zeolite, vengono rimosse per adsorbimento con effetti positivi
    sulla digestione. Quando la zeolite viene utilizzata in prodotti
    cosmeticiaiuta a liberare la pelle dalle tossine batteriche e dalle sostanze presenti su di essastimola inoltre la rigenerazione della pelle con
    un eccellente risultato da un punto di vista cosmetico. Anche l’azione
    farmacologia dei medicinali può essere incrementata per aggiunta di
    zeolite.



    Funzionamento


    Le zeoliti attualmente stanno suscitando tanto interesse in quanto la loro rigorosa struttura cristallina è composta da minuscoli canali diretti in tutte le direzioni che hanno una carica negativa e quindi consente l’assorbimento di numerose tossine che essendo perlopiù caricate positivamente (infatti i metalli pesanti sono cationi),
    vengono attirate dalla zeolite e intrappolate nei canali cristallini.
    Poiché la zeolite non viene assorbita dall’apparato gastro-intestinale,
    essa viene espulsa con le feci insieme a tutte le sostanze nocive che ha incontrato nel suo percorso.


    Questo vale anche per le sostanze tossiche che si trovano già
    all’interno del corpo che vengono richiamate dentro il lume
    intestinale, come attirate da una calamita, con il risultato di una
    efficace disintossicazione sistemica.


    L’influenza sull’intero organismo deriva quindi dall’ equilibrio esistente fra questo e l’intestino.


    A causa degli equilibri osmotici tra parete intestinale e il
    resto dell’organismo, più si sottraggono sostanze dall’intestino più
    l’organismo invia nel lume intestinale le stesse sostanze che ha
    accumulato a livello sistemico.
     La zeolite, quindi, attraverso
    il richiamo nel lume gastro-intestinale sottrae dall’intero organismo
    sostanze tossiche di varia natura. Queste sostanze sono presenti spesso
    nell’ambiente e possono venire a contatto con l’organismo diventando
    cause o concause di diverse disfunzioni fisiologiche, attraverso
    l’alterazione degli equilibri metabolici.


    Inoltre nel processo di disintossicazione non vengono per nulla appesantiti i reni, cosa che invece accadrebbe con altre terapie.


    Proprietà


    I prodotti composti di zeolite clinoptilolite attivata, classificati
    come dispositivi medici, hanno la seguente classificazione codificata in
    EU:sostanze ad uso orale adatte ad assorbire/chelare e
    rimuovere sostanze dannose e tossiche nel tratto gasto-intestinale ( es.
    metalli pesanti, nitrosamine, ammonio, micotossine, cationi
    (radioattivi), pesticidi) riducendone l’assorbimento nel corpo.
    Funzionano anche come anti-ossidanti catturando radicali liberi e
    riducendo la formazione di ROS ( reactive oxygen species ).


    La zeolite ha eccellenti proprietà di assorbimento,
    radioprotezione, decontaminazione, disintossicazione e disinfezione nel
    corpo umano , ma anche il vantaggio di introdurre in scambio ionico,  in
    modo selettivo ma senza pericoli di sovradosaggio,de i minerali
    necessari alla vita degli esseri umani.


    Questo minerale, nel suo viaggio lungo il canale digestivo
    assorbe sostanze nocive come: metalli pesanti, radionuclidi, sostanze
    chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e
    loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione
    scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di
    acidità nell’organismo.


    Ma non solo: la zeolite rilascia nell’organismo degli oligoelementi e minerali di cui esso necessita. Il
    corpo cosi viene disintossicato, de-acidificato e snellito e
    contemporaneamente rimineralizzato: i suoi depositi di minerali vengono
    di nuovo riempiti. Infatti la sua struttura cristallina contiene cationi
    quali  calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri oltre a molecole di
    acqua.


    Ad ora nella zeolite si son riscontrati almeno 34 minerali , che spesso sono presenti sono in tracce,  come necessita del resto un corpo vitale e altamente sviluppato.


    Ancor più importante è che fegato e reni vengono alleggeriti,
    perché molte tossine vengono già “afferrate” nel canale digestivo e non
    raggiungono quindi la circolazione. Si possono notare anchebenefici nel sonno: nel prendere sonno e nel dormire.


    Per questo “alleggerimento” ringrazieranno anche i tessuti connettivi (depositi di scorie) : si fa pulizia e questo beneficia anche le cellule.


    La zeolite stimola anche la funzione intestinale, pulisce
    l’intestino e di conseguenza la flora batterica e influenza
    positivamente l’aspetto della pelle e la tolleranza ai cibi. 


    Le zeoliti sono in grado di assorbire composti a basso peso molecolare (ad esempio idrocarburi, biossido di zolfo, ed ossidi di azoto) oltre che micotossine.
    Esse agiscono come setacci molecolari ed adsorbono gas e sostanze
    disciolte di determinate dimensioni, e quindi anche tutto lo smog che involontariamente ci “mangiamo”.


    La zeolite struttura microporosa costituita da migliaia di piccoli canali in grado di legare rilevanti quantità di tossine metalli pesantidannosi alla salute, come anche radicali liberinitrosamineione ammoniomicotossinepesticidi e cationi radioattivi.


    Risulta essere cosi una sostanza sia detossificante che
    antiossidante, oltre che assorbente, che viene eliminata con le feci
    dopo aver svolto la sua azione nel tratto gastro-intestinale.


