La panchina di Mariella Forever

SALVIA PROPRIETA' E VIRTU'

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    La salvia, appartenente alla famiglia delle Labiatae, si presenta come un arbusto sempre verde: ha un fusto eretto, che può raggiungere al massimo 70 cm e le foglie hanno una caratteristica forma (sembrano piccole lance, lunghe e abbastanza affusolate) e si presentano piuttosto spesse e dure. I fiori della salvia, di un colore che va dal blu al viola, compaiono generalmente in primavera, prediligendo il sole, nonostante sia possibile trovarla anche in climi piuttosto rigidi. Essa si trova generalmente nelle zone mediterranee e negli orti coltivati mentre è molto difficile riconoscerla allo stato selvatico. Il suo “ciclo” dura circa 5 anni, trascorsi i quali va piantata di nuovo.

    La pianta è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome, proveniente da “salvus” che significa appunto “sano”. I Galli, in particolare, ritenevano che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che agisse efficacemente da “deterrente” contro febbre e tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici. I Romani la consideravano una pianta sacra tanto che esisteva un vero e proprio rito per la raccolta (che spettava a pochi eletti), i quali dovevano addirittura indossare un abbigliamento particolare dopo aver compiuto sacrifici. I cinesi ritenevano che la salvia fosse in grado di “regalare” la longevità: nel XVII secolo, un cesto di foglie di salvia veniva scambiata dai mercanti olandesi con tre cesti di tè. Nella medicina popolare, già nel Medioevo, veniva usata come cicatrizzante sulle ferite e piaghe difficili da rimarginare.

    Metodo di conservazione
    La salvia è una pianta aromatica e il suo principio attivo si ricava dalle foglie, le quali vengono raccolte nei mesi primaverili ed estivi, visto che questa pianta predilige i climi caldi, mentre si lascia riposare in inverno. Le infiorescenze vengono messe ad essiccare in luoghi ombrosi e conservate in sacchetti di tela o carta. Per conservare bene le foglie fresche, bisogna invece riporle in piccoli vasi di vetro al riparo della luce.


    I componenti della salvia
    La salvia contiene olio essenziale, ricco di alfa e beta thujone, alfa e beta pinene, acetato di linalile, cineolo, borneolo, acetato di bornile, canfora, acido ursolico, acido oleanolico, saponosidi, acido fumarico, acido clorogenico, caffeico, rosmarinico, glicerico, salvina, enzimi, perossidasi, ossidoreduttasi, vitamina B1 e C, resine e sostanze estrogene. Anche i flavonoidi sono presenti nella pianta così come i glucosidi del luteolo e dell’apigenolo. L’olio essenziale di salvia possiede un’alta percentuale di tujoni e chetoni ad azione neurotossica e va usato per via interna solo su prescrizione del medico.

    Le proprietà terapeutiche della salvia
    Della salvia sono particolarmente note le sue proprietà antinfiammatorie, balsamiche, digestive ed espettoranti. Essa inoltre è in grado di curare le sindromi mestruali dolorose e i disturbi della menopausa (in particolare quel fastidioso disturbo chiamato “caldane”: per questo viene anche chiamata “estrogeno naturale”). Offre una buona risposta contro la ritenzione idrica, gli edemi, i reumatismi e le emicranie ed è anche indicata nelle gengiviti e gli ascessi. È un “deterrente” del diabete e accelera il processo di cicatrizzazione dopo una ferita.

    Le proprietà mediche della salvia
    La salvia è uno stimolante dell’organismo, è di aiuto durante il ciclo mestruale e combatte gli stati di astenia e depressione. È particolarmente indicata in caso di esaurimento fisico o intellettuale, ma non solo: è molto benefica per il cervello e aiuta la memoria. Alcuni antichi medici cinesi la utilizzavano anche per curare l’insonnia. È anche un gastroprotettore poiché ha un’azione antispasmodica ed è utile nel diabete perché riduce la glicemia. Viene riconosciuta alla pianta anche un’azione estrogena che agisce efficacemente come anti–sudore. Spesso viene anche utilizzata come rimedio per digerire e, se conservata opportunamente, “salva” i cibi dal deperimento.

