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Una buona regola per proteggere le nostre rose dalle avversità, è la prevenzione dai parassiti vegetali.
Ricordiamoci però che se la prevenzione deve essere efficace, deve esserci un costante e attento
controllo delle nostre rose. Solo cosi sarà possibile intervenire con rapidità evitando trattamenti
prolungati. Se questo è valido per i parassiti vegetali lo è meno per i parassiti animali, anche se
conosciamo i periodi dell’anno più a rischio, difficile se non impossibile è evitare gli attacchi di
animaletti sgraditi.
Per questi ospiti indesiderati, esistono oggi in commercio in vendita libera fitofarmaci a bassa tossicità
sia per l’uomo che per l’ambiente. E’ fondamentale però rispettare scrupolosamente le dosi, le
modalità e il periodo di impiego, indicate sulle confezioni.
La lotta biologica è certo preferibile, ma bisogna purtroppo ammettere che i risultati non sono efficaci
al pari dei prodotti chimici, e il numero di trattamenti deve essere di molto superiore a parità di risultati.
Inoltre se disponiamo di un numero notevole di piante da trattare, capite come eventuali decotti, infusi,
o macerazioni di prodotti naturali, risulti di difficile attuazione.
Possiamo però provarci piantando in prossimità delle nostre rose, piante officinali utili per un’azione
repulsiva nei confronti di parassiti animali, o antisettica nei confronti di virus, batteri, muffe.
Alcune aromatiche utili a questo scopo sono ; il timo, la calendula, il rosmarino, il nasturzio, la menta.
Parassiti vegetali più comuni ;
Ticchiolatura o macchia nera, è una malattia fungina molto comune, e si manifesta con diversa
virulenza a secondo della varietà. Il responsabile è il Diplocarpon rosae, un fungo che si manifesta
soprattutto in presenza di forte umidità e caldo umido, in primavera o all’inizio dell’estate. Si manifesta
con piccole macchie di colore scuro sulle foglie, in seguito le macchie aumentano di dimensione fino
ad interessare quasi tutta la parte fogliare. Le foglie in seguito ingialliscono e cadono, abbiate cura di
raccoglierle da sotto la pianta infetta, e di bruciarle o distruggerle. La pianta, se non si interviene
subisce un deperimento e una precoce caduta fogliare, e un inevitabile indebolimento vegetativo.
Il modo migliore per combattere la ticchiolatura, è preventivamente già alla fine dell’inverno prima
della ripresa vegetativa, con prodotti rameici, Poltiglia Bordolese, Mancozeb, o altri facilmente
reperibili in commercio. L’irrorazione si pratica preventivamente ogni 2-3 settimane, e in seguito con
trattamenti più ravvicinati a secondo dell’andamento climatico stagionale, anche ogni 7-10 giorni.
Oidio o mal bianco, molto comune ma fortunatamente, si manifesta in modo preoccupante solo su
alcune varietà, più sensibili alla malattia. Sphaerotheca pannosa, la presenza di questo fungo è
caratterizzata dalla comparsa di una polvere o feltro biancastro sulle piccole e giovani foglioline o sui
boccioli. Si manifesta in modo particolare nei periodi caldi e umidi, fine primavera inizio estate. La
pianta si indebolisce, le foglie si attorcigliano su se stesse e l’aspetto generale peggiora. La lotta si
pratica per irrorazione con prodotti a base di zolfo, anche se quest’ultimo perde di efficacia con
l’abbassarsi della temperatura. Essendo il feltro biancastro la parte esterna del fungo, la lotta ha
efficacia anche dopo la comparsa dei primissimi sintomi.
Cancro dei rami, Coniothyrium rosarum, Coniothyrium wernsdorffiae, questi funghi provocano la
comparsa sui rami di macchie di color giallo-bruno, orlate di rosso. Recidere i rami e distruggerli,
disinfettare gli attrezzi. Preventivamente, dopo la potatura eseguire trattamenti a base di profdotti
rameici.
Ruggine, Phragmidium subcurticium, si manifesta con la comparsa in primavera di macchie arancione
sui germogli e sulle foglie, che si presentano fragili e deformi.