    Metalli Pesanti


    I metalli tossici vengono da molti definiti come “killer
    subdoli” poiché si sostituiscono nell’organismo ai minerali necessari
    per la vita, alterando funzioni e strutture biologiche. 


    Il piombo sostituisce il calcio nel cervello, il cadmio
    sostituisce lo zinco e l’alluminio sostituisce il magnesio. La
    sostituzione permette ai sistemi enzimatici, vitali per la nostra
    salute, di continuare a funzionare, ma non di funzionare esattamente
    come prima. Il metallo incorporato causa infatti una o più alterazioni
    fisiologiche. Le reazioni non avvengono esattamente come prima, ma
    trovano una via alternativa, danno vita ad una variante che
    inevitabilmente determina delle conseguenze negative per l’equilibrio
    generale. L’organismo può rimediare a questa varianti se avvengono per
    un periodo limitato di tempo, tuttavia se perdurano abbastanza a lungo,
    non è più possibile porvi rimedio. Per questa ragione è opportuno
    seguire periodicamente un programma di disintossicazione. Per
    approfondire su dove sono e quali sono gli effetti leggi il
     Dossier sui Metalli Pesanti.


    Numerosi studi mostrano
    come la zeolite è l’unica sostanza inorganica caratterizzata da un’alta
    capacità di scambio totale (0.64 – 0.98 mol/Kg), in grado di cedere i
    cationi liberi ( Na+, K+, Ca2+, Mg2+) e legare al loro posto i metalli
    pesanti, ioni ammonio, radioisotopi o altri cationi (Cd2+, NH4 +, Fe2+,
    Pb2+, Cu2+, Cs+, Sr2+). Questo è l’ordine di preferenza dei metalli
    attirati in u ntest eseguito: Pb2+>Cd2+> Cs+> Cu2+> Co2+>
    Cr3+> Zn2+> Ni2+>Hg2+.


    Radicali Liberi


    Inoltre, l’accumulo di metalli pesanti induce la formazione di Radicali Liberi (i
    metalli pesanti distruggono i legami molecolari e liberano Radicali
    Liberi), molecole chimiche estremamente pericolose per le nostre cellule
    tanto da essere soprannominate “killer cellulari”, responsabili
    dell’insorgenza o dell’aggravamento di molte malattie come diabete,
    malattie cardiovascolari, tumori ed invecchiamento precoce.


    Normalmente, queste i radicali liberi sono rapidamente
    rimossi prima che possano causare disfunzioni cellulari ed eventualmente
    morte della cellula. Lo stress ossidativo e la manzanza di
    antiossidanti induce i radicali liberi a colpire i principali componenti
    cellulari come lipidi, proteine, carboidrati e DNA. Questo fenomeno è
    stato associato strettamente a una serie di patologie umane come
    malattie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie neurodegenerative
    [Halliwell and Cross (1994); Bray (1999); Forsberg et al. (2001)].


    Un’alimentazione sbagliata, una vita sedentaria, un’eccessiva esposizione al sole e agli agenti inquinanti e, soprattutto, il fumo di sigaretta, sono responsabili di questo eccesso che è chiamato, in linguaggio tecnico, stress ossidativo.


    Uno studio effettuato in vivo su topi da Sverko V. et al.
    (2002) aveva evidenziato l’attività antiossidante della
    ZeoliteClinoptilolite Attivata
     mentre il Dr. Wolfgang Thoma e
    la Dr.ssa Claudia Gunzer dell’Ospedale Privato Villach (2002) hanno
    sviluppato una ricerca clinica con lo scopo di analizzarne la sua azione
    nell’organismo umano. Tutti i soggetti hanno
    dimostrato una concentrazione di idroperossidi più bassa nel sangue
    analizzata mediante il metodo F.R.A.S. (Free Radical Analytical System).


    Data la presenza dei radicali liberi in molte patologie il
    Dr. Thoma ha svolto una successiva ricerca relativa all’osservazione
    clinica sull’uso della Zeolite Clinoptilolite Attivata un periodo di 15
    mesi su numerosi soggetti affetti da una vasta gamma di malattie che
    andavano dai tumori maligni di differente origine
     (carcinoma
    del colon, carcinoma dei bronchi, mastocarcinoma, tumori delle ovaie,
    carcinoma pancreatico, carcinoma epatocellulare) a poliartrite cronica,
    coliti ulcerative, sclerosi multipla, infezioni persistenti (es:
    sinusiti) dermatiti, epatiti, cirrosi epatica e per applicazione topica
    nelle ulcere crurali, acne o anchebolle da scottature.

    Nell’arco di 7 giorni la vitalità, le condizioni generali e
    l’appetito della maggior parte dei pazienti (circa il 70%) erano
    nettamente migliorate.


    Radionuclidi


    La terra possiede una radioattività naturale dovuta alle radiazioni
    che si sprigionano dalle rocce della crosta terrestre e dalle radiazioni
    che provengono dallo spazio.


    Negli ultimi decenni, le esplosioni nucleari, i test atomici, i disastri di Chernobyl e Fukushima e
    le radiazioni prodotte dalle apparecchiature mediche e industriali
    hanno contribuito ad aumentare la radioattività naturale portandola a
    livelli pericolosi per i viventi e per l’ambiente.


    La nube radioattiva ha raggiunto anche l’Europa, e il pericolo legato al cibo globalizzato rischia di diventare realtà,
    soprattutto dopo che le autorità giapponesi hanno alzato il livello di
    gravità del disastro nucleare di Fukushima al apri di quello di
    Chernobyl. Per approfondire leggi il DOSSIER su Fukushima.