    La salvia in cosmesi
    Molti dentifrici sono a base di salvia; in assenza del prodotto preparato si possono semplicemente strofinare i denti con una foglia fresca per ottenere un effetto sbiancante. Un infuso di salvia consente di restituire ai capelli il colore scuro e le lozioni preparate con la salvia detergono la pelle. Per preparare un tonico astringente alla salvia sono necessari 4 cucchiai di salvia essiccata e di alcool etilico, un pizzico di borace, 3 cucchiai di amamelide e 10 gocce di glicerina. Dopo aver fatto macerare la salvia nell'alcool per due settimane, si deve filtrare la sostanza ottenuta, sciogliere il borace nell'amamelide e aggiungervi l'alcool. Dopodiché si unisce la glicerina e si travasa il tutto in una bottiglia con tappo sotto vuoto. Prima di usare il preparato, sarà bene agitare il contenitore.
     
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    SALVIA SELVATICA O SALVIA DEI PRATI


    (Salvia Pratensis)


     




    Descrizione:

     

    La pianta è frequente nei luoghi asciutti e soleggiati in tutta Europa, soprattutto in quella centrale.

    Può raggiungere l’altezza di cm 30- 60, ed ha fiori azzurro - viola lunghi circa 20- 25 mm;

    le infiorescenze fioriscono da aprile a ottobre e sono coperte di peli.
              Nella nostra zona raggiunge anche un metro di altezza, fiorisce da maggio ad agosto
    e si trova al margine dei sentieri, sulle scarpate, nei prati aridi, negli spazi erbosi fino a 1600 metri di altitudine.

     Le foglie sono crenate, un po’ raggrinzite, prevalentemente
    in rosette poste alla base; le inferiori sono picciolate mentre le superiori sono sessili.
    Della Salvia selvatica si raccolgono le foglie da aprile a luglio e le sommità fiorite
    in maggio- agosto; entrambe si essiccano all’ombra e si conservano in sacchetti di tela o di carta.
    Ha proprietà simili alla Salvia officinalis, ma più blande. Stimola le funzioni
    dell’intestino e della cistifellea; sull’apparato respiratorio ha effetto balsamico
    (riduce le infiammazioni) ed espettorante (facilita l’espulsione del catarro)
    ed è utile anche contro l’asma.
    Per uso esterno è antisettica (disinfettante) soprattutto per il cavo orale ed astringente (riduce le secrezioni dei tessuti).

     

    PREPARAZIONI


    Uso interno


    Per la digestione, la tosse e l’asma.
    Infuso: 1 g di foglie in 100 ml di acqua.
    Una tazza al giorno all’occorrenza.


    Uso esterno


    Per le irritazioni delle gengive e del cavo orale in generale.
    Infuso: 4 g di foglie in 100 ml di acqua.
    Fare sciacqui, lavaggi e gargarismi.

    Per l'uso di cucina, in minestre e frittate, si usano i getti primaveribili teneri e freschi.
    Le foglie indorate e fritte sono un ottimo antipasto.

     

     

    Ricette:





    l'Insalatina fiorita

     

    (si serve sia come antipasto sia come contorno)
    Si mettono nell'insalatiera sia le foglie sia i fiori delle seguenti varietà e si condiscono
    con una emulsione di olio extravergine di oliva delle colline romagnole, dell'aceto di vino e un cucchiaino di mostrada.
    Ingredienti: 24 capolini di margheritine, alcuni fiori di calendula, salvia selvatica, rosmarino, borraggine, di viola mammola e primula, alcune foglie di crescione, acetosa, erba cipollina,
    2 caspetti di tarassaco, uno di artemisia e uno di cerfoglio, uno di cicoria di campo, un ciuffo di prezzemolo e di rucola, un ciuffetto di dragoncello e alcune foglione temere di asparaggine.


     

    per i Maccheroncini del diavolo

     

    Condire  300 gr maccheroncini cotti in abbondandante acqua salata e scolati al dente, con il seguente sughetto preparato così:
    Tritare finemente tutte le erbe: un mazzetto di calendula, un ciuffo di prezzemolo e uno di maggiorana, un rametto di timo, 4 foglie di salvia, 2 spicchi
    d'aglio, uno scalogno o una piccola cipolla; passare in padella per fare appassire aggiungendo mezzo bicchiere d'acqua, dell'olio d'oliva,
    peperoncino e sale q.b. -
    Condire e servire caldo

     

    per i ravioli

    Un ciuffo di salvia va aggiunta alle verdure del composto per i ravioli con parietaria e borraggine; porre al fuoco per fare appassire. Quindi, procedere come per le altre ricette di pasta ripiena (es.ravioli agli spinaci o di ortica)


     
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    Salvia divinorum, pianta dei riti magici



    Nel mese di ottobre del 1962, il farmacologo Albert Hofmann e il micologo Gordon Wasson si trovavano a San Jose' Tenango, un villaggio a circa 1200 m di altitudine nella Sierra Mazateca, in Messico. Dopo anni di tentativi infruttuosi, speravano di risolvere il mistero della 'ska Maria Pastora', un'erba ben nota ai curanderos, gli sciamani mazatechi, che la usavano nelle loro pratiche divinatorie e mediche, ma sconosciuta ai botanici. Il nome mazateco della pianta significa 'foglia (o erba) di Maria Pastora' e fa riferimento alla tradizione locale che associa la pianta alla Vergine Maria, vista nel ruolo di pastora.

