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Rimuovere una vecchia carta da parati
News di Fai da te
Basta un certo senso pratico per eseguire in maniera del tutto autonoma alcuni semplici lavori ed ottenere un discreto risparmio economico sul costo finale delle opere.L'attuale crisi spinge molte famiglie a gestire anche i semplici lavori interni sotto l'insegna del risparmio economico.
Uno dei fattori che contribuisce a questa condizione, si ha quando gli interventi sono realizzati direttamente dal proprietario o da altro elemento del nucleo familiare.
Vi
sono chiaramente tipologie di opere che non si possono eseguire
autonomamente, anche per evidenti difficoltà operative che richiedono
una certa manualità oltre che attrezzature specifiche.
Esiste, tuttavia, un sistema molto efficace che permette di realizzare una certa economia anche in evidenza d’interventi complessi.
Questa soluzione si attua tramite la realizzazione di lavori molto semplici, che ovviamente sono propedeutici ad altri più professionali, che non richiedono un’attitudine particolare ma solo senso pratico e una certa manualità.
Come
esempio si propone la rimozione di una vecchia carta da parati, il
ripristino delle superfici e la tinteggiatura del soffitto, interventi
che si configurano necessari prima della posa del nuovo rivestimento eseguita da un professionista.Rimozione della vecchia carta da parati
Per eseguire
questo intervento non si utilizzano strumenti o attrezzi specifici
(professionali) ma solo una spatola metallica, scala a forbice, secchio
con acqua, pennello di sezione rettangolare piatto e largo (plafone) e,
per ultimo, olio di gomito.
Il ciclo dei lavori prevede, come prima fase, lo spostamento
degli arredi (posti in adiacenza al muro) al centro della camera e di
lasciare un corridoio laterale di circa 100/150 centimetri,
indispensabile per il passaggio di una persona.
Questa scelta,
economica ed efficiente, non richiede l’intervento di un falegname per
scomporre e in seguito riassemblare i mobili, basta, infatti, svuotarli
per renderli leggeri nel movimento.
In seguito, si iinizia a inumidire la carta da parati, partendo da uno spigolo per tutti e quattro i lati, tamponando la superficie del muro con un pennello imbevuto d'acqua.
L’azione del liquido, oltre che ridurre la consistenza del rivestimento, permette alla colla di ammorbidirsi e ritornare in parte allo stato di origine.
Tale condizione consente quindi, di sfogliare ed eliminare la carta dalle pareti con un semplice gesto a strappo.
Ovviamente questa procedura dovrà essere ripetuta più volte, per le parti più tenaci, ma avendo sempre cura di non inondare e inzuppare le pareti.
Nei punti in cui la carta rimane in parte attaccata, dopo aver inumidito la superficie, si ricorre all’azione manuale con una spatola metallica.
Particolare attenzione deve essere posta, come nel caso illustrato, alla rimozione della carta collocata sugli spigoli resi poco visibili dall’esistenza di una cornice a soffitto.
Dopo aver ultimato questa fase dei lavori, non rimane che procedere a una verifica dello stato del supporto murario.
Le eventuali difformità (fori, asperità, ecc.) potranno essere corrette con una mano leggera di carta vetrata e con stucco tirato a spatola.
A questo punto, dopo aver assicurato la perfetta consistenza della superficie, si esegue la ritinteggiatura del soffitto.Tinteggiare il soffitto
Anche in questo caso è possibile eseguire il lavoro di tinteggiatura in maniera autonoma, poiché solitamente si interviene su superfici in discreto stato di conservazione.
La posizione del soffitto, infatti, non determina evidenti
segni di usura (tracce di mobili, sporco o altro), ma solo l'eventuale
presenza di polvere o variazione cromatica della pitturazione, dovuta al
naturale trascorrere del tempo.
In queste condizioni, quindi, è
facile intuire che non sono necessari interventi preliminari come:
rasatura, stuccatura, stesa d’isolante, ecc., ma di procedere semplicemente con due mani d’idropittura.
Rimane evidente, tuttavia, che questa lavorazione si esegue
su superfici asciutte e non soggette a infiltrazioni di acqua o ad
altri fenomeni che richiedono, invece, soluzioni mirate e non generiche
da attuarsi con personale specializzato.Benefici dei lavori fai-da-te
Tra gli scopi di questi lavori, così come citato all’inizio dell’articolo, vi è ovviamente l’aspetto puramente economico.
Quest’ultima condizione, anche se non si parla di cifre cospicue, può chiaramente incidere sul costo totale delle opere.
Il concetto di base, quindi, si esprime come un semplice suggerimento
rivolto a quelle famiglie che, l’attuale situazione economica, obbliga a
una programmazione capillare delle varie iniziative domestiche.
Da questo ne consegue che, liberando delle micro risorse
economiche, si avrà modo d’attivare un processo ben più ampio e di
partecipare, con altre iniziative, al riavvio del settore produttivo.
fonte.