    L’effetto radioprotettivo della zeolite clinoptilinte, è
    stato descritto da numerosi ricercatori, per esempio il fatto che
    vengano catturati 90Str, 137Cs, 60Ca, 45Ca, 51Cr ed altri radionucleidi
    nei pori delle griglie cristalline della zeolite clinoptilite
     (Paveliè und Hadžija 2003; Mumpton 1978; Mercer und Ames 1978; Novgorodtzev et al. 2010; Misaelides et al. 2010].


    L’aggiunta della zeolite clinoptilite nel mangime dei polli (
    2,5 %, 5 % e 10 % di proporzione nel mangime) ha eliminato il Cesio 137
    da tutti gli organi che sono stati sottoposti al test (fegato, reni e
    muscolatura) . Valcke, Mizik e Vitoriviè  hanno osservato effetti
    decontaminanti della zeolite clinoptilite con una pplicazione preventive
    nelle 24 ore dopo l’irradiazione in ratti marroni.


    Ione Ammonio


    Uno degli esempi di utilizzo della zeolite, che dà risultati
    immediatamente visibili, è quello negli sportivi, specialmente in quelli
    che fanno un’attività estenuante come la maratona o le gare di
    ciclismo.
     Durante una gara massacrante come una maratona, oltre
    alla produzione di acido lattico che disturba la prestazione,
    l’organismo produce anche ammoniaca, che è tossica per il cervello ed è
    responsabile di molte delle crisi di fatica che chi ha provato questi
    sport ben conosce.


    Inoltre dalla metabolizzazione delle proteine si producono
    composti ammonici derivanti dalla deaminazione degli aminoacidi che in
    parte vengono eliminati come urea ma che, se prodotti in quantità
    eccessiva, possono accumularsi e provocare una vera e propria
    intossicazione a livello del sistema nervoso centrale provocando
    confusione e sbandamento, come può avvenire per attività sportive che
    comportano uno sforzo molto intenso e prolungato, ad esempio nella
    maratona. 


    L’accumulo di ammoniaca a livello cerebrale comporta una
    modificazione del flusso sanguigno cerebrale e del metabolismo dalle
    strutture corticali a quelle subcorticali. Inoltre lo ione ammonio ha
    una diretta influenza sul sistema di di trasmissione del segnale
    eccitante/inibente
     attraverso meccanismi diversi che coinvolgono l’estrusione di cloruri e la funzione dei recettori post-sinaptici.


    Nell’ambito dell’attività di scambio cationico della Zeolite
    Clinoptilolite Attivata  particolarmente rilevante risulta quella
    relativa allo ione ammonio (1,2 – 1,5 mol/Kg) rendendola particolarmente
    utile per la diminuzione dei livelli ematici di ammoniaca.


    Tutto ciò determina una miglior resistenza allo sforzo con conseguente aumento delle prestazioni sia fisiche che mentali. Pertanto
    risulta evidente che la possibilità di eliminare l’eccesso di ammoniaca
    in circolo crea i presupposti per un miglior rendimento del sistema
    nervoso centrale accompagnato da una maggiore lucidità durante la
    competizione.


    Tossine







    L’eliminazione dall’organismo umano delle sostanze tossiche
    generate dal metabolismo e ancora di più di quelle che quotidianamente
    vengono immesse dall’esterno attraverso la respirazione, il contatto con
    la cute, i cibi o gli stessi farmaci, responsabili dell’insorgenza di
    varie patologie
     è quello che si propone la nuova medicina rigenerativa.


    Questa strada consentirebbe di prevenirle ristabilendo
    l’omeostasi dell’organismo, una volta eliminate le cause dei danni,
    rigenerando così la funzionalità degli organi e ritardando anche
    l’invecchiamento.
     Le maggiori difficoltà incontrate sono legate
    però alla necessità di dover utilizzare rimedi di natura diversa per le
    singole patologie.

    Molti prodotti di origine naturale, ad esempio vitamine o sostanze
    antiossidanti contro i radicali liberi, chelanti di metalli o adsorbenti
    di tossine, sono attualmente disponibili in commercio, ma una terapia
    preventiva contro tutte le sostanze tossiche dovrebbe prevedere
    l’utilizzazione contemporanea di detti mezzi terapeutici. Inoltre non
    tutti questi prodotti sono innocui e ben tollerati da tutti i soggetti;
    le stesse vitamine E ed A, ad esempio, è stato dimostrato che, se
    somministrate in alte dosi, possono risultare tossiche.


    Una nuova strada è stata aperta da studi sull’uso di sostanze
    polifunzionali di origine minerale costituite da particelle attive, ma
    non assorbibili, di zeolite clinoptililoite in grado di interagire
    nell’intestino con gli equilibri presenti nell’organismo, svolgendo così
    un’azione selettiva di eliminazione delle sostanze tossiche
    (“spazzino”) attraverso le feci, senza modificare i componenti
    fisiologici.


     


    Modo d’uso


    3 volte al giorno 30 minuti prima dei pasti principali e prima di andare a letto.

    Zeolite non attivata: Vanno messi tre cucchiani (non di
    metallo) in un bicchiere d’acqua, lasciar riposare qualche ora (può
    anche prepararla la sera prima) e bere solo l’acqua in superficie. Poi
    rimettere l’acqua e usare la polvere rimasta sul fondo per le altre 3
    assunzioni della giornata (coprendo il bicchiere con un tovagliolo o un
    piatto per impedire alla polvere di entrare).