    I due scienziati ne avevano sentito parlare molte volte durante i loro precedenti viaggi nella regione, intrapresi per studiare il ruolo delle sostanze allucinogene nella vita religiosa dei Mazatechi. In due occasioni, nel 1960 e nel 1961, avevano ottenuto campioni di foglie, insufficienti per l'identificazione della specie botanica. Inoltre, non era possibile sapere dove vivesse la pianta: gli sciamani, prodighi di notizie sull'uso della pianta, custodivano gelosamente il segreto delle località di raccolta.

    Così, Hofmann e Wasson conoscevano molte cose su questa pianta. Sapevano che veniva impiegata ritualmente quando non erano disponibili i funghi del genere Psilocybe, che contengono potenti allucinogeni; che l'infuso ottenuto da 50 foglie era somministrato a persone affette da malattie sconosciute, per indurle in uno stato di trance nel quale i pazienti stessi descrivono la loro malattia in modo che il curandero possa guarirla; che la somministrazione avviene secondo un elaborato rituale, in un locale appartato e silenzioso, da mezzanotte alle prime luci dell'alba; che la stessa dose era impiegata per accertare la verità nei casi di furto o scomparsa di oggetti; che dosi diverse erano usate nella fase di addestramento dei nuovi curanderos, che tramite la pianta potevano ascoltare la voce della Vergine Maria. Conoscevano bene gli effetti della somministrazione dell'infuso, che essi stessi avevano provato. Alla loro conoscenza mancava ancora un elemento fondamentale: la pianta stessa.

    Come in altri villaggi, anche a San Jose' Tenango i due scienziati avevano parlato con i curanderos locali per avere campioni fioriti della pianta; finalmente, Lunedì 8 ottobre, dopo tanti insuccessi, una anziana curandera portò loro un fascio di piante in piena fioritura. Le piante furono inviate a Carl Epling, dell'Orto Botanico dell'Università della California, che le identificò come una specie di salvia nuova per la scienza, alla quale dette il nome di Salvia divinorum, cioè salvia degli indovini. Un mistero era svelato, ma altri interrogativi sorgevano: come era possibile che la pianta fosse sfuggita ai botanici fino a quel momento? perché non era stata notata dai conquistadores spagnoli, ai quali peraltro non erano sfuggite altre piante allucinogene impiegate nei riti sacri? E perché sembrava confinata a località remote, note solo ai curanderos?

    Una risposta - soltanto parziale - a questi interrogativi proviene dalla biologia della pianta: in primo luogo, è difficile trovare esemplari fioriti, dato che la fioritura, sebbene sia estesa tra settembre e maggio, si manifesta sporadicamente. Senza i fiori, la pianta può essere confusa con altri arbusti.
    Inoltre, in esperimenti di impollinazione artificiale si è osservato che solo il 3% dei frutti arriva a maturità e produce semi. La riproduzione della pianta, dunque, è in larga parte affidata alla propagazione vegetativa: in effetti i rami, lunghi e flessuosi, si piegano fino a terra e producono ai nodi radici avventizie che consentono a un ramo di diventare una nuova pianta. Indubbiamente si tratta di un sistema poco competitivo con altre piante, che può render conto della ridotta distribuzione di questa specie. Alcuni ipotizzano che la pianta sia un ibrido - anche se non è possibile individuarne i "parenti" - che sopravvive solo in coltivazione.
    Infine, i conquistadores spagnoli che erano rimasti impressionati dai 'funghi magici' (Psilocybe mexicana) e dai 'fiori della vergine' (Rivea corymbosa),contenenti potenti allucinogeni con effetti simili a quelli indotti dall'assunzione di LSD, potevano aver trascurato la 'ska Maria Pastora' i cui effetti sono molto più blandi e il cui uso da parte degli sciamani è riservato ai periodi in cui i funghi magici o i fiori della vergine non sono disponibili.


    Queste considerazioni, tuttavia, non chiariscono l'origine della pianta e del suo uso magico, che rimane un enigma irrisolto. Forse anche per gli stessi Mazatechi, i quali affermano che "la [ska] Maria [Pastora] parla a voce bassa".

