La panchina di Mariella Forever

FOIBE RICORDIAMO PER IL GIORNO DEL RICORDO 10 FEBBRAIO

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    notizie_130

    “…Col nome di fascista sono stati uccisi fascisti (che non è sinomimo di criminale fascista), ma anche chi col fascismo non aveva nulla a che fare: socialisti, comunisti, partigiani, ebrei, famiglie intere, bambini, neonati, donne, anziani, religiosi…La loro colpa era di essere italiani. Mentre al di là del confine si stava commettendo uno sterminio di massa, i politici italiani del dopoguerra tacevano…”

    E’ parte delle informazioni della Pagina, che invito alla lettura completa.
    Questa la risposta a chiunque neghi, minimizzi o utilizzi politicamente queste vittime.

    Ricordiamo a chi vede il mondo solo con gli occhi della politica che esistono altre Pagine dove gli incontri di “pugilato politico” sono sfacciatamente ammessi. Qui no, non si fa politica.

    Ricordiamo che spesso le vittime del “prima” sono state anche le vittime del “dopo”. Si è perseguitato un popolo intero senza alcuna distinzione. Capendo molto bene cos’è il razzismo, lo condanniamo: non sono ammesse frasi imbevute di odi razziali.

    Ricordiamo che il Giorno del Ricordo non nega l’esistenza di altre vittime di altre dittature. Ricorda che esistono anche queste vittime, vittime per troppo tempo dimenticate. Parlare di altre vittime per negare il diritto al ricordo, lede la memoria di tutte le vittime, sia quelle che ricordiamo in questo giorno sia quelle usate come strumento per negare.

    Ricordiamo che non si parla solo di Foibe, ma anche di campi di concentramento, di esecuzioni sommarie, di esodo di massa, di campi profughi, di persecuzione di una maggioranza divenuta minoranza, di sofferenza non condivisa, di emarginazione sociale.

    Ricordiamo che se si studia la storia al completo, le vittime di “prima” e di “dopo” non sarebbero chiamate tali. Invito a studiarsi la storia dalmata e quindi quella asburgica. Visto che le vittime di “prima” e di “dopo” sono vittime dei nazionalismi, non conoscere la storia di queste zone nell’800, è sicuramente limitativo.

    Ricordiamo che gran parte delle vittime del “dopo” sono diventate tali in tempo di pace, non di guerra.

    Ricordiamo che negare, minimizzare o strumentalizzare questa storia provoca ancora dolore a chi è ancora in vita e ha vissuto questa parte di Storia, questa tragedia. Non è una storia archiviata, si è ancora vivi. Chi non è sensibile a questo dolore non può essere preso in considerazione.

    Ricordiamo che le vittime sono anche i discendenti di chi ha sofferto in prima persona e questo perché la storia non è stata e non è condivisa. Non si è potuto interiorizzare il dolore. Purtroppo esistono memorie di serie A e memorie di serie B, chi ha diritto a soffrire e chi no.

    Ricordiamo che a rischio di infoibamento sono la Storia, la cultura, usi, costumi di un popolo.


    vignetta_186
     
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    vignetta2_1891

    QUANTE PERSONE MORIRONO NELLE FOIBE?
    Secondo alcune fonti le vittime delle foibe furono tra le quattromila e le seimila, per altre diecimila: soprattutto ex fascisti, collaborazionisti e repubblichini, ma anche partigiani che non accettavano l’invasione jugoslava e normali cittadini. Altre fonti ancora affermano che il numero degli infoibati e dei prigionieri di guerra morti nei lager di Tito fu molto superiore, raggiungendo il numero di 20mila persone. Si tratta di numeri difficili da confermare per il caos che regnò nel 1945 dopo la fine della guerra e sui quali manca ancora un giudizio storico obiettivo.
     
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  3. L'infidojim1
     
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    Peccato che non abbia più alcun senso anche la vendetta.
     
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    Foibe, approvata la risoluzione di Fdi per trasmetterne la memoria: nelle scuole e con un Treno del Ricordo

    In vista del “Giorno del Ricordo” che sarà celebrato il prossimo 10 febbraio per commemorare la tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo delle popolazioni italiane dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, la Commissione Istruzione della Camera ha approvato a larghissima maggioranza (con il voto favorevole di tutti i gruppi, eccetto il rappresentante di Verdi e Sinistra) una risoluzione presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia in commissione, primo firmatario il capogruppo Alessandro Amorese.


    Foibe, approvata Commissione Istruzione della Camera la risoluzione di Fdi per il “Treno del Ricordo”
    La risoluzione ha l’obiettivo di impegnare il governo ad incrementare le iniziative nelle scuole e al di fuori per trasmettere e conservare la memoria della storia e della tragedia dei nostri confini orientali. A tal fine si prospettano seminari di studio e incontri nelle scuole, con la partecipazione di testimoni dell’esodo e appartenenti ad associazioni di esuli istriano-giuliano-dalmati. Nonché la diffusione di opere artistiche. Cinematografiche. Teatrali e letterarie, con particolare riferimento alla medaglia d’oro Norma Cossetto. Inoltre, si impegna il governo a sostenere la realizzazione di mostre e convegni con il coinvolgimento di comuni e regioni. E, soprattutto, di un “Treno del Ricordo,” sul modello del “Treno del Milite Ignoto”, con una mostra multimediale itinerante che raggiunga un gran numero di città.
     
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    NOTIZIE1-17121285263697
    ITALIANI ARRESTATI e DEPORTATI IN JUGOSLAVIA-documento 11
    (dal National Archives U.S. con copia presso Archivio Centrale dello Stato)
    DE GASPERI scrive all'ammiraglio STONE in merito ai DEPORTATI ,6 novembre 1945-SECONDO foglio.
     
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