    Zeolite attivata: un cucchiaino in un bicchiere d’acqua, bere tutto il contenuto.


    Dopo i primi due mesi che rappresentano il ciclo di
    disintossicazione, è consigliato continuare a prenderla a dose dimezzata
    o a settimane alterne per mantenere il corpo pulito sano e forte.


    Se volete acquistare la Zeolite Clinoptilolite (Normale o Attivata), di cui ne esistono molte qualità,  potete contattarmi e riceverete maggiori informazioni.


     


    Zeolite Clinoptilolite Attivata


    Per attivazione si intende in genere l’applicazione di un
    procedimento chimico, chimico-fisico o fisico a un materiale perché
    possa reagire più facilmente.
     Nel caso di
    particolari solidi caratterizzati dalla capacità di legare sostanze
    tossiche sulla loro superficie come il carbone, si cerca di
    incrementarne la porosità o di aumentarne la superficie attraverso la
    diminuzione delle dimensioni delle particelle.


    Ciò consente di avere a disposizione un maggior numero di canali
    capaci di legare le sostanze tossiche. Recentemente è stato messo a
    punto un particolare processo di micronizzazione della zeolite
    clinoptilolite, oggetto di brevetto, realizzato sottoponendo il minerale
    ad un processo di collisione delle particelle fra di loro in mulini
    appositamente realizzati e brevettati, in modo che esse non venissero
    inquinate dai metalli.


    Il risultato è l’aumento del numero di particelle con
    dimensioni ridotte, un incremento della loro superficie ed
    un’attivazione strutturale che consente loro di legare più velocemente e
    più stabilmente tossine, radicali e metalli, incrementandone
    l’attività. Infatti, partendo da una dimensione di circa 3 m2/g di
    Zeolite Clinoptilolite, dopo l’attivazione si raggiungono persino i 1000
    m2/g.



    In mulini particolari costituiti da dischi controrotanti ad altissima
    velocità le particelle di zeolite clinoptilolite vengono accelerate e
    fatte collidere fra di loro. Questo genera una micronizzazione molto
    spinta con enorme aumento della superlicie di contatto e di cariche
    negative superficiali.


    Recenti studi sull’utilizzazione della zeolite clinoptilolite
    attivata hanno evidenziato la sua azione positiva sul sistema
    circolatorio, sulla pressione arteriosa, sul recupero dopo l’infarto o
    ancora sul sistema digestivo, sull’iperacidità gastrica e sulle ulcere
    duodenali.


    L’azione della zeolite è stata anche studiata sui reumatismi,
    sulla cura delle infezioni renali e sul trattamento delle patologie
    dermatologiche presenti nei pazienti affetti da diabete, mentre altre
    osservazioni riguardavano l’applicazione diretta della polvere e
    numerose affezioni della pelle.


     


    Zeolite Clinoptilotite: Nuovo adiuvante nella terapia anti-cancro


    Esistono diverse ricerche scientifiche che dimostrano l’effetto
    anticancro e antiossidativo della zeolite clinoptiololite micronizzata.
    Per approfondire potete consultare direttamente il sito della National Institutes of Health National Center for Biotechnology Information e cercare “clinoptilolite”.


    Di seguito vi propongo due studi, con riferimento al testo originale, che dimostrano l’efficacia della zeolite.


    1) Testo originale della ricerca: truecancerfacts.com/images/cancerstudy.pdf


    Ricercatori: PaveliĿ K, Hadzija M, Bedrica L, PaveliĿ J, DikiĿ I,
    KatiĿ M, Kralj M, Bosnar MH, KapitanoviĿ S, Poljak-Blazi M, Krizanac S,
    StojkoviĿ R, Jurin M, SubotiĿ B, ColiĿ M.


    La zeolite clinoptilolite applicata a topi e cani affetti da
    una varietà di tipi di tumore ha portato ad un miglioramento dello stato
    di salute generale, il prolungamento della durata della vita, e
    riduzione della dimensione dei tumori.


    L’applicazione locale di clinoptilolite al cancro della pelle di cani
    ha efficacemente ridotto la formazione e la crescita tumorale. Inoltre,
    gli studi tossicologici su topi e ratti hanno dimostrato che il
    trattamento non ha effetti negativi.


    Le caratteristiche peculiari della zeolite clinoptilolite attivata
    sono costituite dalla capacità di legare, a livello intestinale,
    radicali liberi, metalli pesanti, ione ammonio e tossine, allontanandole
    dall’organismo, attività descritte nella definizione stilata dal
    Nomenclatore Europeo dei dispositivi medici.


    Una combinazione con entità variabili dei quattro tipi di
    sostanze tossiche prima riportate è stata rilevata nei tumori nei quali
    esse possono svolgere la funzione di responsabili diretti nella loro
    insorgenza odi adiuvanti nella loro induzione, come dimostrato da
    numerose ricerche.


    Materiali di silice naturali, compresi la zeolite  clinoptilotite,
    rivelano molteplici attività biologiche, e sono già impiegate con 
    successo come vaccino-adiuvante e per il trattamento della diarrea. In
    questo articolo si  elaziona in merito ad una nuova applicazione della
    clinoptilotite in polvere come potenziale adiuvante nella  terapia
    antitumorale. Trattamenti alla clinoptilotite di  topi e cani,
    affetti da una molteplicità di tumori, hanno portato ad un miglioramento
    dello stato di salute generale, ad un prolungamento della durata della
    vita e ad una diminuzione della massa tumorale. L’applicazione locale di
    clinoptilotite in caso di carcinoma nei cani ha portato ad
    una riduzione della formazione del tumore e della  sua crescita.
     Inoltre  studi tossicologici sui topi e sui ratti hanno dimostrato che il trattamento non comporta effetti negativi.