    Proprietà allucinogene e usi di Salvia divinorum

    Riferimenti

    Reisfield A., 1993 - The Botany of Salvia divinorum. SIDA 15(3):349-366
    www.sabia.com/salvia/index.html

    Siebert D.J., 1994 - Salvinorin A: Notes of Caution. The Entheogen Review 3(4):

    Valdés L.J., Díaz L.J., Paul A.G., 1983 - Ethnopharmacology of Ska Maria Pastora (Salvia divinorum, Epling and Jativa-M.). Journal of Ethnopharmacology 7: 287-312.
    http://salvia.lycaeum.org/valdes83.html
    anche in italiano: http://salvia.lycaeum.org/valdes83.html

    Wasson R.G., 1962 - A new Mexican psychotropic drug from the mint family. Botanical Museum Leaflets Harvard University 20: 77-84.
    http://salvia.lycaeum.org/wasson1.html


    Proprietà allucinogene e usi di Salvia divinorum
    (Gianni Bedini)


    Nella tradizione mazateca, le foglie fresche di Salvia divinorum vengono masticate lentamente; alternativamente, se ne estrae il succo spremendo le foglie con le mani oppure pestandole in una sorta di mortaio. Il succo è quindi diluito con acqua e bevuto. Per ogni dose sono impiegate da 20 a 80 foglie.

    Le allucinazioni indotte dall'infuso sono state descritte da diversi ricercatori, che ne hanno personalmente sperimentato l'effetto, come "colori danzanti in elaborati, tridimensionali disegni", "sorprendenti immagini colorate dai bordi brillanti", "complesse figure lentamente cangianti", che avvenivano solo nella completa quiete e ad occhi chiusi. In alcuni casi l'effetto è descritto come uno stato di aumentata sensibilità mentale. Non sono riportati disegni geometrici colorati - che sembrano caratterizzare l'ingestione di altri allucinogeni - e neppure immagini auditive. Gli effetti sono bruscamente interrotti da rumori improvvisi o dalla luce. L'apice si manifesta tra 10 e 30 minuti dall'assunzione, ma effetti più lievi possono perdurare anche per alcune ore. Alcuni ricercatori hanno provato vertigini o nausea, ma tutti sono stati concordi nel valutare gli effetti complessivi come "molto più deboli" di quelli indotti dai funghi magici.

    Gli sciamani sfruttano questi effetti per predire il futuro, curare le malattie e ottenere indicazioni riguardo ad amici, nemici, parenti. A seconda dei casi, l'infuso è assunto dal curandero, dal paziente o da entrambi. La Salvia divinorum è molto importante anche per gli apprendisti sciamani, che nello stato mentale indotto dalla pianta, sotto il controllo di uno sciamano esperto, imparano ad ascoltare la voce della Vergine Maria mentre illustra i sintomi delle malattie, ne prescrive la terapia, e insegna a identificare e usare le piante medicinali. In effetti, la Salvia è impiegata nelle prime fasi di apprendistato; nelle fasi avanzate, gli apprendisti sono guidati nell'uso dei semi di 'fiore della vergine' (Rivea corymbosa) e successivamente dei funghi magici. La Salvia è ben indicata per le fasi iniziali dell'apprendistato visto che, come già ricordato, i suoi effetti sono più blandi e possono essere interrotti in qualunque momento da un rumore improvviso - bastano anche poche parole a voce alta - o dalla luce. E' probabile che la specifica sequenza di utilizzo della Salvia e della Rivea prima dei funghi magici abbia il compito di rendere l'apprendistato meno traumatico di un programma basato esclusivamente sui funghi, i cui effetti allucinogeni sono molto più intensi e meno controllabili. Inoltre, in questo modo i futuri sciamani scoprono la varietà di esperienze allucinogene.

    Il principio attivo è una molecola terpenica denominata Salvinorina A, che allo stato puro è considerata la sostanza allucinogena più potente del mondo, in grado di agire anche a dosi molto basse. L'assunzione di Salvinorina A in dosi elevate determina la perdita del controllo sul corpo, che si muove continuamente in modo indipendente dalla volontà e senza che i soggetti ne siano consapevoli, con la possibilitaà di gravissime conseguenze. Questi effetti sono evitati dai Mazatechi grazie ai modi di assunzione e ai dosaggi adottati, che impediscono l'assunzione del principio attivo oltre i livelli di sicurezza: tutte le descrizioni riportate, infatti, caratterizzano gli effetti come blandi, mai violenti.

