La panchina di Mariella Forever

KRISTIN BEACK EX MILITARE DIVENTATO DONNA

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    Le confessioni di Kristin Beack
    Il Navy Seal diventato transgender










    Beck (oggi a sx) e in divisa (dx). Foto da Facebook













    L’ex militare delle forze speciali racconta la sua storia alla Cnn:
    «Per anni ho combattuto per la libertà di altri, ora sono io volerla»





    francesco semprini









    “Voglio avere la vita che mi piace”. Con queste parole
    Kristin Beck, l’ex militare delle truppe speciali degli Stati Uniti che
    ha deciso di cambiare sesso, ha raccontato in pubblico la sua storia.
    “Ho combattuto venti anni per la vita, la libertà, e per consentire agli
    altri di raggiungere la felicità. Ora sono io a volere un po’ di
    felicità”, ha spiegato davanti alla telecamere della trasmissione di
    Anderson Cooper AC360, in onda sulla Cnn.  


     


    Beck era un Navy Seal, ovvero un membro delle truppe
    speciali come quelle che hanno realizzato il blitz dell’eliminazione di
    Osama bin Laden. Ha combattuto negli scenari di guerra più pericolosi
    del Pianeta, ma la sua battaglia più difficile è stata quella per la sua
    libertà interiore oltre che esteriore, ovvero diventare donna. E non
    solo l’ha vinta, ma ha deciso di condividerla col resto del mondo
    rendendo pubblica la sua esperienza in un libro: “Warrior Princess: A
    U.S. Navy SEAL’s Journey to Coming out Transgender.” (La principessa
    guerriero, storia di un Navy Seal che ha deciso di diventare
    transgender). Racconta della sua vita di adolescente e uomo di nome
    Chris Beck, pluridecorato militare impiegato in 13 missioni di guerra
    tra cui Bosnia, Afghanistan e Iraq. aveva deciso di diventare un Seal,
    “perché sono i più duri di tutti i duri”, ma in realtà si sentiva
    intrappolato nel suo corpo di uomo dai tempi del liceo. Non ha proferito
    parola con nessuno delle migliaia di persone che lavoravano con lui,
    vivendo “come una cipolla, coperto da strati di silenzio”.  


     


    A parte questo enorme segreto, tiene a precisare che è
    sempre stato sincero con i suoi commilitoni: “ho fatto del mio meglio,
    dando ogni volta il 150% tutte le volte per l’onore del corpo e dei miei
    colleghi”. Ma il peso di quella trappola in carne ed ossa è divenuto
    insostenibile e nel 2011, lascia le truppe speciali: “Parlarne a
    qualcuno prima avrebbe significato rischiare troppo, oggi forse sarei
    stato un cadavere”. Oltre al fatto che i transgender sono banditi dalle
    forze armate, era il pregiudizio della gente che lo spaventava: “Ci sono
    persone che vengono uccise per colpa delle mentalità bigotte e del
    disprezzo”. Beck non vuole piacere per forza, quello che cerca è la
    tranquillità: “Non dovete volermi bene, l’importante è che non mi
    uccidiate”. 




     
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0 replies since 9/6/2013, 06:16   49 views
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