    Studi in vitro della coltura dei tessuti hanno  dimostrato che la clinoptilotite tritata finemente comporta


    – Inibizione della proteina chinasi B (c-Akt)


    – Provoca l’espressione di p21WAF1/CIP1 e p27KIP1-proteine inibitrici – tumore


    – Blocca la crescita cellulare di molteplici linee-cellulari tumorali


    I dati dimostrano che un trattamento alla clinoptilotite
    potrebbe influire sulla crescita del tumore, indebolendo i segnali
    vitali delle cellule tumorali e provocando la soppressione dei geni
    tumorali delle cellule trattate.


    Gli effetti collaterali generati dalla radiooterapia sono
    legati all’elevata energia che viene assorbita dalle cellule
    circostanti la massa tumorale con formazione di radicali liberi che
    comportano un incremento dello stress ossidativo e dalla reazione
    infiammatoria locale, anche a livello del derma, che modifica la
    fisiologia cellulare.La capacità adiuvante della zeolite nella
    terapia antitumorale, chemio e radio, può essere quindi attribuita alla
    sua partecipazione alla sintesi proteica, alla capacità di contribuire
    alla costruzione del tessuto connettivo, all’azione adsorbente, al
    controllo del metabolismo del calcio nelle cellule da parte del silicio
    presente nella sua struttura ed infine all’azione antiossidante.


    2) Testo originale della ricerca: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16368551


    Effetto della clinoptilolite sui materiali cellulari e i conseguenti effetti sulle cellule tumorali in vitro


    Ricercatori: Katic M, Bosnjak B, Gall-Troselj K, Dikic I, Pavelic K.


    La Clinoptilolite è una zeolite naturale nontossica con proprietà di uno scambiatore ionico e adsorbente. Studi precedenti hanno dimostrato che clinoptilolite potrebbe essere un coadiuvante nella terapia del cancro. Lo
    scopo di questo studio era quello di definire gli effetti della
    clinoptilolite nei mezzi cellulari sulla vitalità delle cellule e
    l’attività delle proteine chiave che regolano la sopravvivenza
    cellulare, la divisione cellulare e la risposta allo stress. Il numero
    di cellule vitali, sintesi di DNA e l’attività di EGF-R, PKB / Akt e NF?
    B è stata ridotta, mentre l’apoptosi è stata aumentata in cellule che
    sono state coltivate in terreno con supplemneted clinoptilolite. Questi
    risultati potrebbero essere dovuti a adsorbimento di alcuni componenti
    del siero, come FEG, da parte della clinoptilolite. Nel materiale
    trattato senza siero il ruolo predominante della clinoptilolite è quello
    di scambio cationico, influenzando i livelli di calcio e i percorsi di
    comunicazione dipendenti dal calcio. Questi risultati sono in linea con
    altri dati che confermano una maggiore apoptosi in cellule incubate nel
    materiale trattato. Insieme, i dati presentati qui dimostrano che la
    clinoptilolite influenza il microambiente cellulare attraverso
    meccanismi che dipendono dalle caratteristiche di adsorbimento e di
    scambio ionico di questo materiale.


    Link di approfondimento dell’uso della zeolite nella cura del cancro


    http://www.healthforwardonline.com/zeolites/crit1.html
    http://www.healingcancernaturally.com/zeolites-clinoptilolite-powder.html
    http://www.healingcancernaturally.com/zeolite-powder-dog-cancer-cures.html
    http://www.healingcancernaturally.com/zeolite-powder-terminal-cancer-remissions.html



    Applicazioni dermatologiche


    La pelle rappresenta una barriera protettiva dell’organismo nei
    confronti degli agenti atmosferici ed è caratterizzata da una bassissima
    permeabilità ai composti elettricamente carichi ed all’acqua mentre può
    essere attaccata da solventi e composti scarsamente carichi e quindi
    elettricamente neutri (es solventi organici come la trielina o creme
    costituite da una base di acidi grassi).


    Proprio a causa di queste sue caratteristiche può subire
    attacchi da batteri che possono entrare nei suoi pori e da molte
    sostanze presenti nell’atmosfera quali polveri, metalli, sostanze acide,
    oltre che dalle radiazioni solari
     che possono
    dare origine ad eritemi, vere e proprie infiammazioni della pelle,
    dovute alla reazione dell’organismo che tenta di difendersi
    dall’acquisizione dell’elevata energia rilasciata dalle radiazioni
    stesse e che genera la formazione di radicali liberi che possono
    danneggiare la funzionalità delle cellule del derma. Si possono quindi avere infezioni della pelle come l’acne, gli eczemi e patologie fungine o infiammazioni con eritema.


    La pelle può rappresentare anche una zona di accumulo di sostanze
    tossiche presenti nell’organismo come avviene nelle dermatiti generate
    da allergia da nichel dovute all’ingresso nell’organismo di piccole
    quantità del metallo rilasciato da monili a contatto con la pelle (es.
    orecchini e tutti gli oggetti che attraversano lo strato cutaneo nel
    piercing) che si accumulano in essa dando un eritema dovuto alla
    tossicità del metallo. Inoltre si possono verificare infezioni virali
    dell’organismo nelle quali i virus si localizzano a livello del derma in
    vicinanza delle terminazioni nervose, come nel caso deIl’Herpes zoster o
    fuoco di S. Antonio. Infine è stato dimostrato che vi è una diretta
    interazione tra le modificazioni della funzionalità intestinale e la
    presenza di acne.