     
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    Salvia: Indicazioni



    * Antisettico (antivirale, antibatterico), antiflogistico (antinfiammatorio)
    * sudorazione eccessiva, vampate di calore durante la menopausa, problemi digestivi, raffreddore, problemi digestivi, tosse, bronchite
    * affezioni orali come mal di gola, raucedine, Afte, Herpes Labiale

    EFFETTI COLLATERALI / CONTROINDICAZIONI

    Effetti collaterali della Salvia: vampate di calore, convulsioni, ipertensione (per dosi elevate)
    settembre 7th, 2010 | Tags: Piante Officinali, salvia | Category: Benessere, Piante Officinali
     
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    SALVIA IN CUCINA



    La Salvia trova impiego in cucina fin dai tempi antichi.

    Nonostante la sua origine mediterranea, la presenza della salvia per aromatizzare carni di vario genere è consolidata da secoli in quasi tutte le tradizioni culinarie d'Europa. Meno comune ma non raro è il suo impiego per cibi di tipo diverso: pasta (notissimi in Italia i tortellini burro e salvia), formaggi (p.es. alcuni formaggi alle erbe), foglie di salvia fritte e anche zuppe.

    In Medio Oriente la salvia viene usata per aromatizzare l'arrosto di montone.
     
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    SALVIA FRITTA



    Ottimo contorno per una grigliata, ma anche da sola come sfizioso aperitivo. La salvia fritta è una ricettina che vale la pena di ricordare: si prepara in pochi minuti,con ingredienti che è facile avere in casa, non costa quasi nulla ed è gustosissima.

    Ricordo ancora la prima volta, molti anni fa, che ho proposto questo piatto per un aperitivo: tra tartine, vol au vent, spiedini di pesce e di verdure e altri piatti raffinati sembrava cenerentola.... eppure è stata la prima a finire! E poi tutti a chiedere la ricetta di questa cosa leggera e croccante ... e non credevano che fosse una semplice foglia di salvia con il vestito della festa!



    INGREDIENTI

    salvia 8 foglie grandi
    birra chiara 20 cc
    farina antigrumi 2 cucchiai
    uova 1


    Descrizione sintetica della ricetta per la salvia fritta: Preparate la pastella secondo la ricetta di base. Lavate e asciugate le foglie di salvia e eliminate i gambi. Immergete le foglie nella pastella, che deve essere parecchio densa. Mentre fate scaldare l'olio fate impregnare bene le foglie, facendo attenzione a non romperle. Sistemate le foglie ben piatte nell'olio bollente, poche per volta perché non si appiccichino fatele friggere bene su entrambe i lati, senza che brucino Asciugatele con della carta da cucina, salate e servite. Noi le preferiamo calde, ma potete proporle anche fredde.
     
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    Salvia glutinosa (salvia glutinosa)

    Lamiaceae
    Fiore giallo chiaro con logo ripiegato, pianta coltivata anche in serra, e' carnivora si nutre anche di insetti, fiori da guigno a settembre, cresce su tereni detritici ricchi fino a 1500 metri.
     
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    italia_11Salvia: conosci le sue proprietà curative e come coltivarla?
    La salvia è un’erba aromatica molto comune e conosciuta, ampiamente usata in cucina, ma sapete che è anche uno scrigno di virtù benefiche?

    Non è un caso che il suo nome abbia a che fare con il verbo “salvare”, la salvia è infatti una pianta dalle interessanti proprietà curative e particolarmente utile alle donne, ecco perché.

    Le proprietà della salvia
    La salvia è un prezioso rimedio per i disturbi femminili, fra cui la sindrome premestruale, i dolori mestruali e i fastidi legati alla menopausa, soprattutto le vampate. Utile in genere per le affezioni ginecologiche, facilita le contrazioni del parto e combasta la leucorrea. Stimola il flusso mestruale in episodi di amenorrea e regolarizza il ciclo dal momento che contiene estrogeni in grado di agire sul sistema ormonale della donna. La salvia vanta inoltre un’azione antisettica, digestiva, astringente, tonificante, antispastica e coleretica. Per questo motivo è utile in caso di colon irritabile e tensioni addominali. Calma la diarrea e attenua la nausea. Antinfiammatoria e diuretica, la salvia è un valido rimedio contro la ritenzione idrica, gli edemi, i reumatismi e il mal di testa. Il suo effetto balsamico è di aiuto per liberare e lenire le vie respiratorie, in presenza di raffreddore, tosse, mal di gola e altri sintomi influenzali. Buone notizie per chi soffre di diabete: consumare un infuso alla salvia contribuisce ridurre il livello di glicemia nel sangue. Agendo sul sistema nervoso, contrasta ansia e depressione. Efficace contro infezioni come gengiviti, tonsilliti e faringiti, è disinfetta e cicatrizza la pelle. Per uso interno si consuma tramite infuso oppure si utilizza l’olio essenziale da essa ottenuto, mentre per uso esterno si preparano impacchi, lozioni, sciacqui orali, bagni.

