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sorriso@.
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Quelli di voi con un po' più di esperienza si ricorderanno senz'altro
quelle strane figurine, coloratissime, che contenevano più immagini in
una. Se le si guardava frontalmente mostravano un soggetto, ma bastava
ruotare appena l'angolo di visuale perché magicamente ne apparisse un
altro. Le regalavano con i formaggini o con i detersivi e per un po' di
tempo ebbero anche un discreto successo. Si trovavano in vendita anche
cartoline che sfruttavano lo stesso sistema. La tecnologia usata per
produrle era la cosiddetta stampa lenticolare, sviluppata già a partire
dagli anni Quaranta. Già, ma perché parlarne oggi? Non si tratta forse
di ricordi di gioventù?
La riscoperta della stampa lenticolare
Non
è così. Negli ultimi anni la tecnologia ha subito miglioramenti
incredibili e oggi la stampa lenticolare è utilizzata per applicazioni
un tempo impensabili. E, soprattutto, applicabili su grandi superfici.
Hanno cominciato, negli States, le aziende che volevano pubblicizzare i
loro prodotti in modo un po' innovativo. Pubblicitari e architetti si
sono poi sbizzarriti nel pensare nuove applicazioni: dai poster per
reclamizzare nuovi film a cartelloni con doppi messaggi esposti negli
aeroporti o in altri punti di grande passaggio. L'ultima novità sono gli
allestimenti per interni: intere pareti che creano scenari cangianti
con effetti davvero originali. In tutto questo non c'è niente di magico.
La stampa lenticolare si basa su un particolare sistema di gestione
dell'immagine, cui si abbina la sovrapposizione al soggetto stampato di
una speciale pellicola trasparente, composta da sottilissime lenti
convesse. Prendiamo l'esempio più semplice, quello in cui la stampa
lenticolare è costruita con due immagini. Entrambe vengono scomposte in
strisce sottilissime, che vengono affiancate l'una all'altra, alternando
una striscia di un'immagine con una striscia dell'altra. La lente
convessa che poi sarà sovrapposta a queste strisce farà in modo che
guardando con una certa angolazione si vedrà soltanto una delle due
immagini. Cambiando punto di vista si vedrà soltanto l'altra.
Una lavorazione di grande precisione
L'evoluzione
della tecnica lenticolare è arrivata a tal punto che si possono
affiancare tra loro fino a 30 immagini diverse, e anche più, creando
effetti incredibili, simili a un'animazione. Questo richiede
un'eccezionale precisione nella lavorazione. Le striscioline di immagini
affiancate raggiungono larghezze di appena 10 micron e anche la
pellicola trasparente applicata sul supporto stampato è stata migliorata
sempre di più. Oggi si è arrivati a realizzare coating trasparenti
sottilissimi. Allo scopo si utilizzano sistemi di stampa termografica,
in grado di trasferire le immagini direttamente sui supporti plastici
trasparenti, o anche sistemi di stampa litografica. E anche gli effetti
ottenuti possono essere diversi. Non c'è soltanto l'alternarsi di due o
più soggetti (flip o flipping), ma si ottengono anche immagini
ingrandite (zoom), tridimensionali, come avviene per esempio per gli
ologrammi, immagini che si trasformano gradualmente in altre (morphing) e
perfino veri e propri video (moving).
Ridotti costi di realizzazione
«Grazie
a questa tecnica - spiegano Riccardo e Stefano Accetta, che a Catania
producono lavori in stampa lenticolare - è possibile addentrarsi in
percorsi grafici alternativi che aprono alla creatività spazi originali e
ambiti di applicazione nuovi e più liberi. I benefici del lenticolare
sono sempre più apprezzati da architetti nell'allestimento d'interni e
da pubblicitari per arricchire le campagne di comunicazione. Se ne
servono anche molti artisti contemporanei alla ricerca di nuovi mezzi
espressivi». Lo sviluppo tecnologico ha anche ridotto molto i costi di
realizzazione e migliorato la qualità degli strati lenticolari, che se
non sono ben realizzati possono creare distorsioni delle immagini e dare
un senso di fastidio e squilibrio all'osservatore.
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