    Nella letteratura russa si trovano numerosi testi relativi
    all’impiego della zeolite clinoptilolite naturale nell’ambito della
    dermatologia: i pazienti curati con zeolite sommnistrata sia per via
    interna che in modo topico sulla cute sono guariti più in fretta e in un
    numero maggiore rispetto a quelli trattati con le terapie classiche.
    Fonte: K. Hecht, E. Hecht-Savoley: Klinoptilolith – Zeolith Siliziummineralien und Gesundheit. Spurbuch Verlag, 2008


     


    La Zeolite contiene Silicio: L’Elemento Fondamentale alla Vita


    Traduzione e sintesi da una informativa del prof Karl Hecht,
    medico e professore di neurofisiologia ed emerito professore di
    fisiologia e patologia clinica alla università di Humboldt (Berlino).
    Articolo integrale in tedesco 
    http://www.zeolith.org/Stellungnahme.pdf


    Cosa fa nel corpo umano la zeolite?


    – Assorbe

    – scambia ioni remineralizzando l’organismo

    – funziona da catalizzatore

    – autoregola l’organismo

    – introduce biossido di silicio SiO2 (silice), che è’ un minerale arcaico di tutti gli esseri viventi.


    Il silicio come è noto è il secondo elemento più diffuso –
    dopo l’ossigeno- su questo pianeta. Il SiO2, che in natura non si trova
    solo nella zeolite clinoptilolite, ma anche nell’argilla ed in alcune
    piante (per esempio nel bamboo, nelle ortiche e nelle conifere), è il
    mezzo curativo e cosmetico più antico della umanità 


    Il gruppo di ricerca russo intorno a M. G. Voronkov, nel 1975 pubblicò (in lingua tedesca) un libro: “ Il silicio e la vita” (Silizium und Leben), in cui vengono riportate ben oltre 5.000 fonti di letteratura scientifica.


    La ricercatrice sul silicio, l’americana E. M. Carlisle pubblicò, tra
    il 1970e 1986, molti risultati scientifici. Nel 1986la Ciba-Foundation
    diede luogo ad un simposio sul tema, di cui si pubblicò un volume.


    Il silicio è l’elemento base della vita, senza l’SiO2 non
    sono possibili processi vitali, crescita e bioelettricità. Esseri
    viventi con carenza di silicio invecchiano e si ammalano in fretta.


    Tra le funzioni fisiologiche principali dell’SiO2, troviamo:


    • regolazione del metabolismo (funzione autopilota)

    • eliminazione delle sostanze nocive dall’organismo (Detossificazione)

    • regolazione della attività intestinale e quindi anche del riassorbimento dei principi attivi

    • rafforzamento del sistema immunitario aspecifico nella matrice extracellulare

    • allontanamento dei radicali liberi = azioni antiossidante

    • accelerazione nella guarigione delle ferite

    • effetto antiinfiammatorio

    • rigenerazione delle membrane cellulare e dei mitocondri

    • idratazione dei tessuti

    • disinfezione

    • effetto anti-aging (anti-invecchiamento)

    • regolazione della funzione emolitica

    • contro la distruzione delle isole pancreatiche causa aggressivi macrofagi

    • azione antivirale e antibatterica

    • effetto antimicotico


    Da tempi immemorabili l’SiO2 viene definito minerale di bellezza e
    ringiovanimento, poiché ferma il processo di invecchiamento e può
    mantenere lisci capelli e pelle


    Che succede quando prendiamo la zeolite?


    Quando la zeolite raggiunge il tratto digestivo, questo è più o meno quel che succede:


    – uno scambio di cationi contro i metalli pesanti e le tossine

    – aumento generale dell’assorbimento

    – detox generale grazie al processo fisico di superficie della zeolite naturale

    – migliore riassorbimento delle sostanze che si trovano nel canale digestivo

    –  rilascio di liquido cristallino grazie alla guaina idratante della griglia cristallina della zeolite clinoptilolite naturale

    – costituzione dell’idrossido di alluminio e del silicato di
    magnesio-alluminio, che vengono utilizzati come regolazione
    dell’equilibrio acido-basico nell’intestino


    Il prof Hecht in un articolo riportato da Raum & Zeit del
    2008 (nr 152) dice che lui (84 anni allora) e la moglie (73) da oltre 8
    anni prendono 5-10 gr di zeolite al giorno. Il risultato è che non
    hanno più infezioni e hanno maggiori prestazioni mentali e fisiche.


     


    ZEOLITE E DIGESTIONE


    Nell’apparato digerente il tratto gastrointestinale rappresenta il
    sito di maggiore produzione di radicali liberi, composti contenenti un
    atomo caratterizzato dalla presenza di un elettrone non impegnato nella
    formazione di un legame e quindi molto reattivi.


    L’ossidazione del tessuto muscolare (derivante dalla carne
    ingerita) nell’ambiente acido dello stomaco da parte della
    metamioglobina (Met-Mb) può provocare la formazione di quantità
    significative di radicali liberi.


    La Met-Mbè presente nei tessuti muscolari e trasporta l’ossigeno alle fibre consentendone la contrazione.