    Come coltivare la salvia
    Per avere la salvia sempre a disposizione all’occorrenza, coltivatela in casa, è facile e lo si può fare in un orto o in un semplice vaso. Nel coltivarla ricordatevi che predilige posizioni soleggiate, è resistente ma teme l’umidità e i ristagni liquidi. Acquistate i semi e metteteli in semenzaio a inizio primavera, poi a maggio trapiantate il tutto nell’orto o nel vaso definitivo. Non esagerate con i concimi altrimenti il sapore ne risentirà. Potatela due volte all’anno, prima che arrivi la primavera e dopo la fioritura.
     
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    5 benefici della salvia: la pianta che aiuta la memoria e migliora l’umore

    Tra le piante aromatiche più adoperate in cucina, la salvia è un ricettacolo di proprietà benefiche per la salute, capace di trattare diversi disturbi dell’organismo.
    Ad oggi, infatti, gli erboristi usano la salvia per alleviare il gonfiore, il dolore dovuto alle distorsioni, le ulcere, o come rimedio omeopatico per diversi disturbi di stagione, legati alle vie respiratorie. Sotto forma di tè o infuso, questa pianta è adoperata anche per trattare la febbre, migliorare la digestione e il benessere generale dell’organismo. Ecco alcune delle sue migliori proprietà.

    Migliora la memoria e le funzioni cerebrali
    Secondo uno studio condotto dall’università di Newcastle, in Inghilterra, la salvia potrebbe essere un utile alleato per la memoria.

    Il merito sarebbe da attribuire ad alcuni suoi composti, capaci di inibire un enzima che a sua volta degrada un composto chiamato acetilcolina, molecola fondamentale per il funzionamento del cervello che risulta diminuita nei malati di Alzheimer.

    È un ottimo antiossidante e antinfiammatorio
    La salvia contiene molti composti antiossidanti e antinfiammatori. Come il rosmarino, contiene anche acido rosmarinico, che viene facilmente assorbito e controlla la risposta infiammatoria del corpo. Foglie e stelo, inoltre, conterrebbero sostanze capaci di impedire lo stress ossidativo, tra i principali responsabili della presenza di malattie croniche.

    Potrebbe prevenire il diabete
    Gli studi a riguardo sono stati condotti per lo più su modello animale in laboratorio, ma dai risultati addotti, sembra che l’estratto di salvia sia in grado di bloccare il rilascio di glucosio immagazzinato dal fegato, abbassando i livelli di zucchero nel sangue degli animali. Alla pianta sarebbero quindi attribuiti effetti ipoglicemizzanti.

    Riduce i sintomi della menopausa
    La salvia è una pianta alleata delle donne e utile a gestire i disturbi che possono comparire ogni mese in concomitanza del ciclo mestruale. Non solo: aiuta ad alleviare i sintomi della menopausa. Il merito sarebbe da attribuire all’azione di alcuni flavonoidi in essa contenuti, capaci di riequilibrare il sistema ormonale. In menopausa, il suo aiuto più prezioso è nell’alleviare le vampate di calore e le emicranie. In tal caso va assunta sotto forma di tisana.

    È amica dell’ umore
    Secondo uno studio condotto dalla Northumbria University Newcastle, la salvia non solo fa bene alla mente, ma aiuta anche l’umore. La ricerca ha infatti dimostrato che i volontari che assumevano l’estratto di foglie di salvia prima di una prova erano meno ansiosi, più felici e attenti durante l’esecuzione della stessa.

    Controindicazioni
    La salvia è una pianta con notevoli benefici per l’organismo, ma è necessario prestare attenzione durante la sua assunzione. Innanzitutto, se si assume in concomitanza ad alcuni farmaci, è sempre necessario rivolgersi a uno specialista per valutare la presenza di particolari interazioni.

    Non va assunta in gravidanza o se si soffre di pressione alta o epilessia. Chi soffre di diabete deve monitorare costantemente i livelli di zucchero e rivolgersi a un medico di fiducia prima dell’assunzione degli estratti di questa pianta. Non va assunta prima di un intervento chirurgico. Particolare attenzione,poi, deve essere prestata se adoperata sotto forma di olio.
    Per le dosi di estratti, tinture, capsule, oli essenziali, rivolgetevi sempre a un erborista.
     