Tentare con un trattamento a base di rame o di ditiocarbammati (Sali dell’acido carbamico), se i
risultai non sono soddisfacenti, distruggere i rami ammalati
Classificazione delle Rose Antiche
Rose Alba
Risalgono al Medio Evo sono molto resistenti al freddo e molto robuste. Il loro portamento eretto, contribuisce a creare cespugli magnifici, su cui risaltano i fiori bianchi o rosa, profumatissimi. Si adattano anche a terreni poveri e a mezz'ombra.
Rose Buorboniane
Nate tra un incrocio tra R.Chinensis (Parson's Pink China) x R.Damascena, rappresentano il primo contributo dato dalle China alle Rose Europee, L'ibridazione avvenne con molta probabilità nell'Oceano Indiano nell'Isola di Bourbon. Hanno dei bei fiori dalle diverse tonalità, ottimi cespugli e se sostenute, eccellenti rampicanti. Creano un bellissimo effetto decorativo.
Rose Centifolia
Chiamate Rose di Provenza, introdotte a partire dal 1650 ca. Formano arbusti di grandi dimensioni e richiedono potature adeguate, per evitare una crescita disordinata. I fiori di forma globosa, emanano un profumo incredibile.
Rose CinesiSono caratterizzate da fiori di media misura, fusti delicati e sottili. Hanno una fioritura continua, e questa loro peculiarità le ha rese le antesignane delle nuove ibridazione di fine '800. Non sono profumate, e dopo qualche anno tendono a perdere il loro portamento, costringendoci a drastiche potature.
Rose Damascena Si ritiene siano originarie del Medio Oriente portate in Europa dai Crociati. Comunque sono di difficile classificazione, e la loro somiglianza con le altre varietà possono indurre in errore. Hanno fiori dalle tinte pastello e il loro profumo è incantevole.
Rose Gallica.L'origine di queste rose è ancora molto discussa, sono probabilmente tra le più antiche, erano già presenti nei giardini dei Greci e dei Romani. Sono in genera poco spinose, formano cespugli bassi e sono in genere molto profumate. Producono cinorrodi in abbondanza.
Rose MoschataProvenienti dall'Himalaya, in seguito si diffusero in Europa, ottimi rampicanti. I fiori di color avorio su fogliame grigio-verde, donano alle Musk un aspetto molto decorativo.
Ibridi di Moschata.
Hanno poco a che fare con le Moschata, gli ibridi di questa classe di Rose furono creati in Inghilterra dal Reverendo Pemberton. Sono cespugli di media altezza e in alcune loro varietà la fioritura dura a lungo.
Rose Muscosa.
Mutazioni di R.Centifolia, riconoscibile per una formazione muscosa profumata che ricopre i sepali. Hanno ottenuto notevole successo nell'Inghilterra di epoce Vittoriana, anche se scoperta per la prima volta in Francia intorno al 1700 ca.
Rose Noisette. Origine dibattuta, attribuita o a Philippe Noisette o a Champney, entrambi Americani. La vecchia 'Blush Noisette' fu ottenuta da seme della Rosa Champney, ereditando il profumo dalle Musk e la rifiorenza delle China.
Rose Portland. Una piccola classe di rose apprezzate per il loro profumo, la vegetazione è forte e relativamente bassa. La denominazione Portland fu dato in onore della Duchessa di Portland che le scoprì durante un viaggio. L'origine è comunque incerta, si ritiene siano frutto di un incrocio tra un ibrido di Damasco x Gallica con una rosa China.
Rose Rugosa. Arbusti molto grandi, le foglie sono ruvide con venature profonde. Molto rubuste e resistente alle malattie, i fiori sono grandi e semplici, e ripetono la fioritura nella tarde estate. In autunno spiccano i frutti dai diversi colori rosso arancio.
Arbustive moderne. Sono rose di diversa e recente origine, incroci tra Rose a cespuglio e Rose climber, ne derivano Rose di notevole interesse per il giardino.
Rose Botaniche. Rose ad arbusto di grande pregio, di elegante portamento. Ideali per formare macchie libere di grandi dimensioni. Alcune sono rifiorenti ma molte hanno una sola fioritura nella stagione.. -
HONTAS12.
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LE ROSE SN I FIORI + BELLIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII X ME . -
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