    Tenendo conto che la perossidazione lipidica gastrica (un processo,
    dovuto ai “o” “perossili”, che danneggia le cellule attraverso la
    distruzione dei lipidi di membra) rappresenta un fattore di influenza
    dello stress ossidativo (presenza di un eccesso di radicali liberi
    nell’organismo) derivante dalla nutrizione, risultano molto interessanti
    sostanze in grado di neutralizzarlo già all’atto della formazione.


    In una recente ricerca è stata studiata la capacità della
    Zeolite clinoptilolite attivata di neutralizzare i radicali liberi
    prodotti dalla digestione delle proteine presenti nella carne a livello
    gastrico ed è stata evidenziata una sua notevole attività che si esplica
    attraverso due meccanismi contemporanei:


    - neutralizzazione dei radicali liberi

    - capacità di legare alcuni metalli in grado di catalizzarne la
    produzione durante la digestione (es. ioni rame Cu ), oltre alla Met-Mb
    che contiene un atomo di ferro in grado di agire come ossidante.


    L’azione della Zeolite clinoptilolite attivata si esplica quindi
    rallentando e riducendo lo sviluppo della perossidazione lipidica e
    quindi interviene durante la produzione dei radicali liberi nella
    digestione. Somministrata dopo un pasto di carne non solo diminuisce la
    perossidazione lipidica gastrica ma lega anche i metalli che vengono
    rilasciati nell’intestino, in grado di catalizzare la produzione di
    radicali liberi oltre alla Met-Mb, prolungando notevolmente l’effetto
    antiossidante.


     


    Zeolite e Spirulina nelle Allergie da Polline


    Il prof. Karl Hecht è nato il 15.02.1924, è
    Professore Emerito di Fisiologia clinica e sperimentale presso
    l’Università Charitè, Humboldt di Berlino. I suoi campi di lavoro sono
    lo Stress, il Sonno, l’Ambiente e la Medicina Aerospaziale. Ha al suo
    attivo più di 800 pubblicazioni scientifiche, 42 Libri, 29 brevetti.
    Relatore di 172 tesi di Laurea. E’ membro effettivo e membro onorario di
    molte Accademie Internazionali e di molte Associazioni di medicina e
    scienza.


    Ha sperimentato per lungo tempo l’associazione di zeolite
    cIinoptilolite attivata e spirulina per la cura delle allergie da
    polline mettendo a punto un protocollo riportato qui di seguito:


    Unire 2,5 grammi di zeolite clinoptilolite in polvere e 2,5 grammi di spirulina platensis in polvere (o compresse).

    Mettere le polveri in un bicchiere di acqua e bere due volte al dì a
    distanza di 12 ore. (nel caso di compresse di spirulina assumerle
    insieme alla polvere di zeolite sospesa in acqua). L’assunzione totale è
    di 5 grammi di zeolite e 5 grammi di spirulina al giorno. Al di sotto
    dei 14 anni: 1,5 grammi di zeolite con 1,5 grammi di spirulina in un
    bicchiere d’acqua due volte al giorno (nel caso di comprese di spirulina
    assumerle insieme alla povere di zeolite sospesa in acqua). Non c’è
    sperimentazione su soggetti sotto i 4 anni. Il prof Recht consiglia di
    bere molto durante il protocollo.

    Durata complessiva 40 giorni. Per approfondire sulla Spirulina leggi Come disintossicarsi dai Metalli Pesanti


     


    Tossicologia


    La zeolite clinoptilolite, come spiegato fino ad ora, è comprovata
    sia dalle sue applicazioni nella storia sia dalle moderne ricerche
    scientifiche.


    Panaceo, distributore di zeolite
    clinoptilolite per uso interno, ha pubblicato un documento che
    chiarisce alcuni dubbi e cita diversi studi di laboratorio a conferma
    dell’efficacia dell’azione benefica della zeolite clinoptilolite nel
    corpo umano, oltre che negli animali e nell’agricoltura.


    Per leggere il documento clicca sul seguente link.


     


    Acquistare la Zeolite Clinoptilolite


    La zeolite si trova difficilmente nei negozi, potete trovarla in alcuni erboristerie e shop online, e anche su ebay.


    Il prezzo della zeolite Panaceo è a mio avviso troppo elevato se si
    considera che ci sono in commercio zeoliti altrettanto di qualità ad un
    prezzo decisamente inferiore.


    Un’ottima zeolite ad un ottimo prezzo è questa in vendita su ebay http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=281017511915#ht_4950wt_1074

















     
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    La Terapia chelante con la Zeolite
    La Zeolite è un minerale di origine vulcanica che si è formato milioni di anni fa dall’incontro della lava incandescente con l’acqua di mare.

    Essa presenta una struttura chimica molto particolare: si tratta, infatti, di un reticolo cristallino tridimensionale, fatto di canali regolari e spazi vuoti interconnessi tra loro, con molecole di acqua e ioni intrappolati all’interno delle maglie di questa rete.

    L’intelaiatura della rete cristallina è a base di alluminosilicato, e nelle maglie della rete si trovano cationi come calcio, magnesio, sodio e potassio legati ad acqua cristallina.

    Esistono più di 100 tipi diversi di Zeoliti, che possono essere distinte fra loro in base alla struttura: lamellare, fibrosa, sferica.

    Studi scientifici hanno dimostrato che la Zeolite clinoptilolite a struttura lamellare è la più adatta all’uso nella medicina umana.