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    La salvia fritta in pastella viene preparata utilizzando belle foglie di salvia da intingere in una pastella fatta di farina, birra e poi fritte.

    Ingredienti
    ∙ Serve 40
    Ingredienti in polvere
    100 g Farina 00
    Altro
    Birra fredda da frigorifero 200 ml
    Olio di semi di girasole 1 l
    Salvia fresche e sane 40 foglie



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    PROPRIETA' E BENEFICI DELLA SALVIA
    È considerata una panacea per una vasta tipologia di malanni e un antico proverbio recita più o meno così: "chi ha la salvia nell’orto possiede salute nel corpo".
    Avendo la salvia proprietà battericida è indicata per la prevenzione e la cura di patologie delle vie respiratorie come tosse, raffreddore asma e irritazioni della gola.
    La salvia ha la proprietà di stimolare la secrezione dei succhi gastrici ed è quindi considerata un ottimo digestivo.
    Mantiene l’alito fresco e strofinando le sue foglie sui denti contribuisce a tenerli più bianchi e puliti e masticare le sue foglie fresche rappresenta un ottimo toccasana per l’infiammazione delle gengive.
    In caso di laringiti e faringiti è utile preparare un decotto con le sue cime fiorite (cinque grammi bolliti in una tazza d’acqua).
    Studi clinici hanno dimostrato come la salvia abbia proprietà utili a contrastare gli effetti della menopausa: il suo utilizzo apporta benefici agli attacchi improvvisi di calore e nella sudorazione che li accompagna riducendone gli effetti. A tal scopo utilizzare una tisana di salvia preparata con foglie fresche lasciate in infusione in una tazza di acqua bollente.
    Le sostanze contenute nella salvia, i triterpeni in particolare, le conferiscono proprietà diuretiche ed antinfiammatorie.
    Fare una bagno in una vasca con un paio di manciate di foglie di salvia contribuisce a rinvigorire la pelle. Ottime le sue proprietà cicatrizzanti su ferite e piaghe dure a rimarginarsi.
    La salvia ha inoltre proprietà anti sudorifere.
    La salvia, sotto forma di infuso preso a stomaco vuoto, può portare benefici ai diabetici in quanto ha proprietà utili ad abbassare la glicemia.
    La salvia ha anche proprietà carminative, contribuisce ad eliminare i gas intestinali e può quindi apportare benefici in caso di gonfiore addominale.
    Grazie alle sue proprietà che hanno effetti benefici su pelle e capelli la salvia è molto utilizzata in ambito cosmetico.
    La salvia contiene Acqua al 7,96 %, carboidrati, proteine 10,60 %, fibre 40,3 %, zuccheri 1,70 % e ceneri 7,94 %.
    I minerali presenti nella salvia sono calcio, sodio, fosforo, ferro potassio, magnesio, zinco rame, manganese e selenio. La salvia contiene vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B6, vitamina C, vitamina E, K e J.
    La salvia contiene olio essenziale che è composto principalmente dal thujone, la restante parte è costituita da componenti minori quali: acetato di bornile, canfora, cineolo, bomeolo, salviolo, salvane. È nei periodi particolarmente caldi, quindi estivi, che la pianta di salvia produce la maggior quantità di olio essenziale.
    Altri componenti della salvia sono i flavonoidi (noti per le loro proprietà antiossidanti), i tannini, acido ossalico, mucillagini, saponine, resine ed enzimi.
    Nella medicina popolare del medioevo la salvia veniva già impiegata per la cura di diversi malanni legati alla pelle.
    Per uso esterno la salvia viene utilizzata per curare le punture d’insetto e per la disinfezione di ferite e piaghe.
    (Testo tratto da: Mister Loto alimentazione)