    La clinoptilolite ha una struttura cristallina costituita da due tetraedri di SiO4 ed AlO4 legati mediante ponti ossigeno che genera ampi spazi liberi e canali nei quali possono essere accolti cationi e molecole relativamente grandi come calcio, magnesio, sodio, potassio ed in alcuni casi ferro.

    L’impiego di questo minerale in medicina risiede nel fatto che questi ioni possono essere facilmente sostituiti da altre sostanze quali metalli pesanti o ione ammonio.

    Tale possibilità viene definita capacità di scambio cationico e rappresenta una delle caratteristiche preminenti della clinoptilolite.

    Inoltre la sua caratteristica struttura elettronica e le cariche negative presenti in essa la rendono particolarmente attiva nel neutralizzare i radicali liberi e nell’adsorbimento di tossine (funzione di setaccio molecolare).

    Un po’ di storia

    I giapponesi impiegarono la zeolite nelle vittime da radiazioni durante le esplosioni di Hiroshima e Nagasaki.

    Nel 1986, a Chernobyl, tonnellate di zeolite furono utilizzate per erigere barriere e per bonificare i terreni contaminati.

    In quell’occasione la clinoptilolite fu utilizzata anche per decontaminare le acque, e furono preparati biscotti e cioccolate alla zeolite da dare ai bambini colpiti dalle radiazioni per proteggerli dalle loro terribili conseguenze.

    Anche a Fukushima si impiegò la zeolite, sia per protezione dalle radiazioni atomiche che per filtrare le acque.

    Un brevetto registrato in Giappone nel 1992 dichiara che la zeolite, se addizionata a prodotti farmaceutici o cosmetici, aumenta gli effetti medici e cosmetici.

    Quando la zeolite viene utilizzata in prodotti cosmetici, infatti, aiuta a liberare la pelle dalle tossine batteriche e dalle sostanze presenti su di essa; stimola inoltre la rigenerazione della pelle con un eccellente risultato da un punto di vista cosmetico.

    La Zeolite per chelare i metalli pesanti e le sostanze tossiche del corpo

    Come suddetto, la Zeolite è composta da minuscoli canali diretti in tutte le direzioni, questi canali hanno una carica negativa e quindi consentono l’assorbimento di numerose tossine che essendo perlopiù caricate positivamente (infatti i metalli pesanti sono cationi), vengono attirate dalla zeolite e intrappolate nei canali cristallini.
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    Poiché la zeolite non viene assorbita dall’apparato gastro-intestinale, essa viene espulsa con le feci insieme a tutte le sostanze nocive che ha incontrato nel suo percorso.

    Le sostanze tossiche disseminate nel corpo vengono richiamate dentro il lume intestinale, come attirate da una calamita, con il risultato di una efficace disintossicazione sistemica.

    Per un equilibrio osmotico tra parete intestinale e il resto dell’organismo, più si sottraggono sostanze dall’intestino più l’organismo invia nel lume intestinale le stesse sostanze che ha accumulato a livello sistemico.

    Inoltre nel processo di disintossicazione non vengono per nulla appesantiti i reni, cosa che invece accadrebbe con altre terapie.

    Quindi questo minerale, nel suo viaggio lungo il canale digestivo non fa altro che assorbire sostanze nocive come: metalli pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo.

    Ma non solo: la zeolite rilascia nell’organismo degli oligoelementi e minerali di cui esso necessita.

    Il corpo, cosi, viene disintossicato, de-acidificato e contemporaneamente rimineralizzato grazie ai cationi presenti nella struttura cristallina della zeolite come per esempio ioni calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri.

    Quando utilizzare la Zeolite clinoptilolite?

    La Zeolite clinoptilolite è un rimedio utile ogniqualvolta abbiamo l’esigenza di allontanare dal nostro corpo i TRAM (Tossine-Radicali liberi-Ammonio-Metallil pesanti) e quindi è un minerale che può trovare applicazione come adiuvante in tutti quei numerosi campi della medicina in cui esiste uno stato di intossicazione da TRAM e conseguente infiammazione.

    GASTROENTEROLOGIA: Malattie infiammatorie intestinali, Gastriti, Disbiosi, Cirrosi ecc…

    NUTRIZIONE: Equilibrio acido-base, Intolleranze Alimentari, Intossicazioni Alimentari, Stress post-prandiale…

    ONCOLOGIA: Adiuvante in corso di chemioterapia, radioterapia, dermatiti o lesioni da radioterapia…

    DERMATOLOGIA: Allergia al nichel, Eczemi, Acne volgare e Rosacea, Piaghe e ulcere da decubito, Ulcere varicose, Micosi da Candida, Dermatiti, Psoriasi, Eritema solare, Orticaria, Prurito, Herpes Simplex e Zoster, Ragadi…

    NEUROLOGIA: Neuropatie periferiche dei diabetici, Emicranie, Cefalee, Demenza senile, Morbo di Parkinson, Sclerosi multipla…

    In ogni caso non bisogna mai dimenticare che la Zeolite clinoptilolite agisce soprattutto a livello intestinale, pertanto contemporaneamente al suo uso è necessario seguire un regime alimentare controllato: che senso ha utilizzare la Zeolite per rimuovere i TRAM dall’intestino se nello stesso momento continuiamo ad introdurre tossine e metalli pesanti con l’alimentazione?

    La disintossicazione con Zeolite deve andare di pari passo con una dieta disintossicante anti-TRAM: solo in questo modo si ottiene il massimo risultato nel minor tempo!
     
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1 replies since 7/9/2015, 17:48   58 views
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