    vignetta2_2868



    Salvia per i capelli, come usarlaLe foglie di salvia sono utilizzate tradizionalmente per il trattamento di diverse problematiche del cuoio capelluto e dei capelli, in particolare per combattere l’alopecia e la caduta dei capelli, per ridurre la produzione di sebo e per scurire i capelli.L’uso della salvia contro la caduta dei capelli sembra essere dovuto all’azione della salvia sul microcircolo, mentre non è chiaro perché la salvia scurisca i capelli; numerosi testi riportano però l’uso della salvia per scurire i capelli bianchi, da sola o insieme alle foglie di tè nero.In caso di alopecia e per contrastare la caduta dei capelli, è possibile aggiungere poche gocce di olio essenziale di salvia a uno shampoo neutro, da utilizzare come shampoo abituale: un paio di gocce di olio essenziale di salvia per un cucchiaio di shampoo sono sufficienti.In alternativa, si possono preparare lozioni con olio vegetale e olio essenziale di salvia da applicare sul cuoio capelluto due o tre volte a settimana: è sufficiente aggiungere due gocce di olio essenziale a un cucchiaio di olio di oliva o di cocco e massaggiare la preparazione sulle zone da trattare.Dopo un quarto d’ora si eliminano i residui di olio con acqua e shampoo.Per regolarizzare la produzione di sebo o per scurire i capelli, si può invece preparare un infuso con foglie fresche o essiccate da vaporizzare sui capelli regolarmente.
     
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    La Salvia comune, chiamata anche officinalis, è una pianta sempreverde arbustiva molto sfruttata in cucina. Quando pensiamo alla salvia infatti ci viene subito in mente il suo aroma, che caratterizza in modo così tipico le ricette Mediterranee. Può essere usata in zuppe e vellutate, per dare un tocco di sapore ad un sugo della pasta, ma anche sulla carne, nelle tisane e nei dessert.
    Il fatto di usare la salvia così comunemente fa sì che spesso sottovalutiamo la sua presenza e non ci rendiamo conto delle sue immense proprietà anche per la salute. Lo dice il nome stesso: salvia deriva dal latino salvus (= sicuro, sano), che fu scelto proprio per enfatizzare i suoi presunti poteri medicinali. Grazie alle sue proprietà benefiche viene oggi utilizzata anche nella preparazione di cosmetici fai da te e in generale per l’igiene del corpo. In questo post scopriamo qualcosa in più su questa pianta che regala grande aroma ai nostri piatti e vediamo come si coltiva in casa, in giardino o sul balcone.
    Questa piccola pianta perenne è originaria del bacino del Mediterraneo, in particolare dell’area adriatica, fa parte della famiglia delle Lamiaceae ed è caratterizzata da fiori molto delicati. Il suo aspetto è sempre stato apprezzato dal giardinaggio al punto da utilizzarla anche come pianta ornamentale.
    Non ti preoccupare se non hai il pollice verde: la salvia non è certamente una pianta difficile da trattare ed è diffusa oggi in tutto il mondo grazie alla coltivazione in vaso.
    Come si coltiva la salviacoltivazione salviaLe giovani piantine possono essere acquistate e trapiantate in primavera sia in vaso che sul terreno in giardino. Scava dei piccoli buchi nella terra e posiziona le radici. Poi bagna facendo attenzione a non lasciare dei ristagni di acqua che questa pianta proprio non gradisce. In alternativa, se non hai fretta, puoi acquistare i semi di salvia, piantarli nel terreno e inaffiare sempre in modo misurato.
    Il fusto delle salvia officinalis è legnoso e può crescere fino a 50 cm di altezza. Le foglie invece sono ricoperte di una peluria ed emettono quel tipico profumo molto piacevole e rivitalizzante che tutti noi conosciamo.
    Curiosità sulla salvia
    Ricordati che questa pianta ama il clima caldo e soleggiato. Quindi se hai deciso di posizionarla sul balcone cerca di trovare un angolo ben ventilato e riscaldato dai raggi del sole anche durante la stagione più rigida.
    Non servono cure o attenzioni particolari ma considera che la salvia fa fatica a sopravvivere dove gli inverni sono molto lunghi, freddi e con poco sole.
    La salvia è conosciuta per le sue proprietà antibatteriche, purificanti e stimolanti. In cosmetica viene utilizzata per il suo potere antisettico, sebo regolatore e deodorante. Viene impiegata anche per dei cosmetici fai da te facilmente realizzabili in casa e trova largo uso come fissatore per profumi. Spesso inoltre rientra fra gli ingredienti di dentifrici e collutori grazie alla sua capacità di rinforzare le gengive e proteggere lo smalto dei denti.
    In erboristeria è invece sfruttata per la sua efficacia calmante e digestiva, quindi sottoforma di tisana. L’infuso applicato sulla pelle può essere utile anche per ridurre l’eccessiva sudorazione. Come per tutti i rimedi naturali è fondamentale non esagerare, in quanto questa pianta contiene una sostanza chiamata tujone che ad alte dosi può risultare tossica.

    Salvia caratteristiche della pianta

    Proprietà della salvia e rimedi naturali

     
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13 replies since 13/4/2010, 06:33